venerdì 10 maggio 2013

TITOLO: Un nome dal passato
AUTRICE: Maria Masella
USCITA ITALIANA: I Romanzi 1018, settembre 2012
L'AMORE PUO' GUARIRE DAI RICORDI DEL PASSATO
Dopo anni di lontananza in Inghilterra, Marco Morante ha accantonato i contrasti con il padre, proprietario terriero, e sta facendo ritorno nella tenuta di famiglia. Di passaggio a Genova, del tutto casualmente si imbatte una prima volta in Lisa, bella e misteriosa, e quando la ritrova in casa di conoscenti come parente povera, non può negare di sentirsene attratto. Ma lei è sconvolta da quell'incontro, che le ha risvegliato i ricordi dolorosi, e cerca di tenersi lontana da lui. Saranno poi bizzarre circostanze, e un'audace proposta di Marco che potrebbe renderla indipendente, a spingerla ad abbandonare la vita grigia in cui si era rifugiata. E ad aprirsi alla speranza di un amore...
Maria Masella è una brava autrice italiana che propone una buona storia, di sicuro ha dalla sua la capacità di creare storie sempre abbastanza nuove e originali.
Come è per lei classico, questa storia è ambientata a Genova nel periodo Risorgimentale. Il protagonista Marco Morante sta tornando in Italia  dall'Inghilterra, dove si era rifugiato dopo un furioso litigio con il padre. Ad un ricevimento ha intravisto una donna bellissima che ha, poi, ritrovato a casa di amici nel ruolo di parente povera. La fanciulla pare inaccessibile e le situazioni della vita li hanno allontanati. Lisa Cecchi, infatti, nonostante tenti di passare sempre inosservata, ha dalla sua una straordinaria bellezza che la mette in cattive situazioni. Per questo viene cacciata dai parenti che l'hanno ospitata, deve trovarsi un lavoro, anche come ricamatrice. Alla fine, a causa di grandi difficoltà, deve accettare la bizzarra proposta di Marco di fingersi sua moglie. Quini lo segue nella tenuta della sua famiglia...
Di questo libro non mi è piaciuto:
  • Ci sono certi passaggi della trama che mi sono sembrati un po' ingenui: certi salti senza una precisa spiegazione, certe premesse non ben sviluppate. Faccio un esempio, quando Lisa conosce Marco è molto preoccupato per il suo cognome, perché gli ricorda brutti momenti del suo passato e un senso di colpa, ma poi questo elemento scompare per poi riaffiorare alla fine. Oppure, troppe strane coincidenze di personaggi che si rincontrano un po' troppo casualmente e provvidenzialmente.
  • Lisa è, secondo me, una protagonista femminile un po' insipida: è il classico personaggio che si fa troppo trascinare supinamente dagli eventi, in balia delle decisioni altrui. E' la parente povera che cerca di scomparire nello sfondo, poi viene cacciata e si deve trovare un nuovo lavoro, poi accetta la proposta di Marco e si fa sballottare un po' qua un po là, accettando le sue condizioni, i suoi limiti, imponendosene altri per un suo spirito masochistico. Sicuramente non è quella tipologia di personaggio che mi piace di più, anche se potrebbe risultare più storicamente attendibile di altri personaggi.
Di questo romanzo mi è piaciuto:
  • L'idea generale della trama, il tema del matrimonio finto, con tutti gli imbarazzi, i fraintendimenti che il tema può condurre. Non è un filone particolarmente seguito, anche se è uno spunto già visto e molto interessante. Certo, è un po' ingenuo da parte di Marco, pensare di risolvere i suoi problemi proponendo al padre una moglie finta senza chiedersi cosa questo gli comporterà, ma è una scelta foriera di conseguenze interessanti e anche divertenti, soprattutto nel vedere come i personaggi secondari controllino e studino la coppia.
  • Marco è un personaggio che mi è piaciuto abbastanza perché è un uomo orgoglioso, testardo e un po' incosciente nel cacciarsi in una situazione senza via d'uscita. Ha anche dei momenti di durezza, nei confronti della protagonista, ma non è mai un uomo duro e spietato nei confronti di Lisa. Al contrario, anche dopo aver rifiutato il sentimento, si sente costretto a rivelare per primo a Lisa i suoi sentimenti e, soprattutto, i dubbi durano nella sua mente solo per una frazione di secondo e poi ritorna a credere nella sua donna.
  • Posso dire che i motivi che separano i protagonisti sono abbastanza credibili; per lo meno anche adatti per il periodo in cui è ambientata. Lisa, infatti, non si ritiene degna di Marco innanzitutto perché non è arrivata vergine alla loro prima notte di nozze, e per il tempo questa doveva essere una grande vergogna, ma soprattutto perché sentiva di avere sulla coscienza la vita del fratello di Marco, morto, secondo lei, per difendere il suo onore. Così invece non era (altra svolta della trama gestita un po' semplicisticamente).
Nel complesso, un libro nella media, non imperdibile ma leggibile.



3 commenti:

  1. Di Maria Masellaavevo letto "Il prigioner" che mi era piaciuto molto. poi l'ho persa di vista, anche perchè da tempo non leggo più romance....anche se mi paicerebbe riprendere.
    vedremo, il titolo comunque me lo segno.
    A proposito prof....ma con il concorso come è andata alla fine?

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  2. credo che contemporaneamente faccia altro, gialli mi pare. Per il concorso, qui in Veneto tutto tace

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  3. quindi non hai ancora fatto la prova orale?

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