venerdì 1 giugno 2012

ANNIE BURROWS: Una proposta inattesa


TITOLO: Una proposta inattesa
AUTRICE: Anne Burrows
TITOLO ORIGINALE: The Viscount and the Virgin
USCITA ITALIANA: GRS 819 marzo 2012
GIUDIZIO PERSONALE: 4/5
Inghilterra, 1815
Imogen Hebden sa di non essere il diamante del ton, ma piuttosto una goffa e maldestra zitella, e che quella Stagione, la sua ultima possibilità di trovare marito, sarà sicuramente un disastro. Quale corteggiatore può infatti essere attratto da lei, che ha ventiquattro anni ed è senza dote? Poi, inaspettatamente, il Visconte di Mildenhall chiede la sua mano. Ma anche una fanciulla inesperta come lei si rende conto che il più affascinante, ricercato e arrogante libertino di Londra che ha troppa fretta di convolare a nozze. Così, per scoprire che cosa le nasconde, Imogen decide di assecondarlo e di stare a vedere...
Quando ho preso questo libro non sapevo che si trattava di una serie già iniziata. Infatti nel libro si parla di uno scandalo accaduto diversi anni prima e che vede ancora coinvolti gli eredi dei protagonisti. L'antefatto è spiegato abbastanza bene quindi non è strettamente necessario aver letto i precedenti, ma ci sono comunque riferimenti ai protagonisti di altri romanzi, che ho trovato un po' difficile collocare al loro posto e capire quali vicende li hanno caratterizzati. Protagonista di questa storia è Imogen Hebden: suo padre è stato al centro dello scandalo in quanto vittima uccida sall'amante della moglie nonché amico che è stato, a sua volta, processato e impiccato. Le due famiglia hanno subito le conseguenze dello scandalo: la madre di Imogen ha sposato uno studioso più anziano di lei. Ma alla morte della madre e di suo marito, Imogen si è trovata sola e priva di mezzi perché il patrigno non l'aveva mai riconosciuta e non le ha lasciato niente. Mandata, praticamente, via di casa, viene accolta dalla zia che tenta di farle trovare marito. Imogen, però, non è abituata ai salotti, nè ai bei vestiti e alle acconciature, quindi continua a fare delle gaffes, la più clamorosa è l'incontro/scontro con il Visconte di Mildenhall. Vernon Claremont Visconte di Mildenhall non reagisce bene quando la ragazza le versa addosso un bicchiere di vino, soprattutto perché pensa che sia una delle solite mosse per attirare la sua attenzione. Ciò che gli dà ancor più fastidio è il fatto che si ritrovi sempre di fronte quella ragazza, ma che soprattutto lui sia mosso da un impulso irrefrenabile di baciarla. È ancor più sorpreso quando scopre che lei è la sorellastra del suo amico e commilitone Rick. Ad un certo punto, decide di chiederle la mano, convinto soprattutto che la sua inadeguatezza come viscontess afarà storcere il naso al padre, anche se non può evitare di pensare che sia mosso dal desiderio di averla.
Entrambi i protagonisti hanno alle spalle un passato familiare piuttosto tormentato, entrambi non sono stati molto ben voluti dai loro genitori, men che meno dalle madri. In Imogen predomina il senso di solitudine che la spinge a cercare l'affetto nella zia, nel fratellastro ricomparso, nel marito. In Monty, invece, i dolori del passato portano a soffocare i sentimenti e, soprattutto, a fuggire da quelli sempre più forti che teme di provare per la moglie.
La trama, come vedete, non è particolarmente originale, assomiglia a tantissimi Regency con la protagonista goffa ed emarginata che, non si sa come, riesce ad accallappiare il libertino della Stagione. Il tutto, però, è scritto in maniera talmente scorrevole, anche con un'alternanza sapiente di momenti leggeri e altri drammatici, che si va avanti tutto d'un fiato.
Evidenti i segni di un prossimo capitolo, probabilmente su Stephen fratello zingaro di Imogen con la risoluzione del mistero del passato, di cui sono già state gettate le basi.

