martedì 24 giugno 2014

LORRAINE HEATH: Amore per sempre

TITOLO: Amore per sempre
AUTRICE: Lorraine Heath
TITOLO ORIGINALE: Promise Me Forever
USCITA ITALIANA: I Romanzi 816, giugno 2008
GIUDIZIO PERSONALE: 5/5
IN QUELL'AFFASCINANTE NOBILUOMO RITROVERA' IL RIBELLE CHE AVEVA AMATO”
Sotto il cielo delle grandi praterie, Tom giura a Lauren amore eterno. La ragazza però è presto costretta a lasciare il Texas per stabilirsi con la famiglia in Inghilterra. Gli anni passano ma Tom non dimentica la promessa, finché scopre di aver ereditato da un lontano cugino il titolo di conte di Sachse. E il suo trasferimento a Londra avrà un solo scopo: ritrovare Lauren e farla sua per sempre.
Ho iniziato a leggere questo libro sapendo che questa autrice mi ha sempre catturata e anche questa volta non si è smentita. Trovo che sia in grado di dare una profondità di sentimenti e di introspezione ai suoi personaggi che non ho mai visto da nessun'altra autrice.
In questo libro in particolare non succede quasi nulla ma tutto ruota attorno all'analisi dei sentimenti, dei desideri e delle aspirazioni dei suoi personaggi. Nello specifico tutto ruota attorno all'arrivo del nuovo conte di Sachse che è stato rintracciato in Texas. Tutte le signorine londinesi sono curiose di conoscerlo quando lui si presenta, inaspettato, a casa di Lauren Fairfield causando scompiglio. Lui, in realtà, è Thomas Warner conte di Sachse che Lauren conosceva già da molti anni in Texas. In realtà tra i due ragazzi c'era stato un tenero sentimento, tanto è vero che Thomas approfitta dell'inaspettata acquisizione del titolo per incontrarla di nuovo. Lui le ha scritto ogni giorno per anni, senza avere risposta da lei che non ha ricevuto quelle lettere. Ma il lieto fine non arriva perché ora che Thomas è lì scopre che Lauren vuole tornare in Texas...
Di questo libro mi è piaciuto:
  • Mi è piaciuto che non ci sia granché di azione, la trama è più o meno quella che ho già riassunto, ma tutto ruota attorno allo scontro delle due volontà dei protagonisti e del loro difficile, complicato lavoro di autoanalisi per arrivare a delle decisioni che cambieranno totalmente le loro esistenze e in tutto ciò c'è da parte dell'autrice un grandissimo lavoro di costruzione psicologica dei suoi personaggi.
  • Mi è piaciuta Lauren. È credibile come figura di ragazza, strappata dal suo ambiente, costretta a trasformarsi per il bene della famiglia. È credibile, quindi, il suo desiderio di voler tornare a casa, così come il desiderio di realizzare il suo bisogno di amare Thomas. Mi è piaciuta la poeticità di questa ragazza che crede comunque nei sogni, nei desideri e nella possibilità di realizzarli.
  • Mi è piaciuto Thomas perché è un uomo che, nonostante i dolori e i traumi subiti in passato ha mantenuto una certa innocenza e un certo entusiasmo. Non ha avuto una vita facile: strappato dalla sua casa addirittura dalla stessa madre che l'ha voluto sottrarre all'influenza negativa del padre, poi adottato, poi rimasto orfano e infine accolto a Fortune dove ha fatto fortuna. Ad un certo punto viene abbandonato anche da Lauren, ma non esclude la possibilità di riconquistarla. Il suo è un personaggio sempre propositivo che vuole costruire e fare qualcosa.
  • Mi è piaciuto tantissimo il tema dell'appartenenza che vienen affrontato in questo romanzo. I due protagonisti non hanno una certezza sulle loro origini, sui luoghi di appartenenza e c'è una bellissima riflessione sul fatto che ci si porta dentro il ricordo dei sacrifici di chi ci ha preceduto e soprattutto c'è l'idea che in realtà si appartiene non ai luoghi ma alle persone per cui il tuo posto è laddove ci sono le persone che ami, il che può anche non essere un argomento originale, ma sicuramente è stato proposto dall'autrice in maniera lodevole.
  • Mi è piaciuto tantissimo, fino alle lacrime, il finale, di cui naturalmente non svelo nulla.
L'unica cosa antipatica è che questo libro fa parte della serie Lord Perduti che è però a sua volta intrecciata con altre serie che non sono state pubblicate in ordine cronologico quindi spesso devi stare attenta a ricollocare questi personaggi nel loro giusto posto, ma è un disagio facilmente superabile.
Ottimo libro e ottima autrice!

