giovedì 29 gennaio 2015

ANN LAWRENCE: Le nebbie di Ravenswood

TITOLO: Le nebbie di Ravenswood
AUTRICE: Ann Lawrence
TITOLO ORIGINALE: Lord of the Mist
USCITA ITALIANA: GRS 642, luglio 2008
GIUDIZIO PERSONALE: 3/5
Inghilterra, 1205
La nebbia si addensa sul castello di Ravenswood dove lord Durand, rimasto di recente vedovo, aspetta l'arrivo di Re Giovanni, che sta organizzando un'armata per conbattere contro Filippo di Francia. Nella sua solitudine, l'unica consolazione è la presenza di Cristina Le Gros, moglie del mercante del villaggio, chiamata a corte come nutrice della figlia neonata. La donna, che è molto apprezzata tra i nobili per le sue capacità di profumiera, ha ottenuto un dono da Durand un prezioso erbario e l'accesso al giardino privato della moglie defunta. Ed è proprio lì, tra i fiori rari e piante odorose, che i due scoprono l'intensa attrazione che li unisce, un'attrazione illecita, che entrambi si sforzano di soffocare. Ma quando Cristina viene ingiustamente accusata di furto, Durand è pronto a rinunciare all'onore e alla ricchezza pur di salvarla.
Bella immagine, piuttosto attendibile, del Medioevo inglese in cui alle vicende personali dei protagonisti si incrociano quelle politiche che vedono contrapporsi il re Giovanni d'Inghilterra al re Filippo di Francia (suppongo durante la guerra dei Cento Anni). La trama è abbastanza originale e in linea con la tradizione dell'amor cortese, inteso come legame extraconiugale. Durand de Marle è il signore di Ravenswood, ha appena perso la moglie morta di parto e si trova nella difficile situazione di dover decidere se dare la sua fedeltà a re Giovanni o a re Filippo, in entrambi i casi perderà parte dei suoi possedimenti. La sua attenzione viene catturata da Cristina Le Gros, moglie del mercante del villaggio, esperta profumiera, nonchè nutrice della piccola Felice. Purtroppo, la loro attrazione deve essere soffocata anche se gli intrighi intorno a loro non mancano...
TRAMA
La trama è abbastanza avvincente: prevale l'azione su tutto il resto e per buona parte della storia il ritorno è abbastanza incalzante. Nella seconda parte, però, ho trovato che le cose andassero un po' troppo per le lunghe e che la povera Cristina dovesse subire un po' troppi soprusi e insidie sulla sua persona. Francamente, non sono riuscita a capire del tutto la conclusione e perchè i protagonisti debbano subire una certa conseguenza. Nel complesso, però, ho trovato piacevole seguire la storia di due persone che appartenevano a contesti sociali molto diversi, che decidono di amarsi nonostante tutto.
PERSONAGGI
I due protagonisti sono dei personaggi completi e per nulla convenzionali. A partire dall'eroe che non è niente affatto riconducibile alla categoria dell'eroe alfa, nonostante sia un uomo deciso, duro, ma riesce ad essere nello stesso tempo estremamente dolce. Per lui non è semplice adeguarsi ai doveri del suo ruolo, se questo lo porta ad allontanarsi dalla donna che ama. Il suo grossissimo problema è che la vita lo ha portato a non riuscire a fidarsi di niente e nessuno, dato che le persone che gli sono state vicino lo hanno tradito. Il suo percorso deve essere quello di superare questo limite.
Cristina è una donna perbene, è una moglie fedele e leale, nonostante il terribile marito che si ritrova; ha molto sofferto nella vita a causa della mancanza di figli e anche l'ultima bambina è nata morta. In qualche modo Felice è la sua ricompensa e lei si affeziona moltissimo alla bambina. Quello che colpisce di lei è la sua dolcezza e il suo spirito di sacrificio.
STILE
Lo stile è davvero molto ben studiato e curato. Ho trovato ottima la cura dei particolari, la costruzione della trama attraverso vari punti di vista e personaggi. Molto ben fatta è la ricostruzione del periodo storico; altrettanto attento è lo sviluppo del fraseggio.

