giovedì 10 dicembre 2015

JULIE GARWOOD: Una sensuale vendetta

TITOLO: Una sensuale vendetta
AUTRICE: Julie Garwood
TITOLO ORIGINALE: Honor's Splendor
USCITA ITALIANA: Originali Euroclub
GIUDIZIO PERSONALE: Sufficiente.
Volevano ucciderlo. Lo splendido barone Duncan di Wexton era legato a un palo nella corte del castello seminudo nella rigida notte invernale, e fissava orgoglioso i soldati che lo sbeffeggiavano prima di lasciare al gelo il compito di finirlo. Nascosta nell'ombra, Madelyne attendeva che gli aguzzini al soldo di suo fratello se ne andassero per liberare il prigioniero. Sapeva che avrebbe pagato caro quell'atto di clemenza, il fratello non l'avrebbe mai perdonata per aver aiutato il suo acerrimo nemico. Se fosse intervenuta, se l'avesse salvato, a Madelyne non sarebbe restata altra scelta se non la fuga dal castello di famiglia. Eppure era pronta. Non era invece affatto pronta alla svolta imprevista che Duncan avrebbe dato agli eventi una volta libero, l'ingrato barone l'aveva presa prigioniera e l'aveva trascinata via con sé, per tenerla dame a lungo in ostaggio nella sua inespugnabile fortezza! Madelyne era furibonda, oltraggiata, indignata... e già del tutto innamorata. Inizia così la storia di un amore intenso e combattuto, una romantica vicenda di dame e cavalieri, in cui onore e passione si intrecciano ardenti sullo sfondo degli infidi e spietati giochi di potere per il trono d'Inghilterra.
Nonostante abbia sentito e letto pareri positivi in giro su questo libro io non l'ho trovato particolarmente interessante. Ho fatto davvero molta fatica a portarlo a termine.
TRAMA
Nell'Inghilterra del Medioevo gli intrighi sorti intorno alla successione del trono inglese coinvolgono anche i nobili e, in maniera particolare, il barone Duncan di Wexton e il suo nemico barone Louddon. Dopo una battaglia sanguinosa Duncan viene fatto prigioniero e legato e destinato a morire congelato se Madelyne, sorella del suo nemico, non l'avesse liberato. Una volta preso d'assalto al castello, Duncan e i suoi rapiscono Madelyne. La ragazza viene sottratta da una realtà per lei oppressiva e la convivenza con Duncan scatena in lei nuovi sentimenti.
PERSONAGGI
Nonostante la grande fama della Garwood io, fino ad ora, non ho trovato neanche un testo che mi abbia particolarmente attirata neanche per la costruzione dei personaggi.
Tra i due, Madelyne ha una maggiore costruzione psicologica. È una ragazza che ha conosciuto solo odi e maltrattamenti in famiglia. Nel corso del libro arriva a scoprire anche il perché. Certo si poteva fare delle domande in precedenza e si poteva dare delle risposte. Comunque, questo ha generato in lei un'insicurezza cronica e un'incapacità a fidarsi degli altri. Il rapporto con Duncan deve abituarla ad acquisire sicurezza in se stessa. Ha, poi, dei tratti comici perché risulta particolarmente maldestra.
Duncan, a mio parere, è poco sviluppato, non è altro che il classico eroe forte, imperioso, affidabile, posto lì per proteggere la protagonista. Di lui abbiamo ben poca introspezione. Piacevole il fatto che non si faccia problemi a confessare il suo amore per la protagonista.
STILE
La storia è sicuramente ben sviluppata e intrecciata. Ci sono vari personaggi che contribuiscono in maniera efficace. Come per l'altro libro che ho letto ho trovato il ritmo particolarmente lento.




martedì 8 dicembre 2015

LINDA FRANCIS LEE: La donna dello scandalo

TITOLO: La donna dello scandalo
AUTRICE: Linda Francis Lee
TITOLO ORIGINALE: Crimson Lace
USCITA ITALIANA: RM ORO 68, ottobre 2008
GIUDIZIO PERSONALE: sufficiente.
Da dieci anni Lily vive in una sorta di esilio, lontano da New York e dalla cosiddetta buona società, che non ha accettato lo scandalo di cui è stata protagonista. Ora che Lily ha la possibilità di riscattarsi, accanto a lei c'è l'affascinante Michael Elliott. Ma nessun riscatto è mai facile per una donna dal torbido passato...
Questo romanzo ci racconta una storia molto toccante con una protagonista molto provata da una vita molto, troppo dura.
Tempo addietro è stata, suo malgrado, protagonista di uno scandalo che l'ha additata come Lily Senza Veli e costretta all'ostracizzazione. Lily Blakemore ora torna a casa, a Manhattan, per occuparsi dei tre nipoti rimasti orfani. Il suo ritorno fa riaffiorare il vecchio scandalo, ma soprattutto la sua vita viene controllata dal Michael Elliott che, attraverso lei, vuole arrivare al sospetto John Crandall di cui non si conosce l'origine della ricchezza. La convivenza e il contatto tra i due scatenerà dei sentimenti inattesi.
PERSONAGGI
Lily è la classica protagonista tormentatissima. È una donna che si è ormai abituata ad essere giudicata negativamente, tanto che non prova più a far cambiare idea su di lei. Ormai lei stessa vede se stessa come Lily Senza Veli e si giudica indegna di raggiungere la felicità. All'inizio si segnala come una donna bizzarra, eccentrica, tutta presa dall'apparenza e dalla vanità, ma questa è una maschera che pesto cadrà.
Michael è un personaggio abbastanza misterioso: si capisce che ha dei segreti, ma si scoprono nella sua interezza solo alla fine. Si capisce che è impegnato in una ricerca e sta sfruttando la fiducia di Lily, ma nonostante ciò non desta il risentimento del lettore perché si capisce che è mosso dalla ricerca del bene. Le tragedie che lo hanno ferito in passato sono inizialmente solo accennate ma si intuisce il peso che hanno avuto nella sua vita. Oltre ai due protagonisti, ci sono i tre nipoti affidati a Lily. Come sempre, i bambini inizialmente non accettano la donna, ma alla fine le si affezionano. Come accade spesso, questi bambini non hanno assolutamente l'aspetto di bambini.
STILE

Lo stile è ben bilanciato tra azione, descrizione e introspezione. È anche abbastanza variegato perché coniuga registro drammatico a quello ironico. Comunque, io l'ho trovato piatto, noioso, poco avvincente. Ho fatto davvero tanta fatica a finirlo.

