mercoledì 21 marzo 2012

AMANDA MCCABE: Timida duchessa


TITOLO: Timida duchessa
AUTRICE: Amanda McCabe
TITOLO ORIGINALE: The Shy Duchess
USCITA ITALIANA: GRS 815, febbraio 2012
GIUDIZIO PERSONALE: 4/5
Inghilterra, 1819
Bellissima e timidissima, Emily Carroll, detta la Principessa di ghiaccio, non spera neppure di poter attirare l'attenzione del Duca di Manning, uno degli scapoli più ricercati di Londra. Il suo sogno, inaspettatamente, si trasforma in realtà quando Nicholas le chiede di sposarlo. Emily accetta, anche se il pensiero di diventare duchessa e moglie di un uomo come lui la terrorizza, e quando scopre che non è affatto l'affascinante dandy che sembra, bensì un'anima infelice, tormentata dal ricordo della prima moglie, Emily decide di mettercela tutta per diventare la gentildonna e la compagna che lui ha sempre desiderato.
Questo libro, pur non essendo particolarmente originale e pur non avendo una trama o dei personaggi molto studiati, probabilmente per la bravura della scrittura dimostrata dall'autrice.
Tutto ruota come sempre, attorno alla Stagione londinese dove Miss Emily Carroll risplende per bellezza, ma non per particolare successo: la sua timidezza, la sua ritrosia, l'aspetto un po' altero la tengono lontana dai corteggiatori e dalle grandi proposte di matrimonio, tanto più che non è neanche provvista di una particolare dote. Si è rassegnata a concludere l'esperienza londinese e a tornare in campagna quando la sua strada incrocia nuovamente quella di un vecchio amico di famiglia, il Duca Nicholas Manning e, stavolta, l'attrazione tra i due è talmente forte ed evidente che dovranno accelerare le pratiche per il matrimonio...
la vicinanza con Nicholas ha fatto emergere la vera natura del carattere di Emily: lei è forte, generosa, risoluta ad aiutare il prossimo ma, schiacciata dalle convenzioni sociali che le sono state inculcate da sempre, ha ritenuto che queste sue caratteristiche fossero dei difetti e ha cercato di soffocarle, di qui la freddezza che appariva agli altri, che altri non era se non insicurezza. Per questo è meravigliata quando nel suo ruolo di Duchessa di Manning, tutto ciò che lei fa risulta accettabile, se non da imitare, e coloro che prima la ignoravano, ora la adulano.
Dall'altra parte, il matrimonio è un balsamo benefico anche per Nicholas, troppo chiuso e ingabbiato nei suoi doveri, del tutto refrattario al matrimonio dopo una dolorosissima esperienza giovanile, ha bisogno dell'aiuto, della dolcezza e della comprensione di Emily per riaprirsi alla vita, alla speranza di felicità.
Come già anticipato il libro è piacevolissimo da leggere, ha un giusto equilibrio tra leggerezza, drammaticità e sensualità: il rapporto tra i due protagonisti è intenso, entrambi sono dei personaggi con delle problematiche, ma esse non diventano così schiaccianti da incupire tutto il libro.
Probabilmente questo libro appartiene a una serie che non ho seguito perchè i Manning sono numerosi e il loro albero genealogico è un po' complicato. Credo che qui si intuisca che il prossimo libro dovrebbe avere come protagonista Stephen, fratello di Nicholas, personaggio, qui, secondario ma interessante per la sua ironia e arguzia.
Aspettiamo, mi sa che non mi farò scappare più questa autrice.

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