TITOLO: L’emozione di una notte
AUTRICE: Candice Hern
TITOLO ORIGINALE: In the Thrill of the Night
USCITA ITALIANA: I Romanzi 789, novembre 2007
GIUDIZIO PERSONALE: 4/5
UN’IDEA SCANDALOSA PER RIPRENDERE A VIVERE
Dopo due anni di lutto, Marianne Nesbitt decide che è tempo di avere una amante. Una decisione che disorienta Adam, migliore amico di suo marito e ora suo più stretto confidente. Da sempre innamorato di Marianne, egli non ha mai osato farsi avanti e freme di gelosia quando lei sceglie l’affascinante lord Sherwood. Ma la notte di passione che dà inizio alla relazione non va come Marianne immaginava…
Inizio con questo romanzo una serie del tutto diversa dalle solite. Protagonista ne è un gruppo di gentildonne, ormai vedove da tempo, che desiderano dare una svolta alla loro esistenza, in particolare un compagno che possa ravvivare i loro letti solitari.
La protagonista del primo capitolo è Marianne Nesbitt, vedova da due anni, che non ha ancora spezzato il legame che la tiene unita al defunto marito, David. Ma i racconti dell’amica Penelope le insinuano il dubbio che si sia perso qualcosa dei rapporti coniugali, per questo motivo decide di trovarsi un amante. Il primo a cui rivela la sua intenzione e Adam Cazenove, miglior amico del marito e divenuto anche il suo miglior amico. L’uomo appare scioccato da tale rivelazione perché l’ha sempre vista come una creatura inviolabile, in quanto moglie del suo miglior amico, e perché capisce di aver sviluppato un forte sentimento di possesso e di gelosia nei suoi confronti.
Quando la donna gli presenta una lista di candidati, lui si impegna seriamente nello scoraggiarli e toglierli di mezzo. Ci sarebbe un unico, piccolo, irrilevante particolare: Adam si è appena fidanzato e non può sperare di aver per sé Marianne…
La trama, come capite, non è particolarmente complessa, né particolarmente mozzafiato; è sicuramente ben intrecciata, con un giusto equilibrio tra la parte divertente e quella sentimentale. I personaggi hanno una buona tenuta psicologica, anche se alle spalle non hanno drammi e tormenti vari. Entrambi sono trattenuti dal ricordo di David e dal fatto che si sono sempre visti come amici e fanno difficoltà a vedersi legati sentimentalmente.
Il romanzo è basato su questo gruppo di quattro signore chiaramente ed espressamente ispirate a Sex and the City (lo dice la stessa autrice) e mi sono ritrovato a cercare di attribuire a ciascuna di loro il chiaro riferimento al personaggio della serie: Marianne è Carrie? Il romanzo è tutto giocato su temi volutamente maliziosi, questo rende i personaggi molto familiari, ma forse poco credibili per un romanzo ambientato nell’Ottocento.
Il romanzo è, comunque, molto divertente e lo consiglio per una lettura spensierata.
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