lunedì 26 marzo 2012

SHARON SHULZE: Il cavaliere di Alys


TITOLO: Il cavaliere di Alys
AUTRICE: Sharon Schulze
TITOLO ORIGINALE: For My Lady's Honor
USCITA ITALIANA: GRS 609, novembre 2007
GIUDIZIO PERSONALE: 3/5
Inghilterra, 1222
Dopo una notte trascorsa all'addiaccio, Lady Alys Delamare accoglie con sollievo il tepore del sole. Poco dopo, nota che il giaciglio di Sir Padrig ap Huw, l'affascinante comandante della sua scorta, è vuoto. Si alza di scatto e si addentra nella foresta seguendo un rumore d'acqua. In una piccola pozza circondata da alberi e massi un uomo dalla pelle abbronzata e dai capelli scuri le dà le spalle mentre l'acqua gli lambisce i fianchi. Come ipnotizzata, Alys si avvicina furtiva allo stagno, riconoscendo Padrig. In quel preciso istante capisce che il sogno a lungo vagheggiato di ritirarsi in convento e diventare la cronista delle gesta eroiche del suo tempo non si realizzano più. Una nuova e più ardente passione ha preso possesso del suo cuore innocente. Solo quando è ormai troppo tardi scopre che l'avido padre ha in serbo per lei ben altri progetti.
Secondo libro che leggo della serie Cronache di l'Eau Claire e ho trovato che tra di loro ci siano un po' troppe somiglianze: una trama basata su un viaggio avventuroso.
In questo caso abbiamo la giovane lady Alys Delamare che ha appena lasciato l'Eau Claire per recarsi a casa del padre, convinta che per lei sia arrivato il momento di dare la svolta importante della sua vita: entrare in convento dove poter realizzare il sogno di diventare cronista delle gesta dei cavalieri.
Ad accompagnarla un drappello, guidato da Sir Padrig ap Huw, un gallese alle dipendenze di sir Rannulf FitzClifford. È un valoroso cavaliere che lady Alys ha sempre guardato con ammirazione e soggezione. Il viaggio è un momento per poterlo osservare da vicino in azione, ma è anche una scusa per iniziare a stuzzicarlo, cosa che non avrebbe mai creduto di poter fare. Il cavaliere è sicuramente stupito nel evdere quella dolce e ingenua fanciulla trasformarsi poco a poco in una tentatrice. Il loro viaggio è costellato, però, da tantissimi contrattempi che segnano i due nel corpo e nello spirito, ma, cosa più importante, mettono entrambi di fronte all'intensità dei loro sentimenti.
Non ci sono grasse riflessioni da fare su questo libro: i personaggi sono molto semplici e lineari, non hanno grossi problemi né particolari sviluppi psicologici; né la trama presenta problematiche, è semplice e lineare, tutta basata sull'azione e poco sulla riflessione.
I personaggi sono abbastanza stereotipati: lei è dolce, ingenua ma, allo stesso tempo, coraggiosa e maliziosa (anche se questa malizia l'ho vista poco, ma pare che facesse impazzire comunque il protagonista); Padrig è un cavaliere che si è fatto da sé, è bello e forte e il suo unico cruccio è quello di non avere una posizione sociale adeguata per aspirare alla mano di Alys, ma tale cosa viene risolta molto facilmente.
Manca proprio la presenza di un ostacolo degno di tale nome, che si opponga ai due protagonisti, e la risoluzione della trama è veloce e poco problematica.
Una lettura spensierata e poco complicata.
SERIE CRONACHE DI L’EAU CLAIRE
  • Cuore di drago
  • La foresta di Ashby
  • L’uomo del nord
  • L’unica verità
  • Rimorsi e speranze
  • La sposa della torre
  • Il cavaliere di Alys

