giovedì 28 maggio 2015

STIEG LARSSON. Uomini che odiano le donne

STIEG LARSSON: Uomini che odiano le donne
Sono passati molti anni da quando Harriet, nipote prediletta del potente industriale Henrik Vanger, è scomparsa senza lasciare traccia. Da allora, ogni anno l'invio di un dono anonimo riapre la vicenda, un rito che si ripete puntuale e risveglia l'inquietudine di un enigma mai risolto.
Ormai molto vecchio, Henrik Vanger decide di tentare per l'ultima volta di fare luce sul mistero che ha segnato tutta la sua vita. L'incarico di cercare la verità è affidato a Mikael Blomkvist: quarantenne di gran fascino, Blomkvist è il giornalista di successo che guida la rivista Millennium, specializzata in reportage di denuncia sulla corruzione e gli affari loschi del mondo imprenditoriale. Sulle coste del Mar Baltico, con l'aiuto di Lisbeth Salander, giovane e abilissima hacker, indimenticabile protagonista femminile al suo fianco ribelle e inquieta, Blomkvist indaga a fondo la storia della famiglia Vanger. E più scava, più le scoperte sono spaventose.
Accolto al suo esordio come una rivelazione, Stieg Larsson ha scritto un thriller che emoziona e insieme un romanzo che, al di là dell'indagine serrata e dai colpi di scena, contiene un messaggio sul nostro tempo. Un giallo che all'azione e al dramma combina una storia molto umana e tragicamente moderna.
Mi accingo a scrivere questa recensione consapevole di non essere esperta del genere e, probabilmente, di non riuscire a cogliere tutti gli elementi necessari. Mi sono voluta cimentare in questa lettura perché tempo fa avevo comprato questo libro, spinta dal successo che aveva avuto e da tutti i commenti entusiasti che lo accompagnavano. Per essere un romanzo che non appartiene esattamente al mio genere preferito, devo dire che, tutto sommato, sono riuscita a leggerlo e a seguire la vicenda, anche se de dire che non tutti i particolari mi erano chiari, in maniera specifica quelli inerenti allo spionaggio informatico e alle manovre finanziarie. Il libro è decisamente complesso e già la sua lunghezza ci fa capire quanto l'autore abbia voluto soffermarsi su molteplici particolari, alcuni utili per ricostruire gli elementi fondamentali dei protagonisti.
La trama thriller è ben condotta e io, che tra l'altro non sono un'esperta del genere, non ero arrivata neanche minimamente vicina a capire la soluzione dell'enigma, anche se man mano che procedevano le indagini si familiarizzava con i vari personaggi ed esponenti dell'immensa famiglia Vanger. L'autore ha ripreso il motivo classico delle grandi famiglie economicamente potenti che racchiudono al loro interno un terribile tarlo.
I due protagonisti sono delineati molto bene. Devo ancora capire in cosa consista esattamente il fascino di Mikael Blomkvist perché io me lo sono immaginato, invece, come un intellettuale un po' nerd, ma invece è circondato da donne che inesorabilmente conquista. Molto più interessante è la figura di Lisbeth Salander: essa è molto ben caratterizzata sia fisicamente che socialmente, economicamente, intellettualmente ma, soprattutto psicologicamente ed è un personaggio che riserva sempre sorprese. Io credo che tra i due, lei rubi decisamente la scena all'altro.
Lo stile è abbastanza semplice e lineare, credo che sia tipico un po' delle lingue scandinave che sono piuttosto prive di orpelli, qui funziona ancora meglio perché si costruisce una cronaca, a volte anche secca, dei fatti narrati. L'ambientazione svedese era per me del tutto nuova e mi ha creato un po' difficoltà immaginare questi contesti ambientali.
Tutto sommato mi ha lasciato la curiosità di leggere il secondo libro della trilogia, e non credevo.






