martedì 19 gennaio 2016

CAROLINE LINDEN: Al volere della lady

TITOLO: Al volere della lady
AUTRICE: Caroline Linden
TITOLO ORIGINALE: What a Woman Needs
USCITA ITALIANA: RM Passione 16, settembre 2008
GIUDIZIO PERSONALE: sufficiente
Per evitare la rovina finanziaria e salvare la proprietà di Oakwood Park, Stuart Drake deve accalappiare una ricca ereditiera, a ogni costo. Quello che non immagina, scegliendo di conquistare la giovane e ingenua Susan, è di trovarsi a fare i conti con la sua tutrice, la battagliera e affascinante Charlotte. Quando Susan sparisce, Stuart e Charlotte partono insieme per cercarla. Scoprendo che fra loro sta nascendo qualcosa di decisamente inaspettato. Ed estremamente sensuale.
Questo libro non mi ha colpito tantissimo perché ho trovato la trama già vista e rivista e il suo sviluppo abbastanza ingenuo.
TRAMA
La Contessa Charlotte Griffolino ha capito benissimo che Stuart Drake sta corteggiando la nipote Susan per mettere le mani sulla sua eredità. Per questo motivo, e per evitare che la nipote commetta i suoi stessi errori, decide di mettersi in mezzo, di tenere lontano l'affascinante corteggiatore. Questo le scatena contro il risentimento della nipote. Per questo motivo, quando scopre che la nipote è scomparsa il primo sospettato è proprio Stuart. Con grande sorpresa scopre che non è stato l'uomo che, anzi, si offre di aiutarla, e durante la ricerca potranno dare libero sfogo alla loro reciproca passione.
PERSONAGGI
Charlotte è abbastanza interessante perché, contrariamente al solito, è una fanciulla rovinata che è caduta sotto le grinfie del seduttore di turno e che, una volta allontanata dal padre, ha preferito vivere come meglio voleva, girando dasola per l'Europa e, alla fine, sposando un vecchio conte italiano per nulla raccomandabile. Alla fine ha scelto di essere libera e disinibita. Anche se, al suo ritorno in Inghilterra, per il bene della nipote che le è stata affidata, preferisce ritornare ad essere una donna rispettabile. Anche se, è proprio quello che lei vuole, in realtà. Quindi quello che, forse, era il suo aspetto più ineteressante, originale viene riportato all'ordine.
Stuart è indubbiamente un uomo affascinante. È interessante il fatto che dietro la facciata di giovane sfaccendato e dongiovanni, si celi un uomo solido, di parola, con dei progetti di vita onesti. Le sue scarse possibilità economiche, dovute alle restrinzioni della famiglia, mettono in pericolo il possesso di una proprietà che ha comprato per non vivere alle spalle della famiglia e lotta con le unghie e con i denti per mantenerlo. Certo, il risentimento che ha il padre nei suoi confronti lo ferisce. Verso la fine viene svelato il mistero della sua nascita che ho trovato davvero un po' troppo ingarbugliato, l'ipotesi che aveva fatto inizialmente Drake era molto più interessante.
Ho trovato inutile il personaggio di Susan, se non alla trama naturalmente, perché è davvero assurdo che, dopo tutto l'amore professato per Stuart, scappi improvvisamente con un altro uomo...
STILE

Lo stile dell'autrice, che era alla sua prima opera, è già abbastanza maturo. La trama è ben sviluppata, i personaggi sono ben caratterizzati e non stereotipati; ben bilanciati le descrizioni, la narrazione e i dialoghi.