giovedì 3 dicembre 2015

ELIZABETH HOYT: Il principe e la preda

TITOLO: Il principe e la preda
AUTRICE: Elizabeth Hoyt
TITOLO ORIGINALE: The Raven Prince
USCITA ITALIANA: RM Passione 17, novembre 2008
GIUDIZIO PERSONALE: sufficiente
Anna Wren, giovane e sensuale vedova, per risollevare le proprie finanze decide di accettare un lavoro come segretaria di Edward de Raaf, conte di Swarthingham. Uomo duro e scontroso, Edward ha già fatto scappare diversi dipendenti, ma con Anna è diverso: l'attrazione fra loro è forte fin dal primo incontro e cresce a ogni diverbio. Quando Anna scopre che Edward si reca a Londra per soddisfare i propri desideri, prende una decisione temeraria: intodursi nel bordello e passare con lui una notte di passione...
Mi sto ancora chiedendo cosa c'entri il titolo con la trama...
Angela Wren è una giovane vedova, ferita dai tradimenti del defunto marito, ma molto legata alla suocera. Per risolvere i loro problemi economici decide di cercare un lavoro e lo trova come segretaria di Edward de Raaf conte di Swarthingham, incarico dal quale sono fuggiti tanti uomini che l'hanno preceduta ma che lei sembra affrontare col giusto cipiglio, riuscendo a tenere testa al conte. Ad un certo punto inizia ad avvertire una forte attrazione per lui e decide di passare una notte con lui nella maniera più insolita...
Angela Wren è una donna forte e caparbia, capace di tenere testa al classico uomo scontroso e scorbutico. Le ferite del suo matrimonio non l'hanno chiusa all'amore e alla capacità di comprendere il buono che c'è in Swarthingham. Non l'ho trovata una protagonista particolarmente coinvolgente, forse non è stata adeguatamente presentata la parte introspettiva in modo da capire i suoi veri sentimenti.
Edward de Raaf conte di Swarthingham sarebbe un eroe tormentato da molteplici ferite che ha subito nella sua vita: la perdita della famiglia, i segni del vaiolo su di lui, la perdita di moglie e figlio, il ribrezzo suscitato negli altri. Si intuisce che è uno scontroso e un solitario, ma non ha quel fascino misterioso che hanno di solito personaggi simili a lui... o forse è proprio questoi sono troppi personaggi simili a lui.
I personaggi di contorno sono piacevoli, a volte meglio caratterizzati dei principali. C'è la presenza dei due amici, probabilmente protagonisti di due altri romanzi (non so, non mi sono informata).

Lo stile è leggero e scorrevole. Ben fatti i dialoghi. Ho trovato poco sviluppati, se non del tutto assenti, le introspezioni, per cui poco sappiamo dei pensieri dei personaggi. Ogni capitolo era preceduto da frammenti di una favola, il Principe Corvo, chiaramente ispirata alla favola di Amore e Psiche (forse anche troppo), mentre la trama in generale era vagamente ispirata alla solita La Bella e la Bestia.

giovedì 5 novembre 2015

SERGIO BAMBAREN: Vela bianca

Sposati da otto anni e intrappolati in un'esistenza banale, Michael a Gail lottano disperatamente contro il naufragio del loro matrimonio. Un giorno decidono di lasciare tutto e salpare verso le terre inesplorate dell'emisfero australe, dove l'azzurro del cielo si stempera nelle mille sfumature del blu dell'oceano. Nel lungo viaggio verso la felicità i due portano solo la piccola scatola che un tempo un vecchio libraio di Auckland donò loro, con la promessa di aprirla in mare aperto. E presto si accorgono dello straordinario tesoro che hanno tra le mani, l'insegnamento di tutti: il vero paradiso è dentro di noi, se solo vogliamo vederlo.
Questo è il mio primo libro di un autore a me totalmente sconosciuto. La storia è semplice e complessa nello stesso tempo: parte da una coppia, Michael e Gail, in piena crisi matrimoniale principalmente causata dai tanti impegni lavorativi e dalla vita frenetica in generale che li assorbe. In questa situazione, decidono di abbandonare tutto e di compiere un viaggio che li possa portare a ritrovare loro stessi. Il viaggio è legato anche ad eventi misteriosi, come una nave misteriosa che sembra chiamarli, un libro costituito da pagine bianche che pian piano di riempie di insegnamenti e frasi per loro importanti, e incontri con uomini e donne che hanno fatto scelte di vita diverse da quelle canoniche e che in qualche modo danno loro una via da seguire. A tutto questo si aggiunge una natura che, a volte, sembra matrigna ma che comunque li induce a confrontarsi con le proprie forze e che alla fine li riconduce a casa.

L'idea di base è molto buona e insolita per me. Purtroppo io ho trovato il tutto condotto in maniera superficiale, forse anche un po' banale, e il libro infarcito di frasi fatte e un po' banali. Non conosco abbastanza l'autore per dare una valutazione complessiva, sembra avere pretese da dissertazione filosofica sulla vita, non so se in altri contesti gli sia andata meglio.

martedì 3 novembre 2015

SIMONA SPARACO: Lovebook

Solidea ha solo otto anni quando all'uscita di scuola incontra Edoardo, un adolescente sicura di sé, dall'andatura spavalda e lo sguardo intrigante. Non è che una bambina con le trecce e i pon pon, ma non ha dubbi: Edoardo è il grande amore della sua vita. La differenza di età però, a quei tempi di scuola, si rivela una barriera insormontabile: possibile che il destino abbia intenzione di farli incontrare così presto? Quindici anni più tardi, dopo una lunga e disastrosa relazione sentimentale, nella mente di Solidea si affaccia il ricordo di Edoardo, e questa volta basta digitare il suo nome su una tastiera per dare una mano al destino e ritrovarlo su Facebook. Sembra facile ma, si sa, il destino ha i suoi tempi. Ha inizio così una romantica e divertente avventura, una storia raccontata a due voci, ricca di colpi di scena e imprevisti, perché anche ai tempi di Facebook, dove tutto si consuma in modo così rapido e bulimico, come quando era necessario attraversare a vela gli oceani per ritrovarsi.
Mi ritrovavo in casa questo libro comprato parecchio tempo fa e mi sono resa conto che era stato scritto da un'autrice che aveva in seguito avuto un grande successo e che ha partecipato anche a importanti premi letterari. Questo è comunque uno dei suoi primi testi e si vede molto bene.
La trama è piuttosto semplice e anche sviluppata in maniera poco elaborata. Si parla di una coppia destinata ad incontrarsi: nella fattispecie Solidea ed Edoardo, che si sono conosciuti ai tempi della scuola ma, a causa di una differenza di età significativa all'epoca, si sono persi di vista, ma ora hanno l'occasione di rivedersi grazie a Facebook che li rimette in contatto. A questo tema centrale vengono agganciate alcune situazioni secondarie: la chiusura della cartolibreria in cui lavora Solidea, la storia della cuginetta di lei o del padre di Edoardo, purtroppo tutte agganciate in maniera superficiale e con il risultato di non far ben sviluppare né loro né la storia principale.

Inutile dire che ormai la storia appare piuttosto datata, Facebook non fa più tanto sensazionalismo. Inoltre direi che davvero l'autrice era di poca esperienza perché tutto apapre davvero come poco sviluppato.

giovedì 29 ottobre 2015

ELIZABETH THORNTON: Ti ho amato due volte

TITOLO: Ti ho amato due volte
AUTRICE: Elizabeth Thornton
TITOLO ORIGINALE: You Only Love Twice
USCITA ITALIANA: RM Oro 67, agosto 2008
GIUDIZIO PERSONALE: sufficiente
Chi è la fanciulla che da tre anni vive in un convento dopo aver perduto la memoria a seguito di un incidente in carrozza? Secondo una donna che inaspettatamente la riconosce nei panni di Suor Marta, si tratterebbe di Jessica Hayward, signora di Hawkshill Manor. Eppure, tornata a casa, Jessica continua a non ricordare nulla. Neanche l'affascinante lord Lucas Wilde, da cui si sente attratta. Ma che potrebbe essere l'assassino di suo padre...
Elizabeth Thornton è una grande maestra nel creare trame in cui si trova un po' di tutto: storia d'amore, mistero, ironia... Anche in questo caso ha costruito una trama estremamente complessa.
Tutto comincia quando suor Marta viene riconosciuta come Jessica Hayward, misteriosamente scomparsa dopo la morte del padre. Ritornata nella sua casa, fa fatica a recuperare la propria identità, ricordare il passato. La mettono particolarmente alla prova una strana voce che la tormenta da sempre, probabilmente quella dell'assassino del padre, e l'affascinante Lucas Wilde al quale la lega una vecchia passione.
I personaggi sono tutti ben delineati, sia quelli principali che quelli secondari.
Jessica è una donna coraggiosa che cerca di affrontare i molti fantasmi che circondano la sua identità perduta. Si intuisce in lei un'evoluzione, rispetto alla ragazza viziata che deve essere stata un tempo. Ora è una donna matura, consapevole e generosa verso il suo prossimo. Il dono particolare della connessione mentale con l'assassino la turba molto, ma nello stesso tempo la induce ad affrontare la difficoltà.
Lucas è un eroe forte, ma non eccessivamente dispotico. Deve venire a patti con la forte attrazione che prova per Jessica che un tempo gli causava vergogna ma alla quale ora non può fare altro che arrendersi. È un uomo dotato anche di una forte componente ironica, soprattutto nel suo rapporto con i cugini.
Per quanto riguarda lo stile, come ho già detto, il pregio della Thornton è quello di saper mescolare registri e situazioni diverse cocn perfetto equilibrio.