mercoledì 21 marzo 2012

AMANDA MCCABE: Timida duchessa


TITOLO: Timida duchessa
AUTRICE: Amanda McCabe
TITOLO ORIGINALE: The Shy Duchess
USCITA ITALIANA: GRS 815, febbraio 2012
GIUDIZIO PERSONALE: 4/5
Inghilterra, 1819
Bellissima e timidissima, Emily Carroll, detta la Principessa di ghiaccio, non spera neppure di poter attirare l'attenzione del Duca di Manning, uno degli scapoli più ricercati di Londra. Il suo sogno, inaspettatamente, si trasforma in realtà quando Nicholas le chiede di sposarlo. Emily accetta, anche se il pensiero di diventare duchessa e moglie di un uomo come lui la terrorizza, e quando scopre che non è affatto l'affascinante dandy che sembra, bensì un'anima infelice, tormentata dal ricordo della prima moglie, Emily decide di mettercela tutta per diventare la gentildonna e la compagna che lui ha sempre desiderato.
Questo libro, pur non essendo particolarmente originale e pur non avendo una trama o dei personaggi molto studiati, probabilmente per la bravura della scrittura dimostrata dall'autrice.
Tutto ruota come sempre, attorno alla Stagione londinese dove Miss Emily Carroll risplende per bellezza, ma non per particolare successo: la sua timidezza, la sua ritrosia, l'aspetto un po' altero la tengono lontana dai corteggiatori e dalle grandi proposte di matrimonio, tanto più che non è neanche provvista di una particolare dote. Si è rassegnata a concludere l'esperienza londinese e a tornare in campagna quando la sua strada incrocia nuovamente quella di un vecchio amico di famiglia, il Duca Nicholas Manning e, stavolta, l'attrazione tra i due è talmente forte ed evidente che dovranno accelerare le pratiche per il matrimonio...
la vicinanza con Nicholas ha fatto emergere la vera natura del carattere di Emily: lei è forte, generosa, risoluta ad aiutare il prossimo ma, schiacciata dalle convenzioni sociali che le sono state inculcate da sempre, ha ritenuto che queste sue caratteristiche fossero dei difetti e ha cercato di soffocarle, di qui la freddezza che appariva agli altri, che altri non era se non insicurezza. Per questo è meravigliata quando nel suo ruolo di Duchessa di Manning, tutto ciò che lei fa risulta accettabile, se non da imitare, e coloro che prima la ignoravano, ora la adulano.
Dall'altra parte, il matrimonio è un balsamo benefico anche per Nicholas, troppo chiuso e ingabbiato nei suoi doveri, del tutto refrattario al matrimonio dopo una dolorosissima esperienza giovanile, ha bisogno dell'aiuto, della dolcezza e della comprensione di Emily per riaprirsi alla vita, alla speranza di felicità.
Come già anticipato il libro è piacevolissimo da leggere, ha un giusto equilibrio tra leggerezza, drammaticità e sensualità: il rapporto tra i due protagonisti è intenso, entrambi sono dei personaggi con delle problematiche, ma esse non diventano così schiaccianti da incupire tutto il libro.
Probabilmente questo libro appartiene a una serie che non ho seguito perchè i Manning sono numerosi e il loro albero genealogico è un po' complicato. Credo che qui si intuisca che il prossimo libro dovrebbe avere come protagonista Stephen, fratello di Nicholas, personaggio, qui, secondario ma interessante per la sua ironia e arguzia.
Aspettiamo, mi sa che non mi farò scappare più questa autrice.