giovedì 14 gennaio 2016

PAOLO GIORDANO: La solitudine dei numeri primi

PAOLO GIORDANO: La solitudine dei numeri primi
Alice ha sette anni e odia la scuola di sci, ma suo padre la obbliga ad andarci. È una mattina di nebbia fitta, lei ha freddo e il latte della colazione le pesa sullo stomaco. In cima alla seggiovia si separa dai compagni e, nascosta nella nebbia, se la fa addosso. Per la vergogna decide di scendere a valle da sola ma finisce fuori pista, spezzandosi una gamba. Resta sola, incapace di muoversi, al fondo di un canalone innevato, a domandarsi se i lupi ci sono anche in inverno. Mattia è un ragazzino intelligente con una gemella ritardata, Michela. La presenza costante della sorella umilia Mattia di fronte ai suoi coetanei. Per questo, la prima volta che un compagno di classe li invita entrambi alla sua festa, Mattia decide di lasciare Michela nel parco, con la promessa che tornerà presto da lei.
Questi due episodi iniziali, con le loro conseguenze irreversibili, saranno il marchio impresso a fuoco nelle vite di Alice e di Mattia, adolescenti, giovani e infine adulti. Le loro esistenze, così profondamente segnate, si incroceranno e i due protagonisti si scopriranno strettamente uniti eppure incincibilmente divisi. Come quei numeri speciali, che i matematici chiamano primi gemelli: due numeri primi separati da un solo numero pari, vicini ma mai abbastanza per toccarsi davvero.
Questo romanzo è la storia dolorosa e commovente di Alice e di Mattia, e dei personaggi che li affiancano nel loro percorso. Paolo Giordano tocca con uno sguardo lucido e profondo, con una scrittura di sorprendente fermezza e maturità, una materia che brucia per le sue implicazioni emotive. E regala ai lettori un romanzo capace di scuotere per come alterna momenti di durezza e di spietata tensione a scene più rarefatte e di trattenuta emozione, piene di sconsolata tenerezza e di tenace speranza.
Primo libro di Paolo Giordano risalente al 2008 che vado a recuperare con un po' di ritardo. Questo autore mi ha sempre molto incuriosito, mi affascina molto il connubio di formazione scientifica con la passione letteraria – umanistica. Giordano ha scelto di seguire le esistenze graffiate e ferite di due persone e personalità che sembrano oltre che gemelle, come il titolo dell'opera sembra suggerire, perfettamente compatibili. Ma nello stesso tempo, questa loro affinità li porterà a rimanere comunque distanti l'uno dall'altra.
Alice e Mattia hanno delle ferite talmente profonde, che vengono anche messe in evidenza dai loro corpi martoriati che ne fanno come delle cellule isolate dal resto del mondo. Non bisogna essere dei grandi psicologi per capire che la vergogna di non essere stato capace di controllarsi, il dolore per aver deluso il padre da bambina, ha portato Alice verso l'anoressia. Quello che stupisce è come questa ragazza vada avanti per anni senza che nessuno si muova o faccia qualcosa per scuoterla, per tirarla fuori da quel tunnel. Ci sono tanti segni simbolici nel suo comportamento: farsi un tatuaggio sul ventre mai abbastanza piatto, farselo togliere con una cicatrice che lo copra. Quel ventre che, ad un certo punto, non sarà in grado di generare proprio a causa della malattia.
Mattia ha alle spalle questa vergogna e questo senso di colpa fortissimo: aver letteralmente abbandonato la sorella gemella ritardata. Già la sua intelligenza fuori dal comune sembrava una beffa rispetto alle limitate capacità di Michela, quel gesto di abbandonarla a se stessa tormenterà tutta la sua vita. Non a caso la tendenza all'autolesionismo è proprio l'esternazione di quel desiderio di punizione e castigo che ha. Mattia è un ragazzo strano, ai limiti dell'autismo, secondo me.
La storia ci accompagna attraverso le esistenze dei due che si toccano e si lasciano continuamente. Non c'è apparentemente nient'altro che una grande amicizia tra i due e il finale ci dice che devono trovare in loro stessi la forza e il coraggio per andare avanti e voltare pagina.
In fondo sono due numeri primi gemelli, destinati sempre ad avere un numero pari tra di loro.