martedì 20 ottobre 2015

JULIE GARWOOD: Indomita attrazione

TITOLO: Indomita attrazione
AUTRICE: Julie Garwood
TITOLO ORIGINALE: Ransom
USCITA ITALIANA: Originali Euroclub
GIUDIZIO PERSONALE: Buono.
La piccola Gillian ha paura del buio. Da quando è rimasta orfana della madre, morta dando alla luce un bambino, il grande castello del Dunhanshire sembra ancora più vuoto e silenzioso. Così, quando cala la sera, Gillian attraversa il passaggio segreto che conduce alla camera della sorella Christen e si addormenta fra le sue braccia. Ma la notte in cui il barone Alford attacca di sorpresa il castello e uccide suo padre, il passaggio segreto non basta a garantirle la fuga: i gradini sono ripidi e Gillian cade, perdendo conoscenza. Solo Christen riesce a mettere in salvo e a portare con sé un prezioso scrigno che contiene l'inconfutabile prova di un misfatto compiuto ai danni del re... Sono passati quattordici anni da quell'evento e Gillian, affidata alle cure dello zio Morgan, è ormai diventata una donna forte e sicura di sé. Ma un giorno Alford la chiama nuovamente al suo cospetto per sottoporla a un odioso ricatto: dovrà ritrovare sua sorella e farsi consegnare lo scrigno, altrimenti lo zio Morgan morirà. A Gillian non rimane che andare alla ricerca di Christen, muovendosi sulle tracce di poche, labili informazioni. Il viaggio riserverà imprevisti, colpi di scena, e l'incontro inaspettato con Brodick Buchanan, valoroso guerriero scozzese che si offrirà di aiutarla nell'impresa. Fra fughe, agguati e congiure, i due giovani si ritroveranno sempre più vicini. E finiranno coinvolti in un'incredibile avventura di onore e vendetta, in una storia di passioni brucianti e di travolgente, audace sensualità.
Questo libri mi ha fatto apprezzare molto la tecnica narrativa della Garwood che avevo giudicato, nel precedente romanzo, un po' immatura. Da qui si capiscono i motivi del successo di questa autrice.
TRAMA
La trama, come potete leggere dal sunto, è piuttosto complessa e si colloca nell'ambientazione classica del periodo del regno di Giovanni Senzaterra, di cui racconta un evento fantasioso insolito: la ricerca di un tesoro che egli avrebbe donato alla donna amata e che coinvolge la famiglia della protagonista. Recuperare quel tesoro significa rintracciare la sorella da cui è stata separata per tutta la vita. Inizia così una serie di avventure nelle quali Gillian verrà aiutata dal laird Brodick Buchanan. Il rapporto tra i due si evolve così rapidamente che ben presto si ritroveranno sposati.
PERSONAGGI
Gillian è una donna molto forte e intraprendente. Ha una bella impresa davanti a sé e non si scoraggia o indietreggia minimamente perché deve salvare la vita dello zio Morgan. È spesso piuttosto testarda e poco accorta nelle scelte che fa, soprattutto quando deve sottolineare a tutti i costi la sua scelta di indipendenza rispetto a Brodick.
Brodick è il classico eroe non troppo alfa, nel senso che vorrebbe imporsi con Gillian, e in qualche caso ci riesce, ma alla fine non riesce mai ad essere troppo duro con lei e intenerisce il fatto che alla fin fine si rassegna nel non riuscire a imporle nulla. Mi piace molto l'attenzione nel ricostruire il rapporto amichevole, cameratesco, con gli altri suoi compagni d'arme.
STILE
L'autrice è riuscita a costruire una trama davvero molto complessa anche con un romance secondario, e con una serie di personaggi ben descritti e costruiti. Mi è sembrato che si siano accumulati troppe situazioni e la storia tra i protagonisti si sia evoluta un po' troppo velocemente rispetto ai riferimenti temporali che l'autrice da: sembrava passata almeno una settimana e invece erano passati solo due giorni dal loro incontro...


martedì 13 ottobre 2015

JOCELYN KELLEY: L'ombra del cavaliere

TITOLO: L'ombra del cavaliere
AUTRICE: Jocelyn Kelley
TITOLO ORIGINALE: A Moonlit Knight
USCITA ITALIANA: RM 830, settembre 2008
GIUDIZIO PERSONALE: mediocre.
CORDE DI LIUTO, FRECCE DEL CUORE
Mallory de Saint Sebastian, infallibile arciera, lascia l'abbazia di St Jude per diventare una delle guardie del corpo della regina Eleonora d'Aquitania. Giunta a corte fa la conoscenza di Saxon Fitz-Juste, trovatore errante. L'attrazione fra loro è immediata e intensa, ma Mallory non vuole cedere a quelle che sembrano calcolate arti da seduttore. Ciò che né Mallory né Saxon si aspettano è di essere trascinati in un'avventurosa alleanza...
Terzo volume della serie Dame dell'abbazia di St Jude che era partita bene ma che col passare dei volumi è diventata sempre più noiosa. Di questo libro posso tranquillamente dire di aver capito ben poco.
TRAMA
Protagonista, in questo caso, è Mallory de St Sebastien diventata nell'abbazia di St Jude, in Inghilterra, un'abile arciere. Per questa sua capacità la regina Eleonora d'Aquitania la chiama a sé per essere protetta. Durante la sua permanenza a corte si verificano degli attentati contro la regina e Mallory è chiamata a investigare su chi sia il responsabile. Nelle sue indagini si trova sempre accanto l'affascinante menestrello Saxon Fitz-Juste che in realtà... Davvero ho cercato di riassumere una trama che ho trovato ingarbugliata, incomprensibile e noiosa.
PERSONAGGI
Neanche i protagonisti risultano particolarmente accattivanti.
Mallory è una ragazza tradita dal padre che l'ha fatta chiudere nel monastero alla morte della madre. Lei non crede nell'amore e nella fedeltà degli uomini perché ha visto troppo spesso il padre tradire la madre. Ritiene che l'unica su cui possa contare sia se stessa e per questo ringrazia l'abbazia e la regina che le hanno dato i mezzi per curare se stessa. Difficile per lei fidarsi di Saxon e donargli il suo cuore.
Saxon è un uomo affascinante: è un poeta, ammalia con i suoi racconti, sa essere persuasivo. Certo, nasconde un po' troppi segreti che emergono via via e che mettono continuamente in dubbio la sua lealtà. Sulla sua caratterizzazione non c'è molto altro da dire, nel senso che è più un uomo d'azione che altro. Si intuisce che il suo amore per Mallory è sincero, non si capisce però a chi va la sua lealtà.
STILE
L'autrice si è cimentata nella ricostruzione di un periodo storico complesso caratterizzato da una guerra tra Enrico e i suoi figli per la successione al trono. Il disordine della trama potrebbe rispecchiare il disordine dei tempi. Sta di fatto che io ho fatto una fatica enorme ad andare avanti nella lettura perché sembrava di girare sempre a vuoto attorno a non si capisce bene cosa. L'azione è preponderante su ogni altro aspetto ma non condotta in maniera tale da lasciare la lettrice col fiato sospeso e col desiderio di continuare.

