martedì 27 maggio 2014

ADELE ASHWORTH: Mia dolce Caroline

TITOLO: Mia dolce Caroline
AUTRICE: Adele Ashworth
TITOLO ORIGINALE: My Darling Caroline
USCITA ITALIANA: I Romanzi Passione 74, settembre 2012
GIUDIZIO: 5/5
SICURAMENTE UNA DELLE SCRITTRICI DI ROMANCE PIU' AMATE” Lisa Kleypas
Lady Caroline Grayson è convinto che nel suo futuro non ci sia posto per il matrimonio, e ciò non lo disturba affatto. Il suo unico desiderio è studiare botanica in una prestigiosa università americana. Brent Ranvenscroft, conte di Weymerth, ha rischiato la vita al servizio della Corona e ora, da poco tornato in Inghilterra, non ha intenzione di prendere moglie. Ma nessuno dei due ha tenuto in conto il padre di Caroline, che pur di vederla sposata è pronto a ricattare un conte. Così Caroline e Brent, legati da un matrimonio di convenienza, iniziano una nuova vita, determinati a ignorarsi e convinti di poter resistere al richiamo dell'amore e ai piaceri del talamo nuziale. O almeno, così credono...
Romanzo d'esordio di Adele Ashworth di cui avevo già letto qualche romanzo, ma questo, pur essendo il primo, secondo me supera gli altri letti, anche se sono opera di un'autrice più esperta. Questo libro non ha una trama particolarmente originale, almeno nelle sue linee fondamentali, ma resa in maniera molto accattivante. I due protagonisti, Caroline Grayson e Brent Ravenscroft Conte di Weymerth sono costretti a un matrimonio di nome dal padre di lei che ricatta lui: Caroline, infatti, vorrebbe partire per gli Stati Uniti per frequentare la facoltà di botanica, per questo vuole mantenere il matrimonio solo di nome, per poterlo annullare, ma il marito si mette in testa di sedurla...
Di questo libro mi è piaciuto:
  • Caroline è una protagonista molto interessante: è un piccolo genio che viene un po' emarginata per le sue doti strane. Ha una straordinaria capacità di coltivare le piante e vorrebbe poter approfondire, come fanno gli uomini, i suoi studi. Il matrimonio arriva proprio a bloccare i suoi sogni. E la capacità del marito di catturare il suo amore la induce ad accantonare definitivamente i suoi brillanti sogni. Ma non per questo risulta una perdente perché trova nel marito e nel loro legame una possibilità di esprimere la propria personalità.
  • Brent mi è piaciuto perché pur sconfinando talvolta nella tipologia dell'uomo alfa, non riesce quasi mai ad essere realmente spietato. Anche lui ha alle spalle un'infanzia di solitudine, perché la madre egoista, l'ha sempre maltrattato. Non ha mai conosciuto l'amore e non riesce subito a riconoscerlo nel momento in cui la moglie glielo offre, è in grado solo di aspettarsi l'inganno e la menzogna.
  • Mi è piaciuta la trama perché, al di là del fatto che si tratti della solita trama di un matrimonio solo di nome trasformato dalla convivenza tra i protagonisti, riesce a rinnovarla con alcuni apporti piuttosto singolari: la capacità straordinaria della protagonista, la figlia illegittima sordomuta. La trama, oltre ad avere un nemico esterno che però non ha un grande peso nella trama, è tutta incentrata sui problemi comunicativi tra i protagonisti e sui loro tormenti interiori.
  • Pur essendo il primo libro dell'autrice, ha trovato lo stile già molto maturo: sia le scene riflessive che i dialoghi sono ben fatti, i personaggi sono ben costruiti. C'è solo qualche inesattezza storica, ma di questo è consapevole l'autrice e lo dice espressamente.
  • Mi è piaciuto il messaggio sotteso alla storia che viene espresso solo nella parte finale, ossia un messaggio “femminista”, se così si può dire. Il padre di Caroline dichiara il suo amore per le figlie e la contentezza di avere avuto solo figlie femmine, quindi un messaggio d'amore per la gioia e l'affetto che queste gli hanno dato. C'è anche il messaggio di riconoscere il valore delle persone al di là del sesso di appartenenza.