martedì 12 gennaio 2016

LORETTA CHASE: Prigioniero del desiderio

TITOLO: Prigioniero del desiderio
AUTRICE: Loretta Chase
TITOLO ORIGINALE: Captives of the Night
USCITA ITALIANA: RM Passione 15, settembre 2008
GIUDIZIO PERSONALE: DISCRETO
L'affascinante Comte d'Esmond, oggetto del desiderio delle dame e dell'invidia degli uomini, usa le armi della seduzione a proprio vantaggio. Finché non incontra Leila Beaumont: un solo sguardo della ragazza riesce a catturare il suo cuore. Ma Esmond ha parecchi segreti da proteggere e non può permettersi un coinvolgimento sentimentale, nonostante la prospettiva di un'ardente passione...
Non ho capito perché hanno pubblicato i libri di questa famosa e acclamata serie della Chase in un ordine del tutto casuale, a distanza di parecchio tempo. Io ho letto già gli altri due libri di questa serie ma, stranamente, a me non sono molto piaciuti, tanto è vero che non mi ricordo quasi nulla della loro trama, se non una vaga ambientazione orientale, albanese.
TRAMA
La trama è interamente dominata dalla risoluzione di un giallo: la morte di Francis Beaumont, un brutto ceffo, un alcolizzato, un drogato e dedito ad ogni tipo di depravazione. In un primo momento viene indiziata la moglie di lui Leila Bridgeborton / Beaumont ma, in maniera anche fraudolenta, riesce a farsi scagionare per un omicidio che in effetti non ha commesso. Ma quando decide di voler scoprire il vero responsabile è costretta a lavorare gomito a gomito con Ismal Delvina / Alexis Delavenne Comte D'Esmond la cui presenza già in passato l'aveva enormemente turbata.
PERSONAGGI
I due protagonisti sono entrambi fortemente tormentati, hanno avuto una vita difficile e si sentono entrambi indegni.
Leila da giovane e ingenua fanciulla è caduta nelle mani del perfido Francis, da lui ha iniziato a vedersi come un essere depravato, insaziabile sessualmente, indegno di stare a contatto con gli altri. Nell'arte trova la vera realizzazione di sé ma scopre con orrore che anche il suo lavoro viene indegnamente sfruttato dal marito. Questo scatena in lei un vivo sentimento di odio nei suoi confronti che la farà sentire ancora più in colpa alla sua morte.
Esmond ha un passato avvolto nel mistero: si sa che in passato ha fatto del male ad altre persone (se ho capito bene e se ricordo bene appariva ne La figlia del leone come cattivo), in più è coinvolto anche nella morte del padre di Leila. Tutto questo turba fortemente i suoi sentimenti, nonostante si innamori profondamente della donna. Questo eroe mi ha lasciata un po' freddina, nonostante abbia tutte le caratteristiche per essere un eroe accattivante, è seducente, bello, intraprendente, a mio modo non riesce ad avere quel quid in più che hanno i veri grandi protagonisti.
STILE
Assolutamente ben orchestrato il giallo, l'autrice è bravissima a tendere dei figli davvero molto ingarbugliati in cui chiunque potrebbe essere l'autore del delitto per poi arrivare ad una conclusione per nulla scontata. Un po' meno avvincente è, a mio parere, la storia d'amore. Nonostante abbia costruito molto bene la crescente attrazione fisica tra i due, meno chiaro è il processo in base al quale i due si innamorano, sta di fatto che di punto in bianco si dichiarano reciprocamente il loro amore, nonostante fino a qualche pagina prima non facessero altro che litigare.
Non ho trovato malvagia questa lettura, ma non assolutamente l'opera così osannato, come ho letto in giro.

