Arthur
è un uomo affidabile e tranquillo, profondamente legato alla terra
dove è nato, nella cruda bellezza del nord del Canada. Jake è
affascinante e inquieto, incapace di trovare un posto nel mondo senza
sconvolgere le vite degli altri. Arthur e Jake sono fratelli ma tra
loro è sempre esistita una rivalità senza tregua fin da quando,
bambini, si sono contesi l'affetto della madre. Una rivalità che
sfiora la tragedia quando Jake, spericolato e incosciente rischia di
morire cadendo da un ponte e Arthur, responsabile e accorto, questa
volta non interviene. Tra loro si instaura un fragile equilibrio che
resiste fino all'arrivo di Laura, per l'amore della quale i fratelli
si separeranno definitivamente. Arthur rimane allora a occuparsi
della fattoria di famiglia, mentre il fratello cerca fortuna in
città. Ma quando, vent'anni dopo, Jake fa ritorno, riaffiorerà
tragicamente l'antico e mai sopito antagonismo. Intriso di profonda
sensibilità, il romanzo – attraversato dal dramma della seconda
guerra mondiale - , è una narrazione delicata in cui gelosia,
desiderio e ossessione creano una continua tensione emotiva e i
complessi legami tra i protagonisti si inquadrano in una cornice di
ineluttabile e struggente pathos.
Questo romanzo è stato una
piacevole, insperata scoperta. Dalla quarta di copertina ero rimasta
un po' perplessa perché mi sarei aspettata una vicenda
melodrammatica di una donna contesa da due uomini alla “Vento di
passioni” (o qualcosa di simile). Invece non accade nulla di tutto
ciò. Il romanzo segue in parallelo le due vicende di due ragazzi
nati e cresciuti in questa piccolissima città del Canada del nord
che si chiama Struan, cittadina di invenzione, come precisa
l'autrice. L'uno è Arthur, uomo schivo e taciturno la cui esistenza
è continuamente messa alla prova da un fratello vivace, brillante,
egoista e capriccioso, tutto il contrario di lui insomma! Da sempre
il preferito della madre, Jake gode quasi nel mettere in ridicolo il
fratello. Dall'altra parte c'è Ian, il figlio del dottor
Christopherson, la sua storia si svolge in parallelo, anche se a
distanza di circa 15/20 anni da quella di Arthur. Ian vuole lasciare
Struan e non vuole continuare la tradizione professionale di
famiglia. Si avvicina ad Arthur e alla sua famiglia perché
segretamente innamorato di sua moglie Laura. Ma le giornate trascorse
al fianco del taciturno Arthur saranno per lui molto più preziose di
quanto avrebbe immaginato.
Questo libro è dominato da un
desiderio di evasione da quei limiti dati dalla realtà geografica,
difficile, di Struan, ma anche dai limiti dettati dalla piccola
comunità di provincia. Tutto sembra andare sempre allo stesso modo e
tutto sembra impermeabile alle novità: ne è un esempio Arthur che
continua ad arare i propri campi con l'aratro aggiogato ai cavalli e
si rifiuta di usare il trattore. Ma, d'altra parte, chi vuole tentare
la fuga, e ci riesce come Jake, è destinato alla sconfitta, quindi
forse è meglio restare attaccati alle proprie origini e a quel
vecchio mondo solo così si resterà fedeli a se stessi.
Dappertutto emergono figure
femminili piuttosto complicate e tutti i personaggi maschili non sono
altro che all'inseguimento di una donna, moglie o mamma, che accolga
e gratifichi il bisogno di affetto di ciascuno di loro. Ian è sempre
alla ricerca della figura materna che ha perso, forse in questo si
spiega la sua malia nei confronti di Laura; Arthur sente di non
riuscire a conquistare l'affitto della moglie così come non era
riuscito con la madre.
Tra tutti emerge e stringe il
cuore la figura di Arthur, un uomo buono, generoso, ingenuo quasi da
sembrare sciocco in balia di questo fratello minore diabolico. Preda
di rimorsi per quell'unico episodio in cui non si è speso anima e
corpo per lui causandogli un ferimento. Pur sembrando, rispetto a
lui, uno stupido risulta molto più fallimentare e inutile la vita
del fratello che non è riuscito a costruire nulla.
Sullo sfondo si colloca il
paesaggio suggestivo di questo Canada dalla natura difficile da
gestire, a volte ostile, che mette alla prova l'energia e l'esistenza
dei protagonisti, ma è quella terra da cui tutti loro traggono la
forza.
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