TITOLO: L’alba di un nuovo giorno
AUTRICE: Ornella Albanese
USCITA ITALIANA: I Romanzi 781, settembre 2007
GIUDIZIO PERSONALE:
LEI E’ TUTTO QUELLO CHE LUI HA SEMPRE SOGNATO
Bionda, raffinata, seducente, Aurora sembra uscita da un sogno. Pur non sapendo niente di lei, il duca Augusto Artieri se ne innamora perdutamente al primo sguardo. Ma improvvisi impegni li separano e quando Aurora lo raggiunge in Toscana, scopre un’amara verità: Augusto è fidanzato con un’altra donna. Decisa a dimenticarlo, si ritrova coinvolta in un pericoloso complotto proprio contro l’uomo che non riesce a smettere di amare.
Romance italiano e, come al solito, sono un po’ combattuta perché, nonostante sia consapevole della bravura dell’autrice, questo libro non mi ha del tutto convinta.
La storia inizia in Sicilia nel 1832, in un’Italia ancora divisa in vari regni. Il nostro protagonista, il duca Augusto Artieri, si trova in vacanza in Sicilia presso un suo amico e qui, girando per i boschi incontra una fanciulla che lui prende per una ninfa che lo incanta con la sua incomparabile bellezza. Fino alla fine del suo soggiorno Augusto continuerà a rivedere la ragazza professandole eterno amore e giurando di tornare a sposarla, nonostante pensi che si tratti di un’umile ragazza del popolo.
Ritornato nel Granducato di Toscana, Augusto trova una situazione familiare del tutto sconvolto: il padre è immobilizzato a letto per un attacco apoplettico e lui si deve prendere tutte le responsabilità di duca.
Passano cinque mesi e Augusto sembra aver dimenticato Aurora, la fanciulla del fiume, ha ripreso la sua solita vita, si è fidanzato con Enrichetta, la ragazza che la madre ha scelto per lui. Ma Aurora si presenta alla sua porta scatenando violente reazioni. La ragazza, con immenso dolore, apprende di non essere ben accetta presso la famiglia Artieri e, soprattutto, che Augusto è già fidanzato. Sembrerebbe facile, a questo punto, individuare in lei la responsabile dell’attentato alla vita di Augusto, anche se questi trova difficile ritenerla una pericolosa assassina.
Ci sono degli aspetti positivi in questo romanzo.
Sicuramente mi è piaciuta l’iniziale ambientazione pastorale, molto classica, quasi petrarchesca con questa fanciulla dalle auree chiome al vento, poi evocava bene la sontuosità e la sensualità della natura e dei paesaggi estivi siciliani. Ottima ambientazione per un incontro amoroso. Tra tutti i personaggi, sembrerà strano, mi è piaciuto di più Bortolo, un povero gigante un po’ lento di mente che si erge a scudiero difensore di Aurora, che nella sua ingenuità riesce a cogliere la vera essenza di una persona e a suscitare nobili sentimenti in chi lo circonda.
I protagonisti, invece, mi sono piaciuti poco, li ho trovati quasi meccanici nelle azioni e reazioni, troppo poco sviluppati psicologicamente. La loro storia d’amore non mi è piaciuta perché sorge improvvisamente e sembra destare sentimenti assoluti in maniera troppo immediata, non c’è il piacere di vedere dei sentimenti che si sviluppano. Da cosa è dettata tanta devozione reciproca se a stento si conoscono? Lo stesso difetto ha la vicenda secondaria di Virginia, la sorella di Augusto che, lasciata dal fidanzato, piange per un intero pomeriggio prima di innamorarsi quasi immediatamente di Aleardo, amico di Augusto!
In ultima analisi non mi piaceva neanche la presenza di troppi personaggi, anche se devo dire che alcuni personaggi secondari sono quasi più vivi e verosimili dei personaggi principali.
Chiudendo con una nota positiva devo dire che lo stile, l’uso della lingua da parte di quest’autrice mi piacciono molto, il suo fraseggio, l’uso di metafore e immagini vivide.
