giovedì 19 marzo 2015

BETINA KRAHN: Un romantico equivoco

TIOLO: Un romantico equivoco
AUTRICE: Betina Krahn
TITOLO ORIGINALE: The Perfect Mistress
USCITA ITALIANA: RM Oro 66, agosto 2008
GIUDIZIO PERSONALE: sufficiente
Gabrielle è molto bella, desiderava una vita semplice, radiosa. Ben diversa da quella di ammirata cortigiana che la madre vorrebbe imporle. Per sottrarsi a questo destino la fanciulla prende la drammatica decisione di fuggire, trovando anche l'inatteso aiuto di lord Sandbourne. Lui è un libertino, ma nei suoi occhi Gabrielle scorge una luce che gli altri non vedono: la forza dell'amore...
Questo è un romanzo un po' datato e credo che la cosa si faccia sentire un po' perchè l'ho sentito un po' lontano dai gusti moderni e ho fatto davvero parecchia fatica a finirlo.
TRAMA
La trama è abbastanza complessa e insolita. Gabrielle Le Coeur è la figlia di una prostituta d'alto bordo, da anni mantenuta del duca di Carlisle del quale la ragazza è la figlia illegittima e mai riconosciuta. L'unico desiderio di Gabrielle è quello di sposarsi e di avere una vita tranquilla, mentre la madre vorrebbe avviarla alla sua stessa professione. Per questo chiede aiuto a Pierce St James Conte di Sandbourne che deve far finta di diventare il suo amante, mentre la aiuta a cercare marito. Le circostanze faranno proprio di lui suo marito, nonostante le sue resistenze...
PERSONAGGI
I personaggi sono molto numerosi e tutti piuttosto complessi.
Gabrielle si è sentita esclusa per tutta la vita dall'intensa relazione tra i due genitori. Per coltivarla, la madre l'ha mandata a studiare in Francia. Questo senso di esclusione, ma anche di precarietà, l'ha indotta a desiderare solo la banaalità e la tranquillità di una famiglia, ma poi l'amore che sboccia in lei per Pierce la porta a ripercorrere quasi le stesse tappe della vita della madre. È un personaggio molto dolce, una figura femminile perfettamente credibile nel contesto storico di riferimento. I sentimenti che suscita nella lettrice sono quelli di tenerezza e di solidarietà.
Pierce è uno scapestrato all'inizio della storia, ma nello stesso tempo è anche impegnato nella politica, stranamente nel partito conservatore. All'inizio vorrebbe usare Gabrielle per i propri obiettivi e, invece, si trova invischiato in ciò che teme di più: il matrimonio. Se all'inizio risulta simpatico, e anche dolce con Gabrielle, successivamente diventa un po' troppo duro e odioso nei confronti della protagonista. Nonostante ciò, non appartiene assolutamente al cliché dell'eroe alfa.
Accanto a questi due personaggi c'è una schiera di personaggi secondari: quelli che si segnalano per il fatto di essere ben caratterizzati anche attraverso poche pennellate sono le due consuocere, cioè le madri di Gabrielle e Pierce.
STILE
La trama si può dividere in due parti: prima e dopo il matrimonio. La prima parte è, secondo me, un po' troppo lenta, sembra di girare sempre attorno, senza via d'uscita, attorno al falso corteggiamento. La seconda parte è decisamente più vivace. Il tutto si illumina indubbiamente quando entra in scena con le sue bizzarrie Rosalind Le Coeur.

Non mi ha del tutto convinta.

Nessun commento:

Posta un commento