TITOLO: Le astuzie di Lady Helen
AUTRICE: Lyndsey Sands
TITOLO ORIGINALE: Bliss
USCITA ITALIANA: GRS 605, OTTOBRE 2007
GIUDIZIO PERSONALE: 3/5
Quando Enrico II Plantageneto le impone di sposare Hethe di Holden, l’odioso signore di un feudo che confina con le sue terre, Helen di Tiernay non esita a escogitare una serie di stratagemmi oltremodo sgradevoli per scoraggiarlo e metterlo in fuga. Lord Hethe, infatti, soprannominato il Martello di Holden, pur essendo un giovane attraente e a suo modo affascinante, ha fama di essere crudele e spietato, tanto che spesso l’incantevole castellana ha dovuto offrire ospitalità ai malcapitati incorsi nelle sue ire. Ma come reagirà il suo promesso sposo a quelle astute manovre? E lei è proprio sicura di volerlo allontanare da sé ora che, conoscendolo meglio, inizia a dubitare della pessima fama che lo accompagna?
Come avevo già avuto modo di notare la caratteristica principale di questa autrice è l’umorismo, e un umorismo portato alle estreme conseguenze, a volte. La Sands , in particolare, deve avere qualche problema con gli odori perché di due suoi libri che ho letto, entrambi avevano come nodo centrale la sgradevolezza olfattiva di uno dei protagonisti. Veniamo a questo, Helen di Tiernay ed Hethe di Holden sono due castellani vicini che si odiano a vicenda, l’una perché ritiene che l’uomo sia crudele e sottoponga i suoi servi a terribili punizioni, l’altro perché si sente ingiustamente perseguitato dalle critiche della donna. Per mettere fine alle loro reciproche lamentele, il re Enrico II Plantageneto li obbliga a sposarsi. Per evitare l’infausto evento, Helen si presenta al promesso sposo con un alito pestilenziale, dopo aver ingurgitato vari spicchi di aglio e una mistura nauseabonda. Hethe resta letteralmente senza fiato. E non finiscono qui per lui gli scherzetti che gli riserva la futura moglie… I due arrivano, comunque, al matrimonio e da quel momento in poi Hethe diventa vittima di numerosi e sempre più pericolosi attentati. Bisogna quindi scoprire chi ne è responsabile.
Come vedete, la trama è piuttosto esile e debole, ed è totalmente sostenuta dagli episodi divertentissimi, degli scherzi e dei dispetti che i due si fanno a vicenda. La psicologia dei personaggi è totalmente inesistente, nel senso che non c’è molto da dire al riguardo, a parte qualche cenno alla tendenza di Hethe a sfuggire alle responsabilità, a causa del rapporto conflittuale con il padre, il matrimonio imposto con una moglie bambina morta di parto. Helen che, al contrario, è sempre stata molto responsabile, riuscirà a insegnargli a non fuggire e a trovare una propria casa.
Ho trovato che la Sands abbia tirato troppo per le lunghe la questione degli odori e dei dispetti tra i due protagonisti. Per quanto siano divertenti, tolgono spazio a un adeguato sviluppo del rapporto tra loro due.
Allo stesso modo tira troppo per le lunghe la serie di attentati di cui Hethe è vittima, alla fine ne risulta un protagonista strasfigato che passa più delle ultime 50 pagine a letto con una serie di bernoccoli e le sue ferite non sono per nulla eroiche.
Una novità interessante è il finale, molto originale, in cui è la protagonista a salvare l’eroe e non il classico viceversa. Il libro inizia in maniera molto piacevole ma mi è parso che via via perdesse molto mordente.
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