  • LA FIGLIA DEL LEONE
  • PRIGIONIERO DEL DESIDERIO
  • IL LORD DELLA SEDUZIONE
  • THE LAST HELLION

giovedì 10 dicembre 2015

JULIE GARWOOD: Una sensuale vendetta

TITOLO: Una sensuale vendetta
AUTRICE: Julie Garwood
TITOLO ORIGINALE: Honor's Splendor
USCITA ITALIANA: Originali Euroclub
GIUDIZIO PERSONALE: Sufficiente.
Volevano ucciderlo. Lo splendido barone Duncan di Wexton era legato a un palo nella corte del castello seminudo nella rigida notte invernale, e fissava orgoglioso i soldati che lo sbeffeggiavano prima di lasciare al gelo il compito di finirlo. Nascosta nell'ombra, Madelyne attendeva che gli aguzzini al soldo di suo fratello se ne andassero per liberare il prigioniero. Sapeva che avrebbe pagato caro quell'atto di clemenza, il fratello non l'avrebbe mai perdonata per aver aiutato il suo acerrimo nemico. Se fosse intervenuta, se l'avesse salvato, a Madelyne non sarebbe restata altra scelta se non la fuga dal castello di famiglia. Eppure era pronta. Non era invece affatto pronta alla svolta imprevista che Duncan avrebbe dato agli eventi una volta libero, l'ingrato barone l'aveva presa prigioniera e l'aveva trascinata via con sé, per tenerla dame a lungo in ostaggio nella sua inespugnabile fortezza! Madelyne era furibonda, oltraggiata, indignata... e già del tutto innamorata. Inizia così la storia di un amore intenso e combattuto, una romantica vicenda di dame e cavalieri, in cui onore e passione si intrecciano ardenti sullo sfondo degli infidi e spietati giochi di potere per il trono d'Inghilterra.
Nonostante abbia sentito e letto pareri positivi in giro su questo libro io non l'ho trovato particolarmente interessante. Ho fatto davvero molta fatica a portarlo a termine.
TRAMA
Nell'Inghilterra del Medioevo gli intrighi sorti intorno alla successione del trono inglese coinvolgono anche i nobili e, in maniera particolare, il barone Duncan di Wexton e il suo nemico barone Louddon. Dopo una battaglia sanguinosa Duncan viene fatto prigioniero e legato e destinato a morire congelato se Madelyne, sorella del suo nemico, non l'avesse liberato. Una volta preso d'assalto al castello, Duncan e i suoi rapiscono Madelyne. La ragazza viene sottratta da una realtà per lei oppressiva e la convivenza con Duncan scatena in lei nuovi sentimenti.
PERSONAGGI
Nonostante la grande fama della Garwood io, fino ad ora, non ho trovato neanche un testo che mi abbia particolarmente attirata neanche per la costruzione dei personaggi.
Tra i due, Madelyne ha una maggiore costruzione psicologica. È una ragazza che ha conosciuto solo odi e maltrattamenti in famiglia. Nel corso del libro arriva a scoprire anche il perché. Certo si poteva fare delle domande in precedenza e si poteva dare delle risposte. Comunque, questo ha generato in lei un'insicurezza cronica e un'incapacità a fidarsi degli altri. Il rapporto con Duncan deve abituarla ad acquisire sicurezza in se stessa. Ha, poi, dei tratti comici perché risulta particolarmente maldestra.
Duncan, a mio parere, è poco sviluppato, non è altro che il classico eroe forte, imperioso, affidabile, posto lì per proteggere la protagonista. Di lui abbiamo ben poca introspezione. Piacevole il fatto che non si faccia problemi a confessare il suo amore per la protagonista.
STILE
La storia è sicuramente ben sviluppata e intrecciata. Ci sono vari personaggi che contribuiscono in maniera efficace. Come per l'altro libro che ho letto ho trovato il ritmo particolarmente lento.




