TITOLO:
Il libertino innamorato
AUTRICE:
Gail Ranstrom
TITOLO
ORIGINALE: Lord Libertine
USCITA
ITALIANA: GRS 649, settembre 2008
GIUDIZIO
PERSONALE: Insufficiente
Londra,
1821
Chi
ha ucciso la dolce e gentile Cora? Isabella O'Rourke ha giurato di
ritrovare l'assassino dell'amata sorella, un misterioso individuo che
prima di morire Cora ha descritto come un uomo alto, bruno, la cui
bocca aveva un sapore amaro. E così, sotto il falso nome di Lady
Lace, Isabella decide di baciare tutti gli uomini alti e bruni in cui
si imbatte partecipando agli eventi mondani che Londra offre in quel
periodo. Ma l'incontro con Lord Andrew Hunter, un affascinante
libertino in cerca di nuove emozioni, scombussolando i suoi piani.
Lui infatti la segue come un'ombra, impedendole di portare avanti la
sua indagine. E Isabella non può evitare di chiedersi se Andrew sia
un demonio o un angelo custode, e se sia davvero innamorato di lei
come sostiene. A meno che, naturalmente, non sia proprio lui
l'assassino di Cora!
Romance
dalla forte atmosfera cupa con un mistero che non lo è nemmeno
tanto!
TRAMA
L'inizio
è davvero forte perché vediamo una ragazza morente, orrendamente
seviziata, che chiede alla sorella vendetta, limitandosi a dirle che
l'uomo che l'ha ridotta in quello stato è alto e moro, la sua bocca
ha un sapore amaro e dopo i baci si lecca le labbra... Da questi
indizi inizia la ricerca di Isabella
O'Rourke
che, in qualità di lady Lace, si mette a baciare tutti gli uomini
alti e mori che incontra a Londra, finché non si imbatte in Andrew
Hunter
che la provoca e ne controlla il comportamento. Entrambi, in realtà,
sono coinvolti nelle indagini e vengono a contatto con il lato oscuro
di Londra.
PERSONAGGI
Non
trovo che l'autrice si sia spesa tanto nello sviluppo dei suoi
personaggi che sono entrambi abbastanza stereotipati e la cui
psicologia è poco tenuta in conto.
Isabella
è, naturalmente, addolorata e traumatizzata dalla morte violenta
della sorella. Certo, il modo che ha scelto per risolvere il mistero
mi sembra piuttosto semplicistico e irrealistico. Altrettanto assurda
mi sembra la sua capacità di passare dai salotti, ai posti
malfamati, comportandosi da donna non perbene e non si capisce come
faccia a mantenere l'anonimato e a riapparire in società nelle vesti
da debuttante. Poi, naturalmente, è testarda e non fa mai quello che
le viene chiesto.
Andrew
dovrebbe essere un eroe di guerra, ferito dalle brutture viste e che
si è lasciato andare alle dissolutezze per dimenticare. Tutto questo
si intuisce soltanto perché non viene mai sviluppato il tema in
maniera soddisfacente. In maniera fugace, si parla di un episodio di
guerra piuttosto doloroso. Non si capisce bene la sua natura di
libertino, visto che per tutto il tempo del romanzo non si comporta
da tale. È solo vagamente alfa visto che è indispettito dal
comportamento “libertino” di Isabella.
Da
aggiungere che il sorgere dell'amore tra i due non è chiaro e non è
neanche motivato.
STILE
Il
tema giallo è abbastanza prevedibile, è quasi immediatamente chiaro
che sia il responsabile. L'autrice è brava soprattutto nelle
descrizioni di luoghi e situazioni cupe, anche troppo cupe, metteva
quasi angoscia. Non mi è particolarmente piaciuto leggere di
situazioni così violente.
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