  1. LORD OF KEEP
  2. LE NEBBIE DI RAVENSWOOD
  3. LORD OF THE HUNT

martedì 27 gennaio 2015

IRENE NEMIROVSKY: Il ballo

Per i Kampf l'organizzazione del ricevimento, a cui sono invitati i maggiorenti della città, è un'occupazione serissima. Tutto deve funzionare alla perfezione, come il meccanismo di un prezioso orologio. Proprio per questo, il ballo, che dovrebbe segnare l'ingresso della quattordicenne Antoinette nella brillante società parigina è un sogno più per la madre, volgare e arcigna parvenue, che per la ragazza. Con una scrittura precisa e senza fronzoli, Irene Nemirovsky racconta la vendetta che Antoinette saprà prendersi.
Brevissimo racconto di un'autrice che sto imparando a conoscere con estremo piacere. Con tocchi brevissimi e appena accennati, in questa sorta di racconto lungo riesce a delineare la storia di Antoinette e dei suoi genitori, i Kampf, in una sorta di romanzo di formazione al contrario. I Kampf sono una famiglia di mercanti arricchita della Parigi di inizio Novecento. La moglie, Rosine, vuole dimostrare a tutti l'agiatezza e lo status sociale raggiunto organizzando un ballo aperto agli esponenti del bel mondo. La sua agitazione è tanta e tale da indurla a trattare malissimo la figlia adolescente. Antoinette vorrebbe tanto da questo ballo le aprisse le porte verso il mondo misterioso e affascinante degli adulti, invece pare che ancora una volta sarà messa da parte...
L'autrice ci trasmette attraverso questo racconto una critica feroce alla società del suo tempo, abitata da arricchiti e da persone volgari, ma anche alla famiglia dove dominano rivalità e odi.
A questo si aggiunge una bella riflessione sui rapporti tra madri e figlie a volte improntati su un senso di rivalità. Il ballo, che da sempre è un rito di passaggio, segna il momento in cui una madre deve cedere il passo alla figlia che diventa adulta.
L'autrice, naturalmente, è bravissima nel far vivere sulle poche pagine di questo racconto questi personaggi che sembrano quasi recitare davanti a noi su un palcoscenico.


giovedì 22 gennaio 2015

JULIA JUSTISS: L'ereditiera ribelle

TITOLO: L'ereditiera ribelle
AUTRICE: Julia Justiss
TITOLO ORIGINALE: The Untamed Heiress
USCITA ITALIANA: GRS 641, luglio 2008
GIUDIZIO PERSONALE: 4/5
Inghilterra, 1813
Alla morte del padre, la caparbia Helena Lambarth giura a se stessa che per nessuna ragione al mondo accetterà di dipendere ancora da un uomo, ma le circostanze le costringono suo malgrado ad accettare l'ospitalità dei Darnell a Londra. Per sua fortuna, l'affascinante padrone di casa, Lord Adam, ha poco tempo per occuparsi di quella lontana parente, tutto sommato insignificante e a suo giudizio un po' troppo sfrontata. Angustiato dalle ristrettezze economiche in cui versa la sua famiglia, il gentiluomo ha deciso infatti di cortegiare e chiedere in moglie la ricchissima e nobile Priscilla Standish, convinto di poter risolvere così i suoi problemi. Peccato che la promessa sposa si riveli una fanciulla quanto mai ordinaria e superficiale rispetto alla brillante e ribelle Helena, che per giunta si sta trasformando sotto i suoi occhi in un'irresistibile bellezza...
Mi aspettavo che questo libro fosse pesante da leggere, invece l'ho trovato molto piacevole e scorrevole.
Quello che temevo era la trama che mi avevano già preannunciato come molto drammatica e, in effetti, le premesse c'erano tutte. La protagonista, Helena Lambarth, è una fanciulla che ha vissuto a lungo segregata a causa di un padre terribile. In passato lei e la madre avevano tentato la fuga con esito positivo solo per la donna. Da quel momento la ragazza ha vissuto da sola col padre. Ora, dopo la sua morte, ha la possibilità di riprendere in mano la sua vita e viene accolta nella casa del suo tutore, Adam Darnell, dove, finalmente, può imparare cosa sia l'amore.
TRAMA
La trama, pur presentando aspetti molto tradizionali, come il rapporto tutore-protetto, la presenza della fidanzata cattiva, la scoperta finale delle reali origini di Helena, è condotta però in maniera originale e accattivante. Tutti questi elementi sono organizzati in maniera da non renderli troppo ripetitivi. Inoltre la "novità" o l'elemento che risulta meno consueto è il fatto che stavolta sia l'eroina il personaggio tormentato.
PERSONAGGI
Helena è resa del tutto credibile, dati i traumi che ha passato durante l'infanzia e l'adolescenza. È una donna diffidente, abituata a cavarsela da sola. Nello stesso tempo è credibile la sua curiosità di conoscere il mondo, dato che è vissuta isolata per tanti anni. Altrettanto comprensibile e ben resi sono i risvolti psicologici dei traumi subiti da bambina.
Adam è un personaggio che forse incide di meno nella storia ma che fa da giusto compagno ad Helena che è la protagonista indiscussa. È l'antitesi del protagonista alfa, ed è giusta che sia così per una donna che porta in sé così tanti traumi e ferite. Con il suo comportamento deve dimostrare che non tutto il genere, soprattutto maschile, è della stessa risma di suo padre e aiutare Helena ad avere fiducia negli uomini. Adam ha una dolcezza che difficilmente si trova nei protagonisti maschili.
STILE