martedì 29 maggio 2012

LESLEY PEARSE: Senza guardarsi indietro


Londra, 1842. Matilda è una povera fioraia nell'affollato mercato di Covent Garden. Ma una giorno la sua esistenza prende una svolta inaspettata: salva la vita della piccola Tabitha, figlia del reverendo Milson, e i genitori riconoscenti le offrono la possibilità di trasferirsi insieme a loro in America. Dai fumosi sobborghi londinesi Matilda si trova catapultata dapprima nell'affollata New York, quindi nelle sterminate pianure del West, infine nella San Francisco della Corsa all'Oro. Tentando di costruire una vita migliore per sé e per Tabitha nel paese della libertà, Matilda conoscerà la passione e la sofferenza. Ma sarà l'incontro con il capitano James Russell a rivelarle l'amore vero. Un sentimento che resiste alla lontananza, alla guerra e ai pregiudizi. È un difficile cammino quello di Matilda, un percorso che le insegnerà come la vita vada affrontata comunque, anche nel dolore più cupo, tra le difficoltà più aspre. L'importante è non voltarsi mai indietro.
Non nascondo che leggere questo libro è stata un'impresa difficile. Al di là delle dimensioni del racconto (più di 700 pagine!) a pesare maggiormente è il contenuto e la drammaticità degli eventi riportati. La trama è abbastanza chiara dalla quarta di copertina: è la storia di una donna negli ultimi 58 anni della sua vita. Da ragazzina, venditrice di fiori nella Covent Garden vittoriana, la vita la porta ad essere una bambinaia per la famiglia di un reverendo e a seguirli in America. Qui, Matilda dovrà affrontare tantissime prove sempre guidata dalla raccomandazione del padre di “andare sempre avanti, senza guardarsi indietro”.
Tra gli aspetti positivi di quest'opera c'è sicuramente l'accuratezza nel ricostruire gli eventi, sia personali dei personaggi, sia generali della storia. Dalla vita privata, in tutti gli aspetti, a eventi importanti come la corsa all'oro nel profondo West, la guerra civile statunitense; lo svilupparsi di città americane come New York e San Francisco. Il progetto generale dell'opera è grandioso, a volte sembra dispersivo e non si capisce il perchè di certi particolari, o di certi personaggi anche se rientrano bene all'interno di una costruzione molto accurata. Nonostante ciò, io avrei tranquillamente eliminato alcuni particolari e alcuni personaggi.
Certamente domina grandiosa la figura di Matilda da piccola fioraia a milionaria, ha compiuto un percorso di autoaffermazione in un secolo che non era particolarmente favorevole alle donne. È stata un sostegno e un esempio per tutte le persone che le stavano accanto. Il suo percorso, però, è stato particolarmente doloroso.
E veniamo, perciò, al punto debole di questo romanzo, ciò che spesso mi bloccava dall'andare avanti nella lettura: l'estrema drammaticità della storia. Matilda ha una vita molto, troppo, complicata: progressivamente muoiono tutte le persone che le sono più care in un accumularsi, a mio avviso eccessivo, di dolori su dolori. Soprattutto, quando sembrava che tutto stesse andando bene, ecco una nuova tragedia. Lode allo stoicismo della protagonista, ma capirete se, a un certo punto, ho sviluppato un vero rifiuto per il libro. Troppo deprimente!

lunedì 28 maggio 2012

HELEN KIRKMAN: Il sogno del guerriero


TITOLO: Il sogno del guerriero
AUTRICE: Helen Kirkman
TITOLO ORIGINALE: Untamed
USCITA ITALIANA: GRS 611, novembre 2007
GIUDIZIO PERSONALE: 3/5
Inghilterra, 876
Da molti anni lady Aurinia si è ritirata a vivere nel castello di Wytch Heath, circondata soltanto dalla brughiera e dagli animali selvatici, per sfuggire a coloro che intendono servirsi di lei e dei suoi poteri magici per i loro loschi fini. Una notte, bussa alla porta del maniero un guerriero di nome Macsen, che la supplica di aiutare il suo giovane compagno, ferito in uno scontro contro gli invasori Vichinghi. Aurinia riconosce immediatamente in Macsen l'uomo dai capelli corvini che turba i suoi sogni da numerose notti, l'uomo di cui si è innamorata prima ancora di incontrarlo, e gli apre le porte del suo castello... e del suo cuore. Ma il fragile legame che li unisce, sottile come una ragnatela eppure forte come l'acciaio, riuscirà a resistere alla furia dell'orda di selvaggi che sta per abbattersi su Wytch Heath?
Quello che va riconosciuto a questa autrice è la capacità di scrivere in maniera molto originale. A partire dall'ambientazione dei suoi romanzi nel periodo caotico, quello che vede l'Inghilterra contesa tra i Sassoni e i Vichinghi, con la partecipazione delle antiche popolazioni britanniche (celtiche). Questo è già il quarto romanzo della serie Guerrieri dello stendardo del Drago relativo a un gruppo di guerrieri fedeli al re Alfredo del Wessex. Il suo protagonista, Macsen, era già apparso nei precedenti libri, di lui sappiamo che è in grado di avere visioni del futuro. Lo incontriamo appena sfuggito al campo di battaglia insieme al giovane Bertred, ferito gravemente. Per farlo curare lo porta al castello di Wytch Heath.
Lì abita Aurinia, una fanciulla cresciuta in quel luogo isolato, figlia illegittima di un nobile Sassone e ritenuta da tutti una strega. È un'esperta guaritrice, ha un potere che le consente di guarire le ferite del giovane e del valoroso guerriero.
Aurinia e Macsen si riconoscono immediatamente perchè entrambi si sono più volte visti in sogno o in visione ed entrambi sanno di essere destinati ad amarsi.
Naturalmente, la loro storia d'amore è ostacolata da più parti: la fama inquietante di lei, il rifiuto del padre di Macsen di accettarla; le difficoltà del momento storico.
Come sempre la Kirkman costruisce un romanzo più sull'esperienza interiore dei personaggi che sull'azione, nonostante ci siano anche varie vicende da seguire, e ci sia un cattivo che trama. I due protagonisti sono entrambi figure molto tormentate da un passato doloroso e dalle implicazioni dei loro poteri. Aurinia si sente inadeguata perchè nella sua vita ha vissuto solo il rifiuto: da parte del padre e di tutti coloro che temono i suoi poteri, per lei non è semplice accettare di poter essere la degna compagna di Macsen. Macsen convive con un pesantissimo senso di colpa e con tutta una serie di malintesi che ha irrimediabilmente incrinato il rapporto con il padre e la sua capacità di affidarsi nelle mani di qualcuno.
Come negli altri libri di questa autrice, trovo che la storia d'amore sia interessante ma l'insistenza sulle riflessioni e i pensieri dei personaggi rende la lettura leggermente pesante e poco avvincente.