Non posso dire di consigliarlo, ma se qualcuno vuole provare a leggere un romanzo italiano…
AUTRICE: Ornella Albanese
USCITA ITALIANA: I Romanzi 781, settembre 2007
GIUDIZIO PERSONALE:
LEI E’ TUTTO QUELLO CHE LUI HA SEMPRE SOGNATO
Bionda, raffinata, seducente, Aurora sembra uscita da un sogno. Pur non sapendo niente di lei, il duca Augusto Artieri se ne innamora perdutamente al primo sguardo. Ma improvvisi impegni li separano e quando Aurora lo raggiunge in Toscana, scopre un’amara verità: Augusto è fidanzato con un’altra donna. Decisa a dimenticarlo, si ritrova coinvolta in un pericoloso complotto proprio contro l’uomo che non riesce a smettere di amare.
Romance italiano e, come al solito, sono un po’ combattuta perché, nonostante sia consapevole della bravura dell’autrice, questo libro non mi ha del tutto convinta.
La storia inizia in Sicilia nel 1832, in un’Italia ancora divisa in vari regni. Il nostro protagonista, il duca Augusto Artieri, si trova in vacanza in Sicilia presso un suo amico e qui, girando per i boschi incontra una fanciulla che lui prende per una ninfa che lo incanta con la sua incomparabile bellezza. Fino alla fine del suo soggiorno Augusto continuerà a rivedere la ragazza professandole eterno amore e giurando di tornare a sposarla, nonostante pensi che si tratti di un’umile ragazza del popolo.
Ritornato nel Granducato di Toscana, Augusto trova una situazione familiare del tutto sconvolto: il padre è immobilizzato a letto per un attacco apoplettico e lui si deve prendere tutte le responsabilità di duca.
Passano cinque mesi e Augusto sembra aver dimenticato Aurora, la fanciulla del fiume, ha ripreso la sua solita vita, si è fidanzato con Enrichetta, la ragazza che la madre ha scelto per lui. Ma Aurora si presenta alla sua porta scatenando violente reazioni. La ragazza, con immenso dolore, apprende di non essere ben accetta presso la famiglia Artieri e, soprattutto, che Augusto è già fidanzato. Sembrerebbe facile, a questo punto, individuare in lei la responsabile dell’attentato alla vita di Augusto, anche se questi trova difficile ritenerla una pericolosa assassina.
Ci sono degli aspetti positivi in questo romanzo.
Sicuramente mi è piaciuta l’iniziale ambientazione pastorale, molto classica, quasi petrarchesca con questa fanciulla dalle auree chiome al vento, poi evocava bene la sontuosità e la sensualità della natura e dei paesaggi estivi siciliani. Ottima ambientazione per un incontro amoroso. Tra tutti i personaggi, sembrerà strano, mi è piaciuto di più Bortolo, un povero gigante un po’ lento di mente che si erge a scudiero difensore di Aurora, che nella sua ingenuità riesce a cogliere la vera essenza di una persona e a suscitare nobili sentimenti in chi lo circonda.
I protagonisti, invece, mi sono piaciuti poco, li ho trovati quasi meccanici nelle azioni e reazioni, troppo poco sviluppati psicologicamente. La loro storia d’amore non mi è piaciuta perché sorge improvvisamente e sembra destare sentimenti assoluti in maniera troppo immediata, non c’è il piacere di vedere dei sentimenti che si sviluppano. Da cosa è dettata tanta devozione reciproca se a stento si conoscono? Lo stesso difetto ha la vicenda secondaria di Virginia, la sorella di Augusto che, lasciata dal fidanzato, piange per un intero pomeriggio prima di innamorarsi quasi immediatamente di Aleardo, amico di Augusto!
In ultima analisi non mi piaceva neanche la presenza di troppi personaggi, anche se devo dire che alcuni personaggi secondari sono quasi più vivi e verosimili dei personaggi principali.
Chiudendo con una nota positiva devo dire che lo stile, l’uso della lingua da parte di quest’autrice mi piacciono molto, il suo fraseggio, l’uso di metafore e immagini vivide.
Non posso dire di consigliarlo, ma se qualcuno vuole provare a leggere un romanzo italiano…
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