martedì 26 maggio 2015

JENNIFER ASHLEY: Profezia di mezza estate

TITOLO: Profezia di mezza estate
AUTRICE: Jennifer Ashley
TITOLO ORIGINALE: Penelope & Prince Charming
USCITA ITALIANA: GRS 648, settembre 2008
GIUDIZIO PERSONALE: SUFFICIENTE
Inghilterra, 1819
Quando il bellissimo Principe Damien Augustus Frederic di Nevgaria si presenta ad Ashborn Manor chiedendole di sposarlo e di seguirlo nel suo lontano regno, Lady Penelope Trask pensa di essere finita in una delle fiabe che raccoglie e traduce. Secondo un'antica profezia, infatti, solo quando il principe si unirà in matrimonio con la signora Ashborn Manor, Nevgaria tornerà a prosperare. Benché incredula, Penelope non può negare di essere attratta da quell'uomo singolare dal delizioso accento straniero, e così si trova coinvolta suo malgrado in avvenimenti insoliti, magici incontri e pericolosi agguati che rischiano di impedire le nozze con l'affascinante Damien, fissate per il giorno di mezza estate.
Primo volume della serie Nevgaria, un libro carino, ma nulla di eccezionale.
TRAMA
La trama è molto particolare, un po' fiabesca. Il principe dell'immaginario piccolo regno di Nevgaria, Damien Augustus Frederic Michel di Nevgaria, si reca in Inghilterra alla ricerca della sposa che un'antica profezia gli avrebbe assegnato e la individua in Penelope Trask, una giovane donna che non riesce a capire come sia possibile questa strana storia che le viene raccontata, che lei sia la discendente di un'antica casata di Nevgaria e come possa lei, che si sente una ragazza insignificante, diventare la moglie di quello splendido principe. Tutto assomiglia molto alle fiabe che le piacciono tanto. Ma un lungo cerimoniale li porterà a sposarsi e a dover affrontare anche un terribile nemico.
PERSONAGGI
Damien è un uomo affascinante, un seduttore, qualcuno contro il quale l'ingenua Penelope difficilmente potrà resistere. Nel suo passato ci sono tanti dolori, anche troppi: un padre orrendo che ha causato la morte di sua madre, ha chiuso lui in prigione e ha oppresso un popolo. Ma Damien rimane un uomo consapevole del suo dovere e leale al suo popolo. È comunque un po' manipolatore rispetto alle donna ma ha sempre l'aspetto della simpatica canaglia. Forse le sue passate ferite potevano essere messe in evidenza meglio.
Penelope è ciò che può essere più lontano dagli intrighi internazionali e dalle corti. È una fanciulla vissuta sempre in campagna che ha sempre difeso strenuamente la sua dignità, tanto da rifiutare due matrimoni. Contro il seduttore Damien nulla può, è destinata a soccombere. Al di là della forte attrazione che prova per Damien e dei suoi tentativi di resistergli, non sappiamo molto altro.
Da notare un complesso interessante, e anche divertente, di personaggi secondari.
STILE
L'autrice si sofferma molto nella costruzione dell'azione, i personaggi principali, a mio avviso, risultano non adeguatamente sviluppati, le loro ferite e i loro drammi rimangono tutti a un livello superficiale. Forse ha insistito un po' troppo sul versante dell'attrazione fisica e sessuale.