Lo stile è molto piacevole. Ho trovato particolarmente ben fatti i dialoghi. Mi è piaciuto che il centro della storia fosse e restasse soltanto Helena e che la storia d'amore, pur non essendo dominante fosse sviluppata in maniera credibile. I protagonisti si baciano per la prima volta solo nella seconda metà del libro, ma questo non mi ha assolutamente dato fastidio. La caratterizzazione dei personaggi è superba.

martedì 20 gennaio 2015

CLARA SANCHEZ: Il profumo delle foglie di limone

Spagna, Costa Blanca. Il sole è ancora caldo nonostante sia già settembre inoltrato. L'aria è pervasa dal profumo di limoni che arriva fino al mare. È qui che Sandra, trentenne in crisi, ha cercato rifugio: non ha un lavoro, è in rotta con i genitori, è incinta di un uomo che non è sicura di amare. Si sente sola, ed è alla disperata ricerca di una bussola per la sua vita. Fino al giorno in cui non incontra occhi comprensivi e gentili: si tratta di Frederik e Karin Christensen, una coppia di amabili vecchietti. Sono come i nonni che non ha mai avuto. Momento dopo momento, le regalano una tenera amicizia, le presentano persone affascinanti, come Alberto, e la accolgono nella grande villa circondata di splendidi fiori. Un paradiso. Ma in realtà si tratta dell'inferno.
Perché Fredrik e Karin sono criminali nazisti. Si sono distinti per la loro ferocia e ora covano il sogno di ricominciare. Lo sa bene Julian, scampato al campo di concentramento di Mauthausen, che da giorni segue i loro movimenti. Sa bene che le loro mani rugose si sono macchiate del sangue degli innocenti. Ma ora, forse, può smascherarli e Sandra è l'unica in grado di aiutarlo. Non è facile convincerlo della verità. Eppure, dopo un primo momento di incredulità, la donna comincia a guardarli con occhi diversi e a leggere dietro quella fragile apparenza. Adesso Sandra l'ha capito: lei e il suo piccolo rischiano molto. Ma non importa. Perché tutti devono sapere. Perché è impossibile restituire la vita alle vittime, ma si può almeno fare in modo che tutto ciò che è successo non cada nell'oblio. E che il male non rimanga impunito.
Un romanzo che ha sorpreso e ha scosso le coscienze, rivelandosi un caso editoriale unico. Uscito in sordina in Spagna, ben presto ha scalato le classifiche vendendo migliaia di copie grazie al passaparola del pubblico. Poi è venuta la consacrazione della critica: la vittoria del Nadal, il premio letterario spagnolo più antico e prestigioso. Il profumo dele foglie di limone racconta una storia di amore e di coraggio, di memoria e di colpa, di speranza e forza, una storia che rimane impressa nell'animo per sempre.
Finisco questo romanzo e rimango un po' perplessa perché non riesco a capire i motivi del successo di questo romanzo. La trama è abbastanza chiara dal risvolto di copertina, ma francamente nella realtà è molto meno interessante e coinvolgente di quanto possa sembrare. Mi è sembrato innanzitutto poco coinvolgente l'utilizzare una doppia voce narrante e spezzettare il racconto in tanti brevi momenti. Aveva il vantaggio di contrapporre due punti di vista molto diversi: quello della giovane Sandra, coraggiosa e un po' avventata, e quella dell'anziano Julian, stanco ma deciso nel suo desiderio di vendetta. La trama, inoltre, insiste su un clima angosciante, e questo non mi invogliava a leggere. Ho trovato, invece, oltremodo banale la costruzione dei personaggi: se l'intento era quello di dimostrare che l'orrore si nasconde in angoli inattesi; ha basato questo suo ambizioso proposito in una vicenda che non è riuscita a sviluppare una caratterizzazione profonda e sfaccettata dei personaggi.
Per non parlare dell'assurdità di certi elementi della trama. Questi ex nazisti, simboli del male, che si organizzano in una setta e si fanno prendere in giro con la promessa dell'eterna salute.
Ho trovato a dir poco insopportabile Sandra. Posso capire il suo desiderio di solitudine di fronte alla notizia della gravidanza e anche la necessità di avere un sostegno. Ma come può scegliere di mettere a rischio la propria vita e quella del figlio per una vicenda che la coinvolge relativamente. E che senso avrebbe quella pseudo storia d'amore che viene fugacemente inserita?
Io davvero non sono riuscita a capire questa storia e i motivi del suo successo.


