sabato 19 novembre 2011

TAYLOR JONES: Gioco di cuori

TITOLO: Gioco di cuori
AUTRICE: Taylor Jones
TITOLO ORIGINALE: Radiant
USCITA ITALIANA: Originale Euroclub
GIUDIZIO PERSONALE: Image Hosted by ImageShack.usImage Hosted by ImageShack.usImage Hosted by ImageShack.us
Inghilterra, 1817. Miss Henriette Purcell non è certo la classica fanciulla posata che si accontenta di quello che la vita sembra avere in serbo per lei: un’esistenza tranquilla e ordinaria al fianco di un uomo che non ama. Così, quando il padre le comunica di averla promessa in sposa a un segaligno e insopportabile reverendo di campagna, Henriette non ci pensa due volte: raccoglie le proprie cose e si rifugia a Londra, decisa a dedicarsi solo ed esclusivamente alle grandi passioni della sua vita, la lettura e la scrittura. Ma il destino ha altri piani per lei… e si presenta al suo cospetto sotto le spoglie di un affascinante capitano dell’esercito britannico. Appena tornato dall’India in seguito alla morte del fratellastro William, il capitano Brendan Kincaid si trova a dover far fronte alle bizzarre disposizioni che il defunto ha indicato nel testamento: le terre, i beni e il titolo di Conte di Kerry in cambio di una resa incondizionata – e il più possibile rapida –al matrimonio. Brendan, scapolo per scelta e dongiovanni per vocazione, ha solo quattro settimane di tempo per trovare la ragazza da impalmare. Un’impresa non impossibile ma sicuramente difficile, visto  che le giovani della buona società londinese non hanno occhi che per lui… mentre lui non ha occhi che per la splendida Henriette. La quale, tuttavia, non sembra intenzionata a lasciarsi sedurre da quello che considera solo un arrogante bellimbusto. Il loro primo incontro è un susseguirsi di sfide, ripicche e schermaglie. Eppure, giorno dopo giorno, i due si ritrovano sempre più vicini. E, al piacere dello scontro verbale, si sostituisce presto un piacere ben più appagante: quello che scoprono quando si sfiorano, si toccano, si amano…
Sicuramente questo non è un libro eccezionale, indimenticabile, ma pur essendo abbastanza tradizionale nella trama ha delle caratteristiche interessanti.
Mentre Henriette Purcell si trova minacciata dal padre che vuole farla sposare con l’orrendo reverendo Cecil Thwacker; Brendan Kincaid si ritrova coinvolto in un perfido gioco voluto dal fratello morto. Egli potrà ereditare il titolo di Conte di Kerry solo se sarà in grado di conquistare una moglie nell’arco di quattro settimane, dovrà stilare una lista dalla quale scegliere la candidata. Dopo un attimo di incertezza, accetta la sfida. Torna in società, si guarda intorno e il suo sguardo cade su Henriette Purcell.
I due si incontrano e si scontrano continuamente nell’arco del libro: sono attratti l’uno dall’altra ma Brendan non vuole cedere alla passione che la donna gli desta: troppo amaro è il ricordo del matrimonio senza amore del padre e della matrigna per aver voglia di rischiare.
Henriette fugge da un fidanzato indesiderato, si ritrova attratta dal bel capitano Kincaid ma proprio perché questi è troppo bello è convinta che sia stupido e quindi non un’anima affine a lei, che si ritiene un’intellettuale essendo una scrittrice. Ma Brendan la sorprenderà rivelando di non essere poi così stupido, anzi dietro di lui si cela il famoso scrittore Felix Blackstone che tanto ammira.
Tra varie scene, a volte rocambolesche, va avanti la storia tra i due che trova il suo apice in un country party in cui le coppie si formano e si sformano. Ma proprio quando Henriette sembra aver accettato l’amore per Brendan, scopre il segreto del Gioco e le crolla tutto addosso…
La storia non è particolarmente avvincente ma, tutto sommato, si legge con estrema facilità grazie al ritmo serrato e allo stile brillante. Dal punto di vista tematico ho trovato un po’ strano vedere il pregiudizio “bello quindi stupido” nella mente di lei e nei confronti di un uomo ad inizio Ottocento. Non so quanto sia attendibile dal punto di vista storico: le donne cercavano veramente un uomo intelligente da sposare?
Il libro non è imperdibile ma neanche da evitare assolutamente: è un Regency abbastanza tradizionale, adatto alle amanti del genere.

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