SERIE GUERRIERI DELLO STENDARDO DEL DRAGO
  • Lo straniero
  • L’artiglio dell’aquila
  • Il mercenario della Frisia
  • Il sogno del guerriero
  • Il prezzo dell’amore

lunedì 21 maggio 2012

SARA BENNETT: La torre degli amanti


TITOLO: la torre degli amanti
AUTRICE: Sara Bennett
TITOLO ORIGINALE: Kissing the Bride
USCITA ITALIANA: I Grandi Storici Seduction 1, febbraio 2012
GIUDIZIO PERSONALE: 3/5
Inghilterra, 1075
Avrebbe dovuto essere una semplice cavalcata tra amici, ma quando una bufera di neve li sorprende all'improvviso, Jenova ed Henry non hanno altra scelta che cercare riparo nella Torre di Usher, il rifugio degli amanti. In quel luogo lontano dalla realtà e ammantato di magia, i due giovani, travolti da una passione sconolgente, si abbandonano al desiderio. Una volta, però, non è abbastanza e ben presto diventano amanti, i loro amplessi velati dalla dolceamara consapevolezza che potrebbe essere l'ultimo incontro. Le loro vite, infatti, sono troppo lontane perchè si possano unire in un altro luogo che non sia una calda alcova...
Lord Henry e Lady Jenova sono amici da moltissimi anni: sono cresciuti insieme, conoscono i reciproci caratteri, i punti forte e le debolezze l'uno dell'altra. Per questo Henry si precipita da Jenova quando questa gli comunica il suo prossimo matrimonio.
Jenova è una giovane vedova con un bambino piccolo e la responsabilità di gestire un castello. Alfric de Baldessare sembra fare al caso suo come marito: è giovane, debole e influenzabile, quindi potrà proteggerla con il suo nome ma non si intrometterà nella sua vita, né pretenderà di gestire i suoi possedimenti. Quando arriva Henry, però, Jenova si rende conto con incredibile chiarezza di quanto la debolezza del fidanzato la porterebbe sotto il controllo del crudele lord Baldessare, padre di lui. Inoltre, la vicinanza di Henry la turba più di quanto abbia mai fatto Alfric, o il suo defunto marito. Quando tra i due scoppia la passione, entrambi non vogliono rinunciare alla propria indipendenza: Jenova perchè non si fida più degli uomini e della loro fedeltà, dopo la delusione subita con il marito, Henry non vuole rinunciare alla propria indipendenza, ma soprattutto non si sente degno dell'amore di Jenova, a causa di un'oscura macchia del suo passato. Il difficile evolversi del rapporto tra i due si intreccia con il contrasto e le trame ordite da lord Baldessare per sottomettere al suo volere Jenova.
La trama non è particolarmente originale: l'unico aspetto che mi piaceva è la storia di due amici di vecchia data che diventano amanti e poi innamorati. È il classico medievale incentrato su contrasti tra signori feudali e con la classica castellana che ha bisogno di protezione per mantenere i suoi possedimenti. La psicologia dei personaggi è molto interessante, forse è maggiormente curata quella di Henry di cui piano piano si svelano le ferite e l'origine delle sue insicurezze. Forse andava maggiormente delineato il passato doloroso di Jenova con un marito che la tradiva, resta il dubbio se è solo questo il motivo per cui la donna avrebbe perso fiducia in se stessa e nel genere maschile. Attorno ai due protagonisti ci sono personaggi secondari molto interessanti, prima fra tutte Rhona, figlia di lord Baldessare, per tutta la vita pedina delle trame del padre.
L'aspetto più positivo del romanzo è la bravura dell'autrice nel muovere le fila del racconto, nel descrivere e dare vita al mondo medievale. Per l'originalità, lascia molto a desiderare.
Serie medievale
  • Il giglio e la spada
  • Desiderio di seduzione
  • Once He Loves
  • La torre degli amanti