SERIE SIGNORE DELL’ABBAZIA DI ST JUDE
  • L’orgoglio di un cavaliere
  • La notte del cavaliere
  • A Moonlight Knight
  • My Lady Knight






giovedì 8 ottobre 2015

ANNE GRACIE: L'adorabile tenebroso

TITOLO: L'adorabile tenebroso
AUTRICE: Anne Gracie
TITOLO ORIGINALE : The Perfect Waltz
USCITA ITALIANA: RM 829, settembre 2008
GIUDIZIO PERSONALE: BUONO
DA UN INCONTRO INATTESO AL VALZER DELLA PASSIONE
Uno sconosciuto aristocratico ed elegante, allacciato a lei in un magico valzer al chiaro di luna: così Hope Merridew, da ragazzina, sognava l'incontro con il suo principe azzurro. Ma quando una sera, a un ricevimento, Hope nota Sebastian Reyne, senza una goccia di sangue blu, goffo ed enigmatico, l'intensità bruciante dei suoi sguardi la fa fremere. Che sia costui, a dispetto di quei romantici sogni, l'uomo che infine le ruberà il cuore?
Secondo volume della serie dedicata alle Sorelle Merridew, cinque sorelle orfane reduci da un passato semplicissimo. Questo è il volume dedicato a Hope.
TRAMA
Hope Merridew sogna un principe azzurro che la ami e che le faccia dimenticare i traumi legati alla passata esistenza con nonno. Ama partecipare alle occasioni mondane e, in una di queste, conosce Sebastian Reyne che, apparentemente è l'opposto dell'uomo che ha sempre sognato perché è un borghese, taciturno, che non conosce le regole minime dell'alta società, ma nonostante questo la affascina... Da parte sua, Sebastian vuole solo trovare la moglie giusta che lo aiuti con le sorelle più piccole, e una donna mondana come Hope non sembra la persona ideale, e lui poi si sente inadeguato rispetto a lei...
PERSONAGGI
Entrambi i protagonisti sono personaggi che hanno alle spalle dei traumi molto profondi. Sebastian, pur venendo da una buona famiglia, a causa dei vizi del padre si è trovato da un giorno all'altro povero e costretto a lavorare, ancora bambino. Ha visto la propria famiglia distrutta e si sente in colpa per i traumi subiti dalle sorelle. Tutto questo lo rende sì molto cauto, ma non duro nei confronti degli altri, in lui prevale l'insicurezza rispetto alle proprie capacità, nonostante sia un uomo di successo dal punto di vista professionale. Per questo motivo non si sente degno di Hope e non la vede come la moglie adatta.
Hope, nonostante possa sembrare fatua, troppo mondana, ha anche lei alle spalle dei traumi e quindi può capire meglio le difficoltà di Cassie e Dorie, le sorelle di Sebastian e infatti con loro fa un lavoro straordinaria. Lei è molto più immediata nel rendersi conto che è destinato a vivere insieme a Sebastian e cerca di lottare per questo obiettivo.
STILE
Lo stile mi è piaciuto moltissimo perché bilancia sapientemente toni anche molto drammatici con una sapiente costruzione psicologica dei caratteri, a toni più leggeri e divertenti. In maniera particolare, risultavano incantevoli i dialoghi tra Sebastian, tanto serio e posato, e Giles tanto scanzonato e sbruffone. Altrettanto ben riprodotto è il comportamento delle due bambine e delle loro istintive reazioni ai traumi.

SERIE SORELLE MERRIDEW

  • IRRESISTIBILE LIBERTINO
  • L'ADORABILE TENEBROSO
  • THE PERFECT STRANGER
  • THE PERFECT KISS

martedì 6 ottobre 2015

JANE FEATHER: Quasi una lady

TITOLO: Quasi una lady
AUTRICE: Jane Feather
TITOLO ORIGINALE: Almost a Lady
USCITA ITALIANA: RM 827, settembre 2008
GIUDIZIO PERSONALE: MEDIOCRE
DALLE SCOGLIERE DELL'INTRIGO ALLA ROTTA DEL CUORE
Un brutto risveglio attende Meg Barratt, bella e avventurosa. Dopo aver perso i sensi sulla costa di Folkstone durante un temporale, si ritrova a bordo della nave di Cosimo, corsaro al servizio della Corona contro Napoleone, il quale le chiede di essere al suo fianco nell'impresa. Più per l'attrazione che prova per lui, che per dovere, Meg accetta. Mentre Cosimo, freddo e calcolatore, ancora non sospetta che l'avventura più bella sarà l'amore.
Stavolta un'autrice che ho amato molto in passato ha toppato davvero, questo libro è letteralmente noioso, sul filo dell'odioso per quanto mi riguarda.
TRAMA
La trama è, a mio avviso, già usata dall'autrice, mi ricordo un suo romanzo rinascimentale con protagonista Olivia che partiva dalle stesse premesse. In questo caso Meg Barratt mentre passeggia per la strada ha un incidente con una carrozza e viene portata a bordo di una nave perché viene scambiata per un'altra donna. Qui incontra il corsaro Cosimo che prima la tiene con sé come quasi prigioniera, poi come amante, infine come complice di un piano piuttosto ardimentoso.
PERSONAGGI
Sui personaggi dirò davvero poco perché francamente non mi hanno particolarmente colpito, se non addirittura mi sono stati antipatici.
Partendo da Meg, lei è una donna piuttosto e stranamente indipendente, a mio avviso poco credibile se collocata ad inizi '800. Pare poter attraversare l'Europa con degli sconosciuti e la famiglia resta stranamente impassibile. È una donna che cerca di far valere le sue ragioni di sembrare volitiva e coraggiosa e alla fin fine è comunque una donna che deve soggiacere alla volontà di Cosimo.
Cosimo è, a dir poco, enigmatico. Di lui non si sa nulla, persino neanche il cognome, e con l'andare avanti della storia la cosa non cambia. Non sopporto un eroe che non si rivela mai del tutto, neanche quando professa di amare la sua compagna. Comunque sembra sempre che in lui prevalga l'interesse personale nel condurre la sua missione. È troppo forte l'impressione che non faccia che manipolare Meg e che il sentimento sia ben lontano da tutto ciò.
STILE
Per carità, l'autrice è davvero molto brava nel costruire la trama, nel delineare personaggi e paesaggi, ma sembra abbastanza evidente che stavolta abbia prodotto un mix piuttosto confuso e freddo di situazioni, non sempre ben collegati tra di loro. Tra l'altro la famosa missione di Cosimo resta troppo a lungo all'orizzonte e questo vagare sulla nave dei personaggi sembra inutile e confuso.
Un romanzo da dimenticare!
SERIE ALMOST