martedì 19 maggio 2015

RONDA THOMPSON: Abbraccio oscuro

TITOLO: Abbraccio oscuro
AUTRICE: Ronda Thompson
TITOLO ORIGINALE: The Untamed One
USCITA ITALIANA: RM Mystere 42 agosto 2008
GIUDIZIO PERSONALE: OTTIMO
Jackson Wulf è deciso a spezzare l'ancestrale maledizione che grava su di lui e sui suoi fratelli a ogni luna piena i Wulf di sesso maschile si trasformano in lupi mannari. Solo la morte violenta di una strega potrà liberarli. Ma quando Jackson incontra la giovane e bellissima strega Lucinda, salvandola da una terribile minaccia, per lui tutto cambia. Potrà essere proprio l'amore di quella donna a salvarlo?
Secondo volume della serie Selvaggi Wulf di Londra e, come per il precedente, non posso fare a meno di elogiare questo romanzo. Trama classica ma bella, caratterizzazione eccezionale, stile appassionante.
TRAMA
Jackson Wulf sta cercando di liberarsi della maledizione che ha rovinato la sua famiglia: la licantropia. Sulla base dell'incantesimo che il Wulf si tramandano, solo uccidendo una strega si potrà liberare del mostro che è in lui. A tale scopo va alla ricerca di Lucinda e la trova mentre sta partorendo e la aiuta. Dopodiché la capanna della strega viene incendiata e Jackson sembra essere morto dentro e quando torna alla sua casa di Londra trova Lucinda che vi si è insediata come sua moglie. A questo punto i due stringono un patto...
PERSONAGGI
Jackson è un protagonista sensazionale. Ha delle ferite profonde che risalgono alla tragica morte dei suoi genitori e alla scoperta della sua parte mostruosa. Avendo in sé questa componente “cattiva” decide di fare il cattivo, lasciandosi andare all'alcol, al gioco e alla seduzione spietata delle donne, visto che è stato proprio l'amore non corrisposto a scatenare in lui la belva. L'amore per Lucinda dovrà permettergli di apprezzare il buono che c'è in lui e amare se stesso prima che gli altri. Jackson è un falso cattivo, non riesce proprio a sembrare tale, alla fine la sua dolcezza emerge.
Lucinda è una ragazza che è sempre vissuta emarginata a causa dei poteri della sua famiglia, anche se lei esercita solo magia bianca. Anche lei non è un personaggio per nulla piatto: la sua particolare paura da superare è quella di perdere il proprio autocontrollo, perchè è stata vittima della più bieca delle violenze. La cosa che la rende davvero un personaggio grandioso è l'amore per quel figlio, frutto di quella violenza, per il quale è disposta a sacrificare qualsiasi cosa. Anche lei deve lottare a lungo prima di accettare il suo amore per Jackson. La forza attrattiva tra di due è potentissima e sembra quasi di percepire l'elettricità tra di loro.
STILE
Questa autrice è davvero bravissima nel delineare i suoi personaggi, dai principali ai secondari. Sa calibrare sapientemente i dialoghi, che sono molto intensi, alle descrizioni nelle quali ci fa percepire la magia dell'amore tra i protagonisti. Molto realistica la descrizione della trasformazione di Jackson in lupo.

SERIE I SELVAGGI WULF DI LONDRA
  • BACIO OSCURO
  • ABBRACCIO OSCURO
  • THE CURSED ONE



martedì 12 maggio 2015

CELESTE BRADLEY: Il giocatore

TITOLO: Il giocatore
AUTRICE: Celeste Bradley
TITOLO ORIGINALE: The Rogue
USCITA ITALIANA: RM Mystere 41, agosto 2008
GIUDIZIO PERSONALE: BUONO
Ethan Damont, forse il più famoso e famigerato bara di Londra, è riuscito ad aprirsi la strada fino ai salotti migliori e ai tavoli verdi più esclusivi. Ed è proprio la sua astuzia con le carte a spalancargli anche le porte del Club delle Menzogne, un gruppo di ladri e spie al servizio della Corona. Ma, proprio alla sua prima missione, lo attende un incontro fatale: lady Jane Pennington. Ma chi è in realtà Jane? Una ingenua quanto irresistibile fanciulla oppure una scaltra spia al soldo di Napoleone? Pur di scoprirlo, Ethan non esita a mettere in gioco se stesso.
Nuovo capitolo della Serie dedicata al Club delle Menzogne, un lungo racconto spionistico con un mistero che si protrae nel corso di tutta la serie.
TRAMA
Al centro di questo libro c'è Ethan Damont, un famoso giocatore che frequenta, stupisce e scandalizza gli esponenti del ton con una vita pericolosa, dissoluta. Questa vita viene sconvolta quando il Club dei Bugiardi cerca di ingaggiarlo per fargli compiere una missione. Ethan è molto riluttante, ma la missione le consente di passare molto tempo in compagnia di Lady Jane Pennington, una fanciulla che è in grado di stupirlo e di sconvolgerlo. Alla fine la missione non sarà più questione di opportunismo ma di scelta leale.
PERSONAGGI
Come si evince anche dal titolo, la figura centrale del racconto è Ethan, davvero un protagonista sapientemente sviluppato e presentato con una cura eccezionale. Da figlio scapestrato di un fabbricante did tessuti, ha deluso tutte le aspettative del padre da cui è stato diseredato e cacciato. Da quel momento si è guadagnato da vivere giocando a carte e stupendo tutti con la sua vita dissoluta. Se si scava dietro quell'apparenza di sfrontato si scopre una persona che delude le aspettative degli altri. Per questo non si vuole impegnare in nulla: nè nella missione spionistica nè nei suoi sentimenti per Jane. Jane Pennington è ben caratterizzata, ma non ha la stessa profondità del compagno. È sicuramente una ragazza che ha superato delle enormi difficoltà e che ha continue sorprese per le lettrici, e anche per Ethan! Per fortuna, è più caratterizzata per la sua intelligenza che per la sua bellezza, anche se questa c'è.
STILE