SERIE LORD PERDUTI
  • Desiderio
  • A Matter of Temptation
  • Amore per sempre






martedì 17 giugno 2014

CANDICE HERN: Ancora un'avventura

TITOLO : Ancora un'avventura
AUTRICE: Candice Hern
TITOLO ORIGINALE: Just One of those Flings
USCITA ITALIANA: I Romanzi 815, giugno 2008
GIUDIZIO PERSONALE: 4/5
DA UNA PASSIONE DIETRO LA MASCHERA A UN AMORE ALLA LUCE DEL SOLE
Galeotto è un ballo in maschera: nei panni di Diana cacciatrice, lady Beatrice Somerfield ritrova i piaceri dimenticati dopo la morte del marito. La preda? Gabriel Loughton, affascinante e misterioso marchese di Thayne. Dopo otto anni trascorsi in India, è lui l'uomo che tutte le debuttanti d'Inghilterra vorrebbero come marito.
Secondo appuntamento con la serie delle Vedove Allegre di candice Hern, una serie che, se per un attimo ci dimentichiamo che ci dovremmo trovare nell'Ottocento, potrebbe risultare piacevole. Come abbiamo imparato dal precedente romanzo, le quattro signore grandi amiche, tutte vedove, si sono ripromesse di trovare un amante e di confidare reciprocamente le avventure vissute.
Beatrice Campion Contessa Somerfield sta facendo da chaperon alla nipote Emilu e, in occasione di una festa in maschera, vive un appassionato incontro di passione con uno sconosciuto. Già questa per lei sarebbe una straordinaria avventura che si arricchisce di particolari quando scopre che il suo misterioso amante sia Gabriel Loughton marchese di Thayne, tornato in città alla ricerca di una moglie. Inizia per i due una storia di inseguimenti, fughe e incontri straordinariamente appassionati...
Di questo libro NON mi è piaciuto:
  • Non mi è piaciuto il concetto di fondo, e credo di averlo già scritto nella recensione al primo libro della serie, e lo trovo anche poco credibile, il fatto che quattro donne dell'Ottocento si mettano insieme e decidano di prendersi degli amanti e che si scambino informazioni sui loro uomini e le attività amatorie. È qualcosa che trovo di dubbio gusto in generale, ma che in quel contesto storico risulta del tutto incredibile.
Di questo libro mi è piaciuto:
  • Mi piace l'eroe, Gabriel, perchè, tutto sommato, è un protagonista “normale”: non ha particolari traumi nel suo passato, non ha un caratteraccio, non è dispotico, non è un libertino. Non ha tutte quelle prerogative che siamo abituati a rintracciare nei nostri eroi, ma nonostante ciò quest'uomo affascina per la sua aria scanzonata, per la sua sensualità. Nello stesso tempo risulta molto tenero, già solo per il fatto che si innamori di una donna più grande di lui e non se ne senta in imbarazzo e che poi sia il primo a cedere e a rivelare i suoi sentimenti a Beatrice. Insomma da un certo punto della storia appare evidente che lui è il più debole della coppia e questo induce la tenerezza della lettrice. Si avverte la solidarietà per lui quando viene maltrattato dalla sua compagna.
  • Mi è piaciuta, naturalmente, anche Beatrice. È una donna matura, una donna di mondo. Ha alle spalle un matrimonio forse un po' noioso ma non terribile, diversamente da come di solito avviene nei romanzi. È autonoma e indipendente. Va benissimo che senta l'esigenza di avere un compagno, altrettanto credibile che voglia continuare ad essere libera e indipendente. Per fortuna, capisce anche di non poter rinunciare a un grande amore, come quello che condivide con Gabriel. È un personaggio perfettamente credibile e privo di eccessi e di assurdità.
  • È un personaggio assolutamente secondario, ma attraverso poche pennellate l'autrice è stata in grado di renderla abbastanza credibile, ma soprattutto molto ma molto simpatica al lettore. Si tratta della figlia minore di Beatrice, Charlotte, una bambina di spirito, molto simpatica che sarebbe molto carino ritrovare in una sua storia perché già promette di diventare una donna di carattere, ancora di più della amdre.
  • Mi è piaciuto molto lo stile dell'autrice, la sua capacità di costruire in maniera veritiera tutti i suoi personaggi, dai principali ai secondari e di renderli credibili e originali, ognuno a suo modo.
Se riusciamo a superare l'incredulità per certe situazioni, questo è un libro molto carino.

