giovedì 13 novembre 2014

ZOE ARCHER: Il venditore di sogni

TITOLO: Il venditore di sogni
AUTRICE: Zoe Archer
TITOLO ORIGINALE: Love in a Bottle
USCITA ITALIANA: GRS 638, giugno 2008
GIUDIZIO PERSONALE: 4/5
Inghilterra, 1763
Sophie Andrews coltiva la passione per la botanica nonostante la disapprovazione dei genitori e l'ostilità della comunità scientifica, che non è disposta ad accogliere una donna tra i suoi membri. Ironia del destino, l'unica persona a mostrare un certo interesse per le sue ricerche è Ian Blackpool, un ciarlatano che gira per le piazze dei villaggi vendendo filtri d'amore e che, pur essendo l'uomo più bello che lei abbia mai visto, è fermamente convinto che l'amore sia soltanto una questione di reazioni chimiche il cui segreto si nasconde nella proprietà delle piante. Quando Ian propone alla fanciulla di aiutarlo a dimostrare la sua teoria, Sophie accetta con entusiasmo e sfidando il volere dei genitori fugge insieme a lui. Ma l'uomo di cui si è innamorata ricambia i suoi sentimenti, o tutto quello che è disposto a offrirle è un matrimonio riparatore?
Che ventata di freschezza e di novità è stato questo libro! Per nulla scontato, piacevole e veloce da leggere, ma anche con una capacità di coinvolgimento emotivo non indifferente. La trama coinvolge il venditore ambulante – futuro visconte Ian Blackpool / Ian Claypool che gira per l'Inghilterra vendendo un elisir d'amore a dei poveri creduloni e la giovane Sophie Andrews, figlia di un gentiluomo di campagna, benestante, appassionata di botanica. I due metteranno insieme i loro interessi scientifici: trovare il segreto scientifico dell'amore e studiare le piante, ma si ritroveranno a unire anche i loro cuori.
Trama
La trama mi è piaciuta moltissimo perché l'ho trovato originale. Non è la prima volta che leggo la storia in cui un nobile si finge uno spiantato, ma in questo caso c'è veramente in ian un desiderio di vivere in maniera diversa, da liberarsi dai vincoli del suo stato sociale. Inoltre, in tutto il romanzo c'è questo senso di libertà, di spensieratezza, di ottimismo (volendo quel certo ottimismo scientifico ottocentesco). Inoltre nel romanzo si creano situazioni consuete, come il ricevimento, la vita familiare, ma anche episodi totalmente diverse, come la partecipazione alle fiere in cui i protagonisti devono vendere l'elisir.
Personaggi
Ian mi è piaciuto abbastanza, anche se non ho del tutto compreso alcuni suoi aspetti. Posso attribuire la sua fuga a un non ben specificato desiderio di libertà e di conoscere il mondo. Ma a cosa è dovuta la sua convinzione di essere incapace di amare? Inoltre, perché ha un rapporto conflittuale col padre, visto che, da quel poco che si capisce, non mi pare che questi sia particolarmente dispotico? Insomma, di Ian mi piace quella rappresentazione del giovane, affascinante che sa cavarsela in ogni circostanza e che riesce a manipolare col suo fascino il prossimo; non mi piace quel pizzico di tormento che gli è stato dato perché non è ben spiegato.
Sophie mi piace perchè è la classica ragazza ingenua. È sempre vissuta in campagna, dedita alla sua passione per la botanica. È totalmente inesperta delle schermaglie d'amore ma, nonostante ciò, ci si tuffa a capofitto. Inevitabilmente è destinata a soffrire e riesce a sopportare con coraggio e orgoglio la sofferenza. Un personaggio femminile fresco, che ispira tenerezza e non ti fa ammattire con le sue sciocchezze.
Da sottolineare anche la tenerezza dello zio Alforth che ha riversato in Sophie tutto l'amore perso in seguito alla morte della sua amata Violet.
Stile
Lo stile è pregevolissimo. Il romanzo si legge in un batter d'occhio perché la storia è scritta con leggerezza, ma in modo accurato, con scene anche molto divertenti, dialoghi ben fatti. Non c'è nulla di eccessivo nè di immotivato.

Per me questa autrice è stata una grande scoperta ma mi pare che non abbino pubblicato nient'altro di suo, purtroppo!

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