L'autrice, come sempre, ha fatto un ottimo lavoro nel raccontare una storia che lascia sempre col fiato sospeso anche perché ci sono continui rivolgimenti, e soprattutto succede sempre qualcosa che mette in dubbio quanto successo fino a quel momento. Si aggiunge che la Bradley fa un ottimo lavoro nell'alleggerire il tutto con una sottile vena di ironia e di umorismo.

giovedì 7 maggio 2015

MARGARET MOORE: La dama e il cavaliere

TITOLO: La dama e il cavaliere
AUTRICE: Margaret Moore
TITOLO ORIGINALE: My Lord's Desire
USCITA ITALIANA: GRS 647, agosto 2008
GIUDIZIO PERSONALE: SUFFICIENTE
Inghilterra, 1204
Dopo aver trascorso lunghi mesi nelle segrete di un castello in Normandia, Lord Armand de Boisbaston ritorna in Inghilterra, dove spera di potersi procurare il denaro necessario a pagare il riscatto del fratello Bayard, ancora ostaggio dei francesi. E quando tutti i suoi tentativi falliscono, pur detestando la condotta indegna di re Giovanni, Armand si presenta a corte, sperando di trovare una moglie la cui ricca dote gli garantisca la possibilità di liberare il fratello. Il destino vuole che la prima donna su cui posa gli occhia sia Lady Adelaide D'Averette, una fanciulla tanto irresistibile quanto indipendente, che però ha fatto voto di non sposarsi mai. Ma Armand non ha intenzione di arrendersi tanto facilmente, e non soltanto perchè in gioco c'è la sua stessa vita!
Nuovo romanzo medievale della Moore che è davvero una delle più brave nel ricostruire questo periodo storico.
TRAMA
Inizi del '200, alla corte di re Giovanni arriva Armand de Boisbaston, un cavaliere di ritorno dalla Normandia dove ha combattuto contro il re di Francia, Filippo. Armand ha dovuto affrontare un lungo assedio prima, e un'altrettanto lunga prigionia conclusasi solo dopo il pagamento di un riscatto. Ora deve racimolare del denaro per liberare il fratello Bayard. La sua permanenza a corte è sconvolta dall'incontro con lady Adelaide D'Averette. L'attrazione tra di loro è forte e durante uno dei loro incontri/scontri sentono una minaccia contro il Primo Ministro e il Vescovo di Canterbury. Da quel momento in poi devono collaborare, fingendosi fidanzati, ma mica tanto...
PERSONAGGI
In generale per entrambi i protagonisti non c'è molto spazio per l'approfondimento psicologico in quanto c'è molta azione. Entrambi i protagonisti hanno sì un passato doloroso, ma tutto resta semplicemente abbozzato. Entrambi hanno dei dolori legati alla famiglia e a un padre dispotico. Il padre di Armand era un uomo senza scrupoli che tradiva la moglie e seminava in giro figli illegittimi, senza rispetto per la famiglia. Il padre di Adelaide era dispotico e maltrattava sia la moglie che le figlie perchè non aveva un erede legittimo.
Risultato. Entrambi credono poco nella famiglia e non intendono sposarsi.
Molto ben delineato è l'ambiente della corte, dei personaggi che ruotano attorno al re e la figura di re Giovanni con i suoi capricci e le sue angherie sui nobili che in seguito gli avrebbero chiesto la Magna Charta proprio per sentire rispettati i loro diritti.
STILE
Naturalmente, lo stile della Moore è molto attento, abile nello sviluppare una storia avvincente. Lo stile è sempre sostenuto, veloce, dinamico, con ottimi dialoghi. Forse ci sono poche descrizioni accurate, ma lo stile veloce serve anche a dare l'idea della corte sconvolta continuamente dagli intrighi.
Molto carino!





