lunedì 25 febbraio 2013

KEITH GRAY: Quel che resta di te


Dopo il funerale ipocrita e deprimente di Ross, Kenny, Sim e Blake sentono di dover fare qualcosa di speciale per il loro migliore amico. Rubano così l'urna contenente le sue ceneri e affrontano 261 miglia per portarla in uno sperduto paesino della Scozia. Era il viaggio che Ross avrebbe da sempre voluto fare. Durante questo rocambolesco percorso, i tre ragazzi realizzeranno l'effetto che l'amico ha avuto sulle loro vite e quanto ancora conto per loro, ma dovranno anche confrontarsi con una sconvolgente verità che nessuno di loro aveva voluto vedere...
Questo è un romanzo di formazione rivolto ad un pubblico adolescenziale. La trama è piuttosto bizzarra per quanto riguarda il punto di partenza perché vede un gruppo di tre amici: Blake, la voce narrante, Sim e Kenny addolorati e arrabbiati per la morte del loro migliore amico, Ross, in seguito a un incidente stradale. Hanno bisogno in ogni modo di scaricare la frustrazione per la perdita subita e la loro prima soluzione è quella di vendicarsi di coloro che hanno reso terribile le ultime settimane di vita del loro amico. Poi capiscono che hanno necessità di omaggiare realmente Ross e si ricordano del suo progetto di visitare la cittadina scozzese sua omonima. A questo punto decidono di impossessarsi dell'urna che contiene le ceneri di Ross e di portarla a Ross. Durante il viaggio i tre ragazzi debbono affrontare diverse avventure e disavventure, alcune più verosimili di altre. E nel percorso capita loro di conoscere ulteriori verità sul loro amico e anche su loro stessi.
Come dicevo, si tratta del classico romanzo di formazione con protagonista degli adolescenti. Nel loro caso la maturazione li porta a una maggiore conoscenza di loro stessi, delle proprie colpe, anche nei confronti dell'amico scomparso.
Il libro è molto scorrevole e di facile lettura, anche per il pubblico di una fascia d'età intorno ai 14-15 anni a cui è rivolto. L'immagine che viene data dagli adolescenti è abbastanza realistica: i tre ragazzi sono impulsivi, in rotta di collisione con il mondo degli adulti, desiderosi di conoscere il mondo, ma anche confusi e decisamente pasticcioni. Pur partendo da una premessa, diciamo così, un po' macabra, non mancano i momenti divertenti e spensierati.
Francamente se dovessi consigliare a dei ragazzi la lettura di un romanzo di formazione, mi orienterei verso qualcosa d'altro.

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