martedì 15 novembre 2011

VICTORIA ALEXANDER: Marito in prova

TRA IL DENARO E IL CUORE, QUAL E’ LA VERA RICCHEZZA?
Dopo aver perso il marito in guerra, lady Gillian Marley conduce una vita tranquilla nel salotto letterario di cui si è circondata. Ma quando viene nominata unica erede da un lontano zio, è costretta a rivedere le proprie scelte: per ricevere la cospicua eredità, infatti, dovrà sposarsi entro due mesi. Propone allora un matrimonio d’interesse a Richard Shelton, giovane conte di Shelbrooke, coperto di debiti a causa di un padre dissoluto. Ma un matrimonio “bianco” è davvero ciò che entrambi desiderano?
Gillian Effington decide di prendere di nuovo marito, ma stavolta mette da parte il cuore e sceglie razionalmente il candidato più adatto. Per questo chiede ai suoi migliori amici, Robin e Kit, di stilare una lista di candidati tra i quali scegliere. Dalla lista, piuttosto goliardica, che le è stata presentata sceglie l’unico ad avere le caratteristiche migliori, Richard Shelton conte di Shelbrooke. Questi è un nobile decaduto che sta cercando in ogni modo di ripristinare la ricchezza di famiglia. Entrambi potranno trarre vantaggio dal reale scopo di questo matrimonio che è quello di ricevere l’eredità di un lontano zio di Gillian che ha posto come unica condizione che lei sia sposata. L’eredità assicurerà a Gillian l’indipendenza economica e la possibilità di proteggere e assicurare i mezzi di sussistenza alle pittrici.
L’accordo dovrebbe essere vantaggioso per entrambi e facile da raggiungere ma, inspiegabilmente, i due non si mettono d’accordo perché la donna vorrebbe imporre un matrimonio solo di nome. Richard non accetta e inizia la sua opera di seduzione. Quando è evidente che c’è riuscito, anche abbastanza velocemente, ecco che pone altri problemi: a questo punto non è tanto la disponibilità o meno della futura moglie quanto la necessità di sentirsi amato da lei.
A questo si aggiunge lo strano fascino che Gillian subisce da parte del pittore francese Etienne-Louis Toussaint. Ma chi è quest’uomo misterioso che stranamente le provoca gli stessi effetti di seduzione di Richard…?
Non è, a mio parere, un libro eccezionale. La trama è un po’ troppo allungata con ostacoli poco verosimili. I due protagonisti continuano a discutere e a evitare quel passo di cui hanno bisogno e che vorrebbero fare senza delle vere motivazioni. Sembra che entrambi inventino dei pretesti decisamente artificiosi. Non c’è tra di loro tensione di nessun tipo né emotiva né sessuale.
Per quanto riguarda i protagonisti, Richard non mi è piaciuto perché è troppo integerrimo, troppo ligio al dovere. Non mi piacciono i libertini ravveduti come lui, preferisco i mascalzoni impenitenti.
Gillian ha qualche sprazzo in più di vita; qualche scena è ravvivata dalla sua malizia, vivacità e tenacia, come quando decide di sedurre un ignaro Toussaint.
L’elemento più pregevole è nello stile divertente e nell’umorismo presente nei dialoghi, soprattutto quando sono presenti anche i personaggi secondari, come le sorelle di Richard che sono le protagoniste dei prossimi libri della serie (già letti diversi anni fa: la serie è stata pubblicata dai RM in ordine sparso).(2 CUORI)

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