domenica 7 febbraio 2021

YU-HUA: Brothers – La saga, Feltrinelli

 

Due fratelli crescono nella Cina sconvolta dalla Rivoluzione culturale. La follia non ha limiti, ha un colore però: il rosso delle bandiere, delle spillette di Mao ma anche del sangue. Yu Hua racconta una storia palpitante, inscenando al contempo una commedia tutta cinese e una tragedia umana disarmante. Brothers è un mondo che travolge e risucchia, dove l’orrore più osceno si stempera nella risata più liberatoria e le passioni che fanno grandi gli uomini coesistono con le loro miserie. Con la storia dei due fratelli, Yu Hua disegna al contempo l’epopea di milioni di persone, cresciute sotto la bandiera rossa e catapultate nella Cina moderna, dove “arricchirsi è glorioso”, sia pure vendendo immondizia, imeni artificiali marca Giovanna d’Arco o se stessi. La velocità è stata impressionante. Negli anni Ottanta in Cina ancora si sudava per conquistarsi una bicicletta Forever o un orologio Diamante. Poi, in un lampo siamo a oggi: l’ex straccivendolo Li Testapelata diventa arcimiliardario presidente è può decidere di fare un giro nello spazio o radere al suolo un’antica città, e questo solo per costruire la sua nuova Liuzhen, tutta centri commerciali, luci al neon, palazzi svettanti. Il prezzo del successo, però, è un consumismo che corrode tutto, anche i legami che la Rivoluzione culturale con le sue aberrazioni, nonostante tutto, anche i legami che la Rivoluzione culturale con le sue aberrazioni, nonostante tutto, aveva contribuito a saldare. I fratelli si separano, le famiglie si sfaldano, gli ingenui soccombono e chi sopravvive deve fare i conti con “una desolazione incommensurabile”. Una commedia insolente e paradossale, ricca di avventure rocambolesche e trovate esilaranti, surreale e volgare, ma anche ancora, come la vita in fondo è. Un libro importante.

Mi sono avvicinata per la prima volta a un testo della letteratura cinese, dopo aver sentito parlare molto bene di questo autore, ma non avevo minimamente idea di quale fosse il suo stile.

La trama è già molto ben spiegata, forse in maniera anche troppo dettagliata, nella quarta di copertina. Come si capisce, è la storia di una famiglia, e in particolare di due fratelli, all’interno della grande storia cinese del Novecento. Ho apprezzato moltissimo la prima parte, quella dell’infanzia dei due protagonisti, che ho trovato struggente per il legame nell’affrontare le varie difficoltà dei due fratelli, che ad un certo punto restano totalmente soli al mondo.

È un romanzo assolutamente corale, al di là del fatto che dominano i due fratelli, questi sono circondati da tutta una serie di personaggi fortemente caratterizzanti e caratteristici e che animano “la nostra Liuzhen”, come viene chiamata dal narratore. Ciascuno di questi personaggi anima nel suo piccolo l’ambiente destinato a trasformarsi da rurale a fortemente antropizzato.

Naturalmente il tema centrale è il cambiamento sociale e culturale che la Cina attraversa nel corso del Novecento. Accanto a quest però c’è il tema intimo, della lotta per la vita e per l’affermazione di sé. Li Testapelata vive un’ascesa sociale strabiliante: da reietto, rifiutato e allontanato da tutti, diventa il padrone dell’intera Liuzhen. Ma in questo percorso, inevitabilmente, perderà i suoi affetti e la sua vita sarà dominata da persone che si accosteranno a lui non per affetto ma per interesse.

Direi stile folgorante e spiazzante. L’inizio mi ha decisamente sconvolta, ma man mano che andavo avanti e prendevo confidenza con la modalità dell’autore, ne ho apprezzato le caratteristiche. Il ritmo del romanzo è davvero molto serrato, si affollano eventi su eventi; le scene sono molto visive, ti sembra di guardare un film cinese con quegli attori dalla mimica molto intensa. La novità per me è stato lo stile comico grottesco che serve a mettere in evidenza le storture, soprattutto nei rapporti personali della Cina moderna.

Mi è piaciuto? Devo dire di sì, e mi ha lasciato anche la curiosità di leggere altro di Yu Hua. Mi ha dato la possibilità di conoscere l’ironia cinese, ma anche di sapere di più della storia cinese e della sua trasformazione economica.


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