mercoledì 16 novembre 2011

SARA BENNETT: Il giglio e la spada

Inghilterra, 1070. La terribile guerra contro i Normanni sta distruggendo la vita della bellissima e fiera Lily. Costretta a sposare l’uomo che ha ucciso suo padre e sterminato il suo popolo, i Sassoni, ora in fuga. Ma non sa che il suo più acerrimo nemico, il feroce guerriero Radulf, conosciuto anche con il soprannome di “La Spada del Re”, la sta cercando… Eppure a Lily basterà un solo sguardo in quegli occhi così neri e profondi per tremare non dalla paura, ma dal desiderio e così i due giovani, costretti dal destino ad odiarsi, finiranno l’uno tra le braccia dell’altra cedendo inaspettatamente alla più audace delle passioni. I due amanti dovranno però superare gli ostacoli e le avversità di un crudele destino, prima di potersi dire finalmente al sicuro e di iniziare una nuova vita fianco a fianco nel nome dell’amore.
Libro d’esordio di questa autrice, e ne presenta tutte le caratteristiche: trama piuttosto prevedibili e stile ancora incerto. Ma, in generale, la Bennett promette di essere un’autrice di buone speranze. In America ha già pubblicato vari libri, rimasti inediti in Italia. Euroclub, che l’ha presentata al pubblico italiano, non pare intenzionato nel prossimo futuro a pubblicare altro.
Il giglio e la spada è un classico medievale ambientato in Inghilterra ai tempi di Guglielmo il Conquistatore quando era forte la contrapposizione tra Sassoni e Normanni. Come al solito, i due protagonisti si trovano su fronti opposti. Lily è la figlia di un signore sassone sposata a un normanno vecchio e crudele morto durante un’insurrezione contro il suo re; Radulf è un cavaliere normanno che ha i suoi scheletri nell’armadio. Quando si incontrano lei nasconde la propria identità e diventa l’amante di Radulf. Quando quest’ultimo scopre che lei è, in realtà, quella Lady Wilfreda che sta cercando e che crede artefice della rivolta contro Guglielmo, va su tutte le furie. Nonostante ciò, chiede al re di sposarla.
Le incomprensioni tra i due sono numerose, anche se la passione è forte, e portano avanti il racconto.
Non si tratta di un libro particolarmente appassionante e non riesco a dimenticare che la trama è già stata letta e riletta varie volte. Tuttavia alcune scene, come quella finale in cui Lily raggiunge Radulf sul campo di battaglia e, davanti a tutti i Sassoni presenti, gli promette amore e fedeltà, sono ricche di pathos e di introspezione psicologica.
Qui. Probabilmente, l’autrice doveva trovare ancora il proprio stile, pur dimostrando discrete capacità di sviluppare l’intreccio. È un libro leggibile e che, sicuramente, ad alcune piacerà più che a me, per questo se amate i classici medievali leggetelo.(3 CUORI)

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