martedì 20 marzo 2012

JULIA JUSTISS: Donna di spade


TITOLO: Donna di spade
AUTRICE: Julia Justiss.
TITOLO ORIGINALE: The Courtesan
USCITA ITALIANA: : GRS 608, novembre 2007
GIUDIZIO PERSONALE: 3/5
Inghilterra, 1815
Dopo anni di pericolose battaglie sul Continente il valoroso capitano Jack Carrington torna a Londra per assumere il ruolo che gli spetta in famiglia e in società. Il primo passo da compiere, naturalmente, è trovare una fanciulla di buona famiglia da condurre all'altare. Quando però assiste a uno dei famosi duelli dell'impareggiabile Lady Belle, si invaghisce di quell'abile e incantevole spadaccina pur sapendo che è una cortigiana, anzi, la cortigiana più desiderata della città. Una donna, quindi, che lui non potrà mai sposare. Ciononostante, di fronte a quella fiera bellezza Jack non riesce a resistere alla tentazione di sfidarla a duello per ottenere l'ambitissimo premio: un suo bacio. Ben presto, però, entrambi si rendono conto che in realtà la posta in palio è molto più alta.
Questo romanzo è, secondo me, poco appassionante e interessante; in nessun momento cattura e trattiene l'interesse della lettrice. Si svolge a Londra dove arriva il capitano Jack Carrington che per anni è stato impegnato nell'esercito e che ora, dopo la fine delle guerre napoleoniche, può impegnarsi a trovare una moglie appropriata. Rientrando in contatto con i vecchi amici viene a conoscenza di una delle maggiori attrattive londinesi, Lady Belle. Questa è una famosa cortigiana che ha da poco perduto il suo protettore; è molto famosa per essere un'abile spadaccina e viene sfidata per poter avere da lei un bacio.
Anche Jack viene coinvolto in questo gioco, ma, nonostante la sua bravura con il fioretto, viene gravemente ferito da Lady Belle. La donna, spaventata, lo porta a casa sua e lo cura. Con la lunga frequentazione tra i due nasce un profondo sentimento ma Jack dovrà superare la reticenza di Belle e le critiche della società per un'unione non considerata consona.
Ho trovato unica nota interessante di questo libro la provenienza sociale non convenzionale dei personaggi di questo romanzo: è vero che Belle continua ad essere la cortigiana obbligata a fare questo lavoro contro la sua volontà, e la vittima del suo protettore; ma sia lei che Jack sono solo lontani parenti di nobili, pur essendo ben inseriti in ambienti socialmente elevati. Per il resto ho trovato poco credibile la trama di questo romanzo, soprattutto nella parte relativa alla riabilitazione del buon nome di Lady Belle/Constance: da reietta della societàad ospite d'onore del ton... a parte la deduzione un po' troppo forzata della sua identità reale da parte del protagonista.
Ultima nota positiva: lo stile dell'autrice è davvero buono, la struttura della frase, l'uso delle parole, la modalità di descrivere o di far parlare i suoi personaggi sono davvero molto evocativi. Spero di vederli utilizzati la prossima volta per una storia più avvincente.

giovedì 15 marzo 2012

JILL BARNETT: Il cavaliere dei miei sogni


TITOLO: Il cavaliere dei miei sogni
AUTRICE: Jill Barnett
TITOLO ORIGINALE: Dreaming
USCITA ITALIANA: I Romanzi Passione 62, febbraio 2012
GIUDIZIO PERSONALE: 3/5
OGNI DONNA DESIDERA INCONTRARE L’EROE DEI PROPRI SOGNI
La maggior parte delle ragazze inglesi incontra l’uomo giusto in una sala da ballo. Letitia Olive Hornsby, invece, lo ha trovato scaraventandolo dentro un fiume. Aveva undici anni, e da quel momento ha deciso che Richard, il bellissimo e malfamato figlio del conte di Downe, sarebbe stato il cavaliere dei suoi sogni. Ora che è cresciuta, trasformandosi in una donna attraente, Letty è decisa a conquistarlo, salvandolo dalla sua vita dissoluta. Come? Sposandolo, naturalmente! Ma non sarà facile, anche perché Letty, che ha il “dono” di combinare disastri a tutto spiano, trascinerà il suo eroe in ogni sorta di avventura. Tra contrabbandieri e corsari, sparatorie e rapimenti, Richard dovrà mettercela tutta per… rimanere in sella.
Questo è il seguito di un libro letto tantissimo tempo fa, Joy la strega, e come in quello prevale il tono umoristico con una spruzzata di paranormale, fornito dai parenti di Joy, la protagonista del primo romanzo.
La protagonista di questo racconto è Letitia Olivia Hornsby giovane donna da sempre innamorata di Richard Lennox conte di Downe che lei da sempre giudica il suo grande eroe. Il suo è un amore infelice perché ogni volta che i due si incontrano, a Richard capita qualcosa di pericoloso per la sua incolumità fisica. Inoltre Richard non torna nella sua proprietà da moltissimo tempo. Per questo motivo Letty gli si precipita incontro quando si accorge che sta tornando e nel fare questo lo fa cadere da un promontorio direttamente nelle braccia di una banda di contrabbandieri. Questi, un gruppo improbabile di tre gemelli, li imprigiona e li porta con sé sulla loro nave. Di avventura in avventura, con continui bernoccoli e ferite a dimostrazione della loro vicinanza, i due finiscono tra le grinfie di un gruppo che chiederà il loro riscatto. Ad occuparsene saranno gli amici di Richard, Seymour e Castlemaine, quest’ultimo protagonista di Joy la strega.
Il romanzo è molto divertente se, a tratti, non risultasse fin troppo assurdo. Sembra alquanto improbabile e un po’ forzato che possano capitare tutti questi disastri in successione. Non a caso, Richard ha imparato a chiamare Letty Disastro. Letitia è una protagonista disarmante: intanto sin dalla prima pagina non fa altro che proclamare il suo eterno amore nei confronti del protagonista. È un personaggio che poteva essere reso molto più interessante: è genuina e anche goffa; è una fanciulla insicura, troppo sola, che avrebbe avuto bisogno di una maggiore presenza femminile che le è venuta a mancare dopo la morte della madre.
Richard dovrebbe essere un eroe tormentato: ha in sé un senso di colpa che si scopre solo alla fine e la poca considerazione che ha di sé è il motivo per cui allontana sempre la ragazza in quanto si considera indegno di lei, così genuina e cristallina. Anche queste ombre profonde in lui potevano essere messe in risalto meglio piuttosto che tirarla troppo per le lunghe con la goffaggine di Letty.
Questo libro è adatto per una lettura leggera e spensierata, ma non lascia particolare segni nella lettrice.
-         JOY LA STREGA
-         IL CAVALIERE DEI MIEI SOGNI