martedì 20 maggio 2014

TITOLO: Ballo in maschera
AUTRICE: Brenda Joyce
TITOLO ORIGINALE: The Masquerade
USCITA ITALIANA: GRS Special 93, maggio 2008
GIUDIZIO PERSONALE: 4/5
Irlanda – Inghilterra, 1812
Elizabeth Anne Fitzgerald è innamorata dell'affascinante Tyrell de Warenne da quando era una ragazzina, ma sapendo che il giovane è l'erede di un prestigioso e ricchissimo casato, e pertanto fuori dalla sua portata, per anni si è accontentata di adorarlo in silenzio. Così, quando lui la notte del suo primo ballo in maschera la corteggia e infine le dà appuntamento in giardino allo scoccare della mezzanotte, a Lizzie sembra di toccare il cielo con un dito. Poi però la serata prende una piega inaspettata e la fanciulla non riesce a incontrare l'uomo dei suoi sogni. Certa di aver perso l'unica opportunità di coronare il suo sogno, Lizzie cerca did mettersi l'animo in pace. Ma quella notte è soltanto l'inizio di una serie di incredibili eventi, che in un susseguirsi di scandali, menzogne e tradimenti la porteranno a trovare infine il vero amore.
Secondo appuntamento italiano con la serie De Warenne che è davvero una bella serie, con storie affascinanti, per nulla ripetitive anche se tutte caratterizzate da un protagonista maschio alfa che tende un po' a maltrattare la nostra povera protagonista di turno. Protagonista di Ballo in maschera è la giovanissima Elizabeth Anne Fitzgerald, fanciulla scarsamente considerata perchè un po' timida e paffutella. Lei non si dispiace perché l'unico suo vero amore è il bellissimo Tyrell de Warenne da quando l'ha salvata dal lago quando era bambina. La situazione si ripresenta ora quando la salva da una carrozza fuori controllo. Tutte le sue speranze e i suoi sogni sembrano avverarsi quando lui la avvicina al ballo in maschera, appunto. Ma un imprevisto la costringe a tornare a casa e a cedere il suo posto alla sorella. Le conseguenze saranno inaspettate...
Di questo libro NON mi è piaciuto:
  • La parte iniziale è decisamente lenta, anche perché in tutto questo tratto i due protagonisti sono lontani e questo toglie molto al racconto, anche se Tyrell è sempre nei pensieri di Lizzie. Inoltre ho letteralmente detestato la sorella di Lizzie, Anna, egoista e insipida. Ha combinato un bel disastro e va avanti come se non fosse successo nulla e le conseguenze delle sue azioni avventate ricadono sulle altre persone. Dopodiché scompare come se nulla fosse.
Di questo libro mi è piaciuto:
  • Lizzie mi piace, pur essendo a tratti un'eroina troppo vittima che subisce in continuazione e da tutti, chiaramente soprattutto da Tyrell. Nonostante ciò non è assolutamente stupida, sciocca nè troppo rinunciataria. Ma ha sempre questa sorta di aura di santità, vista la sua capacità di sopportazione e il suo spirito di sacrificio. Nonostante ciò, però, non subisce troppo da Tyrell, ma sa dignitosamente allontanarsi in ritirata, piuttosto che subire ad oltranza. Pur essendo la classica storia della fanciulla sedotta dal libertino, non è affatto vittima ma complice consapevole.
  • Tyrell mi è piaciuto perchè pur essendo un maschio alfa, non è eccessivo. Anzi, ci piace vedere i suoi momenti di sconforto e di dolore. Infatti tutti coloro che gli stanno attorno sottolineano come sia cambiato il suo comportamento, come abbia perso il suo spirito. L'ho trovato, inoltre, molto realistico nel fatto che abbia l'esigenza di sposare una ricca ereditiera e di restare fedele a questo progetto e a riservare a Lizzie, inferiore a lui socialmente, il ruolo di amante.
  • Come non citare la mamma di Lizzie e la sua esigenza di sistemare al meglio le tre figlie? Ricordava tantissimo per spirito e comicità Mrs Bennett di "Orgoglio e Pregiudizio" e, soprattutto nella prima parte del libro ha una forza comica sorprendente.
  • Mi piace molto lo stile dell'autrice molto accurato, che sa sapientemente calibrare la narrazione e la caratterizzazione psicologica dei personaggi. Mi piace che, pur non essendoci un cattivo, nè un classico ostacolo esterno, la vicenda è perfettamente credibile e l'ostacolo che tiene lontano i protagonisti è reale.
Molto apprezzato!