  • QUASI UNA DONNA
  • QUASI UNA LADY

giovedì 1 ottobre 2015

CHRISTINA DODD: Tenera reclusione

TITOLO: Tenera reclusione
AUTRICE: Christina Dodd
TITOLO ORIGINALE: The Barefoot Princess
USCITA ITALIANA: RM 828, settembre 2008
GIUDIZIO PERSONALE: Buono.
LEGAMI DI SFIDA, LEGAMI DEL CUORE
Considerato il suo rango, la principessa Amy è audace e schietta. Forse troppo. La indignano gli abusi che gli abitanti del villaggio sono costretti a subire da parte dei ricchi della zona. Soprattutto da Jermyn Edmondson, marchese di Northcliff. Tanto che Amy mette in atto un piano per vendicarli: rapisce Jermyn per ottenere un sostanzioso riscatto da distribuire al popolo. Ma quando lo zio del prigioniero rifiuta di pagare, Amy si ritrova con un uomo troppo affascinante legato al proprio letto...
Christina Dodd è sempre un'autrice di grande qualità e lo dimostra anche in questo secondo volume della serie Principesse Perdute, anche se, secondo me, non è uno dei migliori libri che lei abbia scritto.
TRAMA
La solita principessa del solito regno immaginario sui Pirenei tanto cari alla Dodd, Amy Rosabel, si ritrova a difendere i diritti della piccola comunità che la ospita vessata dalle tasse e dall'indifferenza del signore locale. Per questo motivo organizza il rapimento dello stesso, Jermyn Edmondson Marchese di Northcliff, con la convinzione che il pagamento del riscatto assicurerà una certa tranquillità economica al villaggio. Il piano riesce ma, contro ogni aspettativa, lo zio del marchese si rifiuta di pagare il riscatto, e così inizia una convivenza complicata con il nobile...
PERSONAGGI
Amy è una delle tre principesse di Beaumontagne costrette ad abbandonare il loro regno in seguito a una insurrezione. Amy e la sorella Clarice hanno vagato a lungo per l'Europa ma, in seguito a un litigio, si sono separate. Ora Amy, che ha sempre avuto un carattere piuttosto vivace, si ritrova a difendere i diritti della piccola comunità in cui vive. Quello che non si era aspettata è che il Marchese di Northcliff potesse esercitare su di lei un certo fascino. È una donna vivace, ma testarda, da sempre ripresa per il suo comportamento impulsivo. È cresciuta senza madre e si è sentita abbandonata dal padre morto durante la rivolta. Non crede nell'amore, né tantomeno in quello di un uomo come Jermyn, ma soprattutto non si vuole sentire piegata dalla volontà di un uomo.
Jermyn ha una storia familiare dolorosa alle spalle: aveva una famiglia unita e amorevole che è stata distrutta dalla fuga inattesa della madre di cui non si sono avute più notizie (parte qui un motivo di mistero che, secondo me, è sviluppato male e non ha nulla a che vedere con il resto della trama). Per questo motivo lui non crede nell'amore, ma neanche in generale nell'impegno, tanto è vero che si è sempre disinteressato delle sue terre, fin quando i giorni del rapimento non lo pongono di fronte a una realtà che non si era nemmeno immaginato. È comunque un uomo ragionevole e ben disposto a cambiare atteggiamento e a riconoscere i propri errori senza rimanere attaccato ad assurde convinzioni. Ha una notevole capacità seduttiva.
STILE
Ho molto apprezzato la prima parte della trama, quella incentrata sul rapimento, i litigi e la seduzione tra i protagonisti. Qui ho ravvisato le caratteristiche tipiche dell'autrice: la vivacità, l'umorismo, le battute spiazzanti, i personaggi insoliti. La seconda parte, invece, dalla liberazione di Jermyn in poi è, secondo me, più noiosa e per certi aspetti immotivata. Il cattivo non l'ho proprio capito come personaggio...

SERIE PRINCIPESSE PERDUTE
  • DOLCE RICATTO
  • TENERA RECLUSIONE
  • THE PRINCE KIDNAP A BRIDE


mercoledì 23 settembre 2015

BRENDA JOYCE: Lezioni di galateo

TITOLO: Lezioni di galateo
AUTRICE: Brenda Joyce
TITOLO ORIGINALE: A Lady At Last
USCITA ITALIANA: GRS Special 101, settembre 2008
GIUDIZIO PERSONALE: SUFFICIENTE
Caraibi – Londra, 1820
Per salvare il padre condannato al patibolo, la bellissima Amanda Carre, detta La Sauvage, arriva persino a offrire il proprio corpo al dell'isola in cambio della grazia. Solo l'intervento di un affascinante corsaro inglese, Cliff de Warenne, presente per caso alla scena, le impedisce di rovinarsi, ed è proprio a lui che Rodney Carre affida la figlia, chiedendogli di accompagnarla a Londra e di aiutarla a trovare la madre che lei non ha mai conosciuto. Cresciuta su una nve pirata, Amanda però non sa nulla di etichetta e galateo, e durante il lungo viaggio Cliff si rende conto che l'unico modo per consentirle di frequentare l'alta società – è diventare il su tutore, insegnarle le buone maniere e infine trovarle un marito adeguato. Ma resistere alla passione si fa sempre più difficile, e quando Amanda, diventata ormai una vera lady, debutta in società...
Nuovo volume della lunga serie de Warenne di Brenda Joyce, anche in questo caso un romanzo molto complesso e ben sviluppato.
TRAMA
Il capitano Cliff de Warenne si trova a dover assistere all'impiccagione del famoso pirata Rodney Carre e si sente in dovere di proteggerne la figlia, Amanda Carre, e di portarla con sé in Inghilterra dove spera di affidarla alla nobile madre. Per poter presentare la ragazza all'Alta Società londinese è necessario che lei cambi comportamento e si affini nei modi. Durante questa fase preparatoria, l'attrazione tra i due è fortissima, nonostante Cliff ci tenga a ricoprire scrupolosamente il ruolo di tutore.
PERSONAGGI
Cliff è un altro degli affascinanti de Warenne. Rispetto ai fratelli e fratellastri che lo hanno preceduto è meno duro ma più avventato. Ha lasciato da ragazzo la famiglia per costruirsi il proprio avvenire in mare; è famoso per essere un libertino, ma proprio ora con Amanda vuole fare la cosa giusta e cerca di resistere continuamente alla tentazione. È un po' restio ad ammettere il suo amore ma non è del tutto ottuso, non è quel tipo di eroe che si intestardisce a negare l'evidenza.
Amanda è la classica ragazza un po' selvaggia che si deve pettinare le piume ed è destinata a diventare una gran dama. Ha quella ingenuità di chi ha vissuto senza troppe regole e restrinzioni e non conosce infingimenti. Per fortuna trova nei de Warenne in generale una famiglia che la accetta per quello che è, apprezzandone anche lo spirito originale. È disperatamente innamorata di Cliff e non si vergogna di usare qualsiasi mezzo per poterlo sedurre, in questo senso ribalta il classico rapporto tutore – pupilla, perché lei non è assolutamente vittima.
STILE
La Joyce è assolutamente la creatrice di grandi trame, questa forse non spicca particolarmente per originalità nè ci sono particolari colpi di scena. Devo dire che rispetto agli altri libri della serie ho faticato un po' di più a portarlo avanti perchè ha un ritmo piuttosto lento che non mi ha particolarmente catturata. Quello che continuo ad apprezzare in questa autrice è la costruzione dei dialoghi che sono molto realistici, a volte dotati di quel filo di ironia e umorismo che ti rendono piacevoli i personaggi.
Non bellissimo, ma necessario per completare una bella serie.

