TITOLO:
La sposa ribelle
AUTRICE
: Julie Garwood
TITOLO
ORIGINALE: Gentle Warrior
USCITA
ITALIANA: Originali Euroclub
GIUDIZIO
PERSONALE: mediocre
Nell'Inghilterra
medievale, sotto il regno di Guglielmo il Conquistatore, le ultime
scintille della rivolta sassone ancora divampano contro il dominio
normanno. È così che la splendida castellana Elizabeth si trva ad
assistere al massacro della sua famiglia a opera di feroci invasori.
Ed è così che il potente barone Geoffrey si trova a dover
riconquistare il proprio feudo dalle mani degli usurpatori. Ma la
battaglia, seppur vittoriosa, ha un epilogo drammatico: il coraggioso
condottiero è ferito e la sua vita è appesa a un filo, nessuno pare
in grado di salvarlo. Nessuno, se non Elizabeth. Con mano sicura e
paziente dedizione, la giovane lo medica, lo assiste e lo guida fuori
dal delirio dell'agonia. E con fredda determinazione, lo avverte poi
che se lui non farà giustizia, provvederà di persona a uccidere il
mandante della strage. La risposta di Geoffrey è sconcertante e
imprevedibile: la sposa. Subito e senza esitazioni. Elizabeth è
smarrita e confusa, tutto il suo mondo è cambiato, gli affetti
svaniti, e ora è costretta a condividere la vita intera con un nuovo
marito cocciuto, arrogante, inflessibile e... assolutamente
meraviglioso. Tra le mura di pietra degli antichi castelli, dove dame
e cavalieri fanno della lealtà la legge più inviolabile, si snoda
la storia di un amore inevitabile e tumultuoso, la avventurosa
vicenda di due destini che si intrecciano in un'unica, ardente
passione.
Ho letto vari commenti in cui si
sottolineava il fatto che questo libro risentiva del fatto di essere
il primo dell'autrice. Io non ho letto in precedenza nessun libro di
questa autrice, quindi non sono in grado di fare raffronti, ma sono
in grado di dire che questo libro non mi ha convinta del tutto.
TRAMA
La trama è stata già spiegata
abbondantemente. È un classico medievale, classicamente ambientato
durante la Conquista normanna. Un castello sassone, passato ai
normanni viene aggredito e i signori vengono trucidati. Unici
superstiti sono Elizabeth e il suo fratellino Thomas. Il
barone Geoffrey va a liberare il castello del suo vassallo,
qui viene ferito ed Elizabeth lo cura. Dopodiché i due si sposano
piuttosto frettolosamente e attaccano a litigare per qualsiasi
motivo. A questo aggiungerei che, almeno nella traduzione italiana,
il nucleo della storia, ossia la vendetta contro gli assalitori,
viene congedato in maniera frettolosissima.
PERSONAGGI
Entrambi i protagonisti sono poco
sviluppati. Elizabeth ha questa enorme ferita alle spalle: ossia
l'aver visto la propria famiglia distrutta brutalmente. In qualche
modo si illude di aver ricreato un nucleo familiare con Geoffrey, ma
si ritrova a scontrarsi con un marito freddo che la vuole sottomessa
e non una compagna di vita. Per questo diventa decisamente bisbetica
e fa assurdità anche quando non ce ne sarebbe bisogno.
Geoffrey ha, probabilmente, una
concezione un po' particolare, fredda della famiglia, probabilmente
perché non ricorda l'affetto dei suoi genitori, morti quando lui era
piccolo. È, a volte un po' freddo con Elizabeth, è vero, ma non ha
mai un comportamento talmente insensibile da meritare la reazione
della sposa, mentre ha buoni motivi per infuriarsi con lei.
STILE
L'autrice, ai suoi esordi, è molto
brava nelle descrizioni e narrazioni, con un lessico per nulla
banale. La sua pecca, in questo libro, è nello svolgimento della
trama, decisamente puerile e immotivato, e nella costruzione
superficiale dei personaggi.
Io non lo consiglio!
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