martedì 8 dicembre 2015

LINDA FRANCIS LEE: La donna dello scandalo

TITOLO: La donna dello scandalo
AUTRICE: Linda Francis Lee
TITOLO ORIGINALE: Crimson Lace
USCITA ITALIANA: RM ORO 68, ottobre 2008
GIUDIZIO PERSONALE: sufficiente.
Da dieci anni Lily vive in una sorta di esilio, lontano da New York e dalla cosiddetta buona società, che non ha accettato lo scandalo di cui è stata protagonista. Ora che Lily ha la possibilità di riscattarsi, accanto a lei c'è l'affascinante Michael Elliott. Ma nessun riscatto è mai facile per una donna dal torbido passato...
Questo romanzo ci racconta una storia molto toccante con una protagonista molto provata da una vita molto, troppo dura.
Tempo addietro è stata, suo malgrado, protagonista di uno scandalo che l'ha additata come Lily Senza Veli e costretta all'ostracizzazione. Lily Blakemore ora torna a casa, a Manhattan, per occuparsi dei tre nipoti rimasti orfani. Il suo ritorno fa riaffiorare il vecchio scandalo, ma soprattutto la sua vita viene controllata dal Michael Elliott che, attraverso lei, vuole arrivare al sospetto John Crandall di cui non si conosce l'origine della ricchezza. La convivenza e il contatto tra i due scatenerà dei sentimenti inattesi.
PERSONAGGI
Lily è la classica protagonista tormentatissima. È una donna che si è ormai abituata ad essere giudicata negativamente, tanto che non prova più a far cambiare idea su di lei. Ormai lei stessa vede se stessa come Lily Senza Veli e si giudica indegna di raggiungere la felicità. All'inizio si segnala come una donna bizzarra, eccentrica, tutta presa dall'apparenza e dalla vanità, ma questa è una maschera che pesto cadrà.
Michael è un personaggio abbastanza misterioso: si capisce che ha dei segreti, ma si scoprono nella sua interezza solo alla fine. Si capisce che è impegnato in una ricerca e sta sfruttando la fiducia di Lily, ma nonostante ciò non desta il risentimento del lettore perché si capisce che è mosso dalla ricerca del bene. Le tragedie che lo hanno ferito in passato sono inizialmente solo accennate ma si intuisce il peso che hanno avuto nella sua vita. Oltre ai due protagonisti, ci sono i tre nipoti affidati a Lily. Come sempre, i bambini inizialmente non accettano la donna, ma alla fine le si affezionano. Come accade spesso, questi bambini non hanno assolutamente l'aspetto di bambini.
STILE

Lo stile è ben bilanciato tra azione, descrizione e introspezione. È anche abbastanza variegato perché coniuga registro drammatico a quello ironico. Comunque, io l'ho trovato piatto, noioso, poco avvincente. Ho fatto davvero tanta fatica a finirlo.

giovedì 3 dicembre 2015

ELIZABETH HOYT: Il principe e la preda

TITOLO: Il principe e la preda
AUTRICE: Elizabeth Hoyt
TITOLO ORIGINALE: The Raven Prince
USCITA ITALIANA: RM Passione 17, novembre 2008
GIUDIZIO PERSONALE: sufficiente
Anna Wren, giovane e sensuale vedova, per risollevare le proprie finanze decide di accettare un lavoro come segretaria di Edward de Raaf, conte di Swarthingham. Uomo duro e scontroso, Edward ha già fatto scappare diversi dipendenti, ma con Anna è diverso: l'attrazione fra loro è forte fin dal primo incontro e cresce a ogni diverbio. Quando Anna scopre che Edward si reca a Londra per soddisfare i propri desideri, prende una decisione temeraria: intodursi nel bordello e passare con lui una notte di passione...
Mi sto ancora chiedendo cosa c'entri il titolo con la trama...
Angela Wren è una giovane vedova, ferita dai tradimenti del defunto marito, ma molto legata alla suocera. Per risolvere i loro problemi economici decide di cercare un lavoro e lo trova come segretaria di Edward de Raaf conte di Swarthingham, incarico dal quale sono fuggiti tanti uomini che l'hanno preceduta ma che lei sembra affrontare col giusto cipiglio, riuscendo a tenere testa al conte. Ad un certo punto inizia ad avvertire una forte attrazione per lui e decide di passare una notte con lui nella maniera più insolita...
Angela Wren è una donna forte e caparbia, capace di tenere testa al classico uomo scontroso e scorbutico. Le ferite del suo matrimonio non l'hanno chiusa all'amore e alla capacità di comprendere il buono che c'è in Swarthingham. Non l'ho trovata una protagonista particolarmente coinvolgente, forse non è stata adeguatamente presentata la parte introspettiva in modo da capire i suoi veri sentimenti.
Edward de Raaf conte di Swarthingham sarebbe un eroe tormentato da molteplici ferite che ha subito nella sua vita: la perdita della famiglia, i segni del vaiolo su di lui, la perdita di moglie e figlio, il ribrezzo suscitato negli altri. Si intuisce che è uno scontroso e un solitario, ma non ha quel fascino misterioso che hanno di solito personaggi simili a lui... o forse è proprio questoi sono troppi personaggi simili a lui.
I personaggi di contorno sono piacevoli, a volte meglio caratterizzati dei principali. C'è la presenza dei due amici, probabilmente protagonisti di due altri romanzi (non so, non mi sono informata).