SERIE DE WARENNE
  • The Conqueror
  • Promise of the Rose

  • La sposa americana
  • Ballo in maschera
  • La scelta di Eleanor
  • Lezioni di galateo
  • The Perfect Bride
  • A Dangerous Love

martedì 15 settembre 2015

PAMELA CLARE: Proibito

TITOLO: Proibito
AUTRICE: Pamela Clare
TITOLO ORIGINALE: Carnal Gift
USCITA ITALIANA: Originali Euroclub
GIUDIZIO PERSONALE: INSUFFICIENTE
Concessa in dono a un ospite giunto da lontano. La bellissima Brighid non riusciva a crederci: il perfido conte signore della tenuta voleva regalare via il suo corpo e la sua verginità, come se fosse stata un animale. D'altra parte, cosa c'era da aspettarsi dagli usurpatori inglesi? Da quando avevano conquistato il bel suolo irlandese, tutto era cambiato, e ben in peggio. Brighid li odiava dal profondo del cuore. Tutti. Indistintamente. Anche lo splendido cavaliere che aveva difeso la sua gente dalla prepotenza del conte e che aveva salvato la vita a suo fratello. Lo splendido cavaliere a cui era stata offerta come pegno di amicizia. E che non la voleva prendere... Sola con lui nella sala del castello, la giovane scopre che il magnifico Jamie non ha alcuna intenzione di profanarla, non la vuole, farà soltanto un po' di scena con qualche bacio per tenere buono il conte che li osserva. E scopre anche che quei baci, quelle carezze, non le bastano, le risvegliano dentro qualcosa di atavico e sconvolgente, a cui non sa dare un nome. Brighid vorrebbe andarsene, dimenticare, ma il suo destino è ormai intrecciato a quello del meraviglioso straniero. Così non le resta che imparare, giorno dopo giorno, che non tutti gli inglesi sono uguali. E che la linea che separa odio e passione è a volte pericolosamente sottile...
Ho avuto l'impressione che questo romanzo fosse un'accozzaglia di un po' di tutto gestito malissimo.
TRAMA
Si parte da un'ambientazione molto carina perché siamo in Irlanda nel '700 e c'è la questione dei difficili rapporti tra la gente del luogo e gli inglesi invasori. In maniera particolare il conte locale sta vessando particolarmente i suoi coloni. In maniera particolare, Brighid Ni Maelsechnaill subisce delle sgradite avances e addirittura viene offerta all'amico Jamie Blackwell, che invece di approfittare di lei cerca di proteggerla, ma si ritroverà in grave pericolo a causa di questa scelta.
PERSONAGGI
Entrambi i personaggi sono, a mio parere, decisamente freddi, poco sviluppati dal punto di vista psicologico e abbastanza stereotipati.
Jamie Blackwell è un uomo di origini americane ma schieratosi dalla parte degli inglesi. La sua missione è trovare aiuti per le truppe inglesi durante la Guerra Civile. Il suo impegno verrà interrotto nel momento in cui sarà coinvolto nella difesa di Brighin e della sua famiglia. È il classico uomo nobile, forte e coraggioso che è deciso nel trattare la donna ma nello stesso tempo è anche molto dolce. Non è particolarmente memorabile né per l'uno né per l'altro senso.
Brighin è una donna orgogliosa, fiera delle sue origini irlandesi e della suia fede cattolica. Difende in ogni modo la sua dignità di donna, anche in un contesto storico-sociale in cui le donne erano destinate a soccombere.
Anche lei non mi è rimasta assolutamente nel cuore.
STILE
L'autrice è abbastanza brava nello sviluppare la trama, anche scegliendo una ambientazione insolita, l'Irlanda del '700. L'autrice predilige i dialoghi, ha sviluppato decisamente meno la descrizione e la narrazione.
Probabilmente il libro risente negativamente dei tagli subiti, ma ho trovato la trama sviluppata male, in maniera immotivata.

SERIE
SERIE FAMIGLIA BLAKEWELL-KENLEIGH
  • SCHIAVO DEL DESIDERIO
  • PROIBITO
  • RIDE THE FIRE



martedì 8 settembre 2015

MARGARET MOORE: L'ultimo cavaliere

TITOLO: L'ultimo cavaliere
AUTRICE: Margaret Moore
TITOLO ORIGINALE: The Notorious Knight
USCITA ITALIANA: GRS 651, settembre 2008
GIUDIZIO PERSONALE: sufficiente.
Inghilterra, 1204
L'arrivo di Bayard de Boisbaston e del suo seguito al castello di Averette coglie lady Gillian di sorpresa, ma ancora più sconcertante è il contenuto della lettera che il cavaliere le consegna. Adelaide, la sua sorella maggiore che vive a Londra, la informa infatti di essersi sposata, rinnegando il loro comune voto di rimanere nubili. E come se non bastasse, le spiega di aver incaricato Sir Bayard, fratellastro del marito, di proteggerla da una possibile rappresaglia di cui potrebbe essere vittima in quanto è stata scoperta da lei una congiura contro re Giovanni. Lady Gillian, però, lontana dagli intrighi della corte, mal sopporta la presenza di Boisbaston, e il valoroso guerriero, dopo tante sanguinose battaglie, si trova a dover affrontare la più difficile: quella per il cuore della sua dama.
Questo libro prosegue la vicenda iniziata nel precedente La dama e il cavaliere dove era stato sventato un attentato contro re Giovanni Senzaterra. Temendo eventuali ritorsioni contro il castello di Averette, Armand de Boisbaston manda il fratello Bayard de Boisbaston per proteggere la sorella della moglie, Gillian D'Averette.
TRAMA
La trama è ben sviluppata e articolata e caratterizzata da molti aspetti: dallo svilupparsi della storia d'amore tra i protagonisti, al rapporto tra i nuovi soldati arrivati e la gente del posto e, naturalmente, il dipanarsi del mistero degli attentatori. Non c'è nulla lasciato al mistero: sappiamo chi sono i buoni e chi sono i cattivi, anche se ci sono personaggi che si evolvono nel corso della vicenda. Non ho particolarmente apprezzato lo svilupparsi della vicenda d'amore perché ho avuto la sensazione che la dichiarazione d'amore sia arrivata un po' troppo improvvisamente.
PERSONAGGI
Entrambi i personaggi hanno una costruzione psicologica un po' superficiale, non ci sono grandi motivazioni ai loro atteggiamenti se non in qualche riferimento a genitori particolarmente severi che hanno rafforzato i legami con i rispettivi fratelli.
Bayard è un uomo dolce e compassionevole, ha questa fama di essere un grande seduttore, ma di tutto ciò non si dà conto nel nostro libro perché lui si sa tenere ben lontano da qualsiasi tentazione e si innamora molto seriamente di una donna non particolarmente appariscente per bellezza.
Gillian è la meno bella delle sorelle, ma quella che ha maggiormente il piglio direttivo. Ha gestito molto bene il castello di Averette e non vuole rinunciare alle sue prerogative e alla sua indipendenza. All'inizio tratta malissimo Bayard, ma poi si rende conto che lui la rispetta e che merita il suo rispetto. Nessuno dei due protagonisti, però, è un personaggio che entra nel cuore della lettrice.
STILE
Autrice di grandi esperienza, molto abile nel ricostruire il medioevo della Guerra dei Cent'anni, molto brava nelle descrizioni, dialoghi molto più limitati. Mi piace il modo di ricostruire l'intera comunità del castello dando spazio anche a figure minori, in modo da rendere la descrizione molto più viva.
Lettura piacevole, ma non eccezionale.





