sabato 19 novembre 2011

WILMA COUNTS: La dama e l'ufficiale

TITOLO: La dama e l’ufficiale
AUTRICE: Wilma Counts
TITOLO ORIGINALE: The Lady and the Footman
USCITA ITALIANA: I Romanzi 778, agosto 2007
GIUDIZIO PERSONALE:Image Hosted by ImageShack.us
UN FLIRT SCANDALOSO PUO’ PORTARE A UN MATRIMONIO PERFETTO?
Pericoli oscuri minacciano la vita di lady Allyson Crossleigh. A proteggerla è chiamato il capitano Nathan Thornton: una missione insolita per un ufficiale al servizio di Sua Maestà. Ma Thornton non ha scelta, la giovane è la figlia del suo comandante. Pura nell’animo, Allyson è sorpresa dal nascente sentimento che la unisce a Nathan. Ma non riesce ad allontanare la sensazione che il suo angelo custode potrebbe non essere affatto l’uomo che lei crede…
Che pena concludere questo libro! E non perché non me ne volessi staccare!
Un’esperienza quasi devastante, la noia mortale che accompagna questa storia, qualcosa di imbarazzante perfino definire lettura, mi sono limitata a spingere avanti le pagine.
In realtà la storia è abbastanza tradizionale: c’è una giovane donna, figlia di un gentiluomo impegnato in politica che viene minacciata da possibili macchinazioni francesi. Una combinazione abbastanza plausibile durante le campagne napoleoniche. Per proteggerla Lord Rutherford decide di affiancarla con un uomo di sua fiducia, sotto le mentite spoglie di una valletta.
Alluso Crossleighè sempre stata una ragazza molto indipendente, quindi, nonostante i pericoli, ha qualche difficoltà ad accettare quella presenza maschile al suo fianco ad ogni suo movimento, soprattutto perché sembra suscitarle una reazione fin troppo inappropriata.
Nathan Christopher Thornton è un capitano dell’esercito, tornato in patria dopo essere stato ferito nella Penisola iberica, e messosi al servizio della Corona nella lotta contro la rete spionistica francese. Ora risulta del tutto evidente che i Francesi ambiscono ad avere delle informazioni in possesso di Lord Rotherford e, pur di ottenerle, sono disposti a rapire Allyson. Inizia, quindi, a controllarla sempre più strettamente man mano che il loro rapporto, seppur da padrona a valletto, si intensifica. Non solo Allyson, ma anche sua madre, sembrano particolarmente brave a cacciarsi nei guai e, ogni volta, devono ricorrere all’aiuto di Nathan.
La storia spinge più sul versante dell’azione e il lato romantico è molto superficiale, basti pensare che i protagonisti si scambiano un unico bacio fino al finale e dopo circa 160 pp. Siamo costretti, invece, per tutto il tempo a sopportare le lamentele di Allyson, che vorrebbe essere più libera, e le sue petulanze sulle differenze sociali e la necessità di mantenere le distanze del suo valletto.
La parte del mistero è, in effetti, ben condotta e abbastanza ingarbugliata, se ne dà atto all’autrice, e, infatti, domina su tutto il resto. Alla fine, questo libro non lascia la sensazione di aver letto una storia d’amore e il finale, con i protagonisti che si dichiarano sommo amore risulta artificioso.
Un’ultima annotazione: il fantasmino che appare ad Allyson, Maryvictoria Elizabeth. L’ho trovato patetico come espediente, poco pertinente al contesto, per nulla utile nell’economia del libro. Ho trovato, poi, del tutto assurda la facilità con cui la protagonista accetta che le compaia davanti un fantasma senza neanche fare una piega.
Un libro totalmente da dimenticare!

Nessun commento:

Posta un commento