lunedì 22 aprile 2013

KAREN THOMPSON WALKER: L'età dei miracoli


È un sabato mattina quando gli esperti comunicano al mondo la notizia: la Terra ha iniziato a girare più lentamente. I giorni e le notti si allungano, prima di pochi minuti, poi di ore. Nessuno sa perché, nessuno sa come comportarsi. E nessuno intuisce quale catastrofe si sta preparando dietro questo inspiegabile mutamento.
Julia è appena una ragazzina quando questo succede. Intorno a lei tutto cambia rapidamente: le leggi della gravità non sono più le stesse, gli uccelli smettono di volare, le balene spiaggiano, bruciano i raccolti. Compare una nuova malattia chiamata “sindrome da rallentamento”. Ma alla catastrofe che sta colpendo il pianeta si aggiungono in lei i turbamenti dell'adolescenza.
Mentre il mondo impaurito si divide tra coloro che continuano a seguire l'ora dell'orologio e quelli che si regolano con la luce del sole, Julia cerca la sua strada, il suo futuro, se stessa, vuole la sua vita, nonostante tutto: nonostante la migliore amica che decide di non vederla più, nonostante le crepe nel matrimonio dei genitori, nonostante la solitudine, e il primo amore. Intanto il rallentamento, inesorabile, continua...
Luminoso, avvolgente, indimenticabile L'età dei miracoli è un esordio che lascia stupefatti.
Libro decisamente insolito e non semplice, per me, da leggere. Parte da una premessa piuttosto improbabile e incredibile, ossia che la Terra avesse subito un rallentamento, lento ma inesorabile, nel suo movimento di rotazione attorno al suo asse. Questo evento ha delle conseguenze molto pesanti: si allunga la durata del giorno e della notte con effetti sulla vita degli individui e sui ritmi della natura. Ciò che sorprende è quanto realisticamente l'autrice descriva questi aspetti: le attività lavorative e scolastiche si svolgono indifferentemente in ore di luce o di buio, la natura viene colpita a causa della troppa o troppa poca luce; iniziano a diffondersi malattie, infine i comportamenti delle persone vengono stravolti. La comunità si divide tra coloro che organizzano la loro vita secondo le ore indicate dagli orologi e coloro che vogliono seguire i reali ritmi della natura, con scontri pesanti e casi di intolleranza.
Il tutto viene raccontato dalla voce, ingenua prima, sempre più disillusa con il progredire della storia, di una bambina, Julia che si sforza di conservare un'apparente normalità, ma che vede il suo mondo inesorabilmente cambiare, metafora in fondo comune a qualsiasi adolescenza che mette in crisi le proprie consapevolezze per creare un nuovo equilibrio.
Ho trovato che il messaggio più importante che questo romanzo trasmetteva fosse quello “ecologico”, nel senso che una trasformazione che la Terra autonomamente impone agli uomini, trasformando la loro esistenza, ci ricorda tanto quanto l'uomo faccia per intaccare un equilibrio così delicato che minaccia di colpire pesantemente gli uomini e quanto già subiamo alcuni effetti di un sistema già intaccato.
Lo stile di scrittura dell'autrice è molto attento, per nulla banale, quindi una discreta lettura per un pubblico di ragazzi.

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