giovedì 3 maggio 2012

SABRINA JEFFRIES: Al piacere del Principe


TITOLO: Al piacere del principe
AUTRICE: Sabrina Jeffries
TITOLO ORIGINALE: To Pleasure A Prince
USCITA ITALIANA: I Romanzi 800, febbraio 2008
GIUDIZIO PERSONALE: 4/5
UNA PROPOSTA STRAVAGANTE E IRRESISTIBILE PER CONQUISTARE IL SUO CUORE
Lady Regina decide di avvicinare lo schivo e solitario visconte Marcus North, figlio ileggittimo del Principe Reggente. Il suo scopo: favorire il corteggiamento del proprio fratello nei confronti della sorella di Marcus, che osteggia quella relazione. Al cospetto della bellisTITOLO: Al piacere del principe
AUTRICE: Sabrina Jeffries
TITOLO ORIGINALE: To Pleasure A Prince
USCITA ITALIANA: I Romanzi 800, febbraio 2008
GIUDIZIO PERSONALE: 4/5
UNA PROPOSTA STRAVAGANTE E IRRESISTIBILE PER CONQUISTARE IL SUO CUORE
Lady Regina decide di avvicinare lo schivo e solitario visconte Marcus North, figlio ileggittimo del Principe Reggente. Il suo scopo: favorire il corteggiamento del proprio fratello nei confronti della sorella di Marcus, che osteggia quella relazione. Al cospetto della bellissima Regina, Marcus non può che capitolare. Ma a un prezzo: che Regina accetti le sue focose attenzioni.
Secondo volume della serie della Fratellanza reale su tre figli illegittimi del principe Reggente. Marcus North Visconte di Draker è un emarginato della società, nonostante la sua posizione di bastardo reale, perchè le sue origini illegittime lo hanno portato in grande conflitto con la madre e il padre naturale che ne hanno in ogni modo infangato la fama. Per questo motivo sta sempre nell'ombra, in disparte, anche al ballo di debutto dell'amata sorella, quando la vede avvicinare da chi meno vorrebbe. Si tratta di Simon Tremaine, che è un amico intimo del Reggente, e lui teme che stia manipolando la sorella per far sì che questa incontri il Principe. Per questo motivo cerca di ostacolare gli incontri tra i due finché si presenta coraggiosamente alla sua porta, nonostante la fama che lo circonda, Regina Tremaine, sorella dell'odiato uomo. La ragazza gli si presenta con l'insolita proposta di consentire al fratello di corteggiare Louise, ponendosi come garante dell'onestà di Simon. Marcus contrattacca chiedendo di poter lui, a sua volta, corteggiarla.
Inizia così un sottile gioco di sfide, di provocazioni e di obiettivi segreti tra tutti i personaggi di questo libro. Le intuizioni di Marcus sono vere e Simon sta manipolando tutti loro; Marcus sfrutta l'accordo per sedurre Regina; Regina vuole riportare alla civiltà lo scorbutico, il duro, il rozzo e inelegante Marcus.
Alla fine la vince la profonda passione che si scatena tra i due protagonisti.
I due protagonisti di questo libro sono dei bellissimi personaggi, con molte sfaccettature. Marcus sembra un uomo duro e spietato, in realtà è solo molto ferito da una madre che lo ha platealmente rifiutato per l'amante; ma è ferito anche a causa della sua natura illegittima, visto il profondo amore provato per il padre adottivo.
La sua apparenza volutamente dimessa e strascurata è il suo atto di ribellismo rispetto a una società che non lo ha accettato.sima Regina, Marcus non può che capitolare. Ma a un prezzo: che Regina accetti le sue focose attenzioni.
Secondo volume della serie della Fratellanza reale su tre figli illegittimi del principe Reggente. Marcus North Visconte di Draker è un emarginato della società, nonostante la sua posizione di bastardo reale, perchè le sue origini illegittime lo hanno portato in grande conflitto con la madre e il padre naturale che ne hanno in ogni modo infangato la fama. Per questo motivo sta sempre nell'ombra, in disparte, anche al ballo di debutto dell'amata sorella, quando la vede avvicinare da chi meno vorrebbe. Si tratta di Simon Tremaine, che è un amico intimo del Reggente, e lui teme che stia manipolando la sorella per far sì che questa incontri il Principe. Per questo motivo cerca di ostacolare gli incontri tra i due finché si presenta coraggiosamente alla sua porta, nonostante la fama che lo circonda, Regina Tremaine, sorella dell'odiato uomo. La ragazza gli si presenta con l'insolita proposta di consentire al fratello di corteggiare Louise, ponendosi come garante dell'onestà di Simon. Marcus contrattacca chiedendo di poter lui, a sua volta, corteggiarla.
Inizia così un sottile gioco di sfide, di provocazioni e di obiettivi segreti tra tutti i personaggi di questo libro. Le intuizioni di Marcus sono vere e Simon sta manipolando tutti loro; Marcus sfrutta l'accordo per sedurre Regina; Regina vuole riportare alla civiltà lo scorbutico, il duro, il rozzo e inelegante Marcus.
Alla fine la vince la profonda passione che si scatena tra i due protagonisti.
I due protagonisti di questo libro sono dei bellissimi personaggi, con molte sfaccettature. Marcus sembra un uomo duro e spietato, in realtà è solo molto ferito da una madre che lo ha platealmente rifiutato per l'amante; ma è ferito anche a causa della sua natura illegittima, visto il profondo amore provato per il padre adottivo.
La sua apparenza volutamente dimessa e strascurata è il suo atto di ribellismo rispetto a una società che non lo ha accettato.
Regina, invece, nasconde dietro un aspetto perfetto e impeccabile, un profondo disagio e una scarsa considerazione di sé. Le sue ferite, pur meno profonde, sono altrettanto dolorose.
Spenderei qualche pensiero per Louise e Simon: secondo me tra loro non è solo manipolazione e finzione. Ci starebbe un bel seguito con loro due protagonisti. Sapete se la Jeffries ci ha già pensato? Promuovo assolutamente questo libro.
P.S. Sono andata a controllare e in effetti il seguito con i due ragazzi protagonisti c'è: fa parte di una trilogia non ancora pubblicata in Italia. Speriamo presto!

