giovedì 18 dicembre 2014

GEORGINA DEVON: Scandali di famiglia

TITOLO: Scandali di famiglia
AUTRICE: Georgina Devon
TITOLO ORIGINALE: Scandals
USCITA ITALIANA: GRS 466, novembre 2004
GIUDIZIO PERSONALE: 4/5
Londra, 1815
La bellissima Samantha Davidson, stella del palcoscenico londinese, era stata corteggiata da un'infinità di uomini, ma non le era mai accaduto di essere perseguitata dalle loro famiglie. Men che meno da quella di un uomo potente come il marchese di Longston. Eppure lui, Jon, è convinto di poter usare la propria influenza per impedire che il fratello minore, sposando un'attrice, trascini la famiglia al centro dell'ennesimo scandalo, e pur di screditarla non esita a ricorrere a mezzi subdoli e meschini. In breve però si rende conto che Dev non è l'unico ad essere sensibile al fascino e alla dolcezza della bella Samantha. Perchè quella chiacchierata vedova in realtà...
Il libro risale a qualche anno fa e si vede assolutamente nella trama che è quella tradizionalissima del protagonista alfa e dell'eroina che subisce un po', ma non troppo per fortuna!
Trama
La trama non è particolarmente originale ma è di quelle che ti piace sempre e comunque. Si parte dalla classica scena della moglie che muore dando alla luce il figlio primogenito, ma in questo caso si viene a sapere subito che il bambino è frutto di un tradimento. Dopodichè si fa un salto di circa dieci anni e Jonathan St James Marchese di langston è preoccupato perché il fratello minore, Deverell, si è invaghito di un'attrice e, addirittura, intende sposarla. Quando incontra Samantha Davidson scopre che è una donna molto dignitosa e orgogliosa, ma su di lui gioca un fascino particolare, tanto che non riesce a dimenticarla.
Personaggi
Come la trama, la costruzione dei personaggi è piuttosto tradizionale: il maschio dominante e l'eroina sottomessa. Ma, nonostante ciò, il tutto risulta piacevole e coinvolgente. Il problema centrale di Langston è quello di non avere fiducia, soprattutto nelle donne, proprio perché ha subito un tradimento crudele dalla prima moglie. Il suo cammino per poter riacquisire fiducia nelle donne, per potersi sciogliere con quel figlio che non è suo biologicamente ma che ha bisogno del suo affetto, è lungo e accidentato. Ho trovato proprio questo tema del figlio illegittimo molto insolito, che lascia un po' di amaro in bocca, ma nello stesso tempo di un'estrema dolcezza. È vero che è paradossale il fatto che il titolo venga ereditato da chi non condivide nulla del tuo sangue, ma nello stesso tempo quel bambino è proprio suo figlio. Certo il pensiero dei futuri figli del Marchese lascia qualche perplessità comunque...
Samantha è la classica eroina debole, ma non troppo, alla fine quando Jon sembra distrutto dalla loro lontananza è lei quella che regge il timone della coppia. Certo, lei ha avuto una vita ben difficile: orfana, abbandonata dal marito, ha cresciuto da sola la figlia Amalie e ha mantenuto l'onorabilità anche nel suo mestiere di attrice. Nonostante ciò, la sua schiena è sempre dritta ed è ben disposta a continuare a marciare da sola. Memorabili le scene in cui, ad ogni problema, Jon la trovava pronta a fare i bagagli.
Stile
Lo stile dell'autrice sa essere coinvolgente e appassionante. È soprattutto il crescendo della relazione tra i due protagonisti e l'acuirsi della loro attrazione fisica, a tenere avvinta la lettrice. L'autrice è bravissima a costruire la storia in maniera veloce e scorrevolissima. Fa leva soprattutto su azione e dialoghi, poca introspezione, ma il tutto sa costruire perfettamente la psicologia dei personaggi.

Molto bello.

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