TITOLO:
La dama e il cavaliere
AUTRICE:
Margaret Moore
TITOLO
ORIGINALE: My Lord's Desire
USCITA
ITALIANA: GRS 647, agosto 2008
GIUDIZIO
PERSONALE: SUFFICIENTE
Inghilterra,
1204
Dopo
aver trascorso lunghi mesi nelle segrete di un castello in Normandia,
Lord Armand de Boisbaston ritorna in Inghilterra, dove spera di
potersi procurare il denaro necessario a pagare il riscatto del
fratello Bayard, ancora ostaggio dei francesi. E quando tutti i suoi
tentativi falliscono, pur detestando la condotta indegna di re
Giovanni, Armand si presenta a corte, sperando di trovare una moglie
la cui ricca dote gli garantisca la possibilità di liberare il
fratello. Il destino vuole che la prima donna su cui posa gli occhia
sia Lady Adelaide D'Averette, una fanciulla tanto irresistibile
quanto indipendente, che però ha fatto voto di non sposarsi mai. Ma
Armand non ha intenzione di arrendersi tanto facilmente, e non
soltanto perchè in gioco c'è la sua stessa vita!
Nuovo
romanzo medievale della Moore che è davvero una delle più brave nel
ricostruire questo periodo storico.
TRAMA
Inizi
del '200, alla corte di re Giovanni arriva Armand
de Boisbaston,
un cavaliere di ritorno dalla Normandia dove ha combattuto contro il
re di Francia, Filippo. Armand ha dovuto affrontare un lungo assedio
prima, e un'altrettanto lunga prigionia conclusasi solo dopo il
pagamento di un riscatto. Ora deve racimolare del denaro per liberare
il fratello Bayard. La sua permanenza a corte è sconvolta
dall'incontro con lady Adelaide
D'Averette.
L'attrazione tra di loro è forte e durante uno dei loro
incontri/scontri sentono una minaccia contro il Primo Ministro e il
Vescovo di Canterbury. Da quel momento in poi devono collaborare,
fingendosi fidanzati, ma mica tanto...
PERSONAGGI
In
generale per entrambi i protagonisti non c'è molto spazio per
l'approfondimento psicologico in quanto c'è molta azione. Entrambi i
protagonisti hanno sì un passato doloroso, ma tutto resta
semplicemente abbozzato. Entrambi hanno dei dolori legati alla
famiglia e a un padre dispotico. Il padre di Armand era un uomo senza
scrupoli che tradiva la moglie e seminava in giro figli illegittimi,
senza rispetto per la famiglia. Il padre di Adelaide era dispotico e
maltrattava sia la moglie che le figlie perchè non aveva un erede
legittimo.
Risultato.
Entrambi credono poco nella famiglia e non intendono sposarsi.
Molto
ben delineato è l'ambiente della corte, dei personaggi che ruotano
attorno al re e la figura di re Giovanni con i suoi capricci e le sue
angherie sui nobili che in seguito gli avrebbero chiesto la Magna
Charta proprio per sentire rispettati i loro diritti.
STILE
Naturalmente,
lo stile della Moore è molto attento, abile nello sviluppare una
storia avvincente. Lo stile è sempre sostenuto, veloce, dinamico,
con ottimi dialoghi. Forse ci sono poche descrizioni accurate, ma lo
stile veloce serve anche a dare l'idea della corte sconvolta
continuamente dagli intrighi.
Molto
carino!
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