Lo stile è leggero e scorrevole. Ben fatti i dialoghi. Ho trovato poco sviluppati, se non del tutto assenti, le introspezioni, per cui poco sappiamo dei pensieri dei personaggi. Ogni capitolo era preceduto da frammenti di una favola, il Principe Corvo, chiaramente ispirata alla favola di Amore e Psiche (forse anche troppo), mentre la trama in generale era vagamente ispirata alla solita La Bella e la Bestia.

giovedì 5 novembre 2015

SERGIO BAMBAREN: Vela bianca

Sposati da otto anni e intrappolati in un'esistenza banale, Michael a Gail lottano disperatamente contro il naufragio del loro matrimonio. Un giorno decidono di lasciare tutto e salpare verso le terre inesplorate dell'emisfero australe, dove l'azzurro del cielo si stempera nelle mille sfumature del blu dell'oceano. Nel lungo viaggio verso la felicità i due portano solo la piccola scatola che un tempo un vecchio libraio di Auckland donò loro, con la promessa di aprirla in mare aperto. E presto si accorgono dello straordinario tesoro che hanno tra le mani, l'insegnamento di tutti: il vero paradiso è dentro di noi, se solo vogliamo vederlo.
Questo è il mio primo libro di un autore a me totalmente sconosciuto. La storia è semplice e complessa nello stesso tempo: parte da una coppia, Michael e Gail, in piena crisi matrimoniale principalmente causata dai tanti impegni lavorativi e dalla vita frenetica in generale che li assorbe. In questa situazione, decidono di abbandonare tutto e di compiere un viaggio che li possa portare a ritrovare loro stessi. Il viaggio è legato anche ad eventi misteriosi, come una nave misteriosa che sembra chiamarli, un libro costituito da pagine bianche che pian piano di riempie di insegnamenti e frasi per loro importanti, e incontri con uomini e donne che hanno fatto scelte di vita diverse da quelle canoniche e che in qualche modo danno loro una via da seguire. A tutto questo si aggiunge una natura che, a volte, sembra matrigna ma che comunque li induce a confrontarsi con le proprie forze e che alla fine li riconduce a casa.

L'idea di base è molto buona e insolita per me. Purtroppo io ho trovato il tutto condotto in maniera superficiale, forse anche un po' banale, e il libro infarcito di frasi fatte e un po' banali. Non conosco abbastanza l'autore per dare una valutazione complessiva, sembra avere pretese da dissertazione filosofica sulla vita, non so se in altri contesti gli sia andata meglio.

