TITOLO:
La figlia del Leone
AUTRICE:
Loretta Chase
TITOLO
ORIGINALE: The Lion's Daughter
USCITA
ITALIANA: RM ORO 63, maggio 2008
GIUDIZIO
PERSONALE: 2/5
Decisa
a vendicare la morte del padre, Esme Brentmor non esita a vestire i
panni maschili. Dopo aver dilapidato al gioco la fortuna di famiglia,
Varian St George vive alla giornata. Due strade destinate a
incontrarsi. Mentre Esme cerca di resistere all'affascinante ribaldo
per compiere la propria vendetta, Varian, colpito dal coraggio della
ragazza, cerca di fermarla. Riusciranno a voltare le spalle al
passato e a vivere appieno la passione che li divora?
Questo
è un vecchio romanzo di Loretta Chase, un'autrice che ho imparato ad
apprezzare abbastanza, ma che non mi ha mai fatto impazzire. Questo
libro mi è piaciuto davvero poco, pur riconoscendovi alcuni pregi di
originalità e complessità.
La
trama è davvero articolata e cercherò di riassumerla senza rivelare
troppo. Esme
Brentmor
è metà inglese e metà albanese ma è cresciuta in Albania. Quando
perde il padre è costretta a seguire il giovane cugino Percival e il
suo accompagnatore Varian
St John Barone Edenmont.
Lei vorrebbe vendicare la morte del padre, mentre i suoi
accompagnatori vorrebbero riportarla immediatamente in Inghilterra,
anche perché Percival ha scoperto un terribile intrigo. Dopo una
serie di disavventure, Esme è costretta ad andare in Inghilterra
dove si deve abituare a una vita molto diversa...
Di
questo libro NON mi è piaciuto:
- Varian non è affatto un buon protagonista. O meglio, avrebbe tutte le premesse per essere un affascinante e intrigante eroe, e invece non è altro che un pallido e ridicolo personaggio. È sicuramente bello, viziato e indolente; è uno scialacquatore che ha perso tutte le sue sostanze ed è destinato a cavarsela in qualche modo con continui espedienti. Ha ricevuto, in un certo senso, l'incarico di vegliare sul giovane Percival da sua madre prima di morire. L'impatto con Esme è per lui scioccante perché la ragazza è uno spirito libero che non si crea problemi a criticarlo e ad attaccarlo. E, nonostante le sue apparenze da elfo, sembra che lui ne sia particolarmente affascinato. Ma a questo punto subentra il senso dell'onore e il desiderio di offrire di meglio alla donna che fanno nettamente impallidire il personaggio. Quando si decide a fare il bravo ragazzo Varian perde quel fascino e quell'ironia che lo avevano reso affascinante nella prima parte del libro.
- Ho trovato del tutto insopportabile Esme, la sua continua volontà a fare di testa propria anche contro ogni logica. Non è la prima protagonista vissuta come un maschiaccio e non esattamente simbolo di grazia e femminilità, ma questa è la più petulante e noiosa di cui abbia mai letto. Nonostante le manifestazioni di attrazione da parte di Varian continua a schernirsi e a considerarsi un brutto anatroccolo. A parte le continue proteste non ho trovato che il personaggio fosse dotato di un qualche spessore psicologico.
- Ho trovato noiosissima la seconda parte del libro da quando i due protagonisti sono separati, che dovrebbe essere il tratto del racconto in cui si doveva sviluppare il loro amore dalla precedente attrazione. Invece i due sono quasi sempre separati, e già questa cosa non mi garba molto, ma soprattutto come e perchè si è sviluppato il loro amore?
Di
questo libro mi è piaciuto:
- L'ambientazione è insolita e molto affascinante: i Balcani ad inizio '800 quando si stava sgretolando l'impero turco e in questo territorio convivevano gruppi etnici e culturali molto diversi. A questi si aggiunge che l'autrice ha scelto di scrivere una storia molto complessa, con un sistema di personaggi e tipologie di personaggi molteplici. Tutto ciò funziona, secondo me, soprattutto nella prima parte del libro, un po' meno nella seconda, dove predomina soprattutto il personaggio della nonna di Esme.
- Un altro aspetto positivo è sicuramente lo stile dell'autrice: molto complesso e attento, minuzioso. Sono ben sviluppate le scene, soprattutto quelle di azione, con una buona caratterizzazione dei personaggi secondari e una particolare attenzione, secondo me, nello sviluppo dei personaggi negativi. Francamente ho trovato, a tratti, Ismal più interessante di Varian e Gerald più interessante di Jason.
Davvero
deludente!
- LA FIGLIA DEL LEONE
- CAPTIVES OF THE NIGHT
- IL LORD DELLA SEDUZIONE
- THE LAST HELLION
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