SERIE DE WARENNE
  • The Conqueror
  • Promise of the Rose
  • La sposa americana
  • Ballo in maschera
  • The Stolen Bride
  • A Lady at last
  • The Perfect Bride
  • A Dangerous Love

martedì 13 maggio 2014

MICHELLE WILLINGHAM: La vendetta del guerriero

TITOLO: La vendetta del guerriero
AUTRICE: Michelle Willingham
TITOLO ORIGINALE: The Warrior's Touch
USCITA ITALIANA: GRS 635, maggio 2008
GIUDIZIO PERSONALE: 4/5
Irlanda, 1175
Ingiustamente incolpato di aver sedotto la figlia del suo capoclan Flynn O Bannìon, il valoroso Connor MacEgan ha dovuto subire una punizione atroce: gli sono state spezzate le mani in modo che non possa più toccare una donna nè impugnare una spada. Così, nonostante si proclami innocente, il guerriero non è in grado di di difendere il proprio onore e vendicarsi di quell'accusa infamante. In preda a una cupa disperazione e a un profondo rancore, riesce ad accettare la nuova condizione solo grazie alle cure e alla determinazione di Aileen O Duinne, la bellissima guaritrice del villaggio in cui ha trovato rifugio. Ma proprio lei che ha guarito le ferite del suo corpo potrebbe spezzargli il cuore... perché da sette anni nasconde un segreto che ora non può più tacere.
La Willingham è davvero un'autrice molto brava, ogni volta che affronto un suo libro so già che mi devo aspettare qualcosa di buono, e anche questo l'ha confermato. Già il primo della serie sui fratelli MacEgan che avevo letto mi era piaciuto, e anche questo mi è piaciuto tanto perché conteneva in sé molti elementi che mi piacciono tanto in un racconto.
Tutto prende il via quando viene ritrovato il guerriero Connor MacEgan ferito, con le mani spezzate a causa della vendetta del clan O Bannìon. Aileen O Duinne, giovane guaritrice, lo cura e cerca di salvargli l'uso delle mani. Per lei il ritorno di Connor al suo villaggio è portatore di ansia, visto che gli nasconde un terribile segreto...
Di questo libro NON mi è piaciuto:
  • La parte finale dedicata al compimento della vendetta di Connor su Flynn O Bannìon. Questa mia rimostanza è facilmente criticabile perché tutta la storia è costruita attorno al compimento della sua vendetta da parte di Connor, ma poichè nel libro ci sono sparsi tanti altri elementi molto belli, mi sembra che quella partenza di Connor e il duello con Flynn finisce per distogliere l'attenzione dai personaggi davvero interessanti. Anche perché né Flynn, né sua figlia Deirdre, che ha falsamente accusato di violenza Connor, compaiono nel libro, quindi la loro apparizione nella parte finale mi ha dato fastidio. È vero però che Connor doveva riabilitare il suo nome...
Di questo libro mi è piaciuto:
  • Innanzitutto l'ambientazione medievale che mi piace sempre, ma in questo caso non è il solito medievale, con lo scontro tra Sassoni e Normanni. Ma siamo in Irlanda e c'è soprattutto lo scontro tra i vari clan, vengono raccontati gli usi e le paure degli uomini del tempo. Insomma una storia e una vita estremamente pericolosa in cui domina la violenza. La Willingham ha saputo rendere al meglio, secondo me, lo spirito dell'epoca e di questa cultura.
  • Aileen è una figura molto bella e tenera. È una emarginata. È la guaritrice del clan, ma a causa di alcune morti le è stato tolto l'incarico, questo l'ha ferita moltissimo. La sua solitudine è accentuata dalla perdita del marito e dal fatto di aver consegnato la figlia Rhiannon a una famiglia adottiva. Aver perso il suo ruolo l'ha ferita moltissimo. Il segreto del suo passato, così gelosamente custodito, è ora minacciato da Connor ritornato dal suo passato. Nonostante le sue ferite e una insicurezza di fondo, Aileen ha anche il coraggio di agire e di prendere l'iniziativa.
  • Connor è un personaggio molto credibile per l'epoca e il rango sociale. Essendo un figlio minore, senza l'esigenza di conquistare un proprio possedimento, per questo le ferite che gli hanno inferto gli hanno precluso ogni possibilità di futuro. È, secondo me, una giusta combinazione equilibrata di forza e violenza con dolcezza. È anche un uomo che non teme di mostrare delle debolezze e delle ferite. Ha anche la forza e il coraggio di trasformare le sue prospettive e di dare un nuovo equilibrio e una nuova direzione alla sua vita.
  • Lo stile dell'autrice è davvero magistrale. Ha un ritmo estremanente veloce, prevalentemente narrativo, ma anche così riesce a farci abilmente intuire la psicologia dei personaggi. Riesce anche ad equilibrare vari elementi la passione e l'ironia. Forse l'unico aspetto che non è riuscita a creare è l'azione e la suspense. Ho ammirato la capacità di ricostruire il passato.
Una lettura molto piacevole!

