mercoledì 6 marzo 2013

CLARISSA J. MILLER: Sedotta per amore


AUTRICE: Clarissa J. Miller
USCITA ITALIANA: I Romanzi 799, febbraio 2008
UN OSCURO COMPLOTTO, UNA PASSIONE INESTINGUIBILE
Euphrasia Wolke arriva a Parigi decisa a lasciarsi per sempre alle spalle quello che ritiene un amore senza futuro: il corteggiamento serrato di Kurt von Regenbogen, barone affascinante e scapestrato, nel cui passato potrebbe celarsi un mistero. Ma, pur di riconquistarla, Kurt sarebbe disposto a stravolgere la propria vita. E quando il destino li farà incontrare di nuovo, scopriranno di non poter più fare a meno l'uno dell'altra.
Che pena dover leggere questo libro! Non ho capito bene se l'autrice sia italiana o meno, visto che non viene presentato un titolo originale; mi pare che sia l'unico libro di questa autrice pubblicato dalla Mondadori, spero per lei che si sia dedicato ad altro nel frattempo. Mi spiace essere così diretta nei giudizi, ma quando le storie si presentano messe insieme in maniera così arraffazzonata, non riesco a farne a meno.
Provo a chiarire un po' la trama. La vicenda è ambientata in Germani alla vigilia della unificazione nazionale, sono passati dieci anni dai moti del 1848 e ancora la società è spaventata e spaccata dai disordini che si erano verificati in quella circostanza. La nostra protagonista, Euphrasia Wolke, decide di utilizzare il periodo estivo per andare a trovare la sua amica dei tempi della scuola, Theodora, e per fare da istitutrice ai suoi fratellini. Durante il viaggio conosce un giovane dall'aria molto romantica con cui scambia un bacio. A casa dei suoi ospiti scopre che il giovane è, in realtà Konrad Amor von Regenbogen, il cugino di Theodora, tormentato, con un passato controverso e con la reputazione di dongiovanni. Dopo una notte di passione, Euphrasia decide di tornare a casa, dopodiché partirà di nuovo per la Francia, dove lavorerà come segretario. Anche lì avrà modo di rivedere Kurt, ma anche alcuni dei suoi nemici. Di questo romanzo mi è piaciuto (se così si può dire):
  • Alcune premesse della trama potevano avere delle buone possibilità. Ad esempio mi piaceva il fatto di leggere un romance con un'ambientazione molto diversa dal solito, come la Germania. Mi piacevano anche i riferimenti ai moti rivoluzionari e anche alla borghesia attiva e fattiva tedesca. Peccato che siano rimaste solo premesse...
Non mi è piaciuto:
  • Alla fine la trama si presenta come un caos informe in cui si sviluppano tanti fili in maniera del tutto casuale: la protagonista che viaggia di qua e di là, il protagonista che non si capisce da cosa sia tormentato, da cosa fugga e perchè fugga. Non si capisce cosa attragga i protagonisti l'uno all'altra, come e quando si innamorano, perchè a un certo punto litighino e perché la protagonista abbia tanta paura della fama da libertino del protagonista, visto che lo si vede sempre da solo...
  • I protagonisti sono del tutto nuovi, per nulla sviluppati, poco credibili. Partendo da Euphrasia: perché una ricca borghese dovrebbe viaggiare per l'Europa lavorando, quando non ne ha bisogno? Perché dovrebbe accettare delle posizioni anche umilianti? Oppure Kurt che passa tranquillamente dalla parte dei rivoluzionari a quello dell'esercito. Kurt che viaggia per l'Europa senza capire qual è il suo scopo se non inseguire Euphrasia.
  • Ci sono diversi particolari che, secondo me, non hanno nessuna attendibilità storica: la donna che lavora, quando al tempo le donne che lavoravano erano malviste. Oppure sempre Euphrasia che cede tranquillamente ai rapporti prematrimoniali senza nessun rimorso o preoccupazione.
  • Per chiudere, ma penso che si fosse abbastanza capito, da quanto detto precedentemente, l'impressione che fa questo libro si può riassumere in un unico aggettivo: noiosissimo! La trama, i personaggi sono assolutamente poco credibili, statici, non hanno nessun percorso, nessuna evoluzione, la loro costruzione psicologica dovrebbe essere intuita perché l'autrice non ci dice nulla di rilevante o significativo al riguardo. La storia d'amore è lasciata altrettanto alla nostra intuizione.
Per carità, lasciate perdere!

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