giovedì 15 gennaio 2015

CARLY PHILLIPS: Desideri di seduzione

TITOLO: Desideri di seduzione
AUTRICE: Carly Phillips
TITOLO ORIGINALE: Simply Sensual / Simply Sexy
USCITA ITALIANA: Harmony Passion 15, luglio 2008
GIUDIZIO PERSONALE: buono.
Ecco il desiderio nascosto di Grace e Rina, donne tanto diverse all'apparenza quanto uguali quando si tratta di uomini e di sesso: una vita vissuta guidate dall'istinto, sull'onda del capriccio del momento.
Grace si è finalmente liberata della gabbia dorata in cui era rinchiusa e ha deciso che è arrivato il momento di prendersi la sua rivincita sulle idee che una rigida educazione le ha imposto finora. Quello che adesso vuole, innanzitutto, è Ben, suo vicino di casa e uomo dal fascino magnetico. Con lui sogna di squarciare il velo delle inibizioni e di svelare la donna sensuale che è nascosta, trepidante, in lei.
Rina, a seguito delle insistenze del pubblico affezionato nella sua rubrica, vuole mettere a nudo il sesso opposto. Ma quello che in realtà sogna è di "mettere a nudo" Colin! Sono i suoi ormoni impazziti a implorarla. E, dopo anni passati a esaudire i desideri altrui, è ora dedicare un po' di tempo a se stessa.
Si tratta di due racconti che hanno come comune denominatore la presenza dell'astuta Emma Montgomery, una simpatica vecchietta che ha la tendenza a creare delle coppie. Nel primo racconto, L'amante della porta accanto, trova il fidanzato alla nipote Grace Montgomery, assumento un investigatore che la controlli, Ben Callahan, che alla fine si innamora di lei.
Nel secondo racconto, Trasgressioni di carta, agevola la relazione tra la giornalista Rina Lowell e il proprietario del giornale per cui lavora Colin Lyons.
TRAMA
Sono entrambi dei racconti molto carini e ben sviluppati, nel senso che non danno l'impressione che la trama sia stata costruita in modo affrettato. Tra i due racconti ho apprezzato maggiormente il secondo perché mi è sembrato più strutturato con una situazione più complessa, la ricerca giornalistica di Rina, la gestione del giornale e la loro vicenda personale, mentre la prima trama è un po' troppo semplice: Grace che viene minacciata e Ben che la protegge a sua insaputa.
PERSONAGGI
Allo stesso modo ho trovato i personaggi del primo racconto meno sviluppati: Grace è la figlia di una famiglia molto ricca ma con genitori anaffettivi che l'hanno fatta fuggire e ora sta cercando di costruire il proprio futuro con le sue sole forze. Ben, invece, è un sopravvissuto e un'infanzia difficile, con la madre che ha cercato did tirarlo su con tutte le sue forze.
I protagonisti del secondo romanzo hanno una psicologia più sfaccettata. Rina è una donna che sta costruendo la propria personalità che è stata per troppo tempo ingabbiata dal marito defunto. Dall'altra parte Colin è un orfano che ha avuto degli splendidi genitori adottivi, ma la perdita dei genitori l'ha sempre fatto sentire fuori posto e in procinto di perdere qualcosa, e prima che ciò possa avvenire, fugge.
STILE

