Rapito
la notte delle nozze e venduto come schiavo, Hugh di Ryebourne ha finalmente
ritrovato la libertà e ora, a dieci anni di distanza, vuole una cosa sola: vendicarsi della moglie Adrienna, che ritiene
responsabile della sua cattura. Accecato dall’odio, medita di conquistare il
suo cuore e di sedurla, per poi abbandonarla, ed è proprio con tale proposito
che si reca a Poitiers, alla corte di Eleonora d’Aquitania, dove la fanciulla
si è trasferita. Adrienna, che lo credeva morto da tempo, non può negare a
lungo di nutrire un forte desiderio per lui. Ma Hugh non è più il giovane dolce
e ingenuo di un tempo: è diventato un uomo duro e tormentato, e molto
pericoloso per il suo cuore.
domenica 27 ottobre 2019
domenica 20 ottobre 2019
DIANA GABALDON: Destini incrociati
1777: la ribellioni dei
coloni americani sta raggiungendo l’apice e Jamie e Claire sanno che il loro
destino è apparentemente segnato. Stare dalla parte dei rivoltosi vincitori non
garantisce la salvezza ai Fraser, e Jamie è terrorizzato all’idea di uno
scontro a fuoco con il giovane William, suo figlio illegittimo e ufficiale dell’esercito
di Sua Maestà. Forse l’unica speranza è tornare a Lallybroch dove, a due secoli
di distanza, vivono Roger e Brianna. Nel caos della guerra, peròm non è per
nulla facile trovare una via sicura e nemmeno Claire, viaggiatrice nel tempo, è
in grado di prevedere la tragedia che potrebbe separarla per sempre da Jamie.
Nel frattempo nell’apparente
tranquillità del ventesimo secolo, Brianna trova in casa una cassetta con le
lettere dei suoi genitori e, insieme a Roger, legge angosciata le peripezie in
cui “stanno incorrendo” Jamie e Claire e che, paradossalmente potrebbero
rovesciarsi sul presente e costituire una minaccia per la loro famiglia…
Non
l’avrei mai creduto possibile anni e anni fa quando ho iniziato a leggere
questa saga ma la storia di Jamie e Claire ha iniziato a stancarmi. Ormai è
tirata troppo per le lunghe e troppo artificiosa, pur nella particolarità della
trama.
Sembra
troppo per una sola vita dover affrontare tutti questi guai e questi pericoli.
Se prima accettavo la lentezza della narrazione, ora faccio troppa fatica ad
andare avanti.
domenica 13 ottobre 2019
CHRISTINA BAKER KLINE: Le cose che non so di te
Molly ha solo diciassette
anni ma una spiccata predilezione per i guai. in affido presso due genitori
disarmati, dopo aver rubato Jane Eyre dalla biblioteca della scuola, per
punizione è costretta a recarsi ogni pomeriggio a casa dell’anziana signora
Vivian per aiutarla nelle pulizie. L’incontro tra le due non è certo dei più
promettenti: Molly ha sempre il broncio, si esprime a monosillabi, è piena di
piercing e ha due ciocche ossigenate ai lati del viso. Vivian però è una donna
speciale a cui la vita ha tolto e regalato tanto: non si fa certo intimidire
dall’aspetto di Molly. Giorno dopo giorno, le due scoprono di avere qualcosa di
molto profondo che le unisce: anche Vivian infatti è rimasta sola da piccola e,
come tanti altri bambini della sua epoca, venne messa sul “Treno degli orfani”
per trovare una famiglia che si facesse carico di lei. E quando Molly capisce
di poterla aiutare a dipanare il mistero che da tanti anni la perseguita, la
scintilla dell’affetto più grande e sincero libererà entrambe. La storia di un’amicizia che incanta e commuove. Christina
Baker Kline racconta il miracolo di un cuore grande e generoso.
Le
premesse di questa storia erano buone, anche perché raccontava di una vicenda,
quella del Treno degli Orfani, di cui non sapevo nulla. La cosa che non mi ha
convinta del tutto è il fatto che la vicenda proceda in modo molto prevedibile.
Al di là dei parallelismi, ho trovato molto più suggestiva la vicenda di Vivian
che non quella di Molly.
domenica 6 ottobre 2019
PAOLO COGNETTI: Le otto montagne
Pietro è un ragazzino di
città, solitario e un po’ scontroso. La madre lavora in un consultorio di
periferia, e farsi carico degli altri è il suo talento. Il padre è un chimico,
un uomo ombroso e affascinante, che torna a casa ogni sera dal lavoro carico di
rabbia. I genitori di Pietro sono uniti da una passione comune, fondativa: in
montagna si sono conosciuti, innamorati, si sono addirittura sposati ai piedi
delle Tre Cime di Lavaredo. La montagna li ha uniti da sempre, anche nella
tragedia, e l’orizzonte lineare di Milano li riempie ora di rimpianto e
nostalgia.
Quando scoprono il paesino
di Grana ai piedi del Monte Rosa, sentono di aver trovato il posto giusto:
Pietro trascorrerà tutte le estati in quel luogo “chiuso a monte da creste
grigio ferro e a valle da una rupe che ne ostacola l’accesso” ma attraversato
da un torrente che lo inganna dal primo momento. E lì, ad aspettarlo, c’è
Bruno, capelli biondo canapa e collo baciato da sole: ha la sua stessa età – ma invece di essere in
vacanza si occupa del pascolo delle vacche.
Iniziano così estati di
esplorazioni e scoperte, tra le case abbandonate, il mulino e i sentieri èiù
aspri. Sono anche gli anni in cui Pietro inizia a camminare con suo padre, “la
cosa più simile a un’educazione che abbia ricevuto da lui”. Perché la montagna
è un sapere, un vero e proprio modo di respirare, e sarà il suo lascito più
vero: “Eccola lì la mia eredità: una parete di roccia, neve, un mucchio di
sassi, un pino”. Un’eredità che dopo tanti anni lo riavvicinerà a Bruno.
Paolo Cognetti, uno degli
scrittori più apprezzati dalla critica e amati dai lettori, entra nel catalogo
Einaudi con un libro magnetico e adulto, che esplora i rapporti accidentati ma
granitici, la possibilità di imparare e la ricerca del nostro posto nel mondo.
Iscriviti a:
Post (Atom)