TITOLO:
Magica dimora
AUTRICE:
Christina Dodd
TITOLO
ORIGINALE: A Well Favored Gentleman
USCITA
ITALIANA: RM 1075, aprile 2014
GIUDIZIO
PERSONALE: 2/5
"VOLETE
UN LIBRO STRAORDINARIO? CHRISTINA DODD E' UNA GARANZIA" Jill
Barnett
Per
anni si è creduto che lady Alanna MacLeod, erede di Fionnaway, fosse
scomparsa. Ma la notte in cui ian Fairchild mette piede nella tenuta
per reclamarla come propria dimora, l'enigmatica Alanna esce allo
scoperto per affrontarlo. Ora Ian potrà entrare in possesso
dell'amato luogo dell'infanzia solo sposandola, ed è quindi
determinato ad attirarla in una trama di seduzione sensuale e
appassionata. Ma affinché l'amore possa davvero unirli, Ian dovrà
curare le ferite che Alanna cela dentro di sé, nonché accettare di
affidarle il meraviglioso, magico mistero della propria nascita...
Che
delusione questo libro! Lo avevo aspettato con così tante speranze
che sono andate tutte completamente deluse. Perché lo avevo
aspettato con ansia? Perché è il seguito di Il diario si Lady V.
Che avevo amato tantissimo e perché già lì compariva Ian
Fairchild, il protagonista di questo libro e mi ero aspettata
molto di meglio dalla sua storia.
La
trama ha un tocco di magico. Ian Fairchild si è recato in Scozia
perché il padre è in punto di morte e lui prevede di ereditare da
lui la tutela sulla proprietà di Fionnaway. La sua legittima erede,
Alanna MacLeod, è scomparsa da tempo, ma lui prevede il suo
ritorno e intende sedurla e sposarla. Quando la scopre sotto le
mentite spoglie della strega del villaggio inizia la sua opera di
seduzione...
Di
questo libro NON mi è piaciuto:
- la trama in generale perchè ho trovato che a volte rasentasse il ridicolo. Per cominciare dalla scena di seduzione di Alanna, mentre lei è sotto l'effetto di un filtro, una pozione o una droga che lei stessa ha preso. Per proseguire con la scena in cui decidono di sposarsi a quella in cui si scopre che Ian sarebbe un figlio illegittimo. Non sto parlando del tema di ian figlio di una selkie perché so bene che quella è una leggenda tipicamente scozzese. Mi riferisco proprio alla modalità con cui è stata costruita la trama. Non ultimo l'ho trovata particolarmente noiosa.
- Non mi è piaciuta per niente Alanna perché l'ho trovato un personaggio totalmente anonimo. Fugge dalle attenzioni di Lewis Fairchild e passerebbe ben quattro anni nascondendosi e poi Ian la scopre immediatamente. Di lei non capiamo un granché. Che carattere ha? Capiamo vagamente che è forte e coraggiosa, ma di lei l'autrice non ci dice quasi nient'altro. È un personaggio totalmente esteriore la cui psicologia non è stata per nulla sviluppata, a parte il fatto che certe sue reazioni risultano incomprensibili.
- Deludentissima la figura di Lewis Fairchild che è un cattivo terribile, diabolico, antipaticissimo. Mi ricordavo i vecchi Fairchild nel precedente libro che erano dei simpatici vecchietti, maliziosi e sporcaccioni. C'era già l'anticipazione del fatto che Lewis era un padre che trascurava il figlio, ma non era assolutamente così cattivo. Francamente era un personaggio molto più interessante in quella modalità, qui è semplicemente un personaggio monocorde che non guarda niente e nessuno per i propri fini.
Di
questo libro mi è piaciuto:
- Ho trovato almeno accettabile Ian perché di lui intuiamo almeno il tormento che avrebbe provato per essere considerato un mostro a causa delle sue origini, per il fatto di essere stato abbandonato dalla madre e di essere sempre stato scarsamente considerato dal padre. Almeno riusciamo a captare tutto ciò, anche se poteva essere sviluppato un po' meglio.
- Mi piace comunque la scrittura dell'autrice perché ha un periodare ampio, un bel lessico e una bella capacità di evocare immagini, paesaggi. Ogni tanto, purtroppo poco, emerge quell'ironia che era stata tanto forte nel primo volume della serie. La sua bravura resta innegabile anche se messa al servizio di una trama davvero deludente.
SERIE
WELL PLEASURED
- IL DIARIO DI LADY V
- MAGICA DIMORA