SERIE VEDOVE ALLEGRE

  • L'EMOZIONE DI UNA NOTTE
  • ANCORA UN'AVVENTURA
  • LADY BE BAD
  • FROM THIS MOMENT

giovedì 5 giugno 2014

KASEY MICHAELS: L'ultima sfida dei Becket

TITOLO: L'ultima sfida dei Becket
AUTRICE: Kasey Michaels
TITOLO ORIGINALE: Becket's Last Stand
USCITA ITALIANA GRS 640, luglio 2008
GIUDIZIO PERSONALE: 5/5
Inghilterra, 1815
Per anni Courtland Becket ha dedicato tutte le sue energie agli interessi della numerosa ,famiglia d'origine, negando i propri sentimenti per l'unica donna capace di fargli ribollire il sangue nelle vene. Ora, però, la deliziosa Cassandra, affidata fin da piccola alle sue cure, è cresciuta e non vuole più essere considerata semplicemente una sorella adottiva da proteggere e rispettare. Vuole il suo amore, ed è ben determinata ad ottenerlo. L'avvenire appare tutto terribilmente precario, e non solo per loro, bensì per tutto il clan dei Becket, perché un nemico di vecchia data, lo spietato ed avido Edmund Beales, trama nell'ombra per rubare loro un grosso smeraldo grezzo, chiamato l'imperatrice, che secondo la leggenda concede successo e potere a chi lo possiede.
In realtà valeva la pena seguire questa serie solo per questo splendido finale! L'ho letto ad una velocità a cui non ero abituata da molto tempo. Finalmente la storia che tutti aspettavamo da tempo, quella che lega Courtland e Cassandra Becket, già da tempo avevamo capito che l'unica figlia naturale del patriarca dei Becket, Ainsley Becket, avesse una predilezione per il fratello Courtland. A differenza degli altri scatenati, più o meno avventurosi e scapestrati Becket, Courtland è stato sempre il serio e posato della famiglia, per questo cerca di resistere all'aperta ammirazione di Callie, pensando alla differenza di età e al fatto che lui sia il fratello, anche se non di sangue. Alla fine tutto cospira contro di lui, e non riesce più a resistere... Nello stesso tempo Edmund Beales si avvicina e loro si devono preparare alla resistenza...
Di questo libro mi è piaciuto:
  • Cassandra perché, come anticipato già dagli altri libri non è la classica eroina capricciosa, egoista e avventata. Al contrario, nonostante la giovane età, si mostra matura e consapevole dei suoi doveri. Di lei colpisce la tristezza di aver perso prestissimo la madre e il fatto che abbia vissuto tutta la vita protetta dal padre e dai fratelli che tentavano di non farle pesare questo triste destino.
  • Courtland, perché è un antieroe, non è avventuroso, non è brillante. È piuttosto taciturno (ha passato anni della sua fanciullezza senza parlare) è tranquillo e serio. Cosa può affascinare di lui? Va bene perché è una piacevolissima novità a livello di eroe protagonista ed è assolutamente credibile rispetto a quello che ha passato nell'infanzia. È assolutamente credibile la sua reticenza nell'accettare il legame con Callie. Trovo solo che andava analizzata meglio la sua presa di coscienza del suo amore per la ragazza.
  • La tensione che monta nel corso della storia. Si aspetta l'arrivo e l'attacco di Edmund Beales contro le Romney Marsh e ci si prepara a contrattaccare. Questo crea un clima di attesa che coinvolge anche la lettrice e la induce ad affrettare la lettura, davvero una bella scelta, anche perché lo scontro è preparato da tutti gli altri libri.
  • Il finale. Davvero lo scontro finale è ben riuscito. La modalità con cui viene catturato Edmund Beales è un po' strana, non così spettacolare come pensavo ma efficace. Inoltre il finale è davvero molto bello, perché parla di speranza e di un nuovo inizio.
  • Lo stile. Ma Michaels è davvero molto buono. In questo caso, segnalo soprattutto i dialoghi che sono tutti ben riusciti e fanno tutti vivere molto bene i personaggi. Naturalmente non si può non considerare quanto sia stata brava l'autrice a costruire una storia così lunga e a intrecciare le trame individuali dei vari figli a quella generale. Certo, alcuni episodi, secondo me, poteva risparmiarceli perché hanno allungato un po' troppo il brodo, ma alla fine di tutto capisco come dovevano tutte contribuire al pieno sviluppo dello scontro tra Becket e Beales.
Bellissimo finale!
SERIE: Becket
  • Ritorno a Becket Hall
  • Una debuttante pericolosa
  • Il segreto di Eleanor
  • Un matrimonio di convenienza
  • L’impavida Miss Becket
  • Il ritorno di Rian
  • L’ultima sfida dei Becket





