mercoledì 28 agosto 2013

DEBBIE MACOMBER: Tutti i giorni della nostra vita

TITOLO: Tutti i giorni della nostra vita
AUTRICE: Debbie Macomber
TITOLO ORIGINALE: 50 Harbor Street
USCITA ITALIANA: Harmony Romance 21, febbraio 2008
GIUDIZIO PERSONALE: 2/5
Benvenuti a Cedar Cove, un luogo adorabile. Qualcuno a volte la lascia, ma nessuno riesce a dimenticarla.
Non è sempre facile la convivenza, anche per una coppia appena sposata. Ci sono abitudini che è difficile perdere, e poi ci sono esigenze da conciliare, stili di vita, passioni, difetti: a volte si può rischiare di scoprire di essere come il sole e la luna, inconciliabili. Così, Jack e Olivia, dopo il matrimonio, si accorgono di non riuscire a sopportarsi: lui è disordinato, come ogni creativo che si rispetti, lei è pignola e perfezionista, altrimenti non si sarebbe guadagnata la fama di giudice inflessibile. Lei l'ha messo a dieta e lui proprio non riesce e rinonciare alla buona tavola. Il colmo si raggiunge quando Olivia gli fa un regalo fin troppo esplicito.
L'amore, si dice, supera ogni ostacolo.
È pressoché impossibile riassumere la trama di questo libro perché si tratta di un intreccio di storie che coinvolgono gli abitanti della cittadina di Cedar Cove, presso Seattle. Ci sono personaggi già apparsi nei precedenti libri della serie e nuovi personaggi, storie che si intrecciano, vicende che si sviluppano e che toccano varie tematiche. Il giudice Olivia e il marito Jack che devono affrontare la grande paura della malattia di lui; Jon e Meryellen che vivono un momento particolarmente difficile dal punto di vista economico; Grace e Cliff che finalmente si sposano, e tanto altro. La comunità diventa protagonista e diventa qualcosa di vivo sotto i nostri occhi.
Di questo libro NON mi è piaciuto:
  • Si capisce dal mio scarso tentativo di riassumere questo romanzo, la grande confusione che ho fatto nel seguire le storie di questo romanzo. Pur avendo letto alcuni dei precedenti libri della serie, facevo fatica a raccapezzarmi e a collocare i vari personaggi e la loro storia. A parte il fatto che tutta la prima parte del romanzo è occupata dal tentativo di ricapitolare quanto ci siamo persi, per ogni personaggio, dai precedenti libri, rallentando il racconto, oltre che aumentando la confusione.
  • I libri, secondo me, sono intrecciati tra di loro in maniera sbagliata perché ogni singola vicenda occupa almeno due libri, quindi non hai la possibilità di vedere le vicende concluse, ma c'è un continuo passaggio da un libro all'altro, senza dubbio un indovinato espediente editoriale, ma scusate se la cosa disturba la soddisfazione della lettrice.
  • In alcuni casi ci sono delle conclusioni e risoluzioni decisamente semplicistiche e poco credibili, tipo la scena di riconoscimento della figlia perduta da pare dei coniugi McAfee in questo romanzo, dove l'incredibile disvelamento della sua identità viene offerto con una nonchalance incredibile, considerato che lei è anche l'autrice delle lettere anonime che erano state inviate per parecchio tempo.
Di questo libro mi è piaciuto:
  • La costruzione della storia multipla è molto accattivante perché ci riconda un po' le serie televisive con le varie trame parallele. Questo fa sì che il vero protagonista della serie sia tutta la comunità in generale e Cedar Cove diventa qualcosa di vivo. Il guaio è che in un libro è molto più difficile seguire più storie che si sviluppano insieme.
  • In generale, le vicende proposte sono carine, riguardano storie d'amore di persone con età e caratteristiche diverse, c'è spazio per il dramma, la tensione, il giallo, il divertimento. Insomma l'autrice crea un libro molto sfaccettato.

Continuerò a seguire la serie perché ormai è fondamentale per capire gli sviluppi delle storie presentate.

martedì 27 agosto 2013

PAULLINA SIMONS: Il giardino d'estate

Si erano incontrati alla vigilia dello scoppio della seconda guerra mondiale, a Leningrado. Si erano amati fra gli stenti, la desolazione e le bombe di un assedio terribile, con la speranza di poter vivere un giorno altrove, in pace. Ora, vent'anni più tardi, davanti a un incerto futuro, quell'amore è messo alla prova. Tatiana e Alexander si sono miracolosamente riuniti in America, la terra dove tutto è possibile, e contano di ricostruirsi una vita insieme. Ma si devono confrontare con le ferite, il dolore, le fatiche che si portano dietro. Nonostante abbiano un figlio meraviglioso, Anthony, si sentono estranei l'uno all'altra. Ex capitano dell'Armata Rossa, Alexander vive con disagio il clima di paura e di sospetto della Guerra Fredda e Tatiana non riesce a ritrovare con il suo Shura la meravigliosa intimità di un tempo. E quando pensano di essersi definitivamente lasciati alle spalle gli incubi di una guerra, ecco che i fantasmi del passato tornano a minacciarli. Anthony, in conflitto con i genitori, si arruola volontario in Vietnam e scompare. Torneranno Tatiana e Alexander a passeggiare nel Giardino d'Estate come un tempo, quando erano giovani e innamorati?
A meno di qualche sorpresa, questo dovrebbe essere l'ultimo della serie dedicata alla storia d'amore di Tatiana e Alexander, cominciata con Il cavaliere d'inverno e Tatiana e Alexander. Alla fine di quest'ultimo libro, a guerra finita, Tatiana era riuscita a recuperare dal campo di prigionia Alexander e a portarlo con sé in America e ricongiungere così la famiglia con il loro figlioletto Anthony. Con questo terzo libro assistiamo alla riorganizzazione dei tre in un nucleo familiare, con tutte le difficoltà nate dalla guerra. A questo si aggiunge il clima di sospetto della Guerra Fredda e della diffusione del comunismo. Per questo motivo non appena viene a scoprire che Alexander è cercato dalla polizia e dai Servizi Segreti, lo coinvolge in una lunga fuga attraverso vari stati. Con il tempo e con le mutate condizioni storiche, Alexander finirà per mettersi al servizio dell'esercito, la famiglia si stabilirà a Phoenix e Alexander si occuperà di un'impresa di costruzioni. Nel frattempo la vita della famiglia sarà messa a dura prova da eventi che rischieranno di creare una frattura troppo grande tra Tatiana e Alexander.
Questo libro non mi ha esaltato come i primi due, soprattutto il primo che è il migliore, secondo me. La prima parte è davvero lentissima, è molto contorto, si avvolge attorno a svariati episodi di contrasto e fraintendimenti tra i protagonisti che, invariabilmente, si sistemano tutti a letto. La lunga fuga voluta da Tatiana è un affastellarsi di episodi poco agganciati tra di loro. La vicenda comincia ad acquisire interesse quando la famiglia si stabilizza a Phoenix e iniziano i veri problemi relazionali tra i due coniugi con significative ripercussioni anche nel comportamento di Anthony. Qui la vicenda diventa più credibile e si ritrovano la passionalità e le personalità di Tatiana e Alexander. Il finale è dolce amaro perché, da una parte si vede tutto ciò che in oltre cinquanta anni hanno costruito Tatiana e Alexander, ma c'è anche un tono di malinconia rispetto a questi personaggi che abbiamo visto giovani e innamorati e che ormai sono nell'autunno della loro esistenza.

Come sempre molto accurato lo stile e la capacità di intreccio dell'autrice.