domenica 28 novembre 2021

SYLVIA DAY: In gioco per te

 

Gideon mi dice che sono il suo angelo, ma è lui ad essere il vero miracolo nella mia vita. Il mio meraviglioso guerriero ferito, tanto determinato a sconfiggere i demoni del mio passato quanto deciso a non affrontare i suoi. Le promesse che ci siamo scambiati avrebbero dovuto legarci più di carne e sangue, invece hanno aperto vecchie ferite, ci hanno esposto al dolore e all’insicurezza e hanno permesso ai nostri acerrimi nemici di venire allo scoperto.

Sento che Gideon mi sta sfuggendo, la mia più grande paura sta diventando realtà, il mio amore è messo alla prova in un modo che non sono sicura di riuscire a sopportare. Nel momento più luminoso della nostra storia, l’oscurità del suo passato ha invaso e compromesso tutto ciò per cui avevamo combattuto.

Ci troviamo di fronte a una scelta terribile: la sicurezza delle vite che avevamo prima di conoscerci o la lotta per un futuro che improvvisamente sembra un sogno impossibile e senza speranza…


sabato 20 novembre 2021

MARCO MISSIROLI: Atti osceni in luogo privato


 

Questa è una storia che comincia una sera a cena, quando Libero Marsell, dodicenne, intuisce come si può imparare ad amare. La famiglia si è da poco trasferita a Parigi. La madre ha iniziato a tradire il padre. Questa è la storia, raccontata in prima persona, di quel dodicenne che da allora si affaccia nel mondo guidato dalla luce cristallina del suo nome. Si muove come una sonda dentro la separazione dei genitori, dentro il grande teatro dell’immaginazione onanistica, dentro il misterioso mondo degli adulti. Misura il fascino della madre, gli orizzonti sognatori del padre, il labirinto magico della città. Avverte prima con le antenne dell’infanzia, poi con le urgenze della maturità, il generoso e confidente mondo delle donne. Le Grand Liberò – così lo chiama Marie, bibliotecaria del IV arrondissement, dispensatrice di saggezza, innamorata dei libri e della sua solitudine – è pronto a conoscere la perdita di sé nel sesso e nell’amore. Lunette lo porta si dove arrivano, insieme alla dedizione, la gelosia e lo strazio. Quando quella passione si strappa, per Libero è tempo di cambiare. Da Parigi a Milano, dallo Straniero di Camus al Deserto dei Tartari di Buzzati, dai Deux Magots, caffè esistenzialista, all’osteria di Giorgio sui Navigli, da Lunette alle “trentun tacche” delle nuove avventure che lo conducono, come un destino di libertà, al sentimento per Anna. Libero Marsell, le Grand Liberò, Libero Spirito, è un personaggio “totale” che cresce con noi, pagina dopo pagina, leggero come giovinezza nei film di Truffaut, sensibile come sono sensibili i poeti, guidato dai suoi maestri di vita a scoprire l’oscenità che lo libera dalla dipendenza di ogni frase fatta, di ogni atto dovuto, in nome dello stupore di esistere.

Marco Missiroli è un autore romagnolo che, nonostante l’età relativamente giovane, ha già una buona esperienza alle spalle. Questo è il suo primo romanzo che leggo, un titolo di cui avevo sentito molto parlare, nella maggior parte delle volte molto bene.

La voce narrante è quello del protagonista Libero che seguiamo dalla preadolescenza alla maturità. Un evento abbastanza traumatico, Libero sorprende la madre a tradire il padre, innesca un percorso di educazione sentimentale del protagonista: non sarà un percorso lineare né semplice ma alla fine del quale Libero avrà una piena realizzazione di se stesso, nella piena realizzazione del significato del suo nome. Libero è prima un bambino che ti suscita tenerezza per la sua ingenuità, poi inizia a suscitare un po’ di avversione, ma poi lo ami nella sua maturità e piena realizzazione di sé. Attorno a lui ruotano tanti personaggi, tutti, a mio avviso, mirabilmente caratterizzati. Il personaggio che mi ha colpita di più è stata Marie, quasi una musa, una mentore per Libero. Mi è piaciuto il suo ruolo di sirena ammaliatrice, c’è una scintilla profondamente erotica tra lei e Libero, ma lei riesce ad essere superiore agli istinti fisici. Mi è piaciuto il fatto che la sua risposta seduttiva risieda nella letteratura e nei libri che lei consiglia a Libero.

Naturalmente, il tema più facile da individuare è quello del complesso edipico e di una piena realizzazione sentimentale e sessuale che implica una piena appropriazione di sé e del proprio ruolo nel mondo. I riferimenti alle pratiche erotiche e autoerotiche sono costanti, per Libero corrispondono, in un certo senso, al suo modo di leggere e reagire alla realtà che lo circonda.

Lo stile è, soprattutto all’inizio del romanzo, molto fresco perché dà vita alla voce ingenua del protagonista. Certo, per il lettore all’inizio risulta sconcertante leggere i pensieri, tutti incentrati sull’autoerotismo, del piccolo Libero, ma poi tutto inizia ad avere senso nella formazione erotica e sentimentale del personaggio. La voce del protagonista diventa più pacata, ma sempre anticonvenzionale. Il fraseggio è davvero molto bello, mai banale, con accostamento di lessico spesso molto originale.

