TITOLO: L’ultima rosa d’inverno
AUTRICE: Jeanne Savery
TITOLO ORIGINALE: The Last of the Winter Roses
USCITA ITALIANA: I Romanzi Mondadori 783, ottobre 2007
GIUDIZIO PERSONALE:
LEI È SICURA DI NON AMARLO, LUI SA CHE CEDERA’
Dopo aver giurato a se stessa che non si sarebbe più lasciata ingannare dal fascino del marchese di Rohampton, lady Ardith, sorpresa da una tempesta di neve, è costretta a rifugiarsi proprio a Rohampton Park. Riuscirà il marchese a dimostrarle che la proposta di matrimonio che lei ha rifiutato anni prima era dettata solamente dalla purezza del suo amore?
Durante una tempesta di neve lady Ardith Winters si deve rifugiare nell’ultimo posto in cui sarebbe voluta andare, Rohampton Park, la casa dell’unico uomo che non vorrebbe mai vedere. In realtà è l’occasione buona per riallacciare i rapporti con St John Worth Marchese di Rohampton, suo storico amico, suo vecchio amore. La loro amicizia si è incrinata quando St John è sembrato essere coinvolto in un crudele scherzo ai suoi danni. Ora, però, sono entrambi maturi e possono riprendere il loro rapporto. Il tutto è complicato dalle intromissioni della famiglia di lei, in particolare il padre alla spasmodica ricerca di un nipotino e le sorelle terrorizzate dalla prospettiva di continue gravidanze.
Ardith Winters è una ragazza che, nonostante le apparenze è molto fragile: è cresciuta sentendosi dire di essere brutta rispetto alle sorelle, inadeguata. Tale insicurezza è stata ulteriormente acuita dalla sua esperienza in società. La delusione l’ha spinta a rinchiudersi nei propri possedimenti di campagna, gestendoli con grande attenzioni e passione. Nonostante le certezze che ha acquisito con il tempo, continua a sentirsi inadeguata e a non credere che St John la possa amare veramente.
St John, nonostante sia il protagonista, è un personaggio pressoché inutile. Di fronte alla delusione avuta con Ardith è scomparso per cinque anni e poi è tornato all’assalto, cercando in ogni modo di ritornare nelle sue grazie e, nello stesso tempo, di arginare le intromissioni della famiglia di lei.
All’inizio questo romanzo mi era sembrato scorrevole e divertente, c’era un certo umorismo, ma man mano che si andava avanti, diventata sempre più noioso e inutilmente ingarbugliato in una trama inesistente. Il personaggio più piacevole credo sia Lord Winters, con la sua ricerca spasmodica del nipotino ed erede e il suo intromettersi in ogni cosa. Certo, è un po’ ottuso, ma è divertente anche quando dice delle cose orribili alla figlia.
La premessa della storia è inconsistente: Ardith si offende e rompe ogni rapporto con St John per uno scherzo quasi del tutto innocente e dove è chiaro che St John non ha nessuna responsabilità, insomma l’autrice ha creato un ostacolo davvero poco credibile.
Inoltre, ad un certo punto sembrava che l’autrice avesse messo troppe cose insieme senza saperle intrecciare adeguatamente, troppi particolari ed episodi che si accumulano ingarbugliandosi.
All’inizio mi era sembrato carino ma man mano che si andava avanti è diventato insopportabile!
AUTRICE: Jeanne Savery
TITOLO ORIGINALE: The Last of the Winter Roses
USCITA ITALIANA: I Romanzi Mondadori 783, ottobre 2007
GIUDIZIO PERSONALE:
LEI È SICURA DI NON AMARLO, LUI SA CHE CEDERA’
Dopo aver giurato a se stessa che non si sarebbe più lasciata ingannare dal fascino del marchese di Rohampton, lady Ardith, sorpresa da una tempesta di neve, è costretta a rifugiarsi proprio a Rohampton Park. Riuscirà il marchese a dimostrarle che la proposta di matrimonio che lei ha rifiutato anni prima era dettata solamente dalla purezza del suo amore?
Durante una tempesta di neve lady Ardith Winters si deve rifugiare nell’ultimo posto in cui sarebbe voluta andare, Rohampton Park, la casa dell’unico uomo che non vorrebbe mai vedere. In realtà è l’occasione buona per riallacciare i rapporti con St John Worth Marchese di Rohampton, suo storico amico, suo vecchio amore. La loro amicizia si è incrinata quando St John è sembrato essere coinvolto in un crudele scherzo ai suoi danni. Ora, però, sono entrambi maturi e possono riprendere il loro rapporto. Il tutto è complicato dalle intromissioni della famiglia di lei, in particolare il padre alla spasmodica ricerca di un nipotino e le sorelle terrorizzate dalla prospettiva di continue gravidanze.
Ardith Winters è una ragazza che, nonostante le apparenze è molto fragile: è cresciuta sentendosi dire di essere brutta rispetto alle sorelle, inadeguata. Tale insicurezza è stata ulteriormente acuita dalla sua esperienza in società. La delusione l’ha spinta a rinchiudersi nei propri possedimenti di campagna, gestendoli con grande attenzioni e passione. Nonostante le certezze che ha acquisito con il tempo, continua a sentirsi inadeguata e a non credere che St John la possa amare veramente.
St John, nonostante sia il protagonista, è un personaggio pressoché inutile. Di fronte alla delusione avuta con Ardith è scomparso per cinque anni e poi è tornato all’assalto, cercando in ogni modo di ritornare nelle sue grazie e, nello stesso tempo, di arginare le intromissioni della famiglia di lei.
All’inizio questo romanzo mi era sembrato scorrevole e divertente, c’era un certo umorismo, ma man mano che si andava avanti, diventata sempre più noioso e inutilmente ingarbugliato in una trama inesistente. Il personaggio più piacevole credo sia Lord Winters, con la sua ricerca spasmodica del nipotino ed erede e il suo intromettersi in ogni cosa. Certo, è un po’ ottuso, ma è divertente anche quando dice delle cose orribili alla figlia.
La premessa della storia è inconsistente: Ardith si offende e rompe ogni rapporto con St John per uno scherzo quasi del tutto innocente e dove è chiaro che St John non ha nessuna responsabilità, insomma l’autrice ha creato un ostacolo davvero poco credibile.
Inoltre, ad un certo punto sembrava che l’autrice avesse messo troppe cose insieme senza saperle intrecciare adeguatamente, troppi particolari ed episodi che si accumulano ingarbugliandosi.
All’inizio mi era sembrato carino ma man mano che si andava avanti è diventato insopportabile!
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