martedì 23 giugno 2015

CAROL TOWNEND: La sposa sassone

TITOLO: La sposa sassone
AUTRICE: Carol Townend
TITOLO ORIGINALE: The Novice Bride
USCITA ITALIANA: GRS 650, settembre 2008
GIUDIZIO PERSONALE: buono.
Wessex, 1066
Lady Cecily non avrebbe mai pensato, dopo quattro anni trascorsi in un convento di avere il coraggio di affrontare di nuovo la violenza del mondo esterno. Eppure, quando apprende che il feudo appartenuto per generazioni alla sua famiglia è stato assegnato dal re a un cavaliere normanno, non esita a tornare a casa per proteggere i fittavoli da eventuali soprusi. Inaspettatamente, però, scopre che il nuovo castellano, Sir Adam Wymark, è un uomo di incredibile fascino e di animo nobile. Così, pur essendo di discendenza sassone, la giovane e inesperta Cecily si offre di diventare sua moglie pur di salvare Fulford Hall. Colpito da tanta pudica audacia, Sir Adam accetta, anche perché, essendo un uomo d'arme, non ha alcuna esperienza nella gestione di un feudo. Ma ben presto qualcosa nel comportamento della sua futura sposa lo induce a sospettare della sua lealtà.
Classicissimo medievale ambientato poco dopo la battaglia di Hastings e il nostro eroe maschile ne è stato protagonista.
TRAMA
Dopo la battaglia di Hastings Adam Wymark ha guadagnato da Guglielmo il Conquistatore per i suoi meriti il feudo di Fulford Hall, il cui precedente castellano sassone è morto in battaglia. Per legittimare ulteriormente questa successione Adam deve sposare Emma, la primogenita di Fulford, la quale invece scappa. Andando alla ricerca della ragazza, Adam si imbatte nella sorella minore di questa, Cecily Fulford, la quale è stata rinchiusa in convento negli ultimi quattro anni. La ragazza capisce che la guerra contro i normanni è irrimediabilmente persa, quindi piuttosto che sforzarsi in una sterile resistenza decide di collaborare, per questo si offre di sposare Adam al posto della sorella.
PERSONAGGI
Adam è un cavaliere non di nobili origini che si è fatto da sé. Ha un atteggiamento di tolleranza e collaborativo nei confronti della popolazione sottomessa perchè ha capito che l'atteggiamento dispotico non porterà a nulla e non gli interessa proprio. Non per questo è debole e subisce senza reagire, anzi sa prendere in mano la situazione quando essa diventa poco chiara. È piacevole come protagonista perché è un personaggio tranquillo, gentile, che vuole innamorarsi e che ha una caratteristica che lo rende molto umano: si mangia le unghie...
Cecily è una ragazza del tempo perfettamente credibile: ha subito le scelte del padre che l'ha voluta chiudere in convento, ma ha saputo prendere in mano la propria vita e ha scelto di venire a patti con il nemico pur di proteggere la sua gente. La sua caratterizzazione psicologica non è complessa anche perché di lei si sottolinea questa esigenza di sopravvivere in una situazione molto pericolosa.
Tutta la trama si gioca anche intorno alla forte, immediata attrazione fisica tra i due. C'è una scena bellissima all'inizio del libro in cui Adam le toglie il velo da suora, scena davvero bellissima!
STILE
L'autrice è molto brava nella descrizione e nella narrazione. Alcune scene sono davvero ben descritte. Altrettanto bene costruisce i dialoghi. Come ho detto precedentemente, forse manca un po' la caratterizzazione psicologica ma probabilmente all'autrice interessava maggiormente descrivere la durezza di questo frangente storico e la violenza dello scontro tra Sassoni e Normanni.

Consigliato!

martedì 16 giugno 2015

JULIE GARWOOD: La sposa ribelle

TITOLO: La sposa ribelle
AUTRICE : Julie Garwood
TITOLO ORIGINALE: Gentle Warrior
USCITA ITALIANA: Originali Euroclub
GIUDIZIO PERSONALE: mediocre
Nell'Inghilterra medievale, sotto il regno di Guglielmo il Conquistatore, le ultime scintille della rivolta sassone ancora divampano contro il dominio normanno. È così che la splendida castellana Elizabeth si trva ad assistere al massacro della sua famiglia a opera di feroci invasori. Ed è così che il potente barone Geoffrey si trova a dover riconquistare il proprio feudo dalle mani degli usurpatori. Ma la battaglia, seppur vittoriosa, ha un epilogo drammatico: il coraggioso condottiero è ferito e la sua vita è appesa a un filo, nessuno pare in grado di salvarlo. Nessuno, se non Elizabeth. Con mano sicura e paziente dedizione, la giovane lo medica, lo assiste e lo guida fuori dal delirio dell'agonia. E con fredda determinazione, lo avverte poi che se lui non farà giustizia, provvederà di persona a uccidere il mandante della strage. La risposta di Geoffrey è sconcertante e imprevedibile: la sposa. Subito e senza esitazioni. Elizabeth è smarrita e confusa, tutto il suo mondo è cambiato, gli affetti svaniti, e ora è costretta a condividere la vita intera con un nuovo marito cocciuto, arrogante, inflessibile e... assolutamente meraviglioso. Tra le mura di pietra degli antichi castelli, dove dame e cavalieri fanno della lealtà la legge più inviolabile, si snoda la storia di un amore inevitabile e tumultuoso, la avventurosa vicenda di due destini che si intrecciano in un'unica, ardente passione.
Ho letto vari commenti in cui si sottolineava il fatto che questo libro risentiva del fatto di essere il primo dell'autrice. Io non ho letto in precedenza nessun libro di questa autrice, quindi non sono in grado di fare raffronti, ma sono in grado di dire che questo libro non mi ha convinta del tutto.
TRAMA
La trama è stata già spiegata abbondantemente. È un classico medievale, classicamente ambientato durante la Conquista normanna. Un castello sassone, passato ai normanni viene aggredito e i signori vengono trucidati. Unici superstiti sono Elizabeth e il suo fratellino Thomas. Il barone Geoffrey va a liberare il castello del suo vassallo, qui viene ferito ed Elizabeth lo cura. Dopodiché i due si sposano piuttosto frettolosamente e attaccano a litigare per qualsiasi motivo. A questo aggiungerei che, almeno nella traduzione italiana, il nucleo della storia, ossia la vendetta contro gli assalitori, viene congedato in maniera frettolosissima.
PERSONAGGI
Entrambi i protagonisti sono poco sviluppati. Elizabeth ha questa enorme ferita alle spalle: ossia l'aver visto la propria famiglia distrutta brutalmente. In qualche modo si illude di aver ricreato un nucleo familiare con Geoffrey, ma si ritrova a scontrarsi con un marito freddo che la vuole sottomessa e non una compagna di vita. Per questo diventa decisamente bisbetica e fa assurdità anche quando non ce ne sarebbe bisogno.
Geoffrey ha, probabilmente, una concezione un po' particolare, fredda della famiglia, probabilmente perché non ricorda l'affetto dei suoi genitori, morti quando lui era piccolo. È, a volte un po' freddo con Elizabeth, è vero, ma non ha mai un comportamento talmente insensibile da meritare la reazione della sposa, mentre ha buoni motivi per infuriarsi con lei.
STILE
L'autrice, ai suoi esordi, è molto brava nelle descrizioni e narrazioni, con un lessico per nulla banale. La sua pecca, in questo libro, è nello svolgimento della trama, decisamente puerile e immotivato, e nella costruzione superficiale dei personaggi.
Io non lo consiglio!


