giovedì 10 dicembre 2015

JULIE GARWOOD: Una sensuale vendetta

TITOLO: Una sensuale vendetta
AUTRICE: Julie Garwood
TITOLO ORIGINALE: Honor's Splendor
USCITA ITALIANA: Originali Euroclub
GIUDIZIO PERSONALE: Sufficiente.
Volevano ucciderlo. Lo splendido barone Duncan di Wexton era legato a un palo nella corte del castello seminudo nella rigida notte invernale, e fissava orgoglioso i soldati che lo sbeffeggiavano prima di lasciare al gelo il compito di finirlo. Nascosta nell'ombra, Madelyne attendeva che gli aguzzini al soldo di suo fratello se ne andassero per liberare il prigioniero. Sapeva che avrebbe pagato caro quell'atto di clemenza, il fratello non l'avrebbe mai perdonata per aver aiutato il suo acerrimo nemico. Se fosse intervenuta, se l'avesse salvato, a Madelyne non sarebbe restata altra scelta se non la fuga dal castello di famiglia. Eppure era pronta. Non era invece affatto pronta alla svolta imprevista che Duncan avrebbe dato agli eventi una volta libero, l'ingrato barone l'aveva presa prigioniera e l'aveva trascinata via con sé, per tenerla dame a lungo in ostaggio nella sua inespugnabile fortezza! Madelyne era furibonda, oltraggiata, indignata... e già del tutto innamorata. Inizia così la storia di un amore intenso e combattuto, una romantica vicenda di dame e cavalieri, in cui onore e passione si intrecciano ardenti sullo sfondo degli infidi e spietati giochi di potere per il trono d'Inghilterra.
Nonostante abbia sentito e letto pareri positivi in giro su questo libro io non l'ho trovato particolarmente interessante. Ho fatto davvero molta fatica a portarlo a termine.
TRAMA
Nell'Inghilterra del Medioevo gli intrighi sorti intorno alla successione del trono inglese coinvolgono anche i nobili e, in maniera particolare, il barone Duncan di Wexton e il suo nemico barone Louddon. Dopo una battaglia sanguinosa Duncan viene fatto prigioniero e legato e destinato a morire congelato se Madelyne, sorella del suo nemico, non l'avesse liberato. Una volta preso d'assalto al castello, Duncan e i suoi rapiscono Madelyne. La ragazza viene sottratta da una realtà per lei oppressiva e la convivenza con Duncan scatena in lei nuovi sentimenti.
PERSONAGGI
Nonostante la grande fama della Garwood io, fino ad ora, non ho trovato neanche un testo che mi abbia particolarmente attirata neanche per la costruzione dei personaggi.
Tra i due, Madelyne ha una maggiore costruzione psicologica. È una ragazza che ha conosciuto solo odi e maltrattamenti in famiglia. Nel corso del libro arriva a scoprire anche il perché. Certo si poteva fare delle domande in precedenza e si poteva dare delle risposte. Comunque, questo ha generato in lei un'insicurezza cronica e un'incapacità a fidarsi degli altri. Il rapporto con Duncan deve abituarla ad acquisire sicurezza in se stessa. Ha, poi, dei tratti comici perché risulta particolarmente maldestra.
Duncan, a mio parere, è poco sviluppato, non è altro che il classico eroe forte, imperioso, affidabile, posto lì per proteggere la protagonista. Di lui abbiamo ben poca introspezione. Piacevole il fatto che non si faccia problemi a confessare il suo amore per la protagonista.
STILE
La storia è sicuramente ben sviluppata e intrecciata. Ci sono vari personaggi che contribuiscono in maniera efficace. Come per l'altro libro che ho letto ho trovato il ritmo particolarmente lento.