martedì 3 novembre 2015

SIMONA SPARACO: Lovebook

Solidea ha solo otto anni quando all'uscita di scuola incontra Edoardo, un adolescente sicura di sé, dall'andatura spavalda e lo sguardo intrigante. Non è che una bambina con le trecce e i pon pon, ma non ha dubbi: Edoardo è il grande amore della sua vita. La differenza di età però, a quei tempi di scuola, si rivela una barriera insormontabile: possibile che il destino abbia intenzione di farli incontrare così presto? Quindici anni più tardi, dopo una lunga e disastrosa relazione sentimentale, nella mente di Solidea si affaccia il ricordo di Edoardo, e questa volta basta digitare il suo nome su una tastiera per dare una mano al destino e ritrovarlo su Facebook. Sembra facile ma, si sa, il destino ha i suoi tempi. Ha inizio così una romantica e divertente avventura, una storia raccontata a due voci, ricca di colpi di scena e imprevisti, perché anche ai tempi di Facebook, dove tutto si consuma in modo così rapido e bulimico, come quando era necessario attraversare a vela gli oceani per ritrovarsi.
Mi ritrovavo in casa questo libro comprato parecchio tempo fa e mi sono resa conto che era stato scritto da un'autrice che aveva in seguito avuto un grande successo e che ha partecipato anche a importanti premi letterari. Questo è comunque uno dei suoi primi testi e si vede molto bene.
La trama è piuttosto semplice e anche sviluppata in maniera poco elaborata. Si parla di una coppia destinata ad incontrarsi: nella fattispecie Solidea ed Edoardo, che si sono conosciuti ai tempi della scuola ma, a causa di una differenza di età significativa all'epoca, si sono persi di vista, ma ora hanno l'occasione di rivedersi grazie a Facebook che li rimette in contatto. A questo tema centrale vengono agganciate alcune situazioni secondarie: la chiusura della cartolibreria in cui lavora Solidea, la storia della cuginetta di lei o del padre di Edoardo, purtroppo tutte agganciate in maniera superficiale e con il risultato di non far ben sviluppare né loro né la storia principale.

Inutile dire che ormai la storia appare piuttosto datata, Facebook non fa più tanto sensazionalismo. Inoltre direi che davvero l'autrice era di poca esperienza perché tutto apapre davvero come poco sviluppato.

giovedì 29 ottobre 2015

ELIZABETH THORNTON: Ti ho amato due volte

TITOLO: Ti ho amato due volte
AUTRICE: Elizabeth Thornton
TITOLO ORIGINALE: You Only Love Twice
USCITA ITALIANA: RM Oro 67, agosto 2008
GIUDIZIO PERSONALE: sufficiente
Chi è la fanciulla che da tre anni vive in un convento dopo aver perduto la memoria a seguito di un incidente in carrozza? Secondo una donna che inaspettatamente la riconosce nei panni di Suor Marta, si tratterebbe di Jessica Hayward, signora di Hawkshill Manor. Eppure, tornata a casa, Jessica continua a non ricordare nulla. Neanche l'affascinante lord Lucas Wilde, da cui si sente attratta. Ma che potrebbe essere l'assassino di suo padre...
Elizabeth Thornton è una grande maestra nel creare trame in cui si trova un po' di tutto: storia d'amore, mistero, ironia... Anche in questo caso ha costruito una trama estremamente complessa.
Tutto comincia quando suor Marta viene riconosciuta come Jessica Hayward, misteriosamente scomparsa dopo la morte del padre. Ritornata nella sua casa, fa fatica a recuperare la propria identità, ricordare il passato. La mettono particolarmente alla prova una strana voce che la tormenta da sempre, probabilmente quella dell'assassino del padre, e l'affascinante Lucas Wilde al quale la lega una vecchia passione.
I personaggi sono tutti ben delineati, sia quelli principali che quelli secondari.
Jessica è una donna coraggiosa che cerca di affrontare i molti fantasmi che circondano la sua identità perduta. Si intuisce in lei un'evoluzione, rispetto alla ragazza viziata che deve essere stata un tempo. Ora è una donna matura, consapevole e generosa verso il suo prossimo. Il dono particolare della connessione mentale con l'assassino la turba molto, ma nello stesso tempo la induce ad affrontare la difficoltà.
Lucas è un eroe forte, ma non eccessivamente dispotico. Deve venire a patti con la forte attrazione che prova per Jessica che un tempo gli causava vergogna ma alla quale ora non può fare altro che arrendersi. È un uomo dotato anche di una forte componente ironica, soprattutto nel suo rapporto con i cugini.
Per quanto riguarda lo stile, come ho già detto, il pregio della Thornton è quello di saper mescolare registri e situazioni diverse cocn perfetto equilibrio.