SERIE FRATELLANZA REALE
  • TRA LE BRACCIA DI UN PRINCIPE
  • AL PIACERE DEL PRINCIPE
  • A NIGHT WITH A PRINCE

martedì 1 maggio 2012

EDITH LAYTON: Inseguendo l'amore


TITOLO: Inseguendo l'amore
AUTRICE: Edith Layton
TITOLO ORIGINALE: To Love a Wicked Love
USCITA ITALIANA: I Romanzi 992, febbraio 2012
GIUDIZIO PERSONALE: 2/5
"UNA DELLE AUTRICI DI ROMANCE PIU' DOTATE" Publishers Weekly
Sono passati sette lunghissimi mesi da quando il suo fidanzato è socmparso, e ora Phillipa Carstairs non sa se continuare a sperare per il suo ritorno. Sfibrata dall'attesa, decide di darsi da fare e insieme alla nonna cerca l'aiuto di Maxwell Sutton, marchese di Montrose, agente della Corona introdotto in parecchi ambienti. Insieme seguono una traccia che dall'Inghilterra li porta in Francia, e se inizialmente Phillipa giudica Max vanesio e superficiale, ben presto scopre che in realtà è un uomo scaltro quanto affascinante. Capace di accendere in lei un desiderio mai provato per nessun altro...
Un libro particolarmente deludente e noioso, stranamente da parte di quest'abile autrice, purtroppo scomparsa da alcuni anni.
Dopo un inizio inquietante, con un padre che pare stranamente convinto della prossima morte del primogenito, un po' gracilino, si passa, con un salto temporale di vent'anni, agli inizi dell'Ottocento, rassicurati della sopravvivenza del bambino.
Si tratta di Maxwell Andre Sutton Lord Montrose, il quale è stato contattato dall'erudito Mr Carstairs per aiutare la nipote a ritrovare il fidanzato scomparso. Maxwell è, infatti, una spia e sembra la persona ideale per risolvere il mistero.
Phillipa Carstairs è un'anima in pena perchè sta vivendo come in un limbo: non sa se considerarsi ancora fidanzata o se è stata rifiutata e abbandonata. Tutto ciò non le consente di fare eventuali progetti per il futuro. Per questo vuole scoprire che fine ha fatto il fidanzato. La ricerca la porta a contatto con Maxwell che, all'inizio giudica un dandy, un dongiovanni provo di scrupoli che la corteggia per il puro gusto di farla cedere al suo volere, poi si rende conto della generosità e della correttezza nascosta dietro una bella facciata.
Il tutto viene, però, condotto in maniera noiosissima: una successione di eventi senza nè capo nè coda, come ad esempio gli spostamenti tra l'Inghilterra e la Francia all'inseguimento di una persona che, evidentemente, non vuole farsi trovare.
Non ho trovato, nella storia, alcuna traccia di romanticismo: tutto è giocato solo sul desiderio sessuale che, più che a una sfrenata passione, sembra rimandare al capriccio di una ragazza annoiata della sua vita e di un libertino che vuola aggiungere una tacca alla sua cintura. Fino a un certo punto del racconto si dice esplicitamente che non c'è sentimento; poi l'amore sembra sbocciare all'improvviso...
Il comportamento scostante e cauto di Maxwell nei confronti delle donne e del matrimonio è spiegato in maniera assurda e semplicistica: non vuole rischiare di soffrire come il padre che, sposatosi due volte per amore, ha perso la donna amata, mentre sposatosi senza sentimento, viene tormentato dalla sua ultima orribile sposa... Che tormento e rimozione è mai questa?
Inoltre, ho trovato insopportabile la figura della pazza... ops! Eccentrica nonna di Phillipa (anche lei, con questo nome!) che ha tratti così esasperati da essere totalmente fuori luogo.
Mi dispiace non aver trovato nessun aspetto positivo a questo romanzo anche se, devo dire, ho un qualche sospetto che sia stato pesantemente rimaneggiato dai tagli.