L'autrice è stata molto brava a raccontare delle storie brevi ma a farcele sembrare ben sviluppate. Ha calibrato bene sequenze narrative e sequenze espressive. Anche i dialoghi sono ben sviluppati e le scene d'amore non sono mai eccessive, come, purtroppo, oggigiorno va molto di moda.

martedì 13 gennaio 2015

SUSAN ANDERSEN: Attrazione bollente

TITOLO: Attrazione bollente
AUTRICE: Susan Andersen
TITOLO ORIGINALE: Coming Undone
USCITA ITALIANA: Harmony Passion 14, agosto 2008
GIUDIZIO PERSONALE: 3/5
Già in passato era stato difficile mostrarsi indifferenti all'attrazione reciproca, adesso per Jared e Priscilla quella situazione incompiuta diventa insostenibile e finiscono ben presto per cedere alla passione. Travolgente. Intensa.
Sarebbe dovuta essere l'estate di Priscilla Jayne, cantante country che sta cavalcando l'onda del successo, e invece si rivela un incubo. Prima i problemi con la madre, poi un misterioso ammiratore un po' troppo assillante. E ora l'arrivo di Jared Hamilton. Priscilla avrebbe preferito non dovrebbe riaprire quel capitolo della sua vita e invece si ritrova, per la seconda volta, sedotta da quegli occhi sensuali, da quel profumo eccitante, dal calore di quel corpo invitante. La prima volta si può resistere, la seconda sarebbe stupido farlo.
Questo libro ha una trama tutto sommato piacevole; è che, non so perché, a un certo punto mi sono un po' stancata a leggerlo, perché mi sembrava un po' lento.
La protagonista è Priscilla Jayne Morgan, una celebre cantante country che, oltre ad affrontare il contrasto con la madre, sua ex manager, che le rubava denaro e che lei ha licenziato, riceve anche delle lettere minatorie da parte di un fan. Per questo motivo Jared Hamilton viene ingaggiato come sua guardia del corpo. I due si conoscono già perché da adolescenti si sono sistenuti in un momento di gran difficoltà.
Trama
La trama è abbastanza tradizionale con la protagonista minacciata che viene difesa dal protagonista. Questa volta è una cantante, molto alla "Bodyguard" appunto. Non è una trama particolarmente originale, inoltre l'ho trovata un po' eccessiva perchè c'erano un po' troppe questioni in ballo che dovevano essere risolte. Non solo il contrasto con la madre, anche il fan stalker, oltre al problema personale di Jared. Mi sembrava un po' eccessivo. Ci sono anche tante figure secondarie che servono a dare vivacità al racconto e anche a renderlo più realistico. Ci sono rifornimenti ad altri libri della stessa autrice ma il libro si legge e si capisce comunque, anche se non li si è letti.
Personaggi
La protagonista P.J., è una ragazza molto vivace, nonostante i tanti dolori della sua esistenza. Già da bambina, ha subito un costante rifiuto da parte della madre e ha dovuto da sempre cavarsela da sola. Gli ostacoli della vita l'hanno portata a diventare una celebre cantante. Nonostante le minacce ricevute non la scoraggiano affatto, certo, forse ogni tanto esagera nel fare cose sciocche solo per sfuggire al controllo di Jared, ma anche questo è tipico delle eroine.
Jared è il classico uomo tutto d'un pezzo. Anche lui subisce le conseguenze dei suoi drammi adolescenziali: un padre violento che lui ha temuto di aver ucciso. Il difficile rapporto col padre, naturalmente, l'ha portato a cercare l'autocontrollo assoluto e questo viene applicato anche nelle sue relazioni amorose. E P.J. deve lottare contro questo suo fermo autocontrollo. Anche queste due caratterizzazioni sono abbastanza tradizionali.
Stile