SERIE FRATELLI MACEGAN
  • IL GUERRIERO IRLANDESE
  • LA VENDETTA DEL GUERRIERO
  • THE WARRIOR KING

martedì 6 maggio 2014

TITOLO: L'isola della tentazione
AUTRICE: Lyn Randal
TITOLO ORIGINALE: Tempted by Innocence
USCITA ITALIANA: GRS 634, maggio 2008
GIUDIZIO PERSONALE: 4/5
America – Europa, 1517
Dopo aver causato indirettamente la morte della donna amata, il nobile spagnolo Diego Castillo si è ritirato in una piccola isola delle Indie Occidentali per dedicare la sua vita a Dio ed espiare i peccati di gioventù. E in quel remoto paradiso tropicale, lontano dalla mondanità della sua influente famiglia, si convince di essere profondamente cambiato. Finché non conosce Lady Celeste Rochester: di fronte alla grazia innocente della fanciulla, ogni proposito di castità vacilla. Il ricordo tormentato dell'antica colpa, tuttavia, non gli permette di cedere ai suoi sentimenti. E allora, per allontanare ogni tentazione e mantenere fede al suo voto, a Diego non rimane altra scelta che riaccompagnare in Spagna la giovane. Ma la traversata si rivelerà lunga, e insidiosamente ricca di imprevisti...
Non mi aspettavo granché da questo libro e invece mi ha straordinariamente sorpresa. Di solito i libri ambientati nel '500 non mi piacciono e invece questo presenta una ricostruzione abbastanza credibile e non ha tutti quei cliché tipici dei romance ambientati in questo periodo. La trama è davvero originale e credo che i tagli della traduzione abbiano fatto meno scempio del solito.
Il tutto parte con un matrimonio mancato: Celeste Rochester sta per sposare Damian Castillo in modo da sancire un patto tra Inghilterra e Spagna, quando lo sposo viene rapito. A questo punto il padre di lui, Alejandro manda la ragazza nei Caraibi per rintracciare il fratello gemello del fidanzato, in modo da poter comunque celebrare un matrimonio. Celeste incontra Diego Castillo nel modo più inaspettato: cade in un fiume e uno splendido uomo nudo la salva. Immediata è l'attrazione tra di loro e Celeste è stupita e angosciata che l'ogetto del desiderio è il fratello del fidanzato, nonché un prete. Inizia qui un lungo percorso sia fisico che emotivo per questa coppia che si ama e si desidera nonostante tutto.
Di questo libro NON mi è piaciuto:
  • Non mi è piaciuta una cosa sostanziale, cioè il fatto che il grande cattivo del libro sia il fratello gemello del protagonista. So che questo ha un forte valore simbolico, il bene e il male sotto le stesse sembianze, e che ricorda altre storie abbastanza note. A me non piace però questo motivo, il pensiero che il lieto fine dovrà arrivare nonostante ci sia alle spalle un tragico evento. Da romantica, forse avrei gradito una redenzione, magari uno scambio di ruolo tra i due, ma so che questo l'avevo già visto in altri romanzi. Sicuramente la scelta di questo libro è più realistica e ragionata.
Di questo libro mi è piaciuto:
  • Mi è piaciuta la trama, proprio perchè mette insieme elementi magari non tutti originali, ma in un mix molto innovativo. Mi sembrava una sintesi tra Uccelli di rovo e The Vampires Diaries, nello stesso tempo c'era anche il romanzo di viaggio in mare, la storia di pirati. Davvero sono messi insieme tantissimi elementi. Questa varietà di molti aspetti è davvero appassionante.
  • L'elemento della trama che emerge maggiormente è una sorta di crescendo erotico. Tutta la storia ruota attorno a una forte attrazione e passione erotica che viene lungamente frustrata prima di trovare il suo culmine. Certo, in alcuni passaggi sembra eccessivo che si continui a ruotare attorno alla curiosità di Celeste di provare l'amore e attorno ai tentativi di Diego di mantenere il voto di castità. Il tutto è condotto comunque in maniera abbastanza realistica e credibile. È incredibile che i due ragazzi cerchino di rispettare le regole di comportamento, che Diego voglia rispettare la fidanzata del fratello.
  • La coppia dei due giovani risulta una coppia credibile, in più ha anche il fascino del proibito perché la loro relazione risulta illecita da molti punti di vista. Credibile è la frustrazione di lui e il dolore di lei. Credibile per il tempo è il fatto che la ragazza non possa fare come meglio crede, ma deve accettare quanto viene per lei predisposto dal re.
  • Lo stile mi è piaciuto molto perché intanto l'ho trovato molto delicato, poi perché presenta molto elementi ben bilanciati. Intanto il racconto sa essere dolce, romantico, sensuale, ma anche ironico e divertente (soprattutto attraverso vari personaggi secondari). Inoltre, l'autrice ha saputo gestire bene le descrizioni, soprattutto dei paesaggi esotici; le sequenze riflessive, i due personaggi pensano e riflettono molto con se stessi; e anche i dialoghi.
Per concludere, ritengo questo libro una bella sorpresa.