martedì 20 ottobre 2015

JULIE GARWOOD: Indomita attrazione

TITOLO: Indomita attrazione
AUTRICE: Julie Garwood
TITOLO ORIGINALE: Ransom
USCITA ITALIANA: Originali Euroclub
GIUDIZIO PERSONALE: Buono.
La piccola Gillian ha paura del buio. Da quando è rimasta orfana della madre, morta dando alla luce un bambino, il grande castello del Dunhanshire sembra ancora più vuoto e silenzioso. Così, quando cala la sera, Gillian attraversa il passaggio segreto che conduce alla camera della sorella Christen e si addormenta fra le sue braccia. Ma la notte in cui il barone Alford attacca di sorpresa il castello e uccide suo padre, il passaggio segreto non basta a garantirle la fuga: i gradini sono ripidi e Gillian cade, perdendo conoscenza. Solo Christen riesce a mettere in salvo e a portare con sé un prezioso scrigno che contiene l'inconfutabile prova di un misfatto compiuto ai danni del re... Sono passati quattordici anni da quell'evento e Gillian, affidata alle cure dello zio Morgan, è ormai diventata una donna forte e sicura di sé. Ma un giorno Alford la chiama nuovamente al suo cospetto per sottoporla a un odioso ricatto: dovrà ritrovare sua sorella e farsi consegnare lo scrigno, altrimenti lo zio Morgan morirà. A Gillian non rimane che andare alla ricerca di Christen, muovendosi sulle tracce di poche, labili informazioni. Il viaggio riserverà imprevisti, colpi di scena, e l'incontro inaspettato con Brodick Buchanan, valoroso guerriero scozzese che si offrirà di aiutarla nell'impresa. Fra fughe, agguati e congiure, i due giovani si ritroveranno sempre più vicini. E finiranno coinvolti in un'incredibile avventura di onore e vendetta, in una storia di passioni brucianti e di travolgente, audace sensualità.
Questo libri mi ha fatto apprezzare molto la tecnica narrativa della Garwood che avevo giudicato, nel precedente romanzo, un po' immatura. Da qui si capiscono i motivi del successo di questa autrice.
TRAMA
La trama, come potete leggere dal sunto, è piuttosto complessa e si colloca nell'ambientazione classica del periodo del regno di Giovanni Senzaterra, di cui racconta un evento fantasioso insolito: la ricerca di un tesoro che egli avrebbe donato alla donna amata e che coinvolge la famiglia della protagonista. Recuperare quel tesoro significa rintracciare la sorella da cui è stata separata per tutta la vita. Inizia così una serie di avventure nelle quali Gillian verrà aiutata dal laird Brodick Buchanan. Il rapporto tra i due si evolve così rapidamente che ben presto si ritroveranno sposati.
PERSONAGGI
Gillian è una donna molto forte e intraprendente. Ha una bella impresa davanti a sé e non si scoraggia o indietreggia minimamente perché deve salvare la vita dello zio Morgan. È spesso piuttosto testarda e poco accorta nelle scelte che fa, soprattutto quando deve sottolineare a tutti i costi la sua scelta di indipendenza rispetto a Brodick.
Brodick è il classico eroe non troppo alfa, nel senso che vorrebbe imporsi con Gillian, e in qualche caso ci riesce, ma alla fine non riesce mai ad essere troppo duro con lei e intenerisce il fatto che alla fin fine si rassegna nel non riuscire a imporle nulla. Mi piace molto l'attenzione nel ricostruire il rapporto amichevole, cameratesco, con gli altri suoi compagni d'arme.
STILE
L'autrice è riuscita a costruire una trama davvero molto complessa anche con un romance secondario, e con una serie di personaggi ben descritti e costruiti. Mi è sembrato che si siano accumulati troppe situazioni e la storia tra i protagonisti si sia evoluta un po' troppo velocemente rispetto ai riferimenti temporali che l'autrice da: sembrava passata almeno una settimana e invece erano passati solo due giorni dal loro incontro...