Erin
è distrutta: ha appena perso un promettente posto di lavoro
nell'ufficio marketing di un'azienda importante e la sua carriera è
in caduta libera. Altrimenti perchè avrebbe accettato di diventare
cameriera, per quanto al famoso Roulette, uno dei ristoranti più
glamour di New York? Nel santuario di Carl, chef di inarrivabile
bravura e con un particolare talento nel mettere a disagio i
novellini, Erin scopre che la vita dietro al grembiule è anche
peggio di quel che sembra: sprovvista di qualunque esperienza o
talento nell'ineffabile arte del servire, in balia dello sconfinato
egocentrismo di Carl e delle intemperanze di Gina, la nevrotica
miglie del proprietario, impara a sue spese che la cameriera perfetta
è un po' schiava e molto psicologa. Erin vuole disperatamente fare
del suo meglio, ma riesce solo a collezionare una magnifica serie di
piccoli grandi disastri. E come se non bastasse, un destino in vena
di complicazioni spinge sulla sua strada l'affascinante e
fidanzatissimo Daniel, produttore televisivo e habitué del Roulette,
di cui si innamora perdutamente. Esilarante e irresistibile, Omelette
è una commedia sofisticata e brillante, dove le ragioni del cuore e
quelle del palato si sposano in un menu di alta classe, da assaporare
dalla prima all'ultima pagina.
Lettura estiva perfetta:
divertente ma non eccessivamente stupida o irreale e paradossale. La
trama è più o meno quella spiegata in copertina.
Trama
La trama, appunto, non presenta
tratti di particolare originalità: è la classica storia della
protagonista, Erin, che ha perduto il posto di lavoro e si deve
arrangiare lavorando come cameriera in uno dei ristoranti più
rinomati della città e, non avendo esperienza, combina guai su guai.
Ma, nonostante ciò, le circostanze lo portano sempre a salvarsi e ad
avere la meglio, tanto da essere considerata da una critica
enogastronomica di grido uno dei pochi aspetti positivi del
ristorante. Alle disavventure lavorative si affiancano quelle
sentimentali. Ho trovato la parte sentimentale superflua e comunque
gestita male nel contesto e la storia d'amore tra Erin e Daniel è
incomprensibile sia per i suoi inizi che per la sua evoluzione.
Personaggi
Erin è il personaggio
principale nonché voce narrante ma non ha né una particolare verve
né una storia forte che la facciano emergere. Probabilmente la
sensazione che dà di una ragazza spersa è corretta ma a volte ha
degli atteggiamenti chiaramente ispirati e Bridget Jones ma non
riesce ad essere altrettanto ironica né sopra le righe come la
Rebecca di I Love Shopping. Insomma un personaggio molto debole.
Daniel, il suo partner, è
particolarmente scialbo. Non ha quegli aspetti di dolcezza, di
fermezza che hanno di solito i compagni di queste eroine.
L'ambientazione principale, è naturalmente, il ristorante e i
personaggi migliori sono quelli collegati ad esso. Primo tra tutti lo
chef, Carl, tutto preso da se stesso, dalla sua carriera, e dalla
competizione con altri cuochi stellati. Impone all'interno del
ristorante un clima da Masterchef e non a caso te lo immagini come il
Carlo Cracco della situazione. Tra i colleghi di Erin emerge Cato, il
suo mentore, e i proprietari del ristorante, i diabolici Steve e Gina
che vorresti tanto strangolare.
Stile
Lo stile è molto agile e
veloce, il libro si legge velocemente. Si capisce che le autrici
avevano come punto di riferimento libri più famosi ma non ne hanno
saputo riprodurre gli aspetti più scintillanti e divertenti.
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