TITOLO:
L'ereditiera ribelle
AUTRICE:
Julia Justiss
TITOLO
ORIGINALE: The Untamed Heiress
USCITA
ITALIANA: GRS 641, luglio 2008
GIUDIZIO
PERSONALE: 4/5
Inghilterra,
1813
Alla
morte del padre, la caparbia Helena Lambarth giura a se stessa che
per nessuna ragione al mondo accetterà di dipendere ancora da un
uomo, ma le circostanze le costringono suo malgrado ad accettare
l'ospitalità dei Darnell a Londra. Per sua fortuna, l'affascinante
padrone di casa, Lord Adam, ha poco tempo per occuparsi di quella
lontana parente, tutto sommato insignificante e a suo giudizio un po'
troppo sfrontata. Angustiato dalle ristrettezze economiche in cui
versa la sua famiglia, il gentiluomo ha deciso infatti di cortegiare
e chiedere in moglie la ricchissima e nobile Priscilla Standish,
convinto di poter risolvere così i suoi problemi. Peccato che la
promessa sposa si riveli una fanciulla quanto mai ordinaria e
superficiale rispetto alla brillante e ribelle Helena, che per giunta
si sta trasformando sotto i suoi occhi in un'irresistibile
bellezza...
Mi
aspettavo che questo libro fosse pesante da leggere, invece l'ho
trovato molto piacevole e scorrevole.
Quello
che temevo era la trama che mi avevano già preannunciato come molto
drammatica e, in effetti, le premesse c'erano tutte. La protagonista,
Helena Lambarth, è una fanciulla che ha vissuto a lungo
segregata a causa di un padre terribile. In passato lei e la madre
avevano tentato la fuga con esito positivo solo per la donna. Da quel
momento la ragazza ha vissuto da sola col padre. Ora, dopo la sua
morte, ha la possibilità di riprendere in mano la sua vita e viene
accolta nella casa del suo tutore, Adam Darnell, dove,
finalmente, può imparare cosa sia l'amore.
TRAMA
La
trama, pur presentando aspetti molto tradizionali, come il rapporto
tutore-protetto, la presenza della fidanzata cattiva, la scoperta
finale delle reali origini di Helena, è condotta però in maniera
originale e accattivante. Tutti questi elementi sono organizzati in
maniera da non renderli troppo ripetitivi. Inoltre la "novità"
o l'elemento che risulta meno consueto è il fatto che stavolta sia
l'eroina il personaggio tormentato.
PERSONAGGI
Helena
è resa del tutto credibile, dati i traumi che ha passato durante
l'infanzia e l'adolescenza. È una donna diffidente, abituata a
cavarsela da sola. Nello stesso tempo è credibile la sua curiosità
di conoscere il mondo, dato che è vissuta isolata per tanti anni.
Altrettanto comprensibile e ben resi sono i risvolti psicologici dei
traumi subiti da bambina.
Adam
è un personaggio che forse incide di meno nella storia ma che fa da
giusto compagno ad Helena che è la protagonista indiscussa. È
l'antitesi del protagonista alfa, ed è giusta che sia così per una
donna che porta in sé così tanti traumi e ferite. Con il suo
comportamento deve dimostrare che non tutto il genere, soprattutto
maschile, è della stessa risma di suo padre e aiutare Helena ad
avere fiducia negli uomini. Adam ha una dolcezza che difficilmente si
trova nei protagonisti maschili.
STILE
Lo
stile è molto piacevole. Ho trovato particolarmente ben fatti i
dialoghi. Mi è piaciuto che il centro della storia fosse e restasse
soltanto Helena e che la storia d'amore, pur non essendo dominante
fosse sviluppata in maniera credibile. I protagonisti si baciano per
la prima volta solo nella seconda metà del libro, ma questo non mi
ha assolutamente dato fastidio. La caratterizzazione dei personaggi è
superba.
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