TITOLO:
La donna mascherata
AUTRICE:
Elena Greene
TITOLO
ORIGINALE: Lady Dearing's Masquerade
USCITA
ITALIANA: I Romanzi 995, marzo 2012
GIUDIZIO
PERSONALE: 3/5
NON
SAPEVA CHE FOSSE LEI LA DONNA CHE CERCAVA
Dopo
aver baciato uno sconosciuto a un ballo mascherato, Livvy, lady
Olivia Dearing, viene additata come la vedova più licenziosa del
ton. Con la reputazione a pezzi, e il cuore tormentato dal ricordo di
quel bacio, Livvy si ritira in campagna, dove si prende cura di
alcuni orfanelli. Due anni dopo, Jeremy Fairhill, uno degli
amministratori del brefotrofio, viene a sapere che alcuni bambini
sono stati affidati a una vedova dalla dubbia moralità e si affretta
a indagare. Vedovo da anni, in lui è ancora vivido il ricordo della
donna misteriosa che, una sera lontana, aveva baciato a un ballo in
maschera. E l'incontro con Livvy riaccende una passione che rischia
di condurli allo scandalo...
Scopriamo
con questo libro una nuova autrice che potrebbe avere un seguito
interessante in quanto sembra far trasparire buoni spunti.
La
storia, tutto sommato, ha degli aspetti interessanti se non
specificamente originali.
Tutto
inizia durante un ballo in maschera in cui si incontrano per la prima
volta i due protagonisti, senza conoscere l'identità l'uno
dell'altra, e c'è un bacio tra di loro. Purtroppo, in conseguenza di
ciò, la reputazione di lady Olivia Dearing viene compromessa
e diventa la donna più chiacchierata di tutta la buona società,
nonostante lei si sia rifugiata in campagna e viva isolata. Sir
Jeremy Fairhill fa parte del consiglio di amministrazione del
Foundling Hospital, un grande orfanotrofio e intende prendere da esso
una bambina che, ha scoperto, stava particolarmente a cuore alla
defunta moglie. Si stupisce nello scoprire che la bambina e altri
quattro ospiti dell'orfanotrofio sono stati affidati alla famigerata
lady Dee. Si reca da lei in campagna per poter prendere la piccola
Mary e anche per controllare che la collocazione dei bambini sia
consona. Pian piano Jeremy si inserisce nella quotidianità della
casa e sviluppa, oltre l'affetto per i quattro bambini, anche un
tenero sentimento e una forte attrazione per Olivia. Ma la loro
relazione ha troppi ostacoli: la donna rischia di compromettere il
buon nome di Jeremy e del brefotrofio, oltre il fatto che entrambi
hanno un passato così doloroso alle spalle che trovano difficile
abbandonarsi al sentimento dell'amore.
Di
questo libro mi sono piaciuti:
- alcuni aspetti abbastanza originali della storia d'amore e non solo: non è la classica storia passionale, tutta fuochi d'artificio e grandi contrasti ma è molto dolce, anche se non molto graduale, nel senso che l'amore sembra scatenarsi quasi subito.
- Mi è piaciuto moltissimo il protagonista maschile, nonostante non sia della tipologia dell'uomo alfa, che è sempre il mio preferito. È un uomo dolce e comprensivo, molto ferito da una tragedia familiare relativa ai genitori. Ha cercato un amore tranquillo nel primo matrimonio, ma anche quello l'ha ingannato e fatto soffrire. Nonostante ciò, ora non si vergogna a mostrare i propri sentimenti a Olivia, nonostante questa lo ferisca con un rifiuto.
- Mi è piaciuto il modo di descrivere la condizione della donna: fortemente limitata nella sua libertà. Olivia non solo non può disporre con assoluta libertà dei suoi averi, ma è costretta a vivere in isolamento perchè la società l'ha marchiata come donna disonorevole. Non è, cioè, una di quelle protagoniste che sembrano tolte dal XXI secolo e collocata di un paio di secoli prima, è perfettamente adatta al contesto.
Al
contrario:
- Non mi sono piaciuti i cosiddetti ostacoli che si pongono alla realizzazione della felicità dei protagonisti: la cattiva reputazione di Olivia che potrebbe compromettere Jeremy e il suo operato per l'orfanotrofio, oltre che a determinare la separazione dai bambini. Probabilmente ragiono con una mentalità moderna, ma poi vorrei anche sottolineare come questi ostacoli vengano rimossi piuttosto rapidamente e senza grandi problemi. Allora è come se il romanzo si fosse trascinato inutilmente.
- Non mi sono piaciuti i cattivi: sono degli inetti e non sono per nulla adeguati al loro compito. Sono maldestri nella loro azione. Riescono a essere incisivi solo perchè i protagonisti enfatizzano il loro potere.
In
conclusione, consiglio la lettura di questo libro, non è male, ma
non vi aspettate nulla di trascinante e avvincente.
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