giovedì 20 marzo 2014

LORETTA CHASE: La figlia del Leone

TITOLO: La figlia del Leone
AUTRICE: Loretta Chase
TITOLO ORIGINALE: The Lion's Daughter
USCITA ITALIANA: RM ORO 63, maggio 2008
GIUDIZIO PERSONALE: 2/5
Decisa a vendicare la morte del padre, Esme Brentmor non esita a vestire i panni maschili. Dopo aver dilapidato al gioco la fortuna di famiglia, Varian St George vive alla giornata. Due strade destinate a incontrarsi. Mentre Esme cerca di resistere all'affascinante ribaldo per compiere la propria vendetta, Varian, colpito dal coraggio della ragazza, cerca di fermarla. Riusciranno a voltare le spalle al passato e a vivere appieno la passione che li divora?
Questo è un vecchio romanzo di Loretta Chase, un'autrice che ho imparato ad apprezzare abbastanza, ma che non mi ha mai fatto impazzire. Questo libro mi è piaciuto davvero poco, pur riconoscendovi alcuni pregi di originalità e complessità.
La trama è davvero articolata e cercherò di riassumerla senza rivelare troppo. Esme Brentmor è metà inglese e metà albanese ma è cresciuta in Albania. Quando perde il padre è costretta a seguire il giovane cugino Percival e il suo accompagnatore Varian St John Barone Edenmont. Lei vorrebbe vendicare la morte del padre, mentre i suoi accompagnatori vorrebbero riportarla immediatamente in Inghilterra, anche perché Percival ha scoperto un terribile intrigo. Dopo una serie di disavventure, Esme è costretta ad andare in Inghilterra dove si deve abituare a una vita molto diversa...
Di questo libro NON mi è piaciuto:
  • Varian non è affatto un buon protagonista. O meglio, avrebbe tutte le premesse per essere un affascinante e intrigante eroe, e invece non è altro che un pallido e ridicolo personaggio. È sicuramente bello, viziato e indolente; è uno scialacquatore che ha perso tutte le sue sostanze ed è destinato a cavarsela in qualche modo con continui espedienti. Ha ricevuto, in un certo senso, l'incarico di vegliare sul giovane Percival da sua madre prima di morire. L'impatto con Esme è per lui scioccante perché la ragazza è uno spirito libero che non si crea problemi a criticarlo e ad attaccarlo. E, nonostante le sue apparenze da elfo, sembra che lui ne sia particolarmente affascinato. Ma a questo punto subentra il senso dell'onore e il desiderio di offrire di meglio alla donna che fanno nettamente impallidire il personaggio. Quando si decide a fare il bravo ragazzo Varian perde quel fascino e quell'ironia che lo avevano reso affascinante nella prima parte del libro.
  • Ho trovato del tutto insopportabile Esme, la sua continua volontà a fare di testa propria anche contro ogni logica. Non è la prima protagonista vissuta come un maschiaccio e non esattamente simbolo di grazia e femminilità, ma questa è la più petulante e noiosa di cui abbia mai letto. Nonostante le manifestazioni di attrazione da parte di Varian continua a schernirsi e a considerarsi un brutto anatroccolo. A parte le continue proteste non ho trovato che il personaggio fosse dotato di un qualche spessore psicologico.
  • Ho trovato noiosissima la seconda parte del libro da quando i due protagonisti sono separati, che dovrebbe essere il tratto del racconto in cui si doveva sviluppare il loro amore dalla precedente attrazione. Invece i due sono quasi sempre separati, e già questa cosa non mi garba molto, ma soprattutto come e perchè si è sviluppato il loro amore?
Di questo libro mi è piaciuto:
  • L'ambientazione è insolita e molto affascinante: i Balcani ad inizio '800 quando si stava sgretolando l'impero turco e in questo territorio convivevano gruppi etnici e culturali molto diversi. A questi si aggiunge che l'autrice ha scelto di scrivere una storia molto complessa, con un sistema di personaggi e tipologie di personaggi molteplici. Tutto ciò funziona, secondo me, soprattutto nella prima parte del libro, un po' meno nella seconda, dove predomina soprattutto il personaggio della nonna di Esme.
  • Un altro aspetto positivo è sicuramente lo stile dell'autrice: molto complesso e attento, minuzioso. Sono ben sviluppate le scene, soprattutto quelle di azione, con una buona caratterizzazione dei personaggi secondari e una particolare attenzione, secondo me, nello sviluppo dei personaggi negativi. Francamente ho trovato, a tratti, Ismal più interessante di Varian e Gerald più interessante di Jason.
Davvero deludente!
  • LA FIGLIA DEL LEONE
  • CAPTIVES OF THE NIGHT
  • IL LORD DELLA SEDUZIONE
  • THE LAST HELLION

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