martedì 5 maggio 2015

JACQUELINE CHURCH SIMONDS: La leggenda del Capitano Mary

TITOLO: La leggenda del Capitano Mary
AUTRICE: Jacqueline Church Simonds
TITOLO ORIGINALE: Captain Mary, Buccaneer
USCITA ITALIANA: GRS 646, agosto 2008
GIUDIZIO PERSONALE: 1/5
Nueva Granada, 1721
Mary si sporse dalla prua della Fury e scrutò l'orizzonte attraverso la foschia mattutina che avvolgeva il brigantino. Il solo rumore che si udiva era lo schricchiolio dello scafo che fendeva lentamente le acque immote e scure. L'odore salmastro del mare e del fitto tappeto di alghe che galleggiava sulla superficie riempiva l'aria. All'improvviso dalla nebbia emerse la nave nemica e il cuore di Mary accelerò i battiti. Nonostante quella fosse ormai la sua vita da diversi anni, la tensione che la coglieva prima di ogni arrembaggio non accennava a diminuire. Si girò e rivolse un breve cenno del capo a Petronius, l'unico uomo di cui si fidava ciecamente e del quale era innamorata, il compagno fedele di mille avventure. Stava per avere inizio una nuova battaglia e forse quel giorno anche lei avrebbe perso la vita. Ma il suo nome sarebbe sopravvissuto per sempre. Perchè lei era il capitano Mary, l'unica donna al mondo a comandare un vascello pirata.
Trama estremamente particolare, potrebbe risultare un piacevole diversivo così come lo si potrebbe detestare. Io non ho trovato la lettura di questo libro particolarmente piacevole.
TRAMA
La trama racconta in modo vorticoso e confuso la strana esistenza del Capitano Mary che sarebbe stata una ragazza del Nord Carolina scappata per evitare un matrimonio imposto, che ha avuto brutte esperienze che l'hanno indotta a diventare una donna pirata. Nella sua ciurma spicca il nero, Petronius, l'unico ad essergli sempre fedele perché altri la tradiscono tutti. In tutto c'è pure un'accozzaglia di personaggi a situazioni assurdi.
PERSONAGGI
Come reale personaggio c'è solo Mary perché per il resto non si capisce molto degli altri personaggi che appaiono e scompaiono con estrema facilità e rapidità. Mary è, naturalmente, una donna molto forte e determinata, abituata a comandare, a fare e disfare. Non è un personaggio a cui ci si possa affezionare perché è talmente fredda e impersonale che non vi si legge niente dietro questo muro di ghiaccio. È vero che la vita l'ha molto provata, ma non è assolutamente la protagonista di un romanzo semmai di una biografia che non richieda nessun processo di identificazione.
Petronius è un bravissimo collaboratore, fedele e sempre presente, ma anche di lui sappiamo ben poco, ma soprattutto perché nelle ultime dieci pagine si dovrebbe sviluppare la storia d'amore tra di loro?
STILE

Dello stile ho apprezzato particolarmente i continui salti temporali che davano vivacità a un racconto altrimenti piatto, con il rischio però di confondere non poco le acque. Per il resto, ho trovato tutto così poco accattivante e appassionante che ho trovato questo libro totalmente fuori luogo in questa serie di libri.

