martedì 2 giugno 2015

GAIL RANSTROM: Il libertino innamorato

TITOLO: Il libertino innamorato
AUTRICE: Gail Ranstrom
TITOLO ORIGINALE: Lord Libertine
USCITA ITALIANA: GRS 649, settembre 2008
GIUDIZIO PERSONALE: Insufficiente
Londra, 1821
Chi ha ucciso la dolce e gentile Cora? Isabella O'Rourke ha giurato di ritrovare l'assassino dell'amata sorella, un misterioso individuo che prima di morire Cora ha descritto come un uomo alto, bruno, la cui bocca aveva un sapore amaro. E così, sotto il falso nome di Lady Lace, Isabella decide di baciare tutti gli uomini alti e bruni in cui si imbatte partecipando agli eventi mondani che Londra offre in quel periodo. Ma l'incontro con Lord Andrew Hunter, un affascinante libertino in cerca di nuove emozioni, scombussolando i suoi piani. Lui infatti la segue come un'ombra, impedendole di portare avanti la sua indagine. E Isabella non può evitare di chiedersi se Andrew sia un demonio o un angelo custode, e se sia davvero innamorato di lei come sostiene. A meno che, naturalmente, non sia proprio lui l'assassino di Cora!
Romance dalla forte atmosfera cupa con un mistero che non lo è nemmeno tanto!
TRAMA
L'inizio è davvero forte perché vediamo una ragazza morente, orrendamente seviziata, che chiede alla sorella vendetta, limitandosi a dirle che l'uomo che l'ha ridotta in quello stato è alto e moro, la sua bocca ha un sapore amaro e dopo i baci si lecca le labbra... Da questi indizi inizia la ricerca di Isabella O'Rourke che, in qualità di lady Lace, si mette a baciare tutti gli uomini alti e mori che incontra a Londra, finché non si imbatte in Andrew Hunter che la provoca e ne controlla il comportamento. Entrambi, in realtà, sono coinvolti nelle indagini e vengono a contatto con il lato oscuro di Londra.
PERSONAGGI
Non trovo che l'autrice si sia spesa tanto nello sviluppo dei suoi personaggi che sono entrambi abbastanza stereotipati e la cui psicologia è poco tenuta in conto.
Isabella è, naturalmente, addolorata e traumatizzata dalla morte violenta della sorella. Certo, il modo che ha scelto per risolvere il mistero mi sembra piuttosto semplicistico e irrealistico. Altrettanto assurda mi sembra la sua capacità di passare dai salotti, ai posti malfamati, comportandosi da donna non perbene e non si capisce come faccia a mantenere l'anonimato e a riapparire in società nelle vesti da debuttante. Poi, naturalmente, è testarda e non fa mai quello che le viene chiesto.
Andrew dovrebbe essere un eroe di guerra, ferito dalle brutture viste e che si è lasciato andare alle dissolutezze per dimenticare. Tutto questo si intuisce soltanto perché non viene mai sviluppato il tema in maniera soddisfacente. In maniera fugace, si parla di un episodio di guerra piuttosto doloroso. Non si capisce bene la sua natura di libertino, visto che per tutto il tempo del romanzo non si comporta da tale. È solo vagamente alfa visto che è indispettito dal comportamento “libertino” di Isabella.
Da aggiungere che il sorgere dell'amore tra i due non è chiaro e non è neanche motivato.
STILE

Il tema giallo è abbastanza prevedibile, è quasi immediatamente chiaro che sia il responsabile. L'autrice è brava soprattutto nelle descrizioni di luoghi e situazioni cupe, anche troppo cupe, metteva quasi angoscia. Non mi è particolarmente piaciuto leggere di situazioni così violente.

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