È
un sabato mattina quando gli esperti comunicano al mondo la notizia:
la Terra ha iniziato a girare più lentamente. I giorni e le notti si
allungano, prima di pochi minuti, poi di ore. Nessuno sa perché,
nessuno sa come comportarsi. E nessuno intuisce quale catastrofe si
sta preparando dietro questo inspiegabile mutamento.
Julia
è appena una ragazzina quando questo succede. Intorno a lei tutto
cambia rapidamente: le leggi della gravità non sono più le stesse,
gli uccelli smettono di volare, le balene spiaggiano, bruciano i
raccolti. Compare una nuova malattia chiamata “sindrome da
rallentamento”. Ma alla catastrofe che sta colpendo il pianeta si
aggiungono in lei i turbamenti dell'adolescenza.
Mentre
il mondo impaurito si divide tra coloro che continuano a seguire
l'ora dell'orologio e quelli che si regolano con la luce del sole,
Julia cerca la sua strada, il suo futuro, se stessa, vuole la sua
vita, nonostante tutto: nonostante la migliore amica che decide di
non vederla più, nonostante le crepe nel matrimonio dei genitori,
nonostante la solitudine, e il primo amore. Intanto il rallentamento,
inesorabile, continua...
Luminoso,
avvolgente, indimenticabile L'età dei miracoli è un esordio
che lascia stupefatti.
Libro decisamente insolito e
non semplice, per me, da leggere. Parte da una premessa piuttosto
improbabile e incredibile, ossia che la Terra avesse subito un
rallentamento, lento ma inesorabile, nel suo movimento di rotazione
attorno al suo asse. Questo evento ha delle conseguenze molto
pesanti: si allunga la durata del giorno e della notte con effetti
sulla vita degli individui e sui ritmi della natura. Ciò che
sorprende è quanto realisticamente l'autrice descriva questi
aspetti: le attività lavorative e scolastiche si svolgono
indifferentemente in ore di luce o di buio, la natura viene colpita a
causa della troppa o troppa poca luce; iniziano a diffondersi
malattie, infine i comportamenti delle persone vengono stravolti. La
comunità si divide tra coloro che organizzano la loro vita secondo
le ore indicate dagli orologi e coloro che vogliono seguire i reali
ritmi della natura, con scontri pesanti e casi di intolleranza.
Il tutto viene raccontato dalla
voce, ingenua prima, sempre più disillusa con il progredire della
storia, di una bambina, Julia che si sforza di conservare
un'apparente normalità, ma che vede il suo mondo inesorabilmente
cambiare, metafora in fondo comune a qualsiasi adolescenza che mette
in crisi le proprie consapevolezze per creare un nuovo equilibrio.
Ho trovato che il messaggio più
importante che questo romanzo trasmetteva fosse quello “ecologico”,
nel senso che una trasformazione che la Terra autonomamente impone
agli uomini, trasformando la loro esistenza, ci ricorda tanto quanto
l'uomo faccia per intaccare un equilibrio così delicato che minaccia
di colpire pesantemente gli uomini e quanto già subiamo alcuni
effetti di un sistema già intaccato.
Lo stile di scrittura
dell'autrice è molto attento, per nulla banale, quindi una discreta
lettura per un pubblico di ragazzi.
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