giovedì 30 aprile 2015

TERRI BRISBIN: Inganno e seduzione

TITOLO: Inganno e seduzione
AUTRICE: Terri Brisbin
TITOLO ORIGINALE: The Earl's Secret
USCITA ITALIANA: GRS 645, agosto 2008
GIUDIZIO PERSONALE: BUONO
Inghilterra – Scozia, 1818
L'arrogante Conte di Treybourne non è certo il tipo da lasciar correre quando un anonimo giornalista per l'ennesima volta si prende gioco delle sue idee conservatrici dalle pagine della Scottish Monthly Gazette. Deciso a scoprire la vera identità dell'autore degli articoli e ad affrontarlo di persona, si presenta nella redazione del quotidiano con il falso nome di Mr Archer. Un piano impeccabile finchè non si imbatte in Anna Fairchild, una giovane colta, indipendente e molto affascinante che lavora per il giornale. Una donna, per giunta, che manifesta spiccate tendenze liberali, simili a quelle del suo avversario. Ma Lord Treybourne è troppo occupato a nascondere la sua vera identità e a godere della stimolante compagnia di Miss Anna per accorgersene. E quando infine le loro opposte posizioni politiche vengono alla luce, la frattura sembra insanabile.
Questo libro mi ha dato la sensazione di un buon compitino portato dignitosamente a casa ma nulla di più. Ha tutte le sue cose a posto: una buona trama, dei personaggi discretamente costruiti, una trama ben sviluppata e varia, ma nulla che davvero appassioni ed entusiasmi la lettrice.
TRAMA
La trama è basata sul più classico schema degli equivoci in quanto entrambi i protagonisti nascondono all'altro parte della loro identità.
David Lansdale Conte di Treybourne è costretto da padre a sostenere e ad essere portavoce del partito conservatore (tory), nonostante le sue idee appartengano ad un altro ambito. In questa veste sono diventati famosi i suoi scontri a mezzo stampa con A.J. Goodfellow. Per smascherare chi sia quest'uomo che gli sta rendendo la vita impossibile si reca in Scozia, sotto mentite spoglie, dove incontra la giovane donna Anna Fairchild che sarebbe proprio il misterioso giornalista.
PERSONAGGI
David è un uomo che ha un profondo dissidio interiore e che si porta dietro da tempo un grosso senso di colpa. Sa che sta comportandosi molto male, soprattutto nei confronti di Anna, ma in qualche modo la sua azione non appare mai del tutto criticabile. In fondo mostra costantemente la sua bontà nei confronti dei più deboli, la sua dolcezza nei confronti della sorella di Anna, Julia. Insomma alla fin fine è un eroe che ti lascia un po' fredda perché non è né un maschio alfa, né un uomo pienamente tormentato. Probabilmente è più realistico, ma non appassiona la lettrice.
Anna è la classica donna forte, indipendente, anticonvenzionale. Però è una di quelle protagoniste che abbiamo già visto in tanti altri romanzi. C'è un accenno a un trauma subito in passato che, secondo me, andava analizzato meglio. Per il resto, a me è sembrato un personaggio piatto e monocorde che non si evolve, l'unica cosa che cambia in lei è l'accettazione del sentimento che prova per David.
STILE
Lo stile è, come tutto il resto, ben costruito, ma, in questo caso, devo ammettere, con alcune scene davvero notevoli, una per tutte la scena del bacio durante il temporale. Per il resto è un buon lavoro, ma nulla di particolarmente memorabile.


martedì 28 aprile 2015

SYLVIA Z SUMMERS: Di tenebra e d'amore

TITOLO: Di tenebra e d'amore
AUTRICE: Sylvia Z. Summers
USCITA ITALIANA: GRS 644, agosto 2008
GIUDIZIO PERSONALE: buono.
Londra, 1896
Se non è facile adattarsi alle usanze di un paese straniero, lo è ancor meno quando si è dovuto rinunciare a una promettente carriera artistica. È ciò che succede a Odyle Chagny, costretta a lasciare la Francia e ad accontentarsi di fare l'istitutrice delle due figlie di Lord Moran. Dalla sua posizione ai margini del bel mondo, la giovane si rende conto ben presto che in quell'ambiente dove tutto sembra perfetto, in realtà molti nascondono oscuri segreti. Che dire, per esempio, di Lord Tristan Brisbane, l'attraente e un po' impacciato gentiluomo la cui timida insicurezza mal si accorda con le voci inquietanti che circolano sul suo conto? O dell'avvenente Lady Moran, che pur circondata dal lusso conduce un'esistenza triste e solitaria? Generosa e perspicace, Odyle si ritrova così in una scomoda posizione, scoprendo a proprie spese che nell'Inghilterra puritana di fine Ottocento può bastare un sussurro per distruggere una vita.
È il romanzo di un'autrice italiana che, evidentemente, ha accuratamente costruito questo romanzo facendone un'opera davvero complessa e articolata.
TRAMA
La trama riguarda una giovane artista francese, Odyle Chagni / Latuvielle a cui viene imposto un terribile fidanzato che per sottometterla arriva a rinchiuderla in un ospedale psichiatrico. Per evitare questo matrimonio, Odyle fugge in Inghilterra dove diventerà istitutrice delle due figliolette di Lord e Lady Moran. A Londra Odyle incontra Lord Tristan Brisbane e tra i due scatta una relazione fatta di incontri, scontri, gaffes e fraintendimenti. La trama si evidenzia per una mirabile ricostruzione della Londra di fine '800 e del clima di ottimismo e fiducia nel progresso, così come della esigenza di libertà delle donne che si respiravano in quegli anni. Un'unica perplessità della trama si parla di due morti: il figlio dei coniugi Moran e di Lord Brisbane, dei quali non viene specificato molto e dei quali non si capisce a fondo, soprattutto a fondo, soprattutto per il secondo, l'incidenza sulle vite dei personaggi.
PERSONAGGI
Odyle è una donna che è stata abituata a vivere con una certa libertà, e infatti non accetta le ingerenze di Victor, ma che porta questa tendenza all'autodeterminazione anche nella sua vita londinese. Di lei ho poco apprezzato questa tendenza alla sindrome da crocerossina per cui sembrerebbe che debba risolvere tutti i problemi del mondo.
Tristan è molto accattivante quando viene rappresentato come un uomo goffo, appassionato di invenzioni, con la testa tra le nuvole. Risulta poco credibile quando gli si vuole dare l'immagine del dannato, del tormentato o perseguitato dal mistero della famiglia. Io avrei aiutato questo aspetto, anche perché ad un certo punto il romanzo sembra contenere davvero troppi fili da dipanare.
C'è poi un complesso di figure minori, tutti ben descritti e ben caratterizzati.
STILE