Questo romanzo mi è proprio piaciuto. Nella mia esperienza risulta una lettura molto originale. Allo stesso tempo Libero, ma anche gli altri comprimari, ti entrano nel cuore per le loro gioie e i loro dolori e i loro errori che te li rendono tanto familiari.

sabato 13 novembre 2021

SOFIA RHEI: Aspettami fino all’ultima pagina

 

Dalla Spagna il romanzo best seller sul potere terapeutico dei libri. Silvia ha quasi quarant’anni, vive e lavora a Parigi e ha una relazione difficile con Alain, un uomo sposato che da mesi le racconta di essere sul punto di lasciare la moglie. Dopo tante promesse, sembra che lui si sia finalmente deciso, ma la fatidica sera in cui dovrebbe trasferirsi da lei, le cose non vanno come previsto. E Silvia, in una spirale di dolore e umiliazione, decide di farla finita con quell’uomo falso e ingannatore e di riprendere in mano la sua vita. Alcuni però non si dà per vinto, e Silvia non è abbastanza forte da rimanere indifferente alle avances dell’uomo che ama. Dopo giorni e notti di disperazione, viene convinta dalla sua migliore amica a fare visita a un bizzarro terapeuta, il signor O’ Flaherte, che sembra sia capace di curare le persone con la letteratura. Grazie ad autori come Oscar Wilde, Halo Calmo, Gustave Flaubert, Mary Shelley, e al potere delle loro storie, Silvia ricomincia a riflettere su chi sia realmente, su quali siano i suoi desideri più profondi e su cosa invece dovrebbe eliminare della sua vita…

Nata a Madrid nel 1978, Sofia Rhei è una scrittrice, poetessa e traduttrice. Ha scritto diversi libri per ragazzi e questo è il suo primo romanzo per adulti.

Questo libro è dominato da personaggi del tutto improbabili, dalla caratterizzazione inesistente. Non vale la pena neanche perdere particolarmente tempo con loro. Mi soffermerò quasi esclusivamente sulla protagonista, Silvia. È una donna colta, che ha una sua soddisfacente carriera ma che da anni ha la vita tormentata da una relazione extraconiugale che la fa soffrire. Di fronte alle vane promesse dell’amante e al dolore lancinante, su consiglio di una sua cara amica, inizia a frequentare una psicoterapeuta un po’ improbabile. Nel più banale dei modi lo psicoterapeuta mette in evidenza come le scelte sentimentali di Silvia derivino da uno scarso amore per se stessa e che quindi l’obiettivo del suo percorso dovrà essere quello di curare se stessa. Il dottor O’Flahertie è una vera e propria caricatura di personaggio; così come i due uomini che occupano il cuore di Silvia sono totalmente inutili e anonimi (e vi ho anticipato che Silvia si consola piuttosto velocemente).

In teoria la trama si prestava a trattare argomenti che potevano anche risultare coinvolgenti, se non interessanti. Mi aspettavo una storia che parlasse di una relazione tossica e di un percorso di riscoperta di sé. Scordatevelo! In realtà siamo di fronte a un romance della peggiore specie. Non ho pregiudizi nei confronti dei romance, anche quelli possono essere fonte di lettura piacevole, di riflessione. In questo caso non c’è stato nulla che mi abbia colpito.

Lo stile è piuttosto approssimativo. La scrittura in sé può essere considerata sufficiente, ma non esiste la costruzione dei personaggi, inoltre la trama subisce delle svolte completamente assurde o immotivate. In particolare, quando la trama vira verso il fantastico/paranormale mi sono sentita completamente presa in giro. Forse la familiarità dell’autrice con la letteratura per ragazzi le ha un po’ preso la mano.

Libro assolutamente da evitare perché mi è sembrato che prenda in giro l’intelligenza del lettore. Non fatevi influenzare dalla sinossi, come ho fatto io, perché è assolutamente fuorviante.


sabato 6 novembre 2021

SUSAN WIGGS: Al cospetto della regina

 

Inghilterra, 1583

Audace e intelligente, Philippa si guadagna da vivere facendo il saltimbanco davanti alla cattedrale di St Paul, a Londra. Di sé non conosce né il nome né il passato, eppure non ha mai abbandonato la speranza di poter trovare un giorno la propria famiglia. Quando però il destino le fa incontrare Aidan O’Donoghue, inizia a credere che quel sogno possa realizzarsi. Il cupo e potente capoclan irlandese, giunto nella capitale per negoziare la pace con la potente sovrana inglese, potrebbe infatti introdurla a corte, e aiutarla a risolvere l’enigma che circonda la sua nascita. A poco a poco tra i due nasce un profondo sentimento basato sulla complicità e sulla reciproca stima, ma proprio quando sta per trasformarsi in qualcosa di più, ecco che inspiegabilmente tutto si complica.