TITOLO: All’ombra delle piramidi
AUTRICE: Shannon Drake
TITOLO ORIGINALE: Reckless
USCITA ITALIANA: GRS Special 75, luglio 2007
GIUDIZIO PERSONALE:
Inghilterra – Egitto fine XIX secolo
Tuffandosi nel Tamigi per soccorrere il giovane di cui è invaghita, inconsapevolmente Kat Adair imprime alla propria vita una svolta significativa. Il suo coraggio, infatti, unito a una non comune avvenenza, solletica l’interesse di un giovane aristocratico appassionato di archeologia, Sir Hunter MacDonald, che decide di offrirle la possibilità di unirsi all’equipe del British Museum in procinto di partire per l’Egitto alla ricerca della tomba di un antico sacerdote. Ancor prima della partenza il gruppo sembra perseguitato da una maledizione, e via via che la spedizione si avvicina ai millenari segreti nascosti all’ombra delle piramidi si moltiplicano gli incidenti ai danni della fanciulla. Ormai perdutamente innamorato di Kat, Sir Hunter decide che l’unico modo per proteggerla è sposarla. Ma sarà in grado di farle dimenticare il viziato rampollo per cui lei ancora spasima e di salvarla dai pericoli che la minacciano?
Tutto inizia con un triplice tuffo nel Tamigi. Alla caduta del giovane David Turnberry fa da seguito il tuffo di Katherine Adair che da tempo spasima per il ragazzo e a seguire quello di Hunter MacDonald pronto a soccorrere entrambi. Mai visto un primo incontro tra i protagonisti più movimentato. Kat vorrebbe far buona impressiona su David ma, soprattutto vorrebbe lei, figlia di un umile ma talentuoso pittore, entrare nella cerchia frequentata dal suo principe azzurro. Per questo chiede ad Hunter di poter entrare a far parte del gruppo di studiosi del British Museum che partirà a breve per l’Egitto. David, infatti, assieme a un gruppo di giovani studenti aiuteranno negli scavi Hunter e i duchi di Carlyle (protagonisti di La maledizione del serpente). Hunter ha notato in Kat una certa bravura nel disegno e quindi decide di portare con il gruppo la ragazza… in qualità di sua fidanzata.
La spedizione sembra, però, essere nata sotto cattivi auspici: sia David che Kat sono vittime di strani incidenti: la caduta di una pietra al Colosseo, un serpente nella stanza di Kat. Alla fine Hunter decide di sposarla per poterla proteggere senza alcun problema di decenza… In realtà non è solo per questo, ma perché la ama, ma lei sembra sospirare ancora per l’insipido David Tornberry.
La storia d’amore tra i due protagonisti è ben abbozzata ma è, inevitabilmente, soffocata dalla preponderante trama d’azione. Tuttavia, in quei momenti in cui i due protagonisti interagiscono tra di loro, si sviluppano scene di una buona intensità emotiva, scoccano delle vere scintille, anche se, purtroppo, l’autrice non insiste troppo su questi aspetti. Avrei preferito maggiori dettagli sulla nascita dei sentimenti nei cuori dei due protagonisti, soprattutto come Kat avrebbe abbandonato la sua infatuazione infantile per David per accogliere nel cuore la passione per Hunter. Alla fine lei gli dice di averlo amato sin dal primo momento, ma io non me ne sono accorta proprio.
Tra l’altro, il confronto con David è talmente impari che ci si chiede come abbia fatto Kat, una donna energica e risoluta, ad amare un tale smidollato, anche se in effetti si tratta più che altro di infatuazione.
Il tema del mistero egizio, di piramidi e di ricerca archeologica alla Indiana Jones è sempre molto accattivante e l’autrice l’ho saputo ben architettare anche se, in questo caso, l’individuazione del cattivo era abbastanza plausibile sin dal primo momento.
È una buona lettura, anche se non mi ha presa totalmente.
AUTRICE: Shannon Drake
TITOLO ORIGINALE: Reckless
USCITA ITALIANA: GRS Special 75, luglio 2007
GIUDIZIO PERSONALE:
Inghilterra – Egitto fine XIX secolo
Tuffandosi nel Tamigi per soccorrere il giovane di cui è invaghita, inconsapevolmente Kat Adair imprime alla propria vita una svolta significativa. Il suo coraggio, infatti, unito a una non comune avvenenza, solletica l’interesse di un giovane aristocratico appassionato di archeologia, Sir Hunter MacDonald, che decide di offrirle la possibilità di unirsi all’equipe del British Museum in procinto di partire per l’Egitto alla ricerca della tomba di un antico sacerdote. Ancor prima della partenza il gruppo sembra perseguitato da una maledizione, e via via che la spedizione si avvicina ai millenari segreti nascosti all’ombra delle piramidi si moltiplicano gli incidenti ai danni della fanciulla. Ormai perdutamente innamorato di Kat, Sir Hunter decide che l’unico modo per proteggerla è sposarla. Ma sarà in grado di farle dimenticare il viziato rampollo per cui lei ancora spasima e di salvarla dai pericoli che la minacciano?
Tutto inizia con un triplice tuffo nel Tamigi. Alla caduta del giovane David Turnberry fa da seguito il tuffo di Katherine Adair che da tempo spasima per il ragazzo e a seguire quello di Hunter MacDonald pronto a soccorrere entrambi. Mai visto un primo incontro tra i protagonisti più movimentato. Kat vorrebbe far buona impressiona su David ma, soprattutto vorrebbe lei, figlia di un umile ma talentuoso pittore, entrare nella cerchia frequentata dal suo principe azzurro. Per questo chiede ad Hunter di poter entrare a far parte del gruppo di studiosi del British Museum che partirà a breve per l’Egitto. David, infatti, assieme a un gruppo di giovani studenti aiuteranno negli scavi Hunter e i duchi di Carlyle (protagonisti di La maledizione del serpente). Hunter ha notato in Kat una certa bravura nel disegno e quindi decide di portare con il gruppo la ragazza… in qualità di sua fidanzata.
La spedizione sembra, però, essere nata sotto cattivi auspici: sia David che Kat sono vittime di strani incidenti: la caduta di una pietra al Colosseo, un serpente nella stanza di Kat. Alla fine Hunter decide di sposarla per poterla proteggere senza alcun problema di decenza… In realtà non è solo per questo, ma perché la ama, ma lei sembra sospirare ancora per l’insipido David Tornberry.
La storia d’amore tra i due protagonisti è ben abbozzata ma è, inevitabilmente, soffocata dalla preponderante trama d’azione. Tuttavia, in quei momenti in cui i due protagonisti interagiscono tra di loro, si sviluppano scene di una buona intensità emotiva, scoccano delle vere scintille, anche se, purtroppo, l’autrice non insiste troppo su questi aspetti. Avrei preferito maggiori dettagli sulla nascita dei sentimenti nei cuori dei due protagonisti, soprattutto come Kat avrebbe abbandonato la sua infatuazione infantile per David per accogliere nel cuore la passione per Hunter. Alla fine lei gli dice di averlo amato sin dal primo momento, ma io non me ne sono accorta proprio.
Tra l’altro, il confronto con David è talmente impari che ci si chiede come abbia fatto Kat, una donna energica e risoluta, ad amare un tale smidollato, anche se in effetti si tratta più che altro di infatuazione.
Il tema del mistero egizio, di piramidi e di ricerca archeologica alla Indiana Jones è sempre molto accattivante e l’autrice l’ho saputo ben architettare anche se, in questo caso, l’individuazione del cattivo era abbastanza plausibile sin dal primo momento.
È una buona lettura, anche se non mi ha presa totalmente.
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