giovedì 26 aprile 2012

SONIA LAMBERT: Tre madri


SONIA LAMBERT: Tre madri
Fuggita a Londra dall'Austria occupata dai nazisti, Helene sposa Charles, ma prima che possa veder nascere la loro bambina, lui viene trasferito in India. Invitata a raggiungerlo, Helene parte disorientata e affranta per aver dovuto lasciare la piccola di pochi mesi in patria. Sulla nave che la porta verso oriente, conosce un uomo e si innamora forse per la prima volta in vita sua...
Anni Settanta: venticinque anni dopo sua figlia Vera, sposata con un contestatore radicale, in procinto di diventare madre a sua volta, inizia a vedere il rovescio della medaglia del libero amore mentre il suo matrimonio entra in crisi.
Londra, anni Novanta: Susie, figlia di Vera, ormai donna, tenta di capire lòo strano legame, fatto di tensione e animosità, che lega sua mamma e sua nonna. Quando la madre le annuncia di avere un male incurabile, per Susie scoprire cosa si nasconde nella storia della sua famiglia diventa sempre più urgente. E mano a mano che il passato le si svela, la donna si trova a fare sorprendenti scoperte sulle persone che credeva di conoscere meglio al mondo...
Questo libro è molto commovente e intenso. La trama è abbastanza dettagliata per quanto riguarda i contenuti ma non dà la giusta dimensione dell'intensità della scrittura.
Viene raccontata la storia di tre generazioni di donne di una famiglia, tre donne forti, risolute e a loro modo anticonvenzionali per il periodo in cui hanno vissuto. Ma sono anche tre donne che hanno scoperto la loro dimensione di donna a tutto tondo grazie alla maternità e al rapporto madre-figlia. A volte questo non è stato semplicissimo: Vera non parla per anni con la madre quando questa le rivela il suo segreto; così come Susie ha difficoltà a capire certi atteggiamenti della madre. Ma alla fine ognuna di loro avverte e comprende di far parte di una catena di legami che va al di là della vita e della morte.
Non mi soffermo a indicare altri elementi della trama: posso dire che la storia viene raccontata a tre voci dalle prospettive diverse delle tre donne in questione. Ci sono alcuni momenti particolarmente duri del racconto che l'autrice riesce a delineare con intensità ma anche delicatezza. Alla fine del racconto, il personaggio indimenticabile è quello di Vera e quello che apre un filo di speranza è, naturalmente Susie a cui è affidato il compito di aprire la strada per il futuro.
Per leggere questo libro, intensamente drammatico, bisogna non essere in un periodo particolarmente difficile.

