martedì 20 marzo 2012

JULIA JUSTISS: Donna di spade


TITOLO: Donna di spade
AUTRICE: Julia Justiss.
TITOLO ORIGINALE: The Courtesan
USCITA ITALIANA: : GRS 608, novembre 2007
GIUDIZIO PERSONALE: 3/5
Inghilterra, 1815
Dopo anni di pericolose battaglie sul Continente il valoroso capitano Jack Carrington torna a Londra per assumere il ruolo che gli spetta in famiglia e in società. Il primo passo da compiere, naturalmente, è trovare una fanciulla di buona famiglia da condurre all'altare. Quando però assiste a uno dei famosi duelli dell'impareggiabile Lady Belle, si invaghisce di quell'abile e incantevole spadaccina pur sapendo che è una cortigiana, anzi, la cortigiana più desiderata della città. Una donna, quindi, che lui non potrà mai sposare. Ciononostante, di fronte a quella fiera bellezza Jack non riesce a resistere alla tentazione di sfidarla a duello per ottenere l'ambitissimo premio: un suo bacio. Ben presto, però, entrambi si rendono conto che in realtà la posta in palio è molto più alta.
Questo romanzo è, secondo me, poco appassionante e interessante; in nessun momento cattura e trattiene l'interesse della lettrice. Si svolge a Londra dove arriva il capitano Jack Carrington che per anni è stato impegnato nell'esercito e che ora, dopo la fine delle guerre napoleoniche, può impegnarsi a trovare una moglie appropriata. Rientrando in contatto con i vecchi amici viene a conoscenza di una delle maggiori attrattive londinesi, Lady Belle. Questa è una famosa cortigiana che ha da poco perduto il suo protettore; è molto famosa per essere un'abile spadaccina e viene sfidata per poter avere da lei un bacio.
Anche Jack viene coinvolto in questo gioco, ma, nonostante la sua bravura con il fioretto, viene gravemente ferito da Lady Belle. La donna, spaventata, lo porta a casa sua e lo cura. Con la lunga frequentazione tra i due nasce un profondo sentimento ma Jack dovrà superare la reticenza di Belle e le critiche della società per un'unione non considerata consona.
Ho trovato unica nota interessante di questo libro la provenienza sociale non convenzionale dei personaggi di questo romanzo: è vero che Belle continua ad essere la cortigiana obbligata a fare questo lavoro contro la sua volontà, e la vittima del suo protettore; ma sia lei che Jack sono solo lontani parenti di nobili, pur essendo ben inseriti in ambienti socialmente elevati. Per il resto ho trovato poco credibile la trama di questo romanzo, soprattutto nella parte relativa alla riabilitazione del buon nome di Lady Belle/Constance: da reietta della societàad ospite d'onore del ton... a parte la deduzione un po' troppo forzata della sua identità reale da parte del protagonista.
Ultima nota positiva: lo stile dell'autrice è davvero buono, la struttura della frase, l'uso delle parole, la modalità di descrivere o di far parlare i suoi personaggi sono davvero molto evocativi. Spero di vederli utilizzati la prossima volta per una storia più avvincente.

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