martedì 3 giugno 2014

DAVID GROSSMAN: Qualcuno con cui correre

DAVID GROSSMAN: Qualcuno con cui correre
Assaf è un sedicenne timido e impacciato, inseguendo un cane per le strade di Gerusalemme viene condotto in luoghi impensati, di fronte a inquietanti personaggi. Fino a incontrare Tamar, una ragazza solitaria e ribelle, fuggita da casa per salvare il fratello tossicodipendente. Il mistero e il fascino di Tamar catturano Assaf, che decide di andare fino in fondo, di “correre” con lei...
Qualcuno con cui correre è un romanzo di forza dickensiana, un libro capace di penetrare come nessun altro nel mistero dell'adolescenza, superando chiusure e difficoltà per mostrarci la generosità e la grandezza di cui i giovani sono capaci.
Questo libro ormai è un grande classico della letteratura contemporanea dedicata ai ragazzi e non solo perché è da leggere per tutti. L'autore, se non lo conoscete, ma mi pare strano, è uno dei grandi scrittori del nostro tempo, si tratta del grande autore israeliano David Grossman.
È la storia di due adolescenti che non si conoscono, le cui strade si intrecciano. Si tratta del giovane Assaf a cui è stato affidato un cane con l'incarico di rintracciare il padrone e il cane di nome Dinka lo guiderà in un viaggio e attraverso degli incontri che lo faranno maturare e crescere. Dall'altra parte c'è Tamar che ha attuato un piano allo scopo di liberare il fratello tenuto prigioniero da una strana organizzazione. Entrambi i ragazzi protagonisti sono molto affascinanti ed estremamente poetici. Da una parte Assaf è un ragazzo dalla vita apparentemente normalissima ma che nasconde un senso di inadeguatezza che lo porta ad isolarsi dal prossimo. Il suo legame con Dinka è speciale perché non ha bisogno di quelle parole che per lui sono tanto difficili da sostenere. Nello stesso tempo viene a conoscere Tamar attraverso gli occhi di altre persone e attraverso i suoi diari e scopre una ragazza che forse ha quella forza che manca a lui e anche uno strano senso di inadeguatezza che sembra accomunarli. Tamar è un personaggio altrettanto affascinante: un personaggio misterioso di cui, per un po', non si capiscono le motivazioni e che poi si rivela essere una ragazza ricca di umanità che ha la capacità di tirare fuori il meglio delle persone e che poi ci piace per il suo enorme coraggio.
Il libro è scritto con una poeticità unica e ha dei momenti meravigliosi di riflessione sull'umanità e, in particolare, su una umanità tormentata come quella che abita questi territori.