martedì 4 dicembre 2012

JO GOODMAN: La maschera dei sensi


TITOLO: La maschera dei sensi
AUTRICE: Jo Goodman
TITOLO ORIGINALE: One Fobidden Evening
USCITA ITALIANA: I Romanzi Passione 7, gennaio 2008
Un sontuoso abito d'epoca, una maschera dorata e Cybelline Caldwell diventa la regina Bodicea. La giovane vedova è decisa a trovare un cavaliere per trascorrere una notte di passione, mantenendo però celata la propria identità. Il prescelto è lord Christopher Hollings, conte di Ferrin. Ma anche affascinante libertino. Il quale non ha nessuna intenzione di fermarsi a una maschera pur di conquistare il cuore della donna che l'ha sedotto.
Questo libro è decisamente meritevole di attenzione per tutti gli aspetti interessanti che contiene, oltre al fatto di essere opera di una delle autrici più brave che conosco. La storia inizia in un'atmosfera molto inquietante e maliziosa durante un ballo in maschera. In questa circostanza Christopher Hollings conte di Ferrin incontra una donna che indossa il particolarissimo costume di Budicca e con lei trascorre un momento di straordinaria passione. Il suo ricordo è talmente indelebile che inizia le ricerche di questa misteriosa donna. Convinto di incontrare una persona che la conosce, in realtà, si trova davanti una splendida donna, Cybelline Caldwell. Inizialmente entrambi nascondono la loro vera identità, pur sapendo che entrambi stanno mentendo. Il ballo in maschera, per loro, continua ma, pian piano, iniziano a scoprire a vicenda molto più di quanto si aspettavano. Cybelline è una giovane vedova che ha deciso di concedersi, per una volta, il lusso di una notte di passione, convinta di avere a che fare con un libertino senza scrupoli che dimenticherà quell'incontro poco dopo. Al contrario, Ferrin è un uomo serio e intelligente che si nasconde dietro una fama, forse esagerata, di libertino. L'incontro notturno gli è rimasto talmente tanto nel cuore e nella mente che ritrovare Boudicca è fondamentale per lui. Presa in prestito l'identità di un suo amico si presenta a Cybelline. Tra i due l'attrazione è fortissima e, ancora di più, l'esigenza di mostrarsi per quello che sono realmente. La loro vicenda si intreccia a una, molto più inquietante, su delle strane lettere minatorie che Cybelline riceve.
Di questo libro mi è piaciuto:
  • La trama del mistero è davvero appassionante perchè riguarda un tradimento da parte del marito morto di Cybelline, per giunta morto suicida, con l'ex amante che le manda periodicamente le lettere d'amore tra i due. La risoluzione del mistero non è di facile risoluzione, anche se poi l'epilogo è decisamente strano, rocambolesco.
  • Mi sono piaciuti molto i protagonisti, per la loro costruzione psicologica, nessuno dei due è banale e lineare. Cybelline è una donna ferita, che ha perso tutte le sue sicurezze. Il suicidio del marito è stato il momento di deflagrazione, ulteriormente aggravato dalle lettere minatorie. La scarsa attenzione che il marito le prestava, alla luce di quanto scoperto ora, ha un'ulteriore spiegazione. L'opera di seduzione attuata con Ferrin intende scacciare quell'incubo oltre che sogni che la inquietano. Dall'altra parte Ferrin è la persona posata, meditativa e calcolatrice di una famiglia piuttosto bizzarra. Ha mantenuto una fama di libertino per poter vivere tranquillo nel ton e anche perchè le sue vere passioni per la tecnologia sono poco capite dalle persone che lo circondano. Trova in Cybelline una persona a cui confidare tutti i reali pensieri nascosti, anche per avere con lei una minima possibilità di successo.
  • Il personaggio di Anna, la figlia di Cybelline è caratterizzata molto bene. Diversamente da come capita solitamente, la bambina di circa due/tre anni è caratterizzata in maniera realistica, oltre ad essere protagonista e artefice di alcune delle scene più esilaranti.
Non mi sono piaciuti:
  • In alcuni punti ho trovato il romanzo eccessivamente verboso: una serie di dialoghi infinita che sembravano non portare a nulla, soprattutto quando i protagonisti si nascondono vicendevolmente l'identità.
  • Come non notarlo? La copertina è davvero orribile. Dà abbastanza bene l'idea del ballo in maschera, però la trovo davvero poco elegante. A parte che la figura maschile, così scura e muscolosa, ha poco a che vedere con l'immegina di Ferrin.
Fate, comunque, bene a recuperare questo libro, se non l'avete detto.

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