L'autrice ha davvero un bello stile, molto accurato, con una dovizia di particolari davvero notevole. Sono accuratamente bilanciate le parti riflessive e i dialoghi, e conteneva anche in modo equilibrato parti drammatiche ma anche parti molto divertenti.

giovedì 23 aprile 2015

LAURA KINSALE: Solo una promessa

TITOLO: Solo una promessa
AUTRICE: Laura Kinsale
TITOLO ORIGINALE: The Hidden Heart
USCITA ITALIANA: RM 826, agosto 2008
GIUDIZIO PERSONALE: buono
DALLA GIUNGLA DEL SUD ALLA FORESTA DEL CUORE
Lady Tess Collier è erede di un'ingente fortuna, ma deve mantenere la promessa fatta al defunto padre: lasciare l'amata giungla sudamericana per tornare in Inghilterra. E sposarsi. Ad accompagnarla nella traversata, e quindi nei salotti di Londra è l'enigmatico capitano Gryf che, all'insaputa di Tess, ha una missione. Deve proteggere la ragazza dai cacciatori di dote. Missione alquanto complicata: il cuore di Gryf, l'uomo meno adatto a proporsi, già le appartiene...
Questo è il romanzo d'esordio di un'autrice che ha scritti libri davvero molto belli. Già dai suoi esordi ha messo in evidenza il suo talento e la sua capacità di costruire personaggi davvero indimenticabili.
TRAMA
La trama è abbastanza complessa: si parte da una giovane ereditiera, Teresa Collier, che, rimasta orfana in Sudamerica, deve ritornare in Inghilterra per poter trovare un marito adatto che lo tenga sotto la sua tutela. Nel viaggio, il giovane capitano, Gryphon Arthur Meridon, la deve accompagnare in Inghilterra e nel viaggio i due si innamorano disperatamente, nonostante la difficoltà della loro differenza sociale. In realtà, lo stesso Gryf nasconde un grande segreto: è il rampollo di una nobile famiglia e vuole assolutamente riconquistare la sua legittima posizione. Di questa trama, non ho particolarmente apprezzato il fatto che non si assiste allo sbocciare del sentimento tra i due protagonisti. Questo è dovuto al fatto che l'attenzione va a tutto quello che succede quando i due sono già in Inghilterra ma avrei preferito non leggere quasi subito che i due protagonisti erano già innamorati.
PERSONAGGI
Gryf è un eroe davvero molto tormentato. È vero che gli è successo di tutti in passato e che ancora tanto gli capiterà nel corso del libro, anche troppo, ma sembrava che fosse anche un po' troppo forzata la tendenza a enfatizzare gli aspetti negativi. Indubbiamente la psicologia del personaggio è altamente sviluppata: di lui sappiamo indubbiamente che le sue esperienze dolorosissime vissute sin da bambino lo inducono a sentirsi inadatto all'amore, ed è convinto che lui sia destinato a perdere le persone che ama. Alla luce di tutto ciò pare fare di tutto per far soffrire la povera Tess, e anche per infliggersi moltissima sofferenza.
Tess è un personaggio molto più equilibrato ma deve fronteggiare gli alti e bassi di Gryf. Certo, anche lei ci mette del suo nel creare difficoltà, ma alla fin fine è anche abbastanza risoluta nel risolvere i molti problemi che assediano la vita di Gryf. A me ha dato molto la sensazione che, tutto sommato, finisse per subire un po' troppo da lui.
STILE

