martedì 1 maggio 2012

EDITH LAYTON: Inseguendo l'amore


TITOLO: Inseguendo l'amore
AUTRICE: Edith Layton
TITOLO ORIGINALE: To Love a Wicked Love
USCITA ITALIANA: I Romanzi 992, febbraio 2012
GIUDIZIO PERSONALE: 2/5
"UNA DELLE AUTRICI DI ROMANCE PIU' DOTATE" Publishers Weekly
Sono passati sette lunghissimi mesi da quando il suo fidanzato è socmparso, e ora Phillipa Carstairs non sa se continuare a sperare per il suo ritorno. Sfibrata dall'attesa, decide di darsi da fare e insieme alla nonna cerca l'aiuto di Maxwell Sutton, marchese di Montrose, agente della Corona introdotto in parecchi ambienti. Insieme seguono una traccia che dall'Inghilterra li porta in Francia, e se inizialmente Phillipa giudica Max vanesio e superficiale, ben presto scopre che in realtà è un uomo scaltro quanto affascinante. Capace di accendere in lei un desiderio mai provato per nessun altro...
Un libro particolarmente deludente e noioso, stranamente da parte di quest'abile autrice, purtroppo scomparsa da alcuni anni.
Dopo un inizio inquietante, con un padre che pare stranamente convinto della prossima morte del primogenito, un po' gracilino, si passa, con un salto temporale di vent'anni, agli inizi dell'Ottocento, rassicurati della sopravvivenza del bambino.
Si tratta di Maxwell Andre Sutton Lord Montrose, il quale è stato contattato dall'erudito Mr Carstairs per aiutare la nipote a ritrovare il fidanzato scomparso. Maxwell è, infatti, una spia e sembra la persona ideale per risolvere il mistero.
Phillipa Carstairs è un'anima in pena perchè sta vivendo come in un limbo: non sa se considerarsi ancora fidanzata o se è stata rifiutata e abbandonata. Tutto ciò non le consente di fare eventuali progetti per il futuro. Per questo vuole scoprire che fine ha fatto il fidanzato. La ricerca la porta a contatto con Maxwell che, all'inizio giudica un dandy, un dongiovanni provo di scrupoli che la corteggia per il puro gusto di farla cedere al suo volere, poi si rende conto della generosità e della correttezza nascosta dietro una bella facciata.
Il tutto viene, però, condotto in maniera noiosissima: una successione di eventi senza nè capo nè coda, come ad esempio gli spostamenti tra l'Inghilterra e la Francia all'inseguimento di una persona che, evidentemente, non vuole farsi trovare.
Non ho trovato, nella storia, alcuna traccia di romanticismo: tutto è giocato solo sul desiderio sessuale che, più che a una sfrenata passione, sembra rimandare al capriccio di una ragazza annoiata della sua vita e di un libertino che vuola aggiungere una tacca alla sua cintura. Fino a un certo punto del racconto si dice esplicitamente che non c'è sentimento; poi l'amore sembra sbocciare all'improvviso...
Il comportamento scostante e cauto di Maxwell nei confronti delle donne e del matrimonio è spiegato in maniera assurda e semplicistica: non vuole rischiare di soffrire come il padre che, sposatosi due volte per amore, ha perso la donna amata, mentre sposatosi senza sentimento, viene tormentato dalla sua ultima orribile sposa... Che tormento e rimozione è mai questa?
Inoltre, ho trovato insopportabile la figura della pazza... ops! Eccentrica nonna di Phillipa (anche lei, con questo nome!) che ha tratti così esasperati da essere totalmente fuori luogo.
Mi dispiace non aver trovato nessun aspetto positivo a questo romanzo anche se, devo dire, ho un qualche sospetto che sia stato pesantemente rimaneggiato dai tagli.

2 commenti:

  1. pensa che invece quando scrivevo sull'altro blog questa autrice era molto quotata...da come ne scrivi sembrerebbe di no, ma d'altronde forse un romanzo è troppo poco per giudicare.

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  2. io avevo già letto Il seduttore secoli fa, ed era un bel libro; questo è pessimo, secondo me, ma in america l'hanno recensito positivamente. C'è da dire che è l'ultimo libro che ha scritto, magari stava male... o forse l'hanno talmente tagliato da snaturarlo. Baci

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