giovedì 19 aprile 2012

JUDITH E. FRENCH: Il Barbaro


TITOLO: Il Barbaro
AUTRICE: Judith E. French
TITOLO ORIGINALE: The Barbarian
USCITA ITALIANA: GRS 610, novembre 2007
GIUDIZIO PERSONALE: 3/5
Egitto 315 a.C.
Rinchiusa ormai da anni in una caverna sui monti della Macedonia, Rossane sa che la sua fine è vicina. Ormai è rassegnata all'inevitabile, si abbandona ai ricordi dei pochi anni trascorsi al fianco del grande Alessandro e si addormenta sorseggiando un vino dal sapore amaro. Quando si risveglia, il suo passato è svanito insieme alle buie pareti della prigione, lasciando il posto al fasto della corte di Alessandro. Eppure, benché circondata dal lusso e corteggiata da Tolomeo, potente sovrano d'Egitto, Rossane non si dà pace: di continuo affiorano alla sua mente frammenti di ricordi a cui cerca invano di dare un senso. Poi, in una notte senza stelle, uno straniero dall'aspetto fiero e selvaggio si introduce nella sua stanza e le rivela un'insospettata e pericolosa verità.
Secondo volume della trilogia che la French ha dedicato ad Alessandro Magno e ai suoi discendenti (Diadochi). Ho già parlato nella precedente recensione delle difficoltà insite in una tale particolare ambientazione, ma l'autrice se la cava abbastanza bene, fa alcuni errori, ma nulla di grave, anche perchè in questo caso il riferimento ai fatti storici è più tenue, si fa solo accenno alle rivalità tra i principi che ereditano l'impero macedone, in particolare tra Tolomeo d'Egitto e Cassandro. Quest'ultimo si è appropriato del regno di Macedonia e ha eliminato Olimpiade, la madre di Alessandro. Le fonti dicono che sarebbero stati uccisi anche Rossane e il piccolo Alessandro. La French, invece, inventa che il figlio di Alessandro sarebbe stato sostituito da piccolo e, invece, Rossane sarebbe stata salvata grazie all'intervento di Tolomeo, da sempre invaghito di lei, forse per spirito di competizione nei confronti di Alessandro Magno. Al suo risveglio, Rossane si ritrova nel palazzo di Tolomeo, ad Alessandria. Il re le fa credere che il suo nome sia Mayet e che sia una sua concubina. La donna diventa la sua amante, finché non arriva a liberarla il suo cugino e innamorato Kayan.
Da questo momento inizia una lunga serie di avventure che portano i due, insieme a un seguito di soldati Battriani e a due bambini, una lunga marcia attraverso l'Egitto, la Francia e poi verso est di ritorno verso la Battriana (più o meno verso l'attuale Afghanistan), inseguiti da Tolomeo che vuole recuperare l'amante.
Di sicuro questo romanzo è risultato molto più piacevole del precedente, intanto non ha troppi legami con la storia e questo l'ha reso più credibile, riguarda un periodo di tempo più limitato e ha saputo ben bilanciare avventura e storia d'amore.
I due protagonisti sono molto passionali, testardi e orgogliosi. È un po' deludente il fatto che per la maggior parte del libro Rossane non sia sicura se è innamorata di lui o meno, ma è comprensibile per una donna che è stata sempre manipolata dagli uomini per i loro scopi.
Poco credibili i bambini di 7/8 anni che fanno i guerrieri e si esprimono come degli adulti. Si capisce che sono già pronti per il terzo libro della serie.
  • IL CONQUISTATORE
  • IL BARBARO

mercoledì 11 aprile 2012

FANNIE FLAGG: Hamburger e miracoli sulle rive di Shell Beach


Primavera 1952. Shelle Beach è un posto come un altro, dove crescere. Certo, è la più sperduta cittadina del Mississippi e forse trasferirsi laggiù per fare soldi facili con un chiosco sulla spiaggia non è stata un'idea brillante. Ma gli sballati progetti del padre di Daisy Fay Harper non lo sono quasi mai. Daisy Fay, invece, ha progetti più solidi per il futuro: diventare Miss America. E in attesa che il sogno si realizzi scrive sul suo diario tutto quello che le accade. Come dover entrare nel club delle debuttanti di Mrs Dot, assistere al divorzio dei genitori dopo il sospetto incendio del chiosco, aiutare il padre a vivere dei più strampalati espedienti – incluso far passare la figlia per morta e poi risuscitarla grazie alle miracolose doti di un ciarlatano – e non smettere mai di cercare ostinatamente la propria strada.
Questo libro ripercorre le pagine del diario di una ragazzina del Mississippi dal 1952 al 1959. In questo lasso di tempo Daisy Fay Harper ci presenta la sua strampalata famiglia, fatta di un padre irresponsabile e di una madre esasperata, e il mondo surreale che la circonda.
Dalla cittadina di Jackson la sua famiglia si è trasferita a Shell Beach, dove il padre apre un chiosco che ben presto fallisce e si arrangia fra mille altri espedienti. Qui la ragazzina cerca e acquista tanti nuovi amici e con loro vive tante avventure sempre più improbabili. In ognuna di esse sembra che Daisy abbia la peggio e che subisca i rovesci del destino, in realtà tutto serve per arrivare alla sua realizzazione finale.
Il libro è difficile da leggere perchè è tutto raccontato dalla voce della protagonista e ciò dà alla storia un andamento monocorde e monotono; gli altri vengono visti sempre secondo la sua ottica. Tutto questo dà anche uno sguardo deformato della realtà perchè ogni cosa è filtrata dal giudizio di Daisy, a volte impietoso, altre ironico. La realtà è fatta di avversità e di irrazionalità che Daisy sembra accettare con una semplicità e naturalezza paradossali. Se tutto questo strappa all'inizio un sorriso, a lungo andare stanca un po'.
Questo libro non mi è piaciuto per nulla: è lento, è stancante, esasperante e sembra non avere senso per la maggior parte del suo percorso. Sconsigliato!