martedì 2 giugno 2015

GAIL RANSTROM: Il libertino innamorato

TITOLO: Il libertino innamorato
AUTRICE: Gail Ranstrom
TITOLO ORIGINALE: Lord Libertine
USCITA ITALIANA: GRS 649, settembre 2008
GIUDIZIO PERSONALE: Insufficiente
Londra, 1821
Chi ha ucciso la dolce e gentile Cora? Isabella O'Rourke ha giurato di ritrovare l'assassino dell'amata sorella, un misterioso individuo che prima di morire Cora ha descritto come un uomo alto, bruno, la cui bocca aveva un sapore amaro. E così, sotto il falso nome di Lady Lace, Isabella decide di baciare tutti gli uomini alti e bruni in cui si imbatte partecipando agli eventi mondani che Londra offre in quel periodo. Ma l'incontro con Lord Andrew Hunter, un affascinante libertino in cerca di nuove emozioni, scombussolando i suoi piani. Lui infatti la segue come un'ombra, impedendole di portare avanti la sua indagine. E Isabella non può evitare di chiedersi se Andrew sia un demonio o un angelo custode, e se sia davvero innamorato di lei come sostiene. A meno che, naturalmente, non sia proprio lui l'assassino di Cora!
Romance dalla forte atmosfera cupa con un mistero che non lo è nemmeno tanto!
TRAMA
L'inizio è davvero forte perché vediamo una ragazza morente, orrendamente seviziata, che chiede alla sorella vendetta, limitandosi a dirle che l'uomo che l'ha ridotta in quello stato è alto e moro, la sua bocca ha un sapore amaro e dopo i baci si lecca le labbra... Da questi indizi inizia la ricerca di Isabella O'Rourke che, in qualità di lady Lace, si mette a baciare tutti gli uomini alti e mori che incontra a Londra, finché non si imbatte in Andrew Hunter che la provoca e ne controlla il comportamento. Entrambi, in realtà, sono coinvolti nelle indagini e vengono a contatto con il lato oscuro di Londra.
PERSONAGGI
Non trovo che l'autrice si sia spesa tanto nello sviluppo dei suoi personaggi che sono entrambi abbastanza stereotipati e la cui psicologia è poco tenuta in conto.
Isabella è, naturalmente, addolorata e traumatizzata dalla morte violenta della sorella. Certo, il modo che ha scelto per risolvere il mistero mi sembra piuttosto semplicistico e irrealistico. Altrettanto assurda mi sembra la sua capacità di passare dai salotti, ai posti malfamati, comportandosi da donna non perbene e non si capisce come faccia a mantenere l'anonimato e a riapparire in società nelle vesti da debuttante. Poi, naturalmente, è testarda e non fa mai quello che le viene chiesto.
Andrew dovrebbe essere un eroe di guerra, ferito dalle brutture viste e che si è lasciato andare alle dissolutezze per dimenticare. Tutto questo si intuisce soltanto perché non viene mai sviluppato il tema in maniera soddisfacente. In maniera fugace, si parla di un episodio di guerra piuttosto doloroso. Non si capisce bene la sua natura di libertino, visto che per tutto il tempo del romanzo non si comporta da tale. È solo vagamente alfa visto che è indispettito dal comportamento “libertino” di Isabella.
Da aggiungere che il sorgere dell'amore tra i due non è chiaro e non è neanche motivato.
STILE

Il tema giallo è abbastanza prevedibile, è quasi immediatamente chiaro che sia il responsabile. L'autrice è brava soprattutto nelle descrizioni di luoghi e situazioni cupe, anche troppo cupe, metteva quasi angoscia. Non mi è particolarmente piaciuto leggere di situazioni così violente.

giovedì 28 maggio 2015

STIEG LARSSON. Uomini che odiano le donne

STIEG LARSSON: Uomini che odiano le donne
Sono passati molti anni da quando Harriet, nipote prediletta del potente industriale Henrik Vanger, è scomparsa senza lasciare traccia. Da allora, ogni anno l'invio di un dono anonimo riapre la vicenda, un rito che si ripete puntuale e risveglia l'inquietudine di un enigma mai risolto.
Ormai molto vecchio, Henrik Vanger decide di tentare per l'ultima volta di fare luce sul mistero che ha segnato tutta la sua vita. L'incarico di cercare la verità è affidato a Mikael Blomkvist: quarantenne di gran fascino, Blomkvist è il giornalista di successo che guida la rivista Millennium, specializzata in reportage di denuncia sulla corruzione e gli affari loschi del mondo imprenditoriale. Sulle coste del Mar Baltico, con l'aiuto di Lisbeth Salander, giovane e abilissima hacker, indimenticabile protagonista femminile al suo fianco ribelle e inquieta, Blomkvist indaga a fondo la storia della famiglia Vanger. E più scava, più le scoperte sono spaventose.
Accolto al suo esordio come una rivelazione, Stieg Larsson ha scritto un thriller che emoziona e insieme un romanzo che, al di là dell'indagine serrata e dai colpi di scena, contiene un messaggio sul nostro tempo. Un giallo che all'azione e al dramma combina una storia molto umana e tragicamente moderna.
Mi accingo a scrivere questa recensione consapevole di non essere esperta del genere e, probabilmente, di non riuscire a cogliere tutti gli elementi necessari. Mi sono voluta cimentare in questa lettura perché tempo fa avevo comprato questo libro, spinta dal successo che aveva avuto e da tutti i commenti entusiasti che lo accompagnavano. Per essere un romanzo che non appartiene esattamente al mio genere preferito, devo dire che, tutto sommato, sono riuscita a leggerlo e a seguire la vicenda, anche se de dire che non tutti i particolari mi erano chiari, in maniera specifica quelli inerenti allo spionaggio informatico e alle manovre finanziarie. Il libro è decisamente complesso e già la sua lunghezza ci fa capire quanto l'autore abbia voluto soffermarsi su molteplici particolari, alcuni utili per ricostruire gli elementi fondamentali dei protagonisti.
La trama thriller è ben condotta e io, che tra l'altro non sono un'esperta del genere, non ero arrivata neanche minimamente vicina a capire la soluzione dell'enigma, anche se man mano che procedevano le indagini si familiarizzava con i vari personaggi ed esponenti dell'immensa famiglia Vanger. L'autore ha ripreso il motivo classico delle grandi famiglie economicamente potenti che racchiudono al loro interno un terribile tarlo.
I due protagonisti sono delineati molto bene. Devo ancora capire in cosa consista esattamente il fascino di Mikael Blomkvist perché io me lo sono immaginato, invece, come un intellettuale un po' nerd, ma invece è circondato da donne che inesorabilmente conquista. Molto più interessante è la figura di Lisbeth Salander: essa è molto ben caratterizzata sia fisicamente che socialmente, economicamente, intellettualmente ma, soprattutto psicologicamente ed è un personaggio che riserva sempre sorprese. Io credo che tra i due, lei rubi decisamente la scena all'altro.
Lo stile è abbastanza semplice e lineare, credo che sia tipico un po' delle lingue scandinave che sono piuttosto prive di orpelli, qui funziona ancora meglio perché si costruisce una cronaca, a volte anche secca, dei fatti narrati. L'ambientazione svedese era per me del tutto nuova e mi ha creato un po' difficoltà immaginare questi contesti ambientali.
Tutto sommato mi ha lasciato la curiosità di leggere il secondo libro della trilogia, e non credevo.