sabato 19 novembre 2011

STEPHENIE MEYER: New Moon

Per Isabella Swan soltanto una cosa è più importante della sua vita: Edward Cullen. Ma essere innamorati di un vampiro è molto pericoloso, più di quanto Bella immagini. Ora che il loro amore proibito rappresenta una minaccia per tutto quello che hanno di più caro e vicino, si accorgono entrambi che anche un piccolo incidente domestico può mettere in crisi la loro tranquillità… Del resto vivere uno senza l’altra è semplicemente indispensabile. Allora perché Edward lascia Bella, così d’improvviso? Dopo lo straordinario successo di Twilight Stephenie Meyer torna con New Moon, la seconda puntata della sua esplosiva miscela di romance e suspense, grande best seller negli Stati Uniti, in Germania e in Spagna. Tra passionali giravolte e avvincenti cambi di scena, amori infelici e pericoli fatali, la saga di Bella e Edward non deluderà certo le sue legioni di fan.
Non fatemene una colpa, ma non riesco proprio ad appassionarmi a questa saga e a questa storia d’amore impossibile. Non so se sia indizio di scarso romanticismo, anche se credevo di esserne dotata, di scetticismo e razionalismo, di vecchiaia, visto che non mi so immedesimare nei pensieri e nelle ansie di una diciottenne. Trovo questo libro, così come il primo, Twilight, del tutto assurdo non per la presenza di vampiri o licantropi (anche se il genere paranormale non è proprio la mia passione) ma per come il tema dell’amore viene trattato.
Tutte le storie d’amore, prima o poi, hanno il momento in cui gli amanti si sacrificano per il bene dell’altro e danno il via al Grande Malinteso (come lo definirebbero gli americani) ed è quello che avviene quando Edward si allontana da Bella per evitarle i pericoli legati alla sua frequentazione con i vampiri. Tutta la famiglia Cullen si trasferisce e Bella  sprofonda nella depressione.
Per ritrovare stimoli inizia a provare attività pericolose e in questo la aiuta l’amico Jacob Black che si scoprirà essere un licantropo, acerrimo nemico dei vampiri. Ancora una volta Bella si caccia nei guai con le sue particolari frequentazioni.
Questo libro, quindi, affronta il tema del sacrificio e del distacco dei due amanti, è tutto incentrato sul dolore di Bella, sulla sua mancanza di forza nell’affrontare il dolore e la solitudine, finché non arriva una nuova ancora di salvataggio nella figura di Jake.
Trovo assolutamente insopportabile la figura di Bella: non fa altro che cacciarsi nei guai e provocare problemi; ho un tocco non indifferente di incoscienza. Continua come una litania l’esasperante richiesta di essere trasformata in vampiro quando Edward non vuole farlo per il suo bene, per garantirle la conservazione della propria anima, ma lei teme di dover invecchiare, teme di non poter stare “per sempre” con Edward.
Assolutamente scandalosi i riferimenti a Giulietta e Romeo di Shakespeare: è come accostare un diamante a un cristallo Swaroskij (spero che si scriva così e spero di non essere troppo dura e urtare la sensibilità di qualcuno).
Scusatemi ancora, ma in tutto ciò non riesco a trovare piacevole e ad assaporare la storia d’amore.
 

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