giovedì 1 dicembre 2011

SANDRA HEATH: Lo splendore di un sogno

TITOLO: Lo splendore di un sogno
AUTRICE: Sandra Heath
TITOLO ORIGINALE: Diamonds Dreams
USCITA ITALIANA: RM Mystere 32 ottobre 2007
GIUDIZIO PERSONALE:
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Per Miss Ellie Rutherford la speranza è ormai un miraggio. Tra eventi luttuosi e rovesci economici la vita continua ad accanirsi contro di lei. Fino a quando lord Griffin, incontrandola in una locanda, è come ipnotizzato dalla somiglianza di Ellie con la donna raffigurata in uno dei suoi quadri preferiti. E non vuole resistere alla tentazione di rubarle un bacio. Ciò che non immaginerà è che quel gesto impulsivo porterà entrambi verso un futuro di passione.
C’è in questo romanzo una tale accozzaglia di cose tutte gettate lì in maniera disordinata e illogica da risultare assolutamente caotica nello sviluppo della trama. Non esito a dire che ho assolutamente detestato questo libro che ho finito per leggerlo per sommi capi. Spiegare la trama mi pare un’impresa assai ardua, ci proverò.
La vicenda si apre con i protagonisti che si trovano in una locanda e, poco dopo essersi visti, si baciano, per poi separarsi.
Ellie Rutherford è in una situazione molto difficile: la madre è morta da poco e lei e il padre si stanno recando a Londra per ricavare informazioni più precise sulla loro situazione economica. Il padre di Ellie, Josiah scopre di essere rovinato, senza capirne il motivo e, disperato, si suicida. Ellie resta, quindi, sola e va alla ricerca di uno zio, John Arbuthnot Billersby, che la possa tenere con sé, altrimenti dovrà trovare un lavoro. Lo zio, che fa il ceramista, la porta nel paese dove vive, sotto falsa identità, sotto la protezione di Lord Athon Griffin che altri non è che quell’uomo della locanda che l’ha baciata, che ha incontrato anche a Londra e che lei pensa sia coinvolto con la truffa di cui è stato vittima il padre. Nel villaggio di Ellie deve affrontare  due problemi: la rivalità di Fleur, la promessa sposa di Athon, e il ricatto di cui è vittima anche lo zio, ad opera di due nobili russi.
Che caos! Tutte queste fila si intrecciano in maniera totalmente poco attraente, ingarbugliata, noiosa e chi più ne ha più ne metta. Difficilmente mi è capitato di disperarmi tanto su una lettura che non arrivava mai alla fine!

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