Come è caratteristico di questa autrice, il tono del racconto è davvero molto drammatico. Alla fine il quadro della storia è davvero molto ben dipinto, c'è una particolare attenzione ai singoli particolari di ogni scena, ma resta la sensazione che davvero tutto sia un po' troppo gravato dal dramma incombente.

giovedì 16 aprile 2015

LORETTA CHASE: Miss Wonderful

TITOLO: Miss Wonderful
AUTRICE: Loretta Chase
TITOLO ORIGINALE: Miss Wonderful
USCITA ITALIANA: RM 825, agosto 2008
GIUDIZIO PERSONALE: 2/5
CAMPI DI BATTAGLIA, DUELLI DI AMORE
Da quando è tornato da Waterloo, con gravi ferite nel corpo e nello spirito, Alistair Carsington conduce un'esistenza di eccessi. Finchè, per mantenere il suo costoso tenore di vita, si mette in società con un amico per la costruzione di canali nella campagna del Derbyshire. Ma la seducente Mirabel, figlia del più grande proprietario terriero della zona, è decisa a impedirglielo con qualunque mezzo. Nonostante l'amore che intanto è sbocciato fra loro...
Inizio una serie che so avere avuto molto successo. Io non ho mai avuto particolare passione per Lorretta Chase e neanche questo mi ha particolarmente cocnvinta.
TRAMA
Tutto parte dall'esigenza che ha il conte di Hargate di far sposare i suoi tre ultimi figli perché gli risultano troppo costosi. Comincia dal terzogenito Alistair Carsington che viene mandato nel Derbyshire per convincere gli gli abitanti del luogo a far costruire dei canali. Il suo tentativo di affari deve superare l'opposizione di Mirabel Oldridge che gestisce da sola le proprietà del padre e non vuole che vengano deturpate dalle nuove costruzioni. Mirabel non si aspetta che proverà una forte attrazione per Alistair e che le due volontà si scontreranno fino alla fine.
PERSONAGGI
Alistair è da una parte l'eroe di Waterloo, dall'altra sembra un personaggio vanesio interessato solo al suo abbigliamento e al suo aspetto esteriore. In realtà sia l'uno che l'altro sono maschere che servono a coprire la sua sofferenza e il suo senso di inadeguatezza. Da una parte non si sente un eroe, anzi un codardo, dall'altra la sua zoppia ha deturpato quel senso di perfezione verso cui tende. Ma soprattutto Alistair sta cercando di aprirsi uno spazio che non sia lo scandalo che fino a questo momento è stato il suo campo.
Mirabel è una donna che ha preferito nascondersi in un bozzolo di sicurezza, ma nello stesso tempo ha dovuto assumersi delle responsabilità a causa delle stranezze del padre. Il suo mondo, così come se lo è costruito, minaccia di essere stravolto da Alistair, per questo vi si oppone con grande energia. Nello stesso tempo ha l'accortezza di capire ed assecondare l'attrazione che prova per Alistair.
STILE

Sicuramente il romanzo ha una trama sapientemente sviluppata con molti rivolgimenti, colpi di scena etc. Ogni particolare è stato sapientemente sviluppato, dalle descrizioni dei personaggi e dei paesaggi, dall'introspezione all'azione allo sviluppo dei dialoghi. La serie pare abbastanza articolata così come la trama di questo primo romanzo. Nonostante ciò la storia non mi ha presa molto perché l'ho trovata piuttosto lenta e poco avvincente.