giovedì 8 marzo 2012

LUCY BLUE: Il bacio della tenebra


TITOLO: Il bacio della tenebra
AUTRICE: Lucy Blue
TITOLO ORIGINALE: My Demon’s Kiss
USCITA ITALIANA: Mystere 34, gennaio 2008
GIUDIZIO PERSONALE: 5/5
Coinvolto in un feroce scontro fra vampiri, Simon viene tramutato lui stesso in un non morto. Intrappolato in una notte senza fine, si mette sulle tracce di un calice leggendario, l’unico oggetto che potrebbe salvarlo. Una ricerca che lo porta al castello della splendida lady Isabel e la sua vita viene nuovamente sconvolta. Isabel non sa di possedere la chiave per la redenzione dell’affascinante cavaliere oscuro. Né può immaginare i pericoli in agguato nella passione che subito li avvolge.
Splendido romanzo paranormale, avvincente, ricco di emozioni, di passioni e di personaggi memorabili. A partire dal protagonista, Simon, giovane cavaliere, caduto in una trappola che ha ucciso il suo padrone e ha reso lui un vampiro. Per proseguire con lady Isabel di Charmont, giovane castellano che intende difendere la sua proprietà da quanti se ne vogliono impossessare costringendola al matrimonio.
Un giorno le loro due strade si incrociano poiché Simon intende trovare il Calice che potrebbe liberarlo dalla sua maledizione e tutto sembra far pensare che esso si trovi a Charmont. Isabel si trova davanti un uomo di una bellezza quasi soprannaturale, vestito da penitente che sembra sottoporsi a delle incredibili rinunce (non mangia, non esce al sole…) e le chiede di svolgere delle ricerche presso il suo castello. Isabel ne è subito attratta e, contro ogni ragione, non riesce a resistergli, nonostante la frustrazione che subisce per il suo apparente rifiuto. Ma, man mano che la convivenza va avanti, aumentano gli aspetti inspiegabili del suo comportamento, ma anche la forte attrazione tra di loro. A questo si aggiunge il fatto che Simon sembri l’unico in grado di difendere il castello dagli strani omicidi che si stanno moltiplicando.
Simon è un personaggio maschile molto bello: non è il primo vampiro che rifiuta la sua natura e lotta per liberarsene, ma nel suo caso il tutto avviene con un tale carico di dolore, di rimorsi, con la sensazione da parte sua di meritare quella sofferenza perché indegno. Ogni volta che Simon deve bere il sangue di una delle sue vittime, lo fa con estrema sofferenza, anche quando quel sangue proviene da esseri indegni la cui morte è una liberazione per il mondo. Di fronte a lui non può non scattare lo spirito da crocerossina di ogni donna. E anche Isabel, una volta venuta a patti con la particolare natura del suo uomo, non può non lottare per difendere il suo amore e, soprattutto, per far capire allo stesso Simon che lui ne è degno e che deve lottare per la felicità.
È un libro straordinario per l’intensità emotiva che mantiene in tutto il suo percorso, per la capacità che ha avuto l’autrice nel rendere credibili i suoi personaggi, pur restando nell’ambito del genere paranormale medievale.
SERIE BOUND IN DARKNESS
·        IL BACIO DELLA TENEBRA
·        THE DEVIL’S KNIGHT
·        DARK ANGEL