giovedì 17 ottobre 2013

BARBARA PIERCE: Un amore pericoloso

TITOLO: Un amore pericoloso
AUTRICE: Barbara Pierce
TITOLO ORIGINALE: A Desperate Game
USCITA ITALIANA: I Romanzi 809, aprile 2008
GIUDIZIO PERSONALE: 3/5
UN'IDENTITA' NASCOSTA, UN AMORE INFUOCATO
Londra, 1814. Ingiustamente accusato della morte del marito e della suocera, la contessa di Lathom, sotto le mentite spoglie di Miss Tessa Belanger, trova ospitalità presso il conte di Wycke. Nella tranquilla tenuta di campagna del nobiluomo si sente al sicuro. Ma quando tra loro divampa la passione, Tessa è combattuta fra il desiderio di coronare il sogno d'amore e la necessità di fuggire, continuando a celare la propria identità.
Questo è il primo romanzo di Barbara Pierce, acclamata autrice della serie Bedegrayne, che ho apprezzato, anche se non è stata una di quelle serie che mi ha fatto impazzire. Ho letto qui e là dei commenti circa il fatto che questo libro non è minimamente paragonabile agli altri libri. Trovo il confronto ingiusto e penso, inoltre, che per essere un libro d'esordio non sia affatto male. La trama è piuttosto tradizionale: è un romance con l'elemento del mistero. La protagonista, che conosciamo con il nome di Tessa Belanger sta scappando da Londra, dove ha avuto un violento scontro con il terribile marito. Quando legge che questi e la madre sono stati trovati cadaveri, capisce di essere la prima indiziata del delitto e decide di scappare. Durante la fuga viene aggredita e Kim Farrell Visconte Turnberry la soccorre e la porta a casa dell'amico Reave Alden Conte di Wycke. Qui la donna viene rifocillata, accudita, fa amicizia con Jason, il figlioletto del conte. Per questo motivo, nonostante l'apparente reciproca antipatia, il conte le chiede di restare al suo servizio come istitutrice del figlio. Ben presto si capisce che è solo una scusa, perché il conte la possa avere a portata di mano e possa dare sfogo alla sua passione. Ben presto la passione tra i due scoppia.
Di questo libro NON mi è piaciuto:
  • Parte della trama risulta, a mio avviso un po' lenta, mi riferisco soprattutto alla seconda parte quando i protagonisti hanno superato la fase dell'attrazione sessuale frustrata e Tessa ancora si nasconde dietro tentativi di fuga mal riusciti e tentativi di mantenere nascosta la sua vera identità. A volte queste situazioni si ripetono, avvitandosi un po' su se stessa.
  • Al contrario, invece, la parte finale, quella che doveva essere più drammatica e vale a dire dal momento in cui Tesa viene catturata dal cattivo nascosto. Non è che volesse che la sua prigionia durasse di più, ma lo svelamento e l'eliminazione dello stesso è un po' troppo repentina. Avrei voluto che i due protagonisti, oltre che l'uno contro l'altro, combattessero contro un nemico comune.
Di questo libro mi è piaciuto:
  • L'intenzione generale non è affatto male, considerando che si tratta di un libro d'esordio. L'ho trovato già ben sviluppato sia per quanto riguarda l'intreccio in generale, ma soprattutto la costruzione dei personaggi, sia quelli principali, che quelli secondari che risultano altrettanto ben fatti.
  • Tessa mi è piaciuta come protagonista. È abbastanza consueto per la Pierce presentare delle protagoniste molto tormentate e fulcro problematico della storia. È una ragazza, tutto sommato molto giovane, che però ha già affrontato molti problemi e molti dolori nella vita. Per l'ambizione del padre è stata costretta a sposare un crudele depravato che, addirittura, l'ha tradita con sua madre. È scappata da quell'inferno e teme di poter essere accusata della morte del marito e della madre. Le esperienze della vita l'hanno costretta a non fidarsi mai del tutto degli altri, incluso Reave, e, nonostante la loro relazione decolli, lei non riesce ad affidarsi mai completamente a lui. Anzi, continua ad avere, nascosto nella mente, il pensiero di sfuggirgli, cosa che urta non poco.
  • Dall'altra parte, Reave si presenta nella maniera peggiore perché è un uomo segnato dal grande dolore di aver perso prematuramente la moglie e, apparentemente, sembra il classico padre che ignora volutamente il figlio. Invece il suo personaggio si evolve velocemente da cupo, riservato, tutto dedito al lavoro, si trasforma in sorridente, scanzonato, provocatorio. Il meglio di sé lo dà quando si intestardisce di voler sedurre la protagonista e la provoca in ogni modo. In questo frangente è assolutamente irresistibile. Nonostante i sentimenti che si sviluppano tra di loro non interrompono i dubbi e la cautela che permane sempre tra di loro. Alla fine, naturalmente, riscatta la sua mancanza di fiducia lottando per liberarla.
Posso dire che, come esordio, lascia intuire l'abilità che l'autrice dimostra nei suoi libri successivi.


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