martedì 10 aprile 2012

AMANDA QUICK: Baciati dalla luna


TITOLO: Baciati dalla luna
AUTRICE: Amanda Quick
TITOLO ORIGINALE: Lie by Moonlight
USCITA ITALIANA: I Romanzi 991, febbraio 2012
GIUDIZIO PERSONALE: 3/5
ERA PREPARATO A TUTTO, TRANNE CHE A LEI
Ambrose Wells sta indagando su una morte sospetta quando si ritrova al castello di Aldwick nel mezzo di un terribile caos. Il castello è in fiamme e una bellissima donna, Concordia Glade, sta scappando a cavallo insieme a quattro giovani ragazze. Investigatore solitario e dai non pochi segreti, l'uomo si offre di aiutare le fuggiasche e di proteggerle dalle mire di un pericoloso signore del crimine. E mentre Ambrose e Concordia rischiano la vita per incastrare il perfido persecutore, devono anche combattere una battaglia contro un altro pericolo: l'ardente passione che li ha travolti e che minaccia le loro preziose indipendenze...
Amanda Quick è un'autrice che conosco e apprezzo da moltissimo tempo. Gli anelli proibiti, primo volume della serie Vanza di cui fa parte anche Baciati dalla luna fu uno dei primi dei suoi che lessi e mi piacque tantissimo. Il guaio è che con il passare del tempo, al di là del notare la bravura della scrittrice, la trama si ripresenta sempre con caratteristiche troppo simili e sa di qualcosa già visto.
Anche in questo caso notiamo la trama del giallo molto ben condotta e intrecciata che si svela alla fine sorprendendo la lettrice nel disvelamento dell'assassino. Ma possiamo dire che il giallo è l'elemento più avvincente: ci porta in una rete intricatissima di spie, investigatori, prostitute, uomini e donne del demi-monde.
Il guaio, secondo me, riguarda la caratterizzazione dei personaggi e il lato romance del libro. I personaggi della Quick si assomigliano tutti; le donne sono anticonformiste e gli uomini sono molto controllati ma allo stesso tempo molto ironici.
Concordia Glade, come tutte le sue predecessore, è una donna dal passato un po' discutibile per via di una famiglia anticonvenzionale che ha cercato di superare, ma conservando un quid di passione per l'eccentricità. È un'istitutrice che si è accorta che le sue protette corrono un serio pericolo, teme che possano essere vendute per diventare prostitute d'alto bordo; per questo motivo organizza la fuga delle quattro ragazze. Durante questo tentativo si imbatte in Ambrose Wells che le aiuta e le porta nella sua casa.
Anche Ambrose sta indagando sulla misteriosa sorte delle ragazze e i due uniscono le loro conoscenze e i loro mezzi per scoprire il mistero dell'organizzazione messa in piedi dai due cattivi, Larkin e Trimley.
La particolarità dei romanzi della Quick è che spesso vengono ambientati non nella aristocrazia, ma nel demi-monde, quella fascia intermedia, della borghesia, caratterizzata da personaggi di dubbia moralità. I suoi personaggi, sopratutto le donne, sembrano muovercisi con estrema naturalezza. Questa anticonvenzionalità delle sue protagoniste è così frequente che ci si chiede dove stia la loro particolarità, visto che sono così frequenti, inoltre sono poco verosimili per il periodo.
Gli uomini sono sempre molto posati e, nell'intimità, anche un po' imbranati. Dalla loro hanno una straordinaria ironia e autoironia.
Dal punto di vista stilistico, predomina il tono ironico, molto british, perfettamente riuscito, che riesce a smorzare, spesso, atmosfere un po' troppo cupe.