TITOLO:
Mia dolce Caroline
AUTRICE:
Adele Ashworth
TITOLO
ORIGINALE: My Darling Caroline
USCITA
ITALIANA: I Romanzi Passione 74, settembre 2012
GIUDIZIO:
5/5
“SICURAMENTE
UNA DELLE SCRITTRICI DI ROMANCE PIU' AMATE” Lisa
Kleypas
Lady
Caroline Grayson è convinto che nel suo futuro non ci sia posto per
il matrimonio, e ciò non lo disturba affatto. Il suo unico desiderio
è studiare botanica in una prestigiosa università americana. Brent
Ranvenscroft, conte di Weymerth, ha rischiato la vita al servizio
della Corona e ora, da poco tornato in Inghilterra, non ha intenzione
di prendere moglie. Ma nessuno dei due ha tenuto in conto il padre di
Caroline, che pur di vederla sposata è pronto a ricattare un conte.
Così Caroline e Brent, legati da un matrimonio di convenienza,
iniziano una nuova vita, determinati a ignorarsi e convinti di poter
resistere al richiamo dell'amore e ai piaceri del talamo nuziale. O
almeno, così credono...
Romanzo
d'esordio di Adele Ashworth di cui avevo già letto qualche romanzo,
ma questo, pur essendo il primo, secondo me supera gli altri letti,
anche se sono opera di un'autrice più esperta. Questo libro non ha
una trama particolarmente originale, almeno nelle sue linee
fondamentali, ma resa in maniera molto accattivante. I due
protagonisti, Caroline
Grayson
e Brent
Ravenscroft Conte di Weymerth
sono costretti a un matrimonio di nome dal padre di lei che ricatta
lui: Caroline, infatti, vorrebbe partire per gli Stati Uniti per
frequentare la facoltà di botanica, per questo vuole mantenere il
matrimonio solo di nome, per poterlo annullare, ma il marito si mette
in testa di sedurla...
Di questo libro mi è piaciuto:
- Caroline è una protagonista molto interessante: è un piccolo genio che viene un po' emarginata per le sue doti strane. Ha una straordinaria capacità di coltivare le piante e vorrebbe poter approfondire, come fanno gli uomini, i suoi studi. Il matrimonio arriva proprio a bloccare i suoi sogni. E la capacità del marito di catturare il suo amore la induce ad accantonare definitivamente i suoi brillanti sogni. Ma non per questo risulta una perdente perché trova nel marito e nel loro legame una possibilità di esprimere la propria personalità.
- Brent mi è piaciuto perché pur sconfinando talvolta nella tipologia dell'uomo alfa, non riesce quasi mai ad essere realmente spietato. Anche lui ha alle spalle un'infanzia di solitudine, perché la madre egoista, l'ha sempre maltrattato. Non ha mai conosciuto l'amore e non riesce subito a riconoscerlo nel momento in cui la moglie glielo offre, è in grado solo di aspettarsi l'inganno e la menzogna.
- Mi è piaciuta la trama perché, al di là del fatto che si tratti della solita trama di un matrimonio solo di nome trasformato dalla convivenza tra i protagonisti, riesce a rinnovarla con alcuni apporti piuttosto singolari: la capacità straordinaria della protagonista, la figlia illegittima sordomuta. La trama, oltre ad avere un nemico esterno che però non ha un grande peso nella trama, è tutta incentrata sui problemi comunicativi tra i protagonisti e sui loro tormenti interiori.
- Pur essendo il primo libro dell'autrice, ha trovato lo stile già molto maturo: sia le scene riflessive che i dialoghi sono ben fatti, i personaggi sono ben costruiti. C'è solo qualche inesattezza storica, ma di questo è consapevole l'autrice e lo dice espressamente.
- Mi è piaciuto il messaggio sotteso alla storia che viene espresso solo nella parte finale, ossia un messaggio “femminista”, se così si può dire. Il padre di Caroline dichiara il suo amore per le figlie e la contentezza di avere avuto solo figlie femmine, quindi un messaggio d'amore per la gioia e l'affetto che queste gli hanno dato. C'è anche il messaggio di riconoscere il valore delle persone al di là del sesso di appartenenza.