martedì 8 dicembre 2015

LINDA FRANCIS LEE: La donna dello scandalo

TITOLO: La donna dello scandalo
AUTRICE: Linda Francis Lee
TITOLO ORIGINALE: Crimson Lace
USCITA ITALIANA: RM ORO 68, ottobre 2008
GIUDIZIO PERSONALE: sufficiente.
Da dieci anni Lily vive in una sorta di esilio, lontano da New York e dalla cosiddetta buona società, che non ha accettato lo scandalo di cui è stata protagonista. Ora che Lily ha la possibilità di riscattarsi, accanto a lei c'è l'affascinante Michael Elliott. Ma nessun riscatto è mai facile per una donna dal torbido passato...
Questo romanzo ci racconta una storia molto toccante con una protagonista molto provata da una vita molto, troppo dura.
Tempo addietro è stata, suo malgrado, protagonista di uno scandalo che l'ha additata come Lily Senza Veli e costretta all'ostracizzazione. Lily Blakemore ora torna a casa, a Manhattan, per occuparsi dei tre nipoti rimasti orfani. Il suo ritorno fa riaffiorare il vecchio scandalo, ma soprattutto la sua vita viene controllata dal Michael Elliott che, attraverso lei, vuole arrivare al sospetto John Crandall di cui non si conosce l'origine della ricchezza. La convivenza e il contatto tra i due scatenerà dei sentimenti inattesi.
PERSONAGGI
Lily è la classica protagonista tormentatissima. È una donna che si è ormai abituata ad essere giudicata negativamente, tanto che non prova più a far cambiare idea su di lei. Ormai lei stessa vede se stessa come Lily Senza Veli e si giudica indegna di raggiungere la felicità. All'inizio si segnala come una donna bizzarra, eccentrica, tutta presa dall'apparenza e dalla vanità, ma questa è una maschera che pesto cadrà.
Michael è un personaggio abbastanza misterioso: si capisce che ha dei segreti, ma si scoprono nella sua interezza solo alla fine. Si capisce che è impegnato in una ricerca e sta sfruttando la fiducia di Lily, ma nonostante ciò non desta il risentimento del lettore perché si capisce che è mosso dalla ricerca del bene. Le tragedie che lo hanno ferito in passato sono inizialmente solo accennate ma si intuisce il peso che hanno avuto nella sua vita. Oltre ai due protagonisti, ci sono i tre nipoti affidati a Lily. Come sempre, i bambini inizialmente non accettano la donna, ma alla fine le si affezionano. Come accade spesso, questi bambini non hanno assolutamente l'aspetto di bambini.
STILE

Lo stile è ben bilanciato tra azione, descrizione e introspezione. È anche abbastanza variegato perché coniuga registro drammatico a quello ironico. Comunque, io l'ho trovato piatto, noioso, poco avvincente. Ho fatto davvero tanta fatica a finirlo.

giovedì 3 dicembre 2015

ELIZABETH HOYT: Il principe e la preda

TITOLO: Il principe e la preda
AUTRICE: Elizabeth Hoyt
TITOLO ORIGINALE: The Raven Prince
USCITA ITALIANA: RM Passione 17, novembre 2008
GIUDIZIO PERSONALE: sufficiente
Anna Wren, giovane e sensuale vedova, per risollevare le proprie finanze decide di accettare un lavoro come segretaria di Edward de Raaf, conte di Swarthingham. Uomo duro e scontroso, Edward ha già fatto scappare diversi dipendenti, ma con Anna è diverso: l'attrazione fra loro è forte fin dal primo incontro e cresce a ogni diverbio. Quando Anna scopre che Edward si reca a Londra per soddisfare i propri desideri, prende una decisione temeraria: intodursi nel bordello e passare con lui una notte di passione...
Mi sto ancora chiedendo cosa c'entri il titolo con la trama...
Angela Wren è una giovane vedova, ferita dai tradimenti del defunto marito, ma molto legata alla suocera. Per risolvere i loro problemi economici decide di cercare un lavoro e lo trova come segretaria di Edward de Raaf conte di Swarthingham, incarico dal quale sono fuggiti tanti uomini che l'hanno preceduta ma che lei sembra affrontare col giusto cipiglio, riuscendo a tenere testa al conte. Ad un certo punto inizia ad avvertire una forte attrazione per lui e decide di passare una notte con lui nella maniera più insolita...
Angela Wren è una donna forte e caparbia, capace di tenere testa al classico uomo scontroso e scorbutico. Le ferite del suo matrimonio non l'hanno chiusa all'amore e alla capacità di comprendere il buono che c'è in Swarthingham. Non l'ho trovata una protagonista particolarmente coinvolgente, forse non è stata adeguatamente presentata la parte introspettiva in modo da capire i suoi veri sentimenti.
Edward de Raaf conte di Swarthingham sarebbe un eroe tormentato da molteplici ferite che ha subito nella sua vita: la perdita della famiglia, i segni del vaiolo su di lui, la perdita di moglie e figlio, il ribrezzo suscitato negli altri. Si intuisce che è uno scontroso e un solitario, ma non ha quel fascino misterioso che hanno di solito personaggi simili a lui... o forse è proprio questoi sono troppi personaggi simili a lui.
I personaggi di contorno sono piacevoli, a volte meglio caratterizzati dei principali. C'è la presenza dei due amici, probabilmente protagonisti di due altri romanzi (non so, non mi sono informata).

Lo stile è leggero e scorrevole. Ben fatti i dialoghi. Ho trovato poco sviluppati, se non del tutto assenti, le introspezioni, per cui poco sappiamo dei pensieri dei personaggi. Ogni capitolo era preceduto da frammenti di una favola, il Principe Corvo, chiaramente ispirata alla favola di Amore e Psiche (forse anche troppo), mentre la trama in generale era vagamente ispirata alla solita La Bella e la Bestia.