Lo stile è, secondo me un po' piatto, il tono del racconto è piuttosto monotono. Sin dall'inizio c'è un racconto abbastanza veloce e vivace, grazie alla presenza di molti personaggi, all'ambiente della musica e al racconto del viaggio del tour, ma nonostante ciò, ho trovato che non ci fossero momenti di tensione crescente e calante. Era tutto piatto.

martedì 6 gennaio 2015

SHAYLA BLACK: I peccatori della notte

TITOLO: I peccatori della notte
AUTRICE: Shayla Black
TITOLO ORIGINALE: Whicked Ties
USCITA ITALIANA: Harmony Passion 13, luglio 2008
GIUDIZIO PERSONALE: 2/5
Morgan O'Malley è la conduttrice di un talk show incentrato sul mondo dell'eros, per cui è convinta che nulla potrà mai stupirla. Tuttavia l'incontro con l'aitante e inquietante Jack Cole, che di mestiere fa la guardia del corpo e per passione il dominatore, spalanca le porte della sua mente, in cui si celano oscuri e inconfessabili desideri segreti.
E mentre Morgan si abbandona a esplorare i meandri delle sue fantasie più proibite, qualcuno è ossessionato da lei al punto da minacciarla. E Jack Cole, che si offre come angelo custode molto particolare, è davvero la persona che dichiara di essere?
Un romanzo che vi costringerà a porvi le domande più scottanti sulla vostra sessualità.
Non mi è proprio piaciuto questo libro: l'ho trovato completamente assurdo e privo di senso. Non mi riferisco tanto alla tematica affrontata, ma in generale alla struttura della storia.
Tutto parte con la protagonista, Morgan O'Malley, preoccupata per delle minacce che ha ricevuto e, nello stesso tempo, per il fatto di dover incontrare un esperto di sesso estremo da intervistare per la sua trasmissione. Guarda caso, lui, Jack Cole, è anche una guardia del corpo che ne approfitta subito per difenderla da un tentativo di omicidio. In realtà lui vuole usarla per vendicarsi di Brandon Ross, che lui reputa essere il suo fidanzato, ma in realtà è suo fratello. L'occasione della forzata convivenza viene usata per realizzare tutte le fantasie più segrete di lei.
Trama
La trama è, a dir poco, ridicola. Non c'è nulla di sviluppato correttamente: nè la trama d'amore, nè quella suspense sul misterioso molestatore di Morgan. In aggiunta ci sono un po' troppi elementi che si aggiungono: la vendetta di Jack; il passato complicato di Morgan e il suo rapporto ambiguo con Brandon. Alla fin fine il libro si risolve in diverse scene di sesso con catene e roba varia da parte dei protagonisti che, in tre giorni e senza nessun buon motivo, si sono innamorati.
Personaggi
Non mi è piaciuto nessuno dei personaggi. Nè Morgan che ha delle strane fantasie e delle strane inibizioni perché la madre le ha inculcato dei valori. Quella stessa madre che l'ha avuta in un rapporto clandestino e poi perché il fidanzato a cui le ha confidate l'ha trattata come una poco di buono. Non c'è nient'altro in lei, è un personaggio sviluppato in maniera superficiale. Altrettanto si può dire di Jack che è nella più totale ricerca della vendetta e questo lo acceca totalmente, finchè non si rende conto che questo potrebbe rovinargli completamente la vita. Tutto piuttosto banale! Non è un eroe dotato di particolare fascino, nemmeno quella del tenebroso torturato.
Stile

Anche lo stile è stato decisamente noioso. Lunghe descrizioni e introspezioni, abbastanza vuote perché poi servivano a descrivere soprattutto le performance erotiche dei protagonisti. Davvero l'ho trovato un romanzo assolutamente inutile di quelli per cui sei incerta se farlo volare dalla finestra o se sforzarti di finirlo.