TITOLO:
La misteriosa Lady X
AUTRICE:
Lynsay Sands
TITOLO
ORIGINALE: The Reluctant Reformer
USCITA
ITALIANA: GRS 624, marzo 2008
GIUDIZIO
PERSONALE: 2/5
Inghilterra,
1815
Tutti,
nel bel mondo londinese, conoscono Lady X, o almeno hanno sentito
parlare della nobildonna caduta in disgrazia e costretta, per
sopravvivere, a vendere il proprio corpo. Ma certo Lord James
Hutledon non si sarebbe mai aspettato che la famosa cortigiana fosse
in realtà lady Margaret Wentworth, la sorella del suo migliore amico
che, poco prima di morire, gli aveva chiesto di proteggerla. La
giovane non gli sembra affatto virtuosa e ingenua come l'aveva
descritta il fratello, tuttavia James, non volendo venir meno alla
parola data e tantomeno abbandonare la fanciulla a un così misero
destino, la rapisce e la porta nella sua dimora di campagna con il
segreto proposito di redimerla. Solo che l'esuberante Maggie non
vuole affatto essere salvata...
Ormai
si è capito che la cifra stilistica della Sands sia il tono
divertente sempre contenuto nei suoi romanzi, ma, come abbiamo avuto
già modo di vedere in altri suoi romanzi, la storia è piuttosto
limitata. Non serve quindi a molto il fatto che ci faccia abbastanza
ridere se poi non ti cattura nella storia. In questo caso la vicenda
riguarda una giovane nobildonna, Margaret
Weentworth,
costretta a lavorare per poter mantenere la casa e la fidata servitù
che gli è rimasta in eredità dopo la morte del fratello. Ha colto
al volo l'opportunità di proseguire l'attività del fratello come
giornalista. Le sue indagini giornalistiche la portano a intervistare
le prostitute di un famoso ed è qui che la scova James
Hutledon Lord Ramsey,
miglior amico di suo fratello Gerald. James ha promesso a
quest'ultimo di badare alla sorella prima che morisse e, quindi, si
sente in dovere di salvarlo dall'indegno lavoro a cui è stato
costretta: infatti la ritiene la famigerata prostituta Lady X. Per
questo la rapisce...
Di
questo libro NON mi è piaciuto:
- La trama è piuttosto semplice: non solo è molto lineare, ma è anche piuttosto semplice e, a volte, quelli che vengono visti come ostacoli sono pretestuosi. Forse, l'unico aspetto della trama motivato è quello della persecuzione verso Maggie. Per il resto, il tema del fraintendimento tra James e Maggie sul lavoro di quest'ultima va un po' troppo per le lunghe, così come successivamente la relazione tra i due è molto semplice, fila liscia senza momenti di particolare suspance o svolte. Addirittura, la storia d'amore tra i due non esiste proprio e non si capisce perché ad un certo punto i due si scoprano innamorati l'uno dell'altra, dal momento che non hanno condiviso nulla tranne alcuni momenti di passione.
- Non mi è piaciuto James che, come eroe maschile, sembra quasi una caricatura: non ha nulla di particolare, al contrario è anche piuttosto goffo e si ritrova invischiato sistematicamente in situazioni imbarazzanti. Va bene che il libro è piuttosto divertente, ma la figura dell'eroe risulta assolutamente inadeguata e niente affatto affascinante per le lettrici.
- Non mi è piaciuta Maggie che è una protagonista esasperante, che si caccia sistematicamente nei guai, che fa tutto quello che le viene detto di non fare e anche lei, a un certo punto si scopre innamorata, anzi le devono dire che lo è, visto che non è in grado di capirlo da sola (ma anche James, in questo sono perfettamente accoppiati) e pretende di essere corrisposta, per questo introduce un ultimo ostacolo alla risoluzione della loro storia. Per il resto, né per lei né per James c'è un qualche studio psicologico, sono entrambi personaggi senza spessore.
Di
questo libro mi è piaciuto:
- Lo stile allegro e spensierato che, in effetti, in certe scene diventa davvero esilarante. La Sands è davvero molto brava a fare questo, i dialoghi ricordano molto le classiche commedie romantiche americane con il protagonista maschile un po' ottuso che ha sempre l'amico al fianco che gli fa da spalla. Come ho avuto modo di dire, il fatto che curi le singole scene ad effetto simpatia finisce per limitare molto la trama.
- Mi è, però, piaciuto il finale, certamente preso come momento a se stante. È davvero una scena ben sviluppata in tutti i suoi personaggi, principali e da sottofondo che concludono il quadro. Ma le singole scene azzeccate non fanno da sole un grande libro.
Non